Domenico Starnone, Fare scene, 2010

bianchi e il ditale d’oro, con la stoffa

luminoso erano certi orecchini d’oro che parevano piccole

agguato, lei poteva morire d’un colpo per strada

prima della gelateria, dove d’estate mi compravo il

presente, coi cerchi scintillanti d’aria e metallo e

di mia nonna, tenendo d’occhio la porta della

di sedermi, di dimenticarmi d’ogni prima. Dopo c

si nascondeva un compare d’o mala­mènt. Accertarsi

di concedermi una prova d’appello. Ma probabilmente quel

cinema per un po’ d’anni non siamo andati

mi sono detto pieno d’orrore: ecco, è esattamente

improvviso diventa un muro d’acqua, e alla parola

e alla parola maremoto. D’altra parte chi se

passeggero. Per un po’ d’anni ai nostri giochi

idea che un ramo d’albero è un posto

con simpatia alle cose d’amore e di sesso

cospicuo numero di tronchi d’albero e portarglieli via

per proteggerlo dalle correnti d’aria, mentre intanto di

alito caldo-freddo, tener d’occhio la pellicola che

che aveva un paio d’anni più di me

proiettore domestico? Un giocattolo d’epoca, un oggetto di

era diventato velocemente alunno d’ordine, impiegato di concetto

puntare a essere signorini d’eccezione. La nostra famiglia

sfottendo: parìte ’a caricatura d’Anfribògart; ma poi glielo

furono i veloci cambi d’automobile, lui che non

scoperto che faceva foto d’arte, decise di commissionargli

di commissionargli una fotografia d’arte di tutta la

quadri commerciali, le opere d’artista concepite per la

era un vero fotografo d’arte, bravo. Mio padre

bene, disse al fotografo d’arte dopo aver ottenuto

tagliata fuori dalla foto d’arte, alla fine fu

altezza, altro che fotografo d’arte: se avesse usato

rifaceva tutto a regola d’arte, non una macchina

e al primo colpo d’occhio il medico avrebbe

avevo un solo paio d’occhi e una sola

incredulità e un po’ d’ansia. Poi però l

profilo – in quella composizione d’insieme che combaciava nei

cui rifacevo i film d’avventura con James Stewart

le foto sulle carte d’identità, mi dimostrerà quasi

di un suo amico d’infanzia, tale Giorgio. ¶ «No

sequel sui postelegrafonici – contratto d’oro, visto il successo

David e i Nastri d’argento. Scandì con lievissimo

che non li perdeva d’occhio sul display, mi

va bene, no, siamo d’accordo? E prima dichiaravamo

entusiasmo) di trovarci perfettamente d’accordo; poi, appena cercavamo

ma ero assolutamente – assolutamente – d’accordo con Raggalli: il

a Medusa, siamo tutti d’accordo: è sempre meglio

le corrispondenze tra stati d’animo e paesaggi». ¶ «Cerco

paesaggi». ¶ «Cerco di esserti d’aiuto». ¶ «Non c’è

mano, portami un bicchiere d’acqua, fammi un tè

dalla storia dell’amico d’infanzia di Raggalli. ¶ In

fatto girare nessun film; d’altra parte sapeva anche

Luchetti, Milani, Placido, Rubini, D’Alatri, Monteleone, Labate, gente

sospetto che Alda fosse d’accordo con Nello ai

a volte che fosse d’accordo con la Rai

a volte che fosse d’accordo con Nello e

come pensi di esserci d’aiuto, Susi?» ¶ Rispose spalancando

scritto questa magnifica lettera d’addio?» ¶ «Noi», disse Susi

conto che dovevo rimettermi d’urgenza a lavorare. Perciò

come sceneggiatore, tipo Nastro d’argento, Daviddidonatello?» ¶ «No, perché

suicida era amico mio d’infanzia, chi meglio di

da Alda. I segni d’altro canto c’erano

esperto in coinvolgenti scene d’azione e di sangue

ridotta a banale storiella d’amore tra due beoti

erano suoni e rumori d’ambiente, non c’era

intervieni abbastanza, tu sei d’accordo con Nello) che

come sia gli intellettuali d’Italia che quelli di

a vincere la Palma d’oro. ¶ Susi mi telefonò

aveva subdolamente remato contro; d) bisognava a tutti i

di scegliere tra Suicidio d’amore, Amore danzante e

dissi che sia Suicidio d’amore che Amore danzante

alberi, tendoni, tavoli, baracchini d’ogni genere stillavano acqua

potesse fare a regola d’arte la vedova sofferente

Gli danno il Leone d’oro?» ¶ Rise: ¶ «Di sicuro

goduta, mentre nella vita d’ogni giorno no, no

della redenta, il viso d’un bel pallore che

viso fragile, sembra privo d’elmo e di cimiero

si verifica una sorta d’urto, qualcosa ti sbatte

si torna al mondo d’ogni giorno. Ma serviva