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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Bernari, Speranzella, 1949

concordanze di «d»

nautoretestoannoconcordanza
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1949
off limits e segnare d’infamia un Quartiere proibito
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il suo piede gonfio d’acido urico, tra la
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sotto le coltri. Chiese d’essere scoperto e appena
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per tanto tempo, e d’essersi servito anche dell
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camminavate da una diecina d’anni… L’avete come
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giornata i verdi trinceroni d’immondizia e accorrono miagolanti
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un orefice. È colmo d’inverosimili immondizie e reca
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quei traffici il ricovero d’urgenza di Mastrovincenzo e
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illuminare a giorno corsie d’ospedali e ambulatori, e
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ne è orgoglioso come d’una macchina che funziona
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Solo quel mezzo litro d’acqua tinta e dolce
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pare quasi che tema d’essere stato scoperto, indugia
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le undici: un quarto d’ora è trascorso fra
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polso destro una catenella d’oro con una placchetta
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VI TORMENTANO PER CAUSE D’AMORE – DI LONTANANZA O
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AMORE – DI LONTANANZA O D’INTERESSE – IL COMM. LONEGRO
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a lungo il volto d’inchiostro scolorito del mago
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sposo o del compare d’anello. Non si sarebbe
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che fra una decina d’anni sarete imperatore.» ¶ Sua
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e nemmeno il portasigarette d’argento con la real
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il comm. della Corona d’Italia G. Lonegro. Lo
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riempite sin dalla mattina d’ogni ben di Dio
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loro: «Vedrete». Gli americani d’America avrebbero messo in
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altro in una lontananza d’acqua e di fumo
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ebbe messa sulla posizione d’attenti le munse le
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trovato la vita. Convinto d’una carezza il seno
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via che prendevano coscienza d’essere finiti in trappola
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usa cosi. Sarà questione d’abitudine» soggiunse poi per
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che necessità ci hai d’inguaiarti così giovane?» ¶ «Nessunissima
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comunque che non fosse d’invidia e di noia
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dell’inverno il venditore d’aglio che da anni
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alleati navigavano tra ventagli d’acqua luminescenti. Nelle pause
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per sempre il senso d’avventurosa e ingenua scoperta
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ragazzo appollaiato nell’ombra d’una scala con un
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di un respiro che d’improvviso si snodò in
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cliente, e una lustrata d’oro cadde sui capelli
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vide luccicare una catenina d’oro con un’immagine
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una sciabola dei Savoia d’altri tempi, con un
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sfortunato principe. La bustina d’ordinanza sfiorava il margine
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un soggetto. Un soggetto d’oro. Vai» soggiunse poi
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che faceva una macchia d’acetilene fra il giallo
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mila lire? Ah che d’è, ve le siete
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una volta no?… Che d’è, non so’ soldi
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tacque. Né fu capace d’impedire a suo figlio
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ancora umidi dalla fune, d’indossarli in fretta e
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fa una bella caldaia d’acqua calda e così
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possibile che voi siete d’accordo con loro?» ¶ «Sai
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chiamo papà.» ¶ «Ma siete d’accordo? Questo mi dovete
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per forza devono stare d’accordo, perché se cambia
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la vostra ed eravamo d’accordo e voi eravate
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uno strattone che spostò d’un lato il suo
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e con una mano d’aria ne ricalcò le
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il primo allarme. «Bastardo d’un italiano!» gridò di
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c’era una lingua d’orina, dovunque pustole di
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file di sciuscià, bidoni d’immondizie, orologi fermi, bancarelle
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tenda a fasce rosse d’un’estiva felicità. ¶ All
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di quella natura che d’improvviso mutava vesti e
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aveva acquistato una profondità d’acqua sotto la volta
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sprofondato giù nell’insenatura d’una roccia. Ancora pensoso
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disperatamente. ¶ Sapere una parola d’inglese! Saper dire: “Dove
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conoscere una sola parola d’inglese l’affrancava però
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dei cancelli, si leggeva D.D.T. e una
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cancelli, si leggeva D.D.T. e una data
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Variava la data, il D.D.T. era sempre
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la data, il D.D.T. era sempre lo
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parve vino) due piatti d’alluminio e due gamelle
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idea monarchica un fascio d’interessi in cui usura
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Le porsero un bicchiere d’acqua che essa mandò
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che ricadeva in deliquio. D’intesa, uno dopo l
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la sua carezza sapeva d’acido fenico, di corsia
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acido fenico, di corsia d’ospedale. Scavalcata quella tenerezza
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Nanninè, tengo certi fuochi d’artificio che se ne
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non può andare mai d’accordo col giro della
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quelle sibilanti stoviglie; che d’improvviso erano divenute silenziose
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ho detto questo?» ¶ «Niente, d’accordo.» ¶ «E allora perché
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torva, il passo stanco d’una lunga marcia. «Neh
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e mi so’ messo d’accordo» disse Michele, sedendosi
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occhi aperti. E tutto d’un tratto dove mi
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per permettere al ritardatario d’infilare una mano, aprire
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lumino alla lieve corrente d’aria proveniente dalla porta
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giovane; ma fatti capace d’una cosa: al re
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vero pezzente si mettono d’accordo; per lasciare le
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quel dialogo era cresciuto d’anni e d’esperienza
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cresciuto d’anni e d’esperienza. Da quando non
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io voglio un poco d’istruzione.» ¶ «E che ci
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sui suoi sentimenti politici, d’altronde poco chiari a
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Speranzella non si parlò d’altro per mesi; ma
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Michele; bastava osservare Pascalotto d’altronde, che aveva meno
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nelle loro assurde vernici d’altri tempi: azzurre, verdi
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peperoni in padella, e d’inverno, trippa, baccalà, pesce
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è un enorme grappolo d’uva nera a forma
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son noti al fatto d’essere stati il primo
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collo aperto una catenella d’oro con l’immagine
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sfacchinate notturne nelle case d’appuntamento di vico Lungo
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il dito mignolo munito d’un’unghia lunghissima che
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di telegrammi, di mozioni, d’incontri; di scambi di
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benefattore, le cui visite d’altronde erano andate sempre
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discretamente per una diecina d’anni.» ¶ «Salute!» Nannina era
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sue labbra a spicchio d’arancio sanguigno. Nel contrasto
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inquieta cerca una via d’uscita per correre dietro
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la ragazza per cercare d’intuire dal suo stato
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anche se gli esperimenti d’ipnosi non davano più
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cadere nuovamente in trance. D’altronde si giustificava donn
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collo ornava l’arco d’ingresso. Si fece passare
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testa e una canna d’India fra le gambe
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Quartieri. Essendo uomo obbedito, d’aspetto ancora giovanile, malgrado
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idea si trova sempre d’accordo. Non ti piacerebbe
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nera di grasso e d’olio minerale. Michele si
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non aveva mai conosciuto d’altronde). E chi sa
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mettono dentro all’albo d’oro e mi portano
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pronunciate, non aveva bisogno d’interpreti, afferrava tutto con
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Cafettèra doveva suonare quindi d’offesa, perché essa le
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udire i primi scrosci d’acqua sul selciato; via
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in cima alle colline d’immondizia che ornavano di
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che chiede al re d’essere protetto e d
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d’essere protetto e d’essere lasciato tranquillo nello
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che, in un abito d’angelo di taffetà rosa
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potenza di donn’Elvira, d’accordo, ma la temono
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capofitto nei guai altrui, d’altronde, era la sua
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Ma allora s’ha d’avverti a donn’Elvira
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occhiali. «Corri. S’ha d’avverti, certo! Lei ci
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sole ferveva nelle pozzette d’acqua tra i mattoni
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dicono, negli ospedali V. D. gli americani l’usano
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un giaciglio in sala d’ingresso, così duro che
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lucidità, sempre più rari d’altronde da quando avevano
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ebollizione di un quarto d’ora e dopo essere
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a ridosso della porta d’ingresso, di giorno dietro
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di panni al sole, d’insegne, di fili elettrici
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massaggiare col batuffolo intriso d’alcool, avvicinandosi per vedere
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termine del suo gesto d’impotenza porgeva il basco
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che donna Filomena giurava d’aver servito il re
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moglie, non la Cafettèra d’una volta, ma qual
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l’affanno altrimenti. Fin d’allora Ciccillo con il
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asprigno e grasso come d’un dente guasto succhiato
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della repubblica. ¶ Temendo poi d’aver sbagliato, ambedue avevano
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sulla via del ritorno. D’accordo sul silenzio, tutti
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tutti e due sostenevano d’aver votato a perfezione
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perfezione, ovvero “a regola d’arte”, come diceva la
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da Mastrovincenzo. ¶ Chiamato Pascalotto d’urgenza gli fu affidato
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annaspasse cercando la via d’uscita, mosse una mano
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di merletti e fior d’arancio dove aveva collocato
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le labbra a spicchi d’arancio sanguigno preghiere e
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che dopo un po’ d’affanno disse: ¶ «Michele, lui
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ma chiusa, una vasca d’acqua: il verde del
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è un’altra pasta d’uomo. Non lo potevo
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a un cencio gonfio d’acqua. ¶ «Ma quello», fa
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sapete voi della gioventù d’oggi, voi? Colla disperazione
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di rincalzo: ¶ «La gioventù d’oggi? Uno schifo. Me
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tollini per il giro d’Italia sulle vie segnate
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velo e dei fiori d’arancio è proprio secondaria