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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Salvatore Di Giacomo, Novelle napoletane, 1914

concordanze di «cuore»

nautoretestoannoconcordanza
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le moveva sopra il cuore. ¶ Questo voleva dire che
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potete aprirmi il vostro cuore; io vi libererò dai
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gliele avrei strette di cuore. ¶ Grazia però non era
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gran passo nel suo cuore. La liberai dell’unico
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levò un peso dal cuore. Temevo delle accuse ingiuste
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a quattr’occhi, «a cuore a cuore con Graziella
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occhi, «a cuore a cuore con Graziella mia», come
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ha dato il suo cuore, era una festa da
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toccare con forza il cuore umano senza che ne
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racchiudevano che un solo cuore, fossero cose da esser
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offerte con tanto buon cuore! ¶ – Queste guardie nazionali, – mi
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avrebbe fatto di tutto cuore. Eccovi le gesta di
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le aveva ferito il cuore. Essa era piccola, e
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gli stava più a cuore era la sua valigia
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che m’opprimeva il cuore. ¶ Prima di tutto però
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mia mano sul suo cuore che batteva fortemente. Camminavamo
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Volete favorire? ¶ – Di tutto cuore, – disse l’uno dei
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rispose: ¶ – Maggiore del mio cuore, la guerra non è
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aveva conquistato il mio cuore: il giovane Angelo. Era
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potei, tanto avevo il cuore serrato. ¶ – Come? Va avanti
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mia, angelo del mio cuore! Essa lo servì coi
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musicali. Aveva pure buon cuore, ed accolse di buon
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pane. Essa aveva buon cuore del resto, ma non
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sora Placida aveva buon cuore, ma ripeteva spesso un
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brutta? O non avete cuore? ¶ – Senza dubbio uno di
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Placida, sempre di buon cuore, si grattava la testa
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vinto, la strinse al cuore. La lava procedeva, ma
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una buona ragazza di cuore eccellente: senza di lei
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ed una stretta al cuore.