Egisto Roggero, I racconti della quiete, 1896

ha gelato il mio cuore e la tristezza ha

che empiè il mio cuore giovanetto di terrore e

Cielo, metteva nel mio cuore fanciullo la soggezione di

ormai il mio piccolo cuore inquieto di sapere.... ¶ Passaron

vuoto mi stringeva il cuore. Sul telaino la bella

villa gelava il mio cuore spaurito. Non avevo più

presentimento mi serrava il cuore. Ripensava a mia madre

che fremeva nel mio cuore fanciullo, che già avea

ebbi una stretta al cuore: lo zio! Trent’anni

indubbiamente, doveva agitare il cuore e la mente del

un cantuccio del mio cuore, e non ne usciranno

che io strinsi al cuore. ¶ — Grazie – rispose semplicemente. ¶ Neppure

È vero che in cuore lo eravamo, e come

egli stava studiando. Il cuore mi batteva mentre guardava

Così che nel mio cuore io faceva già mia

strettamente unita nel mio cuore con il mio amore

sensazione di freddo al cuore. ¶ — Tu sei ricco, giovane

care, che portavo nel cuore con me, nella mia

Io ho chiuso in cuore, per non dimenticarla mai

quello che il mio cuore anelerebbe, io mi ricordo

e ripeto in mio cuore con la vostra dolce

tempo pesava sul mio cuore, da troppo tempo esso

Tonino si sentiva il cuore stretto stretto per un

guardava, ancora turbato, il cuore vuoto, la mente senza

Oldrado la strinse al cuore, ella poggiò la bionda

cera, si stringe al cuore il suo angioletto biondo

per molto tempo il cuore e la pietà di