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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Paolo Cognetti, Il ragazzo selvatico, 2013

concordanze di «cui»

nautoretestoannoconcordanza
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quando un’impresa in cui hai creduto finisce miseramente
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in un quartiere in cui non era possibile scendere
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e di regole a cui obbedire; in montagna mi
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trovarsi dei compagni con cui salpare per grandi imprese
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di una cresta dopo cui c’è soltanto cielo
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accanto a quella in cui ero cresciuto: una baita
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estivi. Un luogo in cui non ero mai stato
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sedia, la mensola, su cui si era posato uno
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dieci anni prima in cui ero uscito per l
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era il luogo in cui rimpiangeva di non essere
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sono le case in cui siamo stati bambini. La
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costruì davvero, e in cui visse per cinquant’anni
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api, i prati su cui pascolavano i caprioli, l
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privilegio: la baita in cui abitavo era stata costruita
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muro. ¶ La casa in cui passavo le estati da
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erbacce la terrazza in cui si serviva il tè
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epoca. Un tempo in cui le cucine avevano il
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soffitto, nella mansarda in cui dormivo, c’erano incisi
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deduzioni. Il posto in cui abitavo era un minuscolo
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ruscello là sotto, a cui si doveva l’esistenza
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Erano le cantine in cui veniva portato il latte
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visto vecchie foto in cui i campi coltivati si
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Perfino il pascolo in cui mi sdraiavo al sole
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davvero un’epoca in cui Fontane era un villaggio
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Trovai il racconto in cui Rigoni Stern classificava le
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forma di vita con cui entravo in contatto da
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di Rigoni Stern a cui ero tanto legato, perché
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magari un amico con cui dividere il piacere del
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di un tagliaerbe, la cui lama affonda nel terreno
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André. Il pezzo in cui dice che nei campi
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vidi il lago di cui avevo sentito parlare. Era
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un aquilotto. Quella a cui stavo assistendo sembrava una
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su un viale in cui il flusso di traffico
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un sonno sordo da cui mi risvegliavo intontito a
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verso il punto in cui avevo dormito e, vicino
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di un albero, la cui solitudine ricevette sollievo dalle
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feltro, un costume a cui i giovani avevano sostituito
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versante della valletta in cui abitavo, c’era l
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al collo grazie a cui li sentivo arrivare da
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un mondo perduto in cui, lassù nel villaggio, ogni
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età dell’oro con cui alimentare i sogni di
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solo l’erba, con cui ingrassava le mucche degli
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alcuni in posti di cui nemmeno sapevamo il nome
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mobilitazione collettiva davanti a cui era impossibile starsene con
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davanti ai campi in cui lavoravamo, un valico ampio
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ampio e basso per cui si andava a piedi
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stata l’ultima in cui eravamo andati in montagna
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dividevo con Remigio, con cui mi veniva facile parlare
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trovarlo nel campo in cui era andato a morire
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custodi della stanza in cui parlavamo: le zampe di
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penne dell’aquila a cui suo padre aveva sparato
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ecco la storia in cui mi ero cacciato sperando
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e due corna di cui non reggeva più il
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Osservai la casa in cui ero stato bambino, anzi
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verso il luogo a cui stavo tornando. La baita
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esplorazioni: massi sporgenti alla cui base il terreno era
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zaino dal chiodo a cui era appeso. Ci buttai
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segnava il punto in cui si era spaccata la
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impaurito dalla diffidenza con cui i suoi compagni d
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suo luogo, quello per cui era fatto, come le
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come le marmotte di cui imitava il fischio e
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e il cielo, in cui confluivano il mio bisogno
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lì il giornale con cui avevo acceso il fuoco
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di montagne nere da cui l’alba arrivava alle
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la faccia tosta di cui disponevo avevo chiesto ai
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era quello mattiniero, con cui avrei legato di più
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le turiste inglesi a cui d’inverno aveva insegnato
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di un montanaro con cui da bambino passava le
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custodire un rifugio da cui non passava nessuno. ¶ Al
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tra i massi tra cui si muoveva con leggerezza
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la slavina ghiacciata da cui ero sceso la prima
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e il punto in cui potevo vedere dall’alto
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quasi un gioco in cui scegliere su quale pietra
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una coincidenza rara di cui nessuno dei due sentì
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chilometri da lì, di cui quel giorno si celebrava
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Aggirai il punto in cui ero caduto e ricominciai
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una piccola folla, da cui si alzava un canto
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dio. Il bastone con cui cammino viene da lui
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i forestieri quelli con cui preferiva parlare: come un
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casa un nome di cui a volte si capiva
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dettagli: il modo in cui era stato costruito il
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mio il bicchiere da cui aveva bevuto, e mio
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spogliato dal fulmine, a cui era successa una cosa
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collare di cuoio in cui era infilato, e appesi
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trattori, il paletto a cui era stato legato il
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serie di pozze in cui le trote stagnavano imprigionate
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occhi, dal modo in cui mi sfuggivano che quel
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per gli uomini, con cui non ero mai riuscito
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amica. La lepre di cui avevo avvistato le impronte
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su un uomo a cui finisce tutto, il gas
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nel punto esatto in cui l’avevo lasciato prima
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devo sceglierne una di cui vado orgoglioso, è aver
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terra la buca in cui accendevo il fuoco all