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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Luigi Pulci, Morgante, 1483

concordanze di «d»

nautoretestoannoconcordanza
1
1483
come meretrice, anzi bagascia ¶ d'Orlando, il tradimento avea
2
1483
n piazza lo gittò d'una finestra. ¶ La novella
3
1483
Danne i suoi crin d'oro; ¶ ella pareva Venere
4
1483
la bocca e' denti d'un celeste avoro, ¶ e
5
1483
grosse le gambe e d'ogni cosa netto, ¶ corte
6
1483
Domasco suta lavorata, ¶ fornita d'oro, e più che
7
1483
ordinava tre schiere ¶ forniti d'arme e di lancia
8
1483
fatto: ¶ questa è pur d'ogni cosa la maestra
9
1483
quel monte? ¶ Se' tu d'Orlando suo cugin fratello
10
1483
chiosa ¶ che fa che d'ogni cosa siàn d
11
1483
d'ogni cosa siàn d'accordo: ¶ non ci è
12
1483
va la fortuna: ¶ cércati d'altro amante, Lucïana. ¶ Da
13
1483
Lucïana. ¶ Da me sarai d'ogni cosa servito. - ¶ Ed
14
1483
detto questo si dolea d'Amore: ¶ «Come hai tu
15
1483
fatto servo de' servi d'Ameto; ¶ né tanto tempo
16
1483
E non sarebbe Leandro d'Abido ¶ portato così misero
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1483
volea far pur cornamusa ¶ d'un certo sogno, e
18
1483
moro; ¶ tu se' fontana d'ogni leggiadria; ¶ tu se
19
1483
in Persia a innamorarti ¶ d'una pagana! Or fa
20
1483
che 'l tempo sia d'andarne in Francia? ¶ A
21
1483
io non vo' disputar d'astrologia ¶ con quel che
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1483
sùbito venne agli orecchi d'Antea; ¶ che fra se
23
1483
s'io non inciampo, ¶ d'altro per certo che
24
1483
altro per certo che d'amor pur caldo. - ¶ Disse
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1483
in un pensiero strano ¶ d'abbatter un tal uom
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1483
insieme, ¶ per modo che d'Antea Rinaldo teme. ¶ Are
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1483
di piglio. ¶ Io cercherei d'avergli a salvamento, ¶ acciò
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1483
effetto: ¶ tanto il foco d'amor drento era acceso
29
1483
tempo non è più d'essere amante. - ¶ E finalmente
30
1483
essere amante. - ¶ E finalmente d'accordo ordinaro ¶ che Chiarïella
31
1483
gigante gagliardo, ¶ ed anco d'urto gli diè con
32
1483
Rinaldo, uscito al giorno d'un burrone, ¶ comincia del
33
1483
Costui chiedea trecento dobbre d'oro; ¶ onde e' rispose
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1483
vi vengo aiutare?»; ¶ quando d'Orlando si ramaricava: ¶ «Dove
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1483
vita, ¶ ed èssi innamorata d'un cristiano, ¶ e duolsi
36
1483
roba da partire; ¶ e d'esserti fedel giuro e
37
1483
di Maganza, ¶ che se' d'ogni scïenza e virtù
38
1483
che sta nella montagna d'Aspracorte, ¶ e tutto il
39
1483
leggiadra vesta ¶ ove fiammeggia d'oro alcuna stella ¶ nel
40
1483
di sùbito un riprezzo ¶ d'amor, che gliel facea
41
1483
posto al rezzo ¶ appiè d'un moro gelso in
42
1483
della Montagna. ¶ E statti d'ogni cosa alla mia
43
1483
mai non erro. ¶ E d'ogni cosa in te
44
1483
lui commesso hai più d'un fallo. - ¶ Rispose il
45
1483
Montalbano; ¶ e per amor d'Antea vengo ammazzarti, ¶ ché
46
1483
mi donò questa stella ¶ d'una sua vesta ch
47
1483
e che restava pien d'ammirazione; ¶ e che le
48
1483
sopra il caval mostran d'ardire: ¶ l'aspetto e
49
1483
di buoi dormendo imaginava ¶ d'un suo vicin, che
50
1483
poi ritornava per dargli d'intoppo: ¶ facea tremare il
51
1483
ventura; ¶ questo è Terigi, d'Orlando scudieri, ¶ e questo
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1483
Io non son ragazzin d'andarti drieto. ¶ S'io
53
1483
vuoi. ¶ Sares' tu mai d'accordo co' cristiani? ¶ Ma
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1483
fu costretto, ¶ quando sentì d'Orlando il caso amaro
55
1483
che voi parete pieni d'afflizione. - ¶ Rispose il barbassoro
56
1483
questi lamenti. ¶ Noi siàn d'una città che tu
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1483
tutto pien si mostrava d'affanno; ¶ della cagion del
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1483
cani ¶ quel signor tristo d'ogni morte degno. ¶ Rinaldo
59
1483
una mitera, ghiottone, ¶ nimico d'ogni legge giusta e
60
1483
mecco, ¶ fornicatore, uom pien d'ogni malizia, ¶ ruffian, briccone
61
1483
scusar la tua tristizia ¶ d'una parola sol la
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1483
parola sol la voce d'Ecco: ¶ tener le nobil
63
1483
quella gente pazza, ¶ e d'un balcon lo gittò
64
1483
e vide il popol d'allegrezza pieno, ¶ e come
65
1483
memoria, ¶ un simulacro farti d'oro saldo, ¶ dove sia
66
1483
dal mio Gesù, che d'adorar vi piace. - ¶ Allora
67
1483
nel cuor mal contento ¶ d'un peso che mi
68
1483
Rinaldo davanti: ¶ in men d'un mese vi si
69
1483
ha fatto Luciana, ¶ contesto d'oro e seta sorïana
70
1483
che pareva lassa ¶ volando d'una in altra regïone
71
1483
e farciglioni, ¶ altri uccèi d'acqua, io non saprei
72
1483
fuori usciéno, ¶ ed Orïon d'ogni tempesta pieno. ¶ Poi
73
1483
più là che' segni d'Ercol gisse. ¶ Cimoto e
74
1483
e schifi e barche ¶ d'uomini e merce e
75
1483
e nero e dinanzi d'un pezzo, ¶ e come
76
1483
due zanne ¶ ch'eron d'avorio e lunghe ben
77
1483
è in grembo addormentato ¶ d'una fanciulla, e par
78
1483
poi lo piangeva, pien d'inganni e froda; ¶ e
79
1483
ch'egli avia ¶ facean d'oscura notte parer giorno
80
1483
fornimenti ¶ di seta e d'oro, e più che
81
1483
sare' quel cor qui d'adamante, ¶ di porfiro o
82
1483
faretra ¶ e le saette d'Amor tutte quante. ¶ Volea
83
1483
quell'altro emispero, ¶ principio d'ogni cosa santa etterna
84
1483
la sua proposta. ¶ Né d'aspettar qui altro ti
85
1483
e di Carrara e d'Arma è coronato ¶ e
86
1483
n'andò presto ¶ e d'ogni cosa gli chiosava
87
1483
che si ficcò più d'un braccio sotterra: ¶ pensa
88
1483
tuffava i suoi crin d'oro; ¶ e Chiarïella graziosa
89
1483
un suo morello ¶ nato d'alfana, e menava gran
90
1483
inteso ¶ come questo era d'Orlando cugino; ¶ però veggendo
91
1483
di tal caso strano ¶ d'un uom sì degno
92
1483
insieme, ¶ e la fanciulla d'allegrezza geme. ¶ Erasi Orlando
93
1483
ha fesso, ¶ e fecelo d'arcion giù dare il
94
1483
di gran botte, ¶ ché d'error pieno è il
95
1483
lui e 'l caval d'un colpo in terra
96
1483
città fece ordinare. ¶ Orlando d'ogni cosa gli diè
97
1483
pien di passïone, ¶ sentia d'Astolfo al cor molta
98
1483
truova sospesi. ¶ Rinaldo poi d'Astolfo gli dicea: ¶ or
99
1483
traditor ch'è pien d'ogni magagna ¶ più ch
100
1483
paladini avean sospetto, ¶ e d'ogni parte molta gente
101
1483
risuona; ¶ ed un capresto d'oro gli avvolgea: ¶ or
102
1483
potre' dire il signor d'Inghilterra ¶ come schernito sia
103
1483
insieme mescolato, ¶ caduto è d'Aquilon nella Giudecca ¶ con
104
1483
senno vecchio e giovan d'anni, ¶ 'Anibal tolse ogni
105
1483
questo peccato è pien d'ogni malizia; ¶ questo peccato
106
1483
tal ch'io pensavo d'avere acquistato ¶ altra corona
107
1483
ch'a te, traditor d'inganni pieno, ¶ m'ha
108
1483
armadura, ¶ e rassettava Astolfo d'Inghilterra; ¶ e corron tutti
109
1483
tutto ¶ il popol, che d'Astolfo gli è incresciuto
110
1483
e 'n sul carro d'Astolfo farlo andare ¶ per
111
1483
punito. ¶ Carlo a casa d'Orlando per paura ¶ s
112
1483
scoperta. ¶ Diceva Orlando: - Aspetta d'aver Carlo, ¶ ch'io
113
1483
dar questo uficio. ¶ Astolfo d'altra parte il domandava
114
1483
colui ch'è pien d'assai malizia. ¶ Orlando, ch
115
1483
vi ponessi mano, ¶ come d'Anibal sai che letto
116
1483
apre il petto, ¶ e d'onorarlo, per Dio, son
117
1483
di bronzo, anzi sia d'oro ¶ con la corona
118
1483
come ferno i Roman d'alcun di loro, ¶ e
119
1483
appunto le parole; ¶ e d'ogni cosa far non
120
1483
Diceva il traditor pien d'ogni frodo: ¶ - Io credo
121
1483
a quel fiume, appiè d'un bel poggetto. ¶ E
122
1483
Carlo, ¶ ed ordinorno presto d'impiccarlo. ¶ Orlando, poi che
123
1483
mperadore ¶ che non guardassi d'aver costui preso, ¶ e
124
1483
impiccarlo come traditore, ¶ perché d'Astolfo impedì la giustizia
125
1483
pregava insieme col sir d'Inghilterra ¶ e 'l duca
126
1483
Ricciardetto presto aiuto. ¶ Astolfo d'ogni cosa lo 'nformava
127
1483
era con Carlo pien d'afflizïone, ¶ e l'amico
128
1483
afflizïone, ¶ e l'amico d'Astolfo, Lïonfante, ¶ famoso e
129
1483
testa la corona ¶ e d'una vesta reale addobbato
130
1483
a reina gli è d'intorno: ¶ così Rinaldo comandava
131
1483
Avea già cavalcato più d'un mese, ¶ e finalmente
132
1483
basterebbe al gran signor d'Angrante, ¶ che in tutto
133
1483
veggiàn se ardito sarà d'affrontarmi. - ¶ E la sua
134
1483
ch'esser mi par d'ogni peccato mondo. - ¶ Orlando
135
1483
trassesi l'elmo e d'acqua poi l'empiea
136
1483
nel regno santo. ¶ E d'aver morto costui fu
137
1483
i suoi segni son d'un gran barone. ¶ Così
138
1483
messi poi nel fondo d'una torre. ¶ Orlando era
139
1483
CANTARE DECIMOTERZO ¶ Virgine sacra, d'ogni bontà piena, ¶ madre
140
1483
inteso, ¶ benché tu mostri d'esser saracino; ¶ e perché
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1483
preso il buon signor d'Angrante. ¶ La notte tutti
142
1483
mal conforti. ¶ Degno saresti d'ogni contumace; ¶ ma perché
143
1483
gran lamento si facea d'Orlando. ¶ Quivi piangeva il
144
1483
tu mi trarrai fuor d'uno stran pensiere, ¶ cioè
145
1483
di gente in poca d'otta. ¶ Rinaldo n'avea
146
1483
o 'l gran signor d'Angrante - ¶ dicevan tutti; e
147
1483
alla cintura, ¶ gli trasse d'un fendente in sull
148
1483
saltò sù in manco d'un baleno. ¶ Ed Ulivier
149
1483
ché gli vedeva fuggir d'ogni parte. ¶ E' rispondieno
150
1483
certamente; ¶ e poi rispose: - D'ogni tuo dispetto ¶ che
151
1483
aste si ruppe, e d'arcion non lo mosse
152
1483
Rinaldo giunse al saracino ¶ d'un colpo tal che
153
1483
più non ti rispondo ¶ d'avere i miei congiunti
154
1483
cosa in un punto; ¶ d'ogni mia gloria e
155
1483
saracin crudele e rubicondo ¶ d'impiccar tutti ci avea
156
1483
appoggiato alla grotta, ¶ e d'acqua piena aveva una
157
1483
volessi ber, baron possente, ¶ d'una certa cervogia assaggerete
158
1483
ridendo; ¶ e perché più d'una volta m'hai
159
1483
è per questo insuperbito, ¶ d'andarlo a ritrovar preso
160
1483
quel traditor di Rinaldo d'Amone, ¶ il qual d
161
1483
d'Amone, ¶ il qual d'ogni mal mio sempre
162
1483
più che in orazione ¶ d'appiccar con Orlando la
163
1483
battaglia ¶ (vedi che razza d'uomo o condizione! ¶ vedi
164
1483
compagnia e 'l signor d'Inghilterra, ¶ che molto gli
165
1483
sai quanto tu perdi d'onore: ¶ se tu perdessi
166
1483
il conte, in manco d'un baleno. ¶ Un mezzo
167
1483
suo signor riconoscessi ¶ e d'andar contra a lui
168
1483
venga la rete cacciando: ¶ d'ira e di rabbia
169
1483
bella? ¶ Per tutta Francia d'altro non si dice
170
1483
tua figlia è diventata ¶ d'Ulivieri, anzi più che
171
1483
e di doli e d'inganni. ¶ Non rivedrai mai
172
1483
ha comandato, ¶ e punirollo d'ogni suo peccato. ¶ A
173
1483
ricevuto; ¶ questa non è d'imperadore usanza; ¶ questa non
174
1483
non è buon segno d'amistanza; ¶ questa non è
175
1483
da Ulivier più che d'altro onorata; ¶ ed or
176
1483
a Ulivier presto dar d'urto: ¶ come un dragon
177
1483
scagliava addosso, ¶ e trassegli d'un colpo d'una
178
1483
trassegli d'un colpo d'una accetta, ¶ credendogli ammaccar
179
1483
che tempo non è d'accostarsi. ¶ Vegurto grida e
180
1483
pur v'era gente d'altra razza, ¶ che ti
181
1483
Ulivier disse a Rinaldo d'Amone: ¶ - Tu hai talvolta
182
1483
E tanto ognun trascorse ¶ d'una parola in un
183
1483
far debba del figliuol d'Amone. ¶ Diceva Orlando: - A
184
1483
in punto misse Grifon d'Altafoglia. ¶ Questo era della
185
1483
lo 'mperador, per segno ¶ d'onore a quel che
186
1483
in un bel gambo d'oro era legato. ¶ Fuvvi
187
1483
vestigi, ¶ ed una barba d'erba porterai ¶ che cognosciuto
188
1483
in assetto ¶ di sopravveste, d'arme e corridore, ¶ e
189
1483
intendo menar Ricciardetto ¶ e d'Inghilterra il famoso signore
190
1483
Quivi combatte il signor d'Inghilterra, ¶ ed or questo
191
1483
che tanti cavalier prestanti ¶ d'aver vinti quel giorno
192
1483
ma saper prima ben d'ogni suo affare ¶ e
193
1483
maestro perfetto, ¶ si ricordò d'un gran re saracino
194
1483
giunse un amirante, ¶ e d'archi sorïani erano armati
195
1483
gente franca. ¶ L'arme d'Erminïon famoso e degno
196
1483
ed ame. - ¶ Dama Clemenzia d'allegrezza ha pieno ¶ il
197
1483
pose in mano, ¶ e d'un bel drappo splendido
198
1483
avea, ¶ e tutto pien d'allegrezza era quello; ¶ a
199
1483
gente andava ¶ per vendicarsi d'un antico oltraggio, ¶ e
200
1483
v'è Rinaldo, dubitòe ¶ d'Alardo, di Guicciardo e
201
1483
troppo, al suo parer, d'onore; ¶ e che per
202
1483
lui rispose il signor d'Inghilterra: ¶ - Ascolta, Lïonfante, quel
203
1483
tal paese, per saper d'Orlando ¶ novelle; e perché
204
1483
avea, ¶ e 'l messaggier d'Astolfo allor giugnea; ¶ e
205
1483
e 'l suo caval d'acciaio era guernito. ¶ Chiese
206
1483
volea violenza ¶ Astolfo è, d'Inghilterra alto signore. ¶ Io
207
1483
dilungato il saracino ¶ più d'una arcata, volse il
208
1483
prigion, seco piangea. ¶ Era d'ogni eccellenzia e di
209
1483
n'è in più d'un volume. ¶ Or se
210
1483
il famoso signor là d'Inghilterra, ¶ e finalmente si
211
1483
NONO ¶ O felice alma d'ogni grazia piena, ¶ fida
212
1483
onde i suoi crin d'auro, ¶ e dal nostro
213
1483
tanto ch'al fin d'una lunga pianura ¶ un
214
1483
cavallo e tutto acceso d'ira ¶ prese del campo
215
1483
Ulivier per un segno d'amore, ¶ per ricordarsi del
216
1483
segreto aperto, ¶ furon tutti d'accordo battezati, ¶ rendendo a
217
1483
Se tu vuoi, sir d'Angrante, ¶ andrò per lui
218
1483
l cavallo. ¶ Ch'è d'Ulivier? Deh, fammel manifesto
219
1483
che mi manda Rinaldo d'Amone ¶ e 'l conte
220
1483
e mille volte domandò d'Orlando. ¶ Dodon gli dice
221
1483
facea dimoro, ¶ e nacque d'un serpente e d
222
1483
d'un serpente e d'una alfana; ¶ mugghiava forte
223
1483
seta bianca lavorata e d'oro, ¶ sì che due
224
1483
che due corna pareva d'un toro. ¶ Or lasceremo
225
1483
un baleno ¶ e raccontò d'Astolfo il suo disio
226
1483
Pasqua; giunse la novella ¶ d'un messaggier ch'è
227
1483
di tua setta ¶ che d'ogni cosa si farà
228
1483
e la 'mbasciata fe' d'Erminïone. ¶ Carlo, come uom
229
1483
e disse: - Lieva, baron d'ardimento - ¶ ed a Faburro
230
1483
giocondo; ¶ ed è figliuola d'un gran re pagano
231
1483
e di pregio e d'onore; ¶ e certo chi
232
1483
e di quello ¶ e d'Ulivieri, il suo caro
233
1483
coperti di piastra e d'arnese, ¶ usciron tutti fuor
234
1483
si scoperse il padiglione ¶ d'Erminïon, dove stavan legati
235
1483
e padiglioni, ¶ destrier coperti d'arme rilucenti, ¶ e sentia
236
1483
La preghiera è degna ¶ d'avere il campo in
237
1483
sol fuggite? ¶ Arebbe costui d'Ercul mai le braccia
238
1483
usanza non è già d'uom gagliardo, ¶ ch'a
239
1483
Così fanno i baron d'Erminïone? ¶ Tu debbi esser
240
1483
morte ¶ e farotti assaggiar d'un altro agrume. - ¶ Salincorno
241
1483
capegli, ¶ gli orecchi parean d'asino a vedegli; ¶ le
242
1483
non sono uso mai d'esser riscosso. - ¶ In questo
243
1483
ed uno stral cavò d'un suo turcasso, ¶ avvelenato
244
1483
più là un collo ¶ d'un altro monte ch
245
1483
sforza e ingegna ¶ tòrgli d'onor la sua famosa
246
1483
sol, dico, al balcon d'orïente ¶ e l'Aürora
247
1483
sue damigelle presto, ¶ ché d'ogni gentile atto era
248
1483
e se' legato già d'altra catena. - ¶ Ulivier disse
249
1483
che innamorato s'è d'esta mia figlia ¶ e
250
1483
un battaglio in man d'una campana, ¶ sia che
251
1483
combatte, ¶ e col gigante d'acquistare onore, ¶ le genti
252
1483
ricca cotta aveva indosso ¶ d'un drappo ricco all
253
1483
ancora in testa ¶ che d'ogni oscura notte facea
254
1483
che' suoi pensier dispensa ¶ d'aver di ciò che
255
1483
parole: ¶ «Sarebbe questo Rinaldo d'Amone?». ¶ Ma poi diceva
256
1483
vuole, ¶ per uscir fuori d'ogni suspizione, ¶ a Caradoro
257
1483
tuttavia: ¶ pargli mill'anni d'esser con Orlando, ¶ e
258
1483
passerà molto ¶ che parleranno d'un altro linguaggio. - ¶ Disse
259
1483
Morgante, ¶ e per Macon d'impiccarlo giurava. ¶ Morgante indrieto
260
1483
sapeva ch'egli è d'acciaio fino, ¶ ché fu
261
1483
acciaio fino, ¶ ché fu d'Almonte nobil saracino. ¶ Pur
262
1483
ristoro ¶ e guardi sempre d'ogni morte strana. - ¶ E
263
1483
mi diè, ch'è d'importanza: ¶ vedi la 'mpronta
264
1483
Era quel re pien d'alta gentilezza ¶ e ben
265
1483
la lettera ponea ¶ e d'Ulivier, ch'è nella
266
1483
gente. ¶ Io ti conforto d'andarvi, barone. - ¶ Morgante a
267
1483
quando fu in presenzia ¶ d'Orlando, sospirò la damigella
268
1483
ho già gastigati più d'un tratto: ¶ così sempre
269
1483
dì ch'io giurai d'impiccarlo, ¶ come tu vedi
270
1483
da sogni; ¶ prima pensò d'appiccarli un susorno ¶ al
271
1483
padiglion giù spiana, ¶ e d'ogni cosa ne fece
272
1483
acqua era fora; ¶ e d'ogni cosa che gli
273
1483
sente arnesi sgretolare ¶ e d'ogni gamba farne due
274
1483
mai non uccideva men d'un paio ¶ quando e
275
1483
punture ¶ ch'erano state d'altro che d'assilli
276
1483
state d'altro che d'assilli; ¶ chi dà percosse
277
1483
pure inver pazza pensata ¶ d'ardere un campo come
278
1483
nostro sprona Vegliantino: ¶ giunse d'un urto tra quel
279
1483
ove è il signor d'Angrante. - ¶ Queste parole avean
280
1483
passava, ¶ tanto che tutto d'arcion lo movea: ¶ e
281
1483
questo conio: ¶ io intendo d'Ulivier far la vendetta
282
1483
ne farò vendetta e d'oggi e di ieri
283
1483
Dio ti priego, baron d'alta fama, ¶ tu lasci
284
1483
dicea fra sé: «Perché d'ira m'accendo ¶ contro
285
1483
non fu lodata mai d'esser crudele ¶ alcuna donna
286
1483
salvi le tue squadre, ¶ d'accordo ancor mi ti
287
1483
fece una comparazione: ¶ - Se d'essere uno e tre
288
1483
vittoria. ¶ Uscendo un dì d'una zambra la dama
289
1483
lor cura, ¶ e tratterem d'un saracin possente ¶ che
290
1483
per la ragione: ¶ però d'un altro caso vi
291
1483
le parole udìe, ¶ molto d'Orlando si maravigliòe, ¶ e
292
1483
due braccia o più d'una buona misura ¶ dall
293
1483
ho inteso tal ragionamento, ¶ d'Orlando nostro, degno paladino
294
1483
chiaro. ¶ Io fui figliuol d'un figliuol di Bernardo
295
1483
dalla gente Ansuigi, ¶ fratel d'Amone (e fu tanto
296
1483
fama risuona in Parigi), ¶ d'Ottone e Buovo, s
297
1483
Rinaldo, e fui figliuol d'Amone; ¶ e come a
298
1483
serpente da presso; ¶ Vegliantin d'Ulivier volea fuggire, ¶ quel
299
1483
dosso era più che d'acciaio fino; ¶ trasse di
300
1483
il capo che parve d'un pollo. ¶ Fuggito s
301
1483
caviglia a Rinaldo, ¶ ché d'altro che di sol
302
1483
Parve il randello uscissi d'un balestro. ¶ Rinaldo menò
303
1483
ch'a l'odor d'un cervio trassi: ¶ alla
304
1483
non saren capitati. - ¶ Fece d'un certo ramo uno
305
1483
noi, Dodon? Qua sa d'arsiccio. - ¶ Dicea Dodone: - Aspetta
306
1483
accordava; ¶ tanto ch'usciron d'una valle oscura, ¶ ove
307
1483
Vegliantino. ¶ Ed ecco uscir d'una valletta fuori ¶ una
308
1483
le persone, ¶ poi che d'andarvi mostrate desio. ¶ La
309
1483
che mi tragga fuor d'esto tormento. ¶ Come tu
310
1483
la terra è condotta, ¶ d'un bel giardino, spilonca
311
1483
ch'egli è pasto d'amanti, ¶ se noi dovessin
312
1483
damigella? ¶ Tu non saresti d'accettar per drudo. ¶ Che
313
1483
ciance, ¶ e qua sa d'altro già che melarance
314
1483
vinse ¶ del tristo caso d'Ulivieri e strano; ¶ pur
315
1483
vedere, ¶ perché se fussi d'alcun domandato ¶ di questo
316
1483
ordinava ¶ di lasciar parte d'un tanto accidente ¶ al
317
1483
lettere scolpite in marmo, d'oro: ¶ «Nel tal tempo
318
1483
come astuta ¶ dell'amor d'Ulivier s'era avveduta
319
1483
assai pur nella mente ¶ d'essere amato dalla damigella
320
1483
sotto la luna ¶ che d'aver fatto io ne
321
1483
So che t'incresce d'ogni mio tormento: ¶ altro
322
1483
son di dïaspro o d'adamante». ¶ Partissi Forisena sospirando
323
1483
Rinaldo, e fui figliuol d'Amone, ¶ bench'io m
324
1483
Orlando; ¶ costui Dodon, figliuol d'Uggier, si chiama, ¶ che
325
1483
il peccatore, ¶ e spesso d'un gran mal nasce
326
1483
che l'avean liberata d'ogni pena; ¶ e poi
327
1483
QUINTO ¶ Pura colomba piena d'umiltade, ¶ in cui discese
328
1483
si vuol del popol d'Apollino, ¶ ch'a nessun
329
1483
vista e forte; ¶ e d'Ulivier diceva e di
330
1483
mani ¶ come fu liberata d'ogni pena ¶ da tre
331
1483
giorno in un crocicchio d'un burrone ¶ hanno trovato
332
1483
strano, ¶ tutto smarrito, pien d'afflizïone: ¶ non parea bestia
333
1483
fecion tutti a Malagigi ¶ d'averlo in luogo trovato
334
1483
riserba. ¶ Non vi bisogna d'altro dubitare. ¶ Con Manfredonio
335
1483
il capo che parea d'un orso, ¶ piloso e
336
1483
zanne, ¶ da spiccar netto d'ogni pietra un morso
337
1483
e dell'abisso e d'ogni cosa ¶ quel dì
338
1483
e 'l gran flagello ¶ d'un re pagan, che
339
1483
Pipino, ¶ tanto che spesso d'allegrezza geme, ¶ veggendo tutti
340
1483
che la vittoria era d'Almonte; ¶ ma egli ebbe
341
1483
la via. ¶ E cavalcando d'uno in altro errore
342
1483
era del sangue disceso d'Angrante. ¶ Di sopra alla
343
1483
non posso far che d'ira non iscoppi. - ¶ Mentre
344
1483
vai? ¶ Ben ti pensasti d'avermi ammazzato! ¶ Volgiti addrieto
345
1483
lo trovòe, ¶ di sveglier d'una ripa fuori un
346
1483
fromba prende, ¶ e trasse d'una pietra molto grossa
347
1483
ci può sol gradir d'eterno onore; ¶ e s
348
1483
dicendo paürosi e pien d'affanno: ¶ - Volete voi costui
349
1483
che maggior festa fa d'un solo Iddio ¶ che
350
1483
crede. ¶ Avea quel luogo d'acqua carestia. ¶ Orlando disse
351
1483
collo, ¶ ch'era pien d'acqua, e non si
352
1483
discosto, ¶ ch'una gocciola d'acqua non va in
353
1483
Rispose Orlando: - Un albero d'antenna ¶ mi par' più
354
1483
cena o desinare ¶ o d'altri convenevol che da
355
1483
andrai, con teco, ¶ e d'altra parte tu resti
356
1483
cameretta entrati sono ¶ che d'armadure vecchie era copiosa
357
1483
era aggiunto. ¶ Questo fu d'un gigante smisurato ¶ ch
358
1483
antico ¶ dal gran Millon d'Angrante, che arrivato ¶ v
359
1483
benedetto. - ¶ Orlando s'accendea d'affezïone ¶ bagnando tutto di
360
1483
non potea tanto saziarsi ¶ d'abbracciar questo, quanto è
361
1483
ragionare, ¶ e pur cercava d'armadure; e intanto ¶ un
362
1483
intanto ¶ un gran cappel d'acciaio usa trovare, ¶ che
363
1483
che di' tu, signor d'Angrante? ¶ - Dico che è
364
1483
parmi mill'anni or d'essere al berzaglio. - ¶ Orlando
365
1483
ogni giorno si vanta ¶ d'aver questa donzella o
366
1483
aver questa donzella o d'aver morte, ¶ ed or
367
1483
tutti quanti a drappi d'oro, ¶ e' palchi erano
368
1483
di bronzo e qual d'argento, ¶ e molto vario
369
1483
donde un suono esce d'una sepultura, ¶ e dice
370
1483
gli parea mill'anni d'appiccare ¶ la zuffa; e
371
1483
signor, mi fa cercare ¶ d'un suo cugino; e
372
1483
lettera o imbasciata hai d'importanza?», ¶ e come stracchi
373
1483
io presi la parte d'Orlando, ¶ alzò la mazza
374
1483
a Rinaldo mio, figliuol d'Amone, ¶ che la mia
375
1483
tamburelli, ¶ e cavalier coperti d'armadura ¶ vedean, cogli elmi
376
1483
per la mia sciagura, ¶ d'una fanciulla, e non
377
1483
ché colla lancia intendo d'acquistarla. ¶ S'alcun di
378
1483
sarà di carne e d'ossa. - ¶ Disse il pagano
379
1483
e straccia i capei d'oro, ¶ sì che fe
380
1483
corno sonasse ¶ ch'avea d'avorio, come era la
381
1483
un alloro, ¶ anzi parea d'argento, anzi pur d
382
1483
d'argento, anzi pur d'oro. ¶ Orlando rise, e
383
1483
contento. - ¶ Carlo rispose: - Rinaldo d'Amone, ¶ tempo è da
384
1483
entrorno: ¶ era questa arme d'un gran saracino ¶ disceso
385
1483
eale, ¶ la coda ha d'elefante e nero e
386
1483
che nascon nelle parti d'Etïopia, ¶ c'hanno le
387
1483
perché e' si pasce d'uova di serpente; ¶ fassi
388
1483
Meon al sepulcro insin d'Egitto; ¶ combatton quivi, o
389
1483
l'un piè par d'oca, perché e' nuota
390
1483
Ganellon, tosto sarai contento ¶ d'aver condotto il sezzo
391
1483
terrore; ¶ e risonava più d'una trombetta ¶ per Runcisvalle
392
1483
a gnun modo parlare, ¶ d'aver condotto sì miseramente
393
1483
lo spirto è quel d'Achitofel, ¶ forse di Marsia
394
1483
ardente ¶ che non sentia d'altro foco lo scherno
395
1483
di Francia bella e d'ogni gentilezza, ¶ perch'egli
396
1483
mortifero angue. ¶ Non crediate d'Orazio o Curzio sia
397
1483
padri già nel sen d'Abramo, ¶ e che tutti
398
1483
la bandiera innanzi era d'Almonte, ¶ la qual fue
399
1483
errato, ¶ degno fu certo d'esser vendicato. - ¶ E' si
400
1483
e dell'India e d'Etïopia, ¶ e sopra tutto
401
1483
ignuna propia, ¶ di Barberia, d'altri luoghi lontani; ¶ ed
402
1483
apponea ¶ a questa volta d'Astolfo il marchese; ¶ se
403
1483
man con Orlando, ¶ fu d'un altro proposito mutato
404
1483
Carlo? ¶ Non ti vergogni d'avermi tradito ¶ e dato
405
1483
lo scudo, ch'era d'osso ¶ d'un certo
406
1483
ch'era d'osso ¶ d'un certo pesce, come
407
1483
terrore e sconforto; ¶ ma d'ogni parte era tesa
408
1483
la battaglia rinforza ¶ e d'Ulivieri e d'Orlando
409
1483
e d'Ulivieri e d'Orlando alte lode, ¶ e
410
1483
se si fece più d'una moresca ¶ giù nello
411
1483
Ciel si faceva apparecchio ¶ d'ambrosia e nèttar con
412
1483
pensato, ¶ sapea il pericol d'ogni capitano ¶ che guasto
413
1483
scoprire, ¶ e non capea d'allegrezza in se stesso
414
1483
spesso avvien ch'uom d'allegrezza mòra. ¶ Gran festa
415
1483
rabbracciato ¶ Rinaldo pure, e d'allegrezza geme, ¶ e spera
416
1483
assai dato gli avea d'onore e regno. ¶ Credo
417
1483
sentì una spada fischiare ¶ d'un certo manrovescio tondo
418
1483
Pagania, ¶ traditor, ghiotto, pien d'ogni magagna! ¶ Può fare
419
1483
la Spagna Carlo Mano ¶ d'accordo, in pace. Oh
420
1483
si fe' più strazio d'Ateonne ¶ quanto costui farà
421
1483
Ateonne ¶ quanto costui farà d'ogni cristiano; ¶ e non
422
1483
si vedeva in manco d'un baleno ¶ tante lance
423
1483
a questa volta più d'una bertesca. ¶ Orlando disse
424
1483
si pascea de' rilievi d'Orlando. ¶ Ulivier con la
425
1483
accenna. ¶ Il valoroso duca d'Inghilterra ¶ fece quel dì
426
1483
il capo che parve d'un porro. ¶ Era il
427
1483
Ottone il campo scorrea d'ogni banda; ¶ Avin non
428
1483
aver qui gli occhi d'Argo. - ¶ Rispose Buiaforte: - Bene
429
1483
nodo, ¶ che sarà piena d'angoscia e di pianto
430
1483
torto. - ¶ Orlando si pentea d'aver ciò detto, ¶ ché
431
1483
fiacco, ¶ che par quel d'Ercul quando uccise Cacco
432
1483
il marchese, ¶ perché tutti d'Orlando hanno spavento. ¶ Orlando
433
1483
se stesso, ¶ non tentato d'alcun, mai fu dimesso
434
1483
salvato; ¶ e 'l detto d'Origen non lo rifranca
435
1483
l'altro poi vantando ¶ d'aver fatto parer quel
436
1483
veggo manifesto ¶ gran gente d'arme e di molto
437
1483
si partì, che parve d'una fromba ¶ quando il
438
1483
Montepulciano, ¶ che mi dètte d'Arnaldo e d'Alcuïno
439
1483
dètte d'Arnaldo e d'Alcuïno ¶ notizia, e lume
440
1483
vantava per la via ¶ d'uccidere il nimico minacciando
441
1483
di Soria: ¶ - La testa d'Ulivieri al tuo comando
442
1483
gente di pregio e d'alta condizione, ¶ come colui
443
1483
confortato ¶ di pace, e d'ogni cosa lo ragguaglia
444
1483
come i Magi, ¶ e d'Orlando e del campo
445
1483
guardie a scolte e d'ogni cosa narra, ¶ che
446
1483
io sarei forse fuor d'un lungo affanno ¶ che
447
1483
come sapete, e parte d'Araona: ¶ appena Siragozza m
448
1483
lanterne ¶ riportarne la testa d'Oloferne. ¶ Non so se
449
1483
questo Apollino offende più d'un testo, ¶ e dice
450
1483
e' v'era più d'un amostante, ¶ però che
451
1483
rosso, con due ale d'oro. ¶ E in questo
452
1483
ancor bisogno non avea d'occhiale, ¶ e lesse ciò
453
1483
che avea ¶ un cerchio d'oro, e nol fe
454
1483
di Mucerin, di Armeo, d'Amaso ¶ non così bella
455
1483
però ti traggo volentier d'Egitto. - ¶ Venne Milusse, e
456
1483
padiglion che parea tutto d'oro, ¶ ed ordinato sùbito
457
1483
fe' più solenne, ¶ e d'ogni cosa si missono
458
1483
fa che si dice «d'Ercul le colonne» ¶ e
459
1483
le gote ¶ Ercule ancor d'aver posti que' segni
460
1483
questi son della stirpe d'Adamo; ¶ e, perché vane
461
1483
intelligere» il salmista ¶ dice d'alcun tanto ignorante e
462
1483
bisogna ¶ contra a' Giudei, d'Eliseo o d'Elia
463
1483
Giudei, d'Eliseo o d'Elia: ¶ che s'Egli
464
1483
che il sentimento ¶ intese d'Aristotile e i segreti
465
1483
assai di idromanzia ¶ e d'altre false oppinïon di
466
1483
van per bricche e d'ogni luogo strano ¶ sempre
467
1483
io t'ho detto d'ogni cosa il vero
468
1483
frate Lupo, ma parea d'agnello; ¶ e stava allato
469
1483
ed ognun prezzi e d'ogni cosa tema. ¶ Ognun
470
1483
nuoce. ¶ Talvolta a discrezion d'un zolfanello ¶ si ritruova
471
1483
alla fonte a men d'un cubito; ¶ e disse
472
1483
o suo giudicio, ¶ ricorderommi d'un tal benificio. ¶ Altro
473
1483
e squadrar le fortezze d'ogni banda: ¶ però di
474
1483
l'attacco, ¶ ti farà d'altro linguaggio parlare. - ¶ Ed
475
1483
attende a pettinarsi, ¶ e d'ogni cosa che lo
476
1483
reina raccapezza ¶ e dubitava d'ogni cosa avversa; ¶ e
477
1483
sezzo, ¶ e tutti quanti d'accordo diciéno ¶ come il
478
1483
e con gran gente d'armi; ¶ ed arrecommi un
479
1483
quello: ¶ il foco è d'una banda figurato, ¶ dall
480
1483
di denti, ¶ con volto d'uom, manticore appellati; ¶ poi
481
1483
uno e l'altro d'arcion non si muove
482
1483
campo s'abbaruffa: ¶ comincia d'ogni parte la battaglia
483
1483
poi che si partì d'Antea, ¶ avea del sangue
484
1483
m'ascolta, ¶ che fu d'Almonte degno saracino; ¶ così
485
1483
fu per l'aiuto d'Orlando ¶ de' cristian nostri
486
1483
dicessi che il vischio ¶ d'Orlando non temeva l
487
1483
e molto in verità d'Antea si lagna: ¶ ché
488
1483
e gli altri paladin d'accordo ¶ che voi tegnate
489
1483
Io non vo' ragionar d'Antea per ora: ¶ il
490
1483
così piacque a ciascun d'onorarlo ¶ perché e' vedessi
491
1483
ché Falserone era uom d'alta eccellenzia, ¶ e salutollo
492
1483
portila di seta e d'oro ornata: ¶ or fa
493
1483
o ingegno, ¶ a uscir d'ogni laberinto fore; ¶ ma
494
1483
archetto parato, ¶ ed aspettava d'esser domandato. ¶ Domandò Falseron
495
1483
sorba acerba; ¶ ed avea d'Ulivier notato il motto
496
1483
del duca Namo? ¶ Che d'Ulivier? Che del mio
497
1483
fece una sedia parare ¶ d'incontra a sé, perché
498
1483
tu non hai perduto ¶ d'avere il Maïnetto tuo
499
1483
sempre assai s'acquista d'ogni parte, ¶ cioè che
500
1483
le persone, ¶ se surgessi d'Anibal qualche imagine: ¶ perché