Lorenzo Viani, Ritorno alla patria, 1930

profondo. ¶ L’ardito, col cuore diventato un gocciolone di

voglia di allargare il cuore lo portò verso il

del deserto han più cuore di te... ¶ — Taci, taci

ti leggerei volentieri nel cuore: hai firmato? Oh gente

aveva rombato nel loro cuore ritorto come una conchiglia

scritto fe’ palpitare il cuore dei catecumeni. L’uomo

diminuì nella scatola, il cuore mi si rapprese e

mare. ¶ — Io mi chiamo Cuore — e l’uomo si

viatico nella spelonca di Cuore. In quel lavacro matutino

antelucano gli sfebbrò il cuore. ¶ L’orrido Casone con

la notte nel suo cuore, era una fredda parola

Cinica e spietata. ¶ — Gran cuore, Pietro — gli disse pieno

ricomposta l’ossatura di Cuore trasumanato in Titano. ¶ La

La poderosa ingenuità di Cuore aveva graffito nell’anima

eternità. ¶ Il paese di Cuore era sopra un picco

paesi sparivano nell’immensità. ¶ Cuore scassava la terra col

Il Tarmito guardava estatico Cuore. Quand’Egli ebbe rassettato

libro e uno schioppo. ¶ Cuore disse: ¶ — Vénti d’isola

Ascheri, Vadagner, Herpin, Pallas. ¶ Cuore raggiante, con le membra

nome: — Te? ¶ — Io! — assentì Cuore intrepido. ¶ S’inerpicarono su

Ecco la Patria — disse Cuore accennando l’estremo riposo

distesa del mare, il cuore invelato filava l’Oceano

ponevano le mani sul cuore come colui che dice

su ogni nave un cuore sovrumano che dava tremiti

gli avranno digrumato il cuore e gli occhi li

che salivano verso il cuore della città, gruppi di

si dibattesse, agonizzando, il cuore. ¶ Da ragazzo il Tarmito

udivano a poppavia, il cuore d’acciaio palpitò nel

altra, trafitte in un cuore che gronda sangue. ¶ La

sangue. ¶ La vela, col cuore stillante, era aperta giù

cui è spenta nel cuore ogni speranza e con

al Tarmito: — Sentimi il cuore. ¶ Il Tarmito aprì una

gloriosamente combattute col trepido cuore, si spengono e s

Una nuvola passò nel cuore del Tarmito: — Sì. — Il

un ferro rovente. Il cuore frangeva coccole amare che

acuminato. Ogni battito di cuore dava al foro uno

sull’erba e il cuore svolazzando si rinfrescava all

l’ossame scricchiolava il cuore nella gabbia che batteva

come il ritmo del cuore di un colosso dormiente

Aldilik gli spezzava il cuore, il tonfo cupo, il

vecchietto, fece intenerire il cuore acerbito del Tarmito. In

e si assise col cuore gelato dal vento, sotto

mio sangue. ¶ — Se ha cuore nel petto lo faccio

come castagni bugi, il cuore batteva nel petto della

picchio vi beccotti il cuore in eterno. ¶ — I nostri

inquadrare le greggi. Il cuore nelle avventure gli si

nostrali mi stenebrarono il cuore. Chi vi protegge? chiesi

quelli che sollevano il cuore anche alla foresta. ¶ Qui

da ragazzo il mio cuore tremava come una foglia

della foresta il vostro cuore si snebbierà. Lungo le

dato a tutti; il cuore medesimo. Lui che disdegnava

gli affaticava l’arido cuore con il desìo d

Reggerebbe a voi il cuore di attrupparvi alla spedizione

sentirete come liberarvi il cuore dall’arsura. L’acqua

che il battito del cuore. Nelle mani attanagliava una

di più nel mio cuore. Sappiate che vi furono

oltre l’Oceano a “Cuore” al giorno in cui

verde lontana veleggiò nel cuore del Tarmito: la Patria

battito di un grande cuore, come se le gualchiere

trofeo. Credendo che il cuore dei nemici valorosi, morti

sanguinante. ¶ Certo anche il cuore valoroso di Nicodemo era

d’acqua corrente. Nel cuore della notte scorsero una

di mazzuoli e il cuore cantava. ¶ Il bozzello, la

tutta la baldanza del cuore ferrato. Due della carovana

col corpo e col cuore cammina. Il Tarmito, col

cammina. Il Tarmito, col cuore invelato, filò in un

direttrici di chi ha cuore italiano debbono essere: Costanza

aggelano le anime: Lui: cuore gagliardo entro il petto

fu loro strappato il cuore; come in un ergastolo

di chi va con cuore placato verso la sicurezza

Soltanto gli uomini dal cuore ferrato si addormentarono pacatamente

più! ¶ I battiti del cuore andavan lenti. I ragazzi

gli sia scoppiato il cuore, riaggallerà gonfio come una

partito dall’America col cuore invelato verso la Patria

Tutto il tumulto del cuore giovanile, la mania della

vile gli tumultuava nel cuore chiuso nel petto come

avvoltoio accecato, soffiava nel cuore bollente del Tarmito: poi

risucchiare i piloni. Il cuore di ognuno intorpidiva nel

era stato digrumato il cuore e non gli erano

piangere oggi era nel cuore della sua terra. Là

fossati riarsi mettevano nel cuore il profumo dell’erba

di sangue sgorgare dal cuore. ¶ — Di dove scendete? ¶ — Dal

nel petto amputato, il cuore vivo, e, nel teschio

dopo un lavaggio al cuore scende a bozzigliare nei

sangue. Anche il Cieco, Cuore, Giovanni, Pilade, la Spia

sette spade confitte nel cuore, quella del Rosario con

più il battito del cuore. ¶ — Copritelo con un telo

tutti i viventi il cuore in petto. Il sacrificio

ma noi abbiamo il cuore di diamante. ¶ — Se lo

foresta. Contro il suo cuore ventilava il verde del

a toppa, tamponava il cuore con un libro di

ebbe un battito al cuore. Il sepolto emergeva dai

morto. Ogni palpito del cuore la sollevava verso il

con la pigna del cuore e i tubolari verdi

L’imposta sarebbe il cuore. ¶ Il conducente si forbì