Dante Alighieri, Vita nova, 1294?

quali è mio intendimento d'assemplare in questo libello

mosso verso la parte d'oriente de le dodici

dodici parti l'una d'un grado, sì che

Amore', con viso vestito d'umilitade. E quando ella

al salutare, uno spirito d'amore, distruggendo tutti li

a bagnare la terra d'amarissime lagrime. E poi

a colui ch'è d'ogni pietà chiave, ¶ avante

buona è la signoria d'Amore, però che trae

buona è la signoria d'Amore, però che quanto

era questo: lo nome d'Amore è sì dolce

li miei penser parlan d'Amore; ¶ e hanno in

li miei pensieri sono d'Amore; ne la seconda

dico che volendo dire d'Amore, non so da

erano a la compagnia d'una gentile donna che

mi cangio in figura d'altrui, ¶ ma non sì

in simile grado fedele d'Amore; e a coloro

che quando questa battaglia d'Amore mi pugnava così

atare; ¶ e così smorto, d'onne valor voto, ¶ vegno

Donne ch'avete intelletto d'amore". Queste parole io

Donne ch'avete intelletto d'amore, ¶ i' vo' con

l'atto che procede ¶ d'un'anima che 'nfin

have altro difetto ¶ che d'aver lei, al suo

li mova, ¶ escono spirti d'amore inflammati, ¶ che feron

ho allevata ¶ per figliuola d'Amor giovane e piana

villana: ¶ ingegnati, se puoi, d'esser palese ¶ solo con

ne la prima dico d'alquante bellezze che sono

ne la seconda dico d'alquante bellezze che sono

li quali sono principio d'amore; ne la seconda

la quale è fine d'amore. E acciò che

ché certo io temo d'avere a troppi comunicato

bello era trattare alquanto d'Amore, e pensando che

le quali io trattassi d'Amore; e allora dissi

fa svegliar lo spirito d'Amore. ¶ E simil face

XXI. ¶ Poscia che trattai d'Amore ne la soprascritta

viso, tutto smore, ¶ e d'ogni suo difetto allor

ch'è quasi domandatrice d'aiuto a la precedente

la figura ne par d'altra gente. ¶ E perché

e pareami vedere moltitudine d'angeli li quali tornassero

faccia avesse tanto aspetto d'umilitade, che parea che

tuttavia per alcuno ammonimento d'Amore mi rivolsi a

che donne la covrian d'un velo; ¶ ed avea

che sì desideroso vegno ¶ d'esser de' tuoi, ch

come io fui levato d'una vana fantasia da

mi giunse una imaginazione d'Amore; che mi parve

disse con la lingua d'Amore, io vidi venire

solo per questa venuta d'oggi; ché io mossi

ciò, che io dico d'Amore come se fosse

anticamente non erano dicitori d'amore in lingua volgare

frequenter impeditus ero deinceps!». D'allora innanzi dico che

Ella non parea figliuola d'uomo mortale, ma di

meco stava, fosse baldanza d'Amore a segnoreggiare me

a lo solingo luogo d'una mia camera, e

io discernea una figura d'uno segnore di pauroso

salutasse tutti li fedeli d'Amore; e pregandoli che

volgare, anzi erano dicitori d'amore certi poete in

non è molto numero d'anni passati, che appariro

volemo cercare in lingua d'"oco" e in quella

la quale era malagevole d'intendere li versi latini

principio trovato per dire d'amore. Onde, con ciò

quale poi sia possibile d'aprire per prosa. Che

non solamente sono parole d'Orazio, ma dicele quasi

nome Libro di Remedio d'Amore, quivi: "Bella michi

quando ella fosse presso d'alcuno, tanta onestade giungea

Ella coronata e vestita d'umilitade s'andava, nulla

va, sentendosi laudare, ¶ benignamente d'umiltà vestuta; ¶ e par

un spirito soave pien d'amore, ¶ che va dicendo

dinanzi, che non abbisogna d'alcuna divisione; e però

seco vestute ¶ di gentilezza, d'amore e di fede

non sospiri in dolcezza d'amore. ¶ Questo sonetto ha

che, secondo l'usanza d'Arabia, l'anima sua

morir di pianto, ¶ e d'onne consolar l'anima

fiso, ¶ giugnemi tanta pena d'ogne parte, ¶ ch'io

di doglia e sospirar d'angoscia ¶ mi strugge 'l

che paresse che dicesse d'un'altra, la quale

prima chiamo li fedeli d'Amore che mi intendano

sì dissi due stanzie d'una canzone, l'una

lo cielo spande ¶ luce d'amor, che li angeli

cioè del disegnare figure d'angeli: e faccendo ciò

dico de gli effetti d'Amore. La seconda comincia

vedea, sì si facea d'una vista pietosa e

una vista pietosa e d'un colore palido quasi

colore palido quasi come d'amore; onde molte fiate

lo quale comincia: "Color d'amore"; ed è piano

sua precedente ragione. ¶ Color d'amore e di pietà

temo forte ¶ del viso d'una donna che vi

apparita forse per volontade d'Amore, acciò che la

questo è uno spiramento d'Amore, che ne reca

ne reca li disiri d'amore dinanzi, ed è

meco sovente, ¶ e ragiona d'amor sì dolcemente, ¶ che

è uno spiritel novo d'amore, ¶ che reca innanzi

Beatrice. E dico che d'allora innanzi cominciai a

degnamente guiderdonati; sì che d'allora innanzi non potero

li loro penseri sono d'altre cose che di

la sua patria che d'alcuno altro apostolo; chiamansi

nominandolo per lo nome d'alcuno suo effetto. Ne

mai non fue detto d'alcuna. E poi piaccia

Poi la svegliava, e d'esto core ardendo ¶ lei

vista; e molti pieni d'invidia già si procacciavano

faceano, per la volontade d'Amore, lo quale mi

m'avea governato. Dicea d'Amore, però che io

che per la via d'Amor passate, ¶ attendete e

imaginate ¶ s'io son d'ogni tormento ostale e

baldanza, ¶ che si movea d'amoroso tesoro; ¶ ond'io

intendo chiamare li fedeli d'Amore per quelle parole

pregare che mi sofferino d'audire; ne la seconda

e sollicito li fedeli d'Amore a piangere e

ne la terza parlo d'alcuno onore che Amore

dica ¶ lo tuo fallar d'onni torto tortoso, ¶ non

per farne cruccioso ¶ chi d'amor per innanzi si

salute ¶ non speri mai d'aver sua compagnia. ¶ Questo