Vittorio Alfieri, Saul, 1784

Oh di David virtù! D´Iddio lo eletto ¶ tu

a Saulle almen; ma d´Abner l´arte ¶ nol

aspetto ¶ torrà il pensier d´ogni passata angoscia; ¶ torrà

angoscia; ¶ torrà il pensier d´ogni futuro danno. ¶ Gionata

in armi: ¶ sepolti sono d´Israello i cori; ¶ il

chi ten guarda? ¶ David ¶ D´Israèle il Dio, ¶ se

fere, insidiato giace? ¶ Ahi d´ogni fera più inumano

Tu capo, ¶ termine tu d´ogni mia speme; ah

prode mio; tu ignudo ¶ d´ogni tuo fregio vai

spera ¶ nel gran Dio d´Israèl, che me sottrarre

anco la invincibil destra ¶ d´Iddio possente!... o meco

è prima, ¶ sola cagion d´ogni sventura tua... ¶ Saul

concorde ¶ voler del popol d´Israello al vento ¶ spersi

tuo delitto. Ei quindi ¶ d´appellarti cessò d´Iddio

quindi ¶ d´appellarti cessò d´Iddio l´eletto, ¶ tosto

sacerdote. Il ver dispoglia ¶ d´ogni mentito fregio; il

ogni tuo lustro ¶ è d´Abner lustro: ma non

che voleami Dio ¶ re d´Israèl; quel Samuèle, in

Il prode ¶ tuo difensore, d´Israèl la forza, ¶ l

Dal campo io riedo, d´onorata polve ¶ cosperso tutto

eri. ¶ Di te cantavan d´Israèl le figlie: ¶ «Davidde

David, negar, combatter puoi ¶ d´Abner le accuse? Or

Filistei? nel popol mio d´iniqua ¶ ribellione i semi

io lo spiccai. — Sovvienti ¶ d´Engadda? Là, dove tu

in mezzo ¶ a stuol d´armati; eccoti in man

fianco al tuo fratel d´amore ¶ combatterai: mallevador mi

re, l´eccelso ¶ Dio d´Israèl serviamo. Altro pensiero

ha da tergo; è d´alti rivi ¶ munito in

noi la guerra. è d´uopo a ciò da

tolgo. ¶ Misero me!... Né d´ampia prole, e lieta

l´aspetto mi adducean d´orrende larve. ¶ Or, sopra

parve ¶ dubbio il re d´affidarmi oggi l´impresa

stesso, ¶ di sacerdoti traditor; d´ignota ¶ gente nel campo

Chi sete voi?... Chi d´aura aperta e pura

Gionata ¶ O sommo ¶ Dio d´Israello, or la tua

Ma, sempre a me d´Iddio tu parli; eppure

nel tabernacol, dove ¶ scende d´Iddio lo spirto: ivi

tutti iniqui! traditori tutti!... ¶ d´Iddio nemici; a lui

il soccorri, ¶ alto Iddio d´Israèle: a te si

onnipossente, immenso, ¶ siedi sovran d´ogni creata cosa; ¶ tu

irresistibil nume ¶ il condottiero d´Israello empiesti: ¶ di perenne

cinto ¶ Saùl la testa d´infuocato lembo. ¶ Traballa il

suolo al calpestìo tonante ¶ d´armi e destrieri: ¶ la

il cielo è rimbombante ¶ d´urli guerrieri. ¶ Saùl si

l´ossa; ¶ lo spavento d´Iddio dagli occhi gli

di Saùl, che intomba ¶ d´Edom la gente. ¶ Così

lo insanguinato brando: ¶ là, d´invidia cosperso, ¶ dice il

alla tua tenda: hai d´uopo ¶ or di quiete

La fera invida rabbia ¶ d´Abner, non fassi al

mai? Quel misto ignoto ¶ d´odio e rispetto, che

vien, Saulle? Havvi possanza ¶ d´uom, che a ciò

è di sangue, e d´empietade, il trono. ¶ Gionata

trono. ¶ Gionata ¶ Scudo havvi d´uom contro al celeste

prefissa pugna: odi, frementi ¶ d´impaziente ardore, i guerrier

destrieri: urli, nitrìti, ¶ sfolgoreggiar d´elmi e di brandi

elesse, ¶ dopo lungo ordin d´altri venerandi ¶ sacerdoti, succedo

Il nome io porto ¶ d´Achimelèch. ¶ Saul ¶ Un traditor

più giusto ¶ de´ figli d´Israèl? Non egli in

è Saùl? — Le parti ¶ d´Agàg mal prendi; e

prendi; e nella via d´empiezza ¶ mal tu ne

angel di morte: ¶ già, d´una man disnuda ei

sol, quindi, ¶ lo scherno d´essa. ¶ Achimelech ¶ A me

in battaglia. — Or vadasi. — D´Iddio ¶ parlate all´empio

Tu di me figlio? d´Israèl tu prode? ¶ Va

alcuna ¶ pur gli fa d´uopo al mesto antico

nostro amor; s´è d´uopo, anco il comando

odo io suon, che d´armi par?... Ben odo

Ma,... la infuocata spada ¶ d´Iddio tremenda, che già

Chi sete or voi? — «D´Achimelèch siam figli. ¶ Achimelèch

servi tuoi. — Sei paga, ¶ d´inesorabil Dio terribil ira