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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Vittorio Alfieri, Don Garzia, 1789

concordanze di «d»

nautoretestoannoconcordanza
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ei tace: ¶ quindi è d'uopo ch'io vegli
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t'insegni, ¶ più che d'ogni altro. Amistà finta
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strada al traditor Lorenzo ¶ d'immerger entro al regio
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rattemprar signor, che mai d'avversa ¶ sorte non vide
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madre sul Tebro, or d'Adria in riva, ¶ or
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che invano ¶ l'uccisor d'Alessandro asilo e scampo
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tuo terribil nome ¶ fea d'Italia tremar l'un
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pon mente: ¶ qual finor d'essi sen morìa tranquillo
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dissente. ¶ Piero ¶ Io, minor d'anni, e di consiglio
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non festi, imprendi. ¶ Fingi d'amarlo; ogni pietà ne
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prence il frutto, e d'uman sire il nome
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vo' far, col prevenir d'avversa ¶ fortuna i colpi
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alma ¶ qual mostri, è d'uopo ad aver regno
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Fratelli, figli e sudditi d'un padre ¶ noi siam
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un temerario ardisce ¶ tacciar d'ingiusto, io volgerò pur
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abbia forza in esso ¶ d'ira l'impeto primo
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tu? Delitto ¶ lieve è d'un figlio, il supplicare
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il supplicare il padre ¶ d'esser men crudo. È
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entro al cieco obbedir d'amor le prove: ¶ quind
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tu sanator sovrano ¶ sei d'ogni piaga; indi rimedio
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che a lui fervido d'ira ¶ sfuggia dal petto
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prende ¶ poi maraviglia, che d'amata donna ¶ il genitor
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ad increscer m'abbia ¶ d'aver tradito, ancor che
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suo cor, più che d'impero ¶ forza si faccia
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lunga usanza, ¶ Diego censor d'ogni opra mia, null
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perdé nel dispiacerti. Eppure, ¶ d'ogni suo oprar perpetua
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Un prence, il cor d'altrui ¶ mal può saper
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pensieri; e ch'ei d'ogni uom diffida. ¶ Garzia
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lo udissi! il cor d'angoscia pieno ¶ e d
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d'angoscia pieno ¶ e d'amarezza, e con temenza
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io non dirò satolli, ¶ d'onori, e d'oro
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satolli, ¶ d'onori, e d'oro) ei t'è
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il ver non so: d'alcuna speme ¶ non pasco
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sovvienlo; or gli fai d'uopo». ¶ Né più vi
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è fuor di sé. D'infami ¶ aspre catene carca
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dove? ¶ Garzia ¶ A trarla ¶ d'indegni ceppi. ¶ Piero ¶ A
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che, di che scolparmi? ¶ D'esserti figlio? è incancellabil
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figlia ei svenerà. ¶ Garzia ¶ D'orrore ¶ gelar mi fai
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e sotto infame velo ¶ d'amistà finta?... ¶ Piero ¶ Ah
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ora, ¶ così qual sei, d'ogni regale insegna ¶ spogliato
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l'odio del poter d'un solo, ¶ che apertamente
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viale in fondo giace ¶ d'alti cipressi sepolta nell
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a momenti attende. ¶ Là d'estrema vendetta i mezzi
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tuo valore il puoi; ¶ d'util timor tu riempirgli
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io il promisi, io d'obbedire or niego. ¶ Va
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vedesti mai ¶ tremar, pria d'oggi? A coscienza rea
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padre: ¶ che, per aver d'un innocente il sangue
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or dianzi ¶ la libertà d'altro innocente. Ah! dimmi
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per or: ti è d'uopo pria ¶ ben accertarmi
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Cosmo, e Piero? — ¶ Ma, d'insolito orror vie più
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La reggia ¶ tutta risuona d'alte grida intorno. ¶ Deh
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armi ¶ Cosimo ¶ Il passo ¶ d'ogni intorno si serri