Umberto Fracchia, Il perduto amore, 1921

vento, scrosci di correnti d'acqua, stormire di notturne

aspettava, una lettera munita d'un francobollo molto grande

lance luccicanti, cortei nuziali d'asinelle candide, lettighe e

dell'amore, una storia d'amore, cioè una delle

con la sua allegria d'uomo sano e soddisfatto

aspettava sull'uscio, vestito d'una palandrana color tabacco

la sua calma fosse d'un tratto svanita, perchè

taceva, e trangugiava bicchieri d'un fiato. Gli altri

un suo vecchio vino d'uva. Eumolpo è stato

Clarissa che importa. ¶ Improvvisamente, d'un colpo, la porta

Clauss con un gesto d'impazienza. — Io non so

a noi le cadenze d'una danza turca, e

spettatore. Ero ancora pieno d'onta per quella voce

un altro un braccialetto d'oro smaltato al polso

si versò un po' d'acqua e bevve. ¶ — Tutti

forme, queste forme senili d'egoismo. Ma tu devi

perchè mi hai rimproverato d'aver tentato, io, io

stupido» — la paura svanì d'un tratto, e mi

avrà riconosciuto non dubiterà d'un inganno. Basta che

di due donne e d'un uomo, e vedevo

scarpini, che erano ricamati d'argento. Poi i miei

dolce che una parola d'amore), — che io vada

sul trampolo; l'insegna d'un'osteria, un fanciullo

dove un piccolo specchio d'acqua offriva il suo

ventagli di palma, vidi d'un tratto veramente un

mi sorrideva, uno strizzar d'occhi e due labbra

come un allegro campanellino d'argento. ¶ M'inchinai sorridendo

la copia mal riuscita d'un'opera d'arte

riuscita d'un'opera d'arte, esatta in ogni

le scarpine di raso d'oro, e un bel

terminata da piccole pagliuzze d'argento che sembravano goccioline

azzurra con certe macchie d'oro che sembravano stelle

uscio incontrai Sterpoli carico d'involti, con un gran

vaso, candidi e immobili, d'un'immobilità rara nelle

nel salotto mi pentii d'essermi mosso e ritornai

Se mai un po' d'aceto, signore, — disse l

e che quella striscia d'argento, interminabile, era la

che già mi pareva d'esser morto e di

Dio... Bambola... Un po' d'acqua. M'è rimasta

fronte e poi rise, d'un riso idiota idiota

Basta! Io son cieco d'ira e afferro tutto

è modo di fuggire, d'indietreggiare, di resistere! Una

magica? Quale ebbrezza! Ma d'un colpo, in un

il sangue. Mi pareva d'udire passi su per

che usavano i romanzieri d'un tempo, quando gli

quei cuscini, mentre più d'ogni altro l'avevo

macchiate e grondanti, era d'un rosso paragonabile soltanto

fuoco e ai tramonti d'estate. Ma il verde

fondo sorgevano ondeggiando foreste d'alghe e di piante

alghe e di piante d'ogni varietà di verde

mattina Bombita, che era d'umor taciturno e usava

mezzodì per importanti affari d'appetito. Ma Bombita camminava

mele, e un par d'occhi che parevan fatti

Guarda che bel nastro d'oro porta alla cintola

smeraldo che il sole d'un tratto riempì di

loro reti tutte piene d'erbe marine, e, vedendole

gocciolare contro il sole d'oro, pensava quanto egli

collana; ma il nastro d'oro di Rosina era

bel pezzo di nastro d'oro, più bello, più

a Rosina. Nella vetrina d'una bottega di merciaio

dei gomitoli immensi, tutti d'oro, oppure d'oro

tutti d'oro, oppure d'oro e argento intrecciati

e mentiva quando diceva d'averlo pagato più di

a fatica per più d'un minuto. Quando l

pagato il suo tributo d'entusiasmo alla propizia fortuna

nudo in una cassa d'abete. ¶ L'autunno era

dissero che io, più d'una volta, avevo varcata

una volta, avevo varcata d'un passo la soglia

trasse una collana adorna d'uno stupendo smeraldo. A

Iddio, poverino, così bisognoso d'aiuto! — E anche continuando

suoi pensieri, che erano d'una volubilità straordinaria e

Si cambiava più volte d'abito, per l'unica

fino alla grande siepe d'ontani, e dietro quella

banchi riparati da tende d'ogni colore, e si

sulle spalle come serpi d'oro. Con uno sforzo

fronte una benda inzuppata d'aceto. A lungo le

della chiesa maggiore, spalancando d'un tratto le loro

per un istante, prima d'allora. Ma in quel

orgoglio l'aveva abbandonata d'un tratto. Aveva parlato

di rosso la fronte d'uno sconosciuto. Mentre correva

ormai ridivenuta la Silvina d'ogni giorno, certamente mi

stessa per quello smarrimento d'un attimo, se ne

con una leggera punta d'ironia, perchè pensai: — Eccoci

suoi sogni ambiziosi, e d'un tratto ha scoperto

come me il sorriso d'una donna, che specie

volte la scala, riempito d'acqua le brocche, raccolte

i suoi occhi pieni d'odio, che mi guardavano

prima volta, ti ricordi d'essere mio fratello! Ma

e alzandosi in piedi d'un tratto, che importa

può scrutare nel cuore d'una fanciulla? Chi può

delusioni, attaccamento alle cose d'ogni giorno, limitazioni, divieti

quel lume pallido eran d'oro pallido. ¶ — Silvina, dissi

spalle, circondandole il viso d'un nembo d'oro

viso d'un nembo d'oro. ¶ — Silvina! Silvina! esclamai

Beva piuttosto un sorso d'acqua, e cerchi di

allora dalla mia caccia d'insetti; avevo raccolto alcune

di una bocca soave, d'una carne diafana e

carne diafana e profumata, d'una intelligenza sottile per

trasparenti ed iridate, e d'aspetto così pio da

vede alfine all'ombra d'una foglia di zucca

ardente. Passano ore lente d'ebbrezza. Beatrice lo tiene

fu vana. A forza d'interrogare quanti passavano dinnanzi

complemento del fatto principale: d'avere cioè sposato Silvina

immersa nel sole alto d'agosto: ¶ — Silvina, Silvina, le

si sedeva sul bordo d'una fontana all'ombra

il profumo dei capelli d'oro di Silvina, della

mia vita. Io credo d'essere malato, un poco

e a spargerla poi d'aceto perchè il dolore

uomo debole, ma dotato d'una intelligenza superiore. Lo

premure, modesto, e cieco d'amore per lei. Ma

e lamentevoli, il pericolo d'una esistenza scolorita, tutta

abitare al settimo piano d'una brutta casa, di

sue manie di libertà, d'indipendenza, sarebbero svanite, ed

ogni ostacolo sarebbe scomparso d'un tratto, ed ella

altro, e con pretesti d'ogni genere cercava di

portasse il vento. Entrò d'impeto nella stanza e

Silvina con una punta d'ironia. ¶ — Ma tu stessa

splendore delle belle notti d'autunno, offre almeno all

ciocchi ardenti, le sere d'inverno facevamo scoppiar le

Passerà... Non mi perdo d'animo... ¶ Silvina gettava qua

fa, mi ricordo perfettamente d'averla veduta! Non era

cantare: ¶ /* Vous dansez, Marquise, d'un pied sì leger

perle, anelli e braccialetti d'oro. Era molto bella

stonata, s'era unita d'un tratto alla voce

un tratto alla voce d'Odette. Gli ultimi due

presenza invisibile nelle notti d'uragano, quando il mondo

foderata di rosso, piena d'un profumo morbido e

freddi ma casti, brillarono d'una strana luce nel

fu più la bocca d'una fanciulla. Poi le

accarezzava con tanta tenerezza, d'una pomata bianchiccia che

la madreperla si annebbiò d'una opacità calda e

Silvio. Ed ella godeva d'un piacere ignorato, al

aveva abbandonata, quella specie d'impedimento fisico che la

il poveretto si sentì d'un tratto mancare la

la sua testa brillare d'un tratto denudata da

anni; eppure, piuttosto che d'un vecchio, aveva l

un uomo non finito, d'un burattino al quale

a vivere in compagnia d'altri burattini tutti rifiniti

delle più sontuose zazzere d'Europa. ¶ Mentre in Silvina

ancora l'anima semplice d'un fanciullo. Sì, ho

frequentando uomini e donne d'ogni razza, posso dire

ogni razza, posso dire d'avere più d'ogni

dire d'avere più d'ogni altro un'esperienza

che ho sempre sognato d'amare! La sola che

orlo di un precipizio, d'un tratto disperatamente si

quell'angoscia morale, peggiore d'ogni male fisico, nella

in fondo al largo d'una strada, con la

stava per essere troncata d'un tratto, tutti i

come il primo bacio d'amore. Ora invece era

la sua cara Silvina d'una volta oppure un

egli l'accusasse ora d'averlo trattato come un

trattato come un estraneo, d'essere stata cattiva ed

agghiacciare tutto, poi avvampare d'una fiamma che gli

forza meravigliosa. Si alzò d'impeto, mosse due passi

tanto colpevole? Non ricordi d'avermi tu stesso ordinato

per tutta risposta, cercò d'allungare le braccia che

via! esclamò poi sicuro d'indovinare. ¶ — No, disse Silvina

principessa. Un'amica mia d'infanzia, ritrovata in questi

sfavillanti di sdegno e d'ira, e subito ammutolì

qui. Se vi piace d'esser ridicolo potete continuare

balbettò il principe illuminandosi d'un sorriso. E in

hai presa! gridò soffocando d'ira. Tu sei stato

là, in una nicchia d'edera, il giorno in

come desiderosa di uscirne, d'involarsi, e ancora trattenuta

pareva la dolce immagine d'un angelo. Allorchè la

sua presenza quella specie d'ipnosi. Dopo due settimane

questa casa! ¶ Si alzò d'impeto, chiamò Marta, chiamò

la pancia ben rimpinzata d'avena, e bastava l

buona volontà al difetto d'una gamba. Ma ora

presa una spugna inzuppata d'acqua gliela strofinai con

scompigliai. ¶ — Rifatti la pettinatura d'una volta! Non mostrare

spudorata! le gridai pieno d'odio, incapace di dominarmi

le impedisse di confessarlo, d'essersi abbandonata a quel

quarti. Tra un quarto d'ora nostro padre si

andati, ed ogni pericolo d'incontrarsi con Silvina era

con il cuore pieno d'angoscia, le domandavo di

vita, anche semplicemente quella d'una corriera, non finisce

si scrivevano romanzi pieni d'intreccio e di immaginazione

quanto avviene nei romanzi d'oggi che sono soltanto

un racconto il quale, d'altronde, non interessa altri

Silvio, vedendo quale prova d'amore Silvina esigesse da

tutte le narici, fossero d'uomo, di donna o

guscio. No, il sole d'inverno non è ben

piene nei loro corni d'argento. ¶ Ma Silvio non

di velluto violetto, gemme d'ogni grandezza e colore

con qualche rara lacrima d'opale; poi una collana

scudo nero una collana d'oro semplice al cui

era tutto uno sbatacchiar d'imposte e di finestre

tumultuavano al buio, credettero d'essere caduti in un

e mare la punta d'un raggio pallido pallido

un tavolo una lente d'ingrandimento e un poco

diceva una voce rauca, d'uomo, tu prendilo per

di carta, una collanina d'oro da cui pendeva

portò ad una pozzanghera d'acqua salata che il

aveva lasciato nel cavo d'uno scoglio, e senza

e, presa la catenina d'oro con lo smeraldo

sgargianti, collane e braccialetti d'oro, se ne andavano

ogni tanto un sorso d'acqua da un vaso

gran meraviglia la vide d'un tratto apparire in

mi darai la collana d'oro con quello smeraldo

vestita di rosa e d'azzurro, stava ora seduta

tutta coperta di cuori d'argento, e non aveva

il piede che era d'oro. Tante lampade pendevano

la nicchia era piena d'ombra. La Vergine aveva

in capo una mitra d'oro altissima, e il

aveva pure una mitra d'oro, ma un poco

di corazza tutta scintillante d'oro e di gemme

dieci file di perle d'ogni grandezza, e alle

sulle ginocchia un piatto d'argento. Con un gesto

della Vergine, sembra risplendere d'una luce dolce e

era finito molto prima d'allora! Dal giorno in

il mio modesto salario d'amanuense, appena appena per

fioco, lontano, che pareva d'un fanciullo o d

d'un fanciullo o d'una donna che piangesse

fioca, che era certamente d'una donna e d

d'una donna e d'una donna giovane (era

vuota. Faceva meno rumore d'uno che cammini sopra

di condoglianze alla vedova d'un amico? Ci pagava

propria, il magro stipendio d'ogni mese, grazie al

Io avevo un impegno d'onore per quel giorno

niente muta il corso d'un'intera esistenza! Più

mio! mi disse tutto d'un fiato. Ma, Dio

salisse lungo il dosso d'un monte, e che

uno spillo al bordo d'ogni pagina. Ma non

dinnanzi ne soffrivo come d'una nausea. Occupavo la

mai quella chiave. Credevo d'essermi liberato per sempre

All'uomo la tentazione d'Eva si presenta a

fine di un orario d'ufficio, sia che si

manoscritte, lettere dalle buste d'ogni colore, e sopra

quella lo sguardo era d'una stranezza ridicola e

consegna del suo lavoro d'ufficio. Nobile anima di

egli avrebbe potuto dire d'essere stato amato, veramente

amato, veramente, perdutamente amato; d'un amore che aveva

inumano; una vera follia d'amore, un vortice, un

un vortice, un vulcano d'amore; ma amore, amore

terrestre, umana, inebbriante felicità d'amore... ¶ Riposi nel cassetto

aveva pescato due cadaveri d'una donna e d

d'una donna e d'un uomo, ancora giovani

avevo letto alla luce d'una bottega di parrucchiere

in quei due annegati d'amore Esposito e Armida

non m'accorsi neppure d'entrare nell'androne semibuio

più vivo il senso d'essere disteso in un

abbassando gli occhi vidi d'un tratto qualche cosa

mi sembrò la punta d'uno scarpino. Mi buttai

con i vostri drammi d'amore? Signora, signora Armida

respinsi violento. Mi sembrò d'essere divenuto cieco d

d'essere divenuto cieco d'un tratto. Mi mossi

quando Esposito mi accusò d'aver disonorata sua sorella

e di doversi ridestare d'un tratto nella consueta

avermi negata ogni felicità d'amore aveva voluto infine

miseria che mi vedevo d'intorno, da quella ripugnante

io qui un rifiuto d'uomo, con una faccia

scalza, quantunque si fosse d'inverno, per non destarmi

secondo la mia opinione d'allora questo era Luisa

aveva sempre l'atteggiamento d'una persona timida ed

la guardavo. Arrossì tutta, d'un tratto, e confusa

ha un tipo suo d'uomo. E quantunque il

Avrei voluto diventare ricco d'un colpo, o soltanto

ricuperare la mia agiatezza d'un tempo, per far

con quelle prime viole d'inverno... ¶ Allora mi rivoltai

questo il nostro stato d'animo quando Isacco venne

in quelle fredde sere d'inverno. Giunti all'angolo

veduto delle rose carnicine, d'un colore chiaro e

un bimbo, nella vetrina d'un fioraio, e m

fresche ancora di goccioline d'argento, e vi affondai

vera fortuna per noi d'avere un vicino come

lungo bacio, un bacio d'amore. Ah! se fosse

un altr'uomo. Quello d'una volta non esisteva

di abbandono all'illusione d'una vita che non

occhi di Isacco brillavano d'una luce insolita, vivi

avevi proprio bisogno, tu, d'un paio di scarpe

di quel vino buono, d'inghiottire un boccone di

la morte nel delirio d'un agonizzante. Poichè l

dell'inverno. Alla metà d'aprile c'era ancora

Improvvisamente accadde qualche cosa d'insolito nella stanza di

col suo. Una voce d'uomo disse: — Ah! è

nella stanza, il letto d'Isacco stridette e cigolò

mio sonno per timore d'essere sorpresa in quell

concedeva che un'apertura d'un palmo, tanto da

Certo Luisa allora benedisse d'esser così sottile, perchè

non prendeva un bicchiere d'acqua e v'immergeva

poco, uscì dalla stanza d'Isacco e, sfilate nuovamente

sarei mostrato nel centro d'un'apoteosi, con una

apoteosi, con una mitra d'oro in testa, un

in testa, un mantello d'ermellino, ritto sopra una

potenza e la grandezza d'un uomo che aveva

povera donna, della forza d'un bimbo o d

d'un bimbo o d'un uccellino. Io ve

sue speranze, deriso, privato d'ogni felicità! Sono i

uscio e lo richiusi d'un colpo dietro di

era mai balenata prima d'allora: una cosa alla

stringeva, Luisa, un coltellino d'argento, un coltellino che

era quel suo coltellino d'argento che teneva stretto

Voleva persuadere sè stessa d'essersi addormentata, di non

a prendere una boccata d'aria? — Giusto, risposi: vado

la via. Stetti più d'un'ora a guardarmi

le sue labbra, erano d'un biancore di neve