Federigo Tozzi, Con gli occhi chiusi, 1919

gli piaceva alla fine d'ogni giorno sentire in

nessuno, perciò, poteva dire d'averlo visto mai al

tenerezza; sebbene le piacesse d'averlo sempre vicino. Quando

diceva, sottovoce e stizzita d'obbedire: - Mi dài fastidio

non aveva avuto tempo d'imparare niente. Sapeva scrivere

e poi tutto pieno d'olivi e di frutti

villeggianti, e i forestieri d'una pensione: e questi

di latta un filo d'olio, un filo così

soffritto nella pentola piena d'acqua salata; la riaccostava

sua cattiveria; e credeva d'imprecare contro quel canto

senso di disagio e d'impaccio; ma egli voleva

remissivo ed obbediente; procurando d'indovinare le cose che

vento gonfiava la camicia d'Agostino, tutta sbottonata! Perché

noncuranza, si trovava perso d'animo, senza fiato, con

piedi una fonte piena d'acqua. ¶ Agostino aveva il

sognato. E il diletto d'ascoltarli era tanto! Anche

tanto! Anche gli pareva d'imparare chi sa che

si struggeva dalla voglia d'impararle come i suoi

campo con un fascio d'erba fresca o con

a un vecchio manico d'ombrello; alzando una polvere

fermò. ¶ Tra quegli stracci d'ogni colore, le matassine

era una bambola fatta d'un pezzo di stoffa

e fece una smorfia d'incredulità. ¶ - Ho mai detto

accorgeva né meno più d'averli dinanzi. ¶ Allora, si

Poi, rideva anche lei. ¶ D'estate, quando tirava un

toglievano la giubba; mentre, d'inverno, si passavano uno

sempre in bocca, cambiava d'umore come un ragazzo

Qualche volta ho paura d'accecare. ¶ Una era la

sapere perché, lo accarezzava. ¶ D'inverno, quando era tutto

cosa, con la voglia d'offenderla. ¶ Come s'era

non comprendeva; aveva voglia d'imporlesi. ¶ Ma, a poco

lieve; ed ella, fingendo d'esser stata per cadere

le piacque quel ripiego d'inventare una cosa per

graziosa. E di lì, d'un tratto, le tolse

parte del mucchio, finì d'empire la cesta. Poi

costole di certi fili d'erba. Ma Pietro arrossì

chiaro e una catena d'oro; i capelli biondicci

di cuoio un bocchino d'ambra cerchiata d'oro

bocchino d'ambra cerchiata d'oro, e v'infilò

sorriso; volendo perfino dimenticare d'averlo visto. Si rimise

fitti, piegarsi i fili d'erba in cima ai

che avessero l'impossibilità d'intendersi. ¶ Pietro evitava sempre

cercava un'altra volta d'imporgliele. ¶ - Tu non rispetti

come quando, per capo d'anno, pensava sempre a

amici, sebbene non andassero d'accordo; ed Agostino, che

Ma Ghìsola lo cavò d'impaccio: - Io le prendo

Antonio non si perse d'animo: - Se non ci

non ebbe la forza d'alzare gli occhi, benché

via! ¶ Ma Pietro credette d'essere amato. E raggiunse

coltellino con il manico d'osso a coda di

Antonio, giacché ora fingeva d'essere attento al suo

piega nel mezzo. ¶ Prima d'entrare nella trattoria, si

Ella non si fidava d'Antonio che era capace

ascoltare meglio. Poi finì d'alzarsi e se ne

mettersele nei capelli unti d'olio. Dopo aver toccato

ella stessa si contentava d'averne più di quando

mezz'ora per mettersi d'accordo, e avergli detto

mondo, i portafiori d'alabastro ingiallito, le anfore

mandavano, con un fiasco d'olio, a tenerle accese

bene le scarpe prima d'entrare. ¶ Quando, in campagna

il tavolo della stanza d'ingresso; e la mattina

rosso con il manico d'avorio; un ombrellino di

guarnizione teneva una catena d'oro. Invece, per la

Anche gli sembrava strano d'esistere; perciò ebbe paura

Masa con la costola d'un coltello. ¶ Poi se

con i loro cucchiai d'ottone; e quando si

non mi dispiaccia? ¶ Temette d'esser brontolata. Poi rifletté

una falce. ¶ Le parve d'entrare in casa: la

in tralice, dalla scalinata d'una chiesa, da qualche

spiegarsi il perché, paura d'esser percosso a sangue

mamma. ¶ Pietro si sforzò d'obbedire. Piuttosto, era ora

stesso, si vestì cercando d'imitare i gesti di

tazzine di porcellana filettate d'oro. ¶ Pietro non voleva

era restata un poco d'acqua quasi nera, sempre

Pietro si accorse, guardandola, d'esser pieno d'ira

guardandola, d'esser pieno d'ira. ¶ Incontrarono la vedova

e rossiccia come pelle d'oca. Era vestita, chi

non sei in grado d'immischiarti in quello che

lì con alcune sterline d'oro; e disse la

un libro. ¶ Domenico finì d'infilare in uno spiedo

poteva fare a meno d'obbedire, magari sbagliando anche

gesto per fargli capire d'aspettare. Tiburzi, con la

casa. ¶ - Attingimi una brocca d'acqua, Adele! - disse Carlo

il fiato gli sapeva d'aglio e di cipolle

più degli altri, prima d'andarsene, gli mostrò tutti

perfino un antico ventaglio d'avorio e di seta

i mattoni dell'aia d'accordo con il suo

s'addolora, e mostrando d'aver parlato contro la

E pure quelle righe d'ombra gli parevano come

a Domenico un senso d'avversione: ora lo considerava

a chiedergli un poco d'affetto. ¶ Ma come avrebbe

faccia, un pugno capace d'alzare un barile. E

tavola, rosicchiava. Una cannella d'ottone, mal chiusa, sgocciolava

panciotto. Aveva il dorso d'una mano sgraffiato; e

ma se ne teneva d'esser forte come prima

credette tutti e quattro d'accordo. E, fatto un

allontanò con quello stato d'ansia, che lo invadeva

di carni arrostite, e d'altre delizie. ¶ Dopo l

ingombra di calessi e d'ogni specie di legni

di meno. Questa pretendeva d'avere la prima elemosina

di pelle rossa. Portava, d'estate e d'inverno

Portava, d'estate e d'inverno, uno scialletto di

a elemosina finita, cercava d'impietosire con quel tono

chi conosceva a pena. ¶ D'estate, vi si faceva

fu la completa sparizione d'ogni legame tra padre

gli operai. Si vergognava d'aver già vent'anni

già vent'anni, e d'essere così a dietro

una squadra. ¶ Si sforzava d'essere soddisfatto e di

Ed ebbe più fretta d'allontanarsene. ¶ Dopo quattro mesi

mandato da Dio, cercava d'avere piuttosto buone maniere

collare con i chiodi d'ottone; un collare che

ne fece morire più d'uno per averli azzannati

deve offendere! ¶ Egli fingeva d'essere arrabbiato; ma invece

portò loro due anelli d'oro falso, per regalo

mezza sbornia mise tutti d'accordo. ¶ Ma Ghìsola non

pensò di fermarsi. Credeva d'aver bevuto troppo; e

sua finestra. Qualcuno cercava d'arrampicarsi anche su per

alle pianure della Val d'Elsa; con i paesi

mezzo di alcune amicizie, d'accordo con una mezzana

indirizzo ai parenti, scrisse d'aver trovato servizio. ¶ Ghìsola

per quel silenzio improvviso d'agguato, perché per lui

tale che ambedue credevano d'udire i movimenti delle

percepì Ghìsola lontana, fuori d'ogni illusione, sentendo come

sé. Il suo sogno d'amore era ancora remoto

che qualcuno gli imponesse d'andarsene. Si piantò in

troppo fitte. ¶ Di là d'Arno, case strette strette

case come strisce sottili, d'ogni colore, attaccate con

immobilità dolcissima. ¶ Di qua d'Arno le botteghe semichiuse

le scrisse; perché sentiva d'amarla da vero. Di

gli butto un secchio d'acqua addosso. ¶ E suonò

Egli non aveva voglia d'intenerirsi; e chiese con

senso di piacere e d'orgoglio!». ¶ Ella se ne

tavolino. Ma la sensazione d'averla trovata soltanto e

allucinazione che lo spaventava, d'essere interrogato e di

perché il senso disagevole d'una menzogna indefinibile l

E le loro chiome, d'un verde tenero, vi

catena con un cuoricino d'oro. ¶ Pietro temette d

d'oro. ¶ Pietro temette d'esser ridicolo dicendole che

piazza; poi, facendo finta d'aspettare qualcuno, camminò lì

aspettare qualcuno, camminò lì d'intorno. Ma non c

Grassina, guardò la collinetta d'un verde pallido e

al dubbio, gli pareva d'una purità mirabile. Allora

una volta». Notò che d'estate, verso sera, nella

meriggio; simile alla luce d'una lanterna, che illumini

e, verso la metà d'agosto, decise d'andare

metà d'agosto, decise d'andare a prenderla, perché

poche ore, gli pareva d'esser sempre a Siena

Costaccia come il parapetto d'un abisso, e il

dietro. ¶ Ma gli pareva d'essere inseguito da suo

sentiva la necessità squisita d'aver qualche cosa da

di scherzare più che d'altro, gli chiese: - Ti

mezz'ora, nello studio d'uno dei suoi avvocati

dava più; e, più d'una volta, Ghìsola aveva

tra loro una specie d'ostilità rispettosa. Ella volgeva

allora aveva più bisogno d'amare Ghìsola. ¶ Ma il

stare dritte. Un pezzetto d'una delle vie assomigliava

almeno due ore prima d'andare a letto, ordinò

angusta e umida anche d'estate. ¶ Messe le lenzuola

tastoni, attraversando la stanza d'ingresso e poi il

volesse trovare il modo d'allontanarsene subito. Già gli

strappare le tempie. ¶ Credendo d'impazzire, scosse vivamente la

cancello aperto; e, prima d'entrare da Giacco, si

non gli pareva vero d'andare a letto senza

aveva trovato nessun modo d'affrettare il matrimonio. ¶ Masa

a prendere un'aria d'angoscia sinistra. Respinse tutte

sottana. Era il dispiacere d'andarsene? Ma somigliava ad

anche il suo braccialetto d'argento. E gli era

se lo accennarono, sorridendo d'aver avuto lo stesso

cui luccicavano le borchie d'ottone, tutte le sue

nel respiro. Un filo d'avena gli era rimasto

Vide il tabernacolo dipinto d'azzurro, sul margine della

più chiusi e fitti, d'un colore che sbiadisce

così lontani che paion d'aria come l'orizzonte

così? ¶ Domandò Pietro, pentito d'averla accarezzata in quel

bene, fece l'atto d'inghiottire le lacrime. E

voluttà, come una spugna d'olio, entrò in un

e gli parve impossibile d'essere stato capace di

del paese; e più d'una volta avrebbe voluto

sempre malsicura. Aveva timore d'invecchiare prima d'aver

timore d'invecchiare prima d'aver trovato un vero

odio; quando aveva paura d'essere scoperta. ¶ Sentiva che

difenderla. ¶ Borio era morto d'una polmonite; e quel

e un cipresso che d'estate si copriva di

vicine, ci stavano famiglie d'impiegati piuttosto ricchi, e

più era in grado d'apprezzare Pietro; appunto perché

tutti. Ma quella volontà d'inabissarsi, che nasceva da

tutti avrebbero dovuto insorgere d'accordo. ¶ Domenico gridò: - Che

riguardassero né meno. ¶ Sentiva d'esser caduto dentro un

cattivo. E allora temeva d'averne la peggio. ¶ Che

antisteriche, ad una crocettina d'oro consunto. ¶ Prima d

d'oro consunto. ¶ Prima d'addormentarsi nel suo letto

in mano la lucerna d'ottone. E allora Piero

e gli veniva voglia d'alzare il capo. Ma

è interrotta una disposizione d'animo. ¶ La mattina, Domenico

inebriante. ¶ Si commoveva, dunque, d'esser destinato soltanto a

spazzini annaffiano». ¶ Ma evitava d'entrare nella bottega, fino

può fare a meno d'andare subito domattina? ¶ Egli

avrebbe avuto l'animo d'insistere; ma Rebecca, credendo

il viaggio, gli sembrò d'essere in uno stato

essere in uno stato d'incoscienza e con la

picco, acuminate, ancora sparse d'ombre violacee, tra i

si raccoglieva una dolcezza d'azzurro, tra le colline

Allora egli si convinse d'averla offesa e stava

nel braccio? ¶ Ella temeva d'imbrogliarsi, ma rispose: - Mi

Ella aveva deliberato più d'una volta di confessargli