Indro Montanelli, XX Battaglione Eritreo, 1936

di guerra: una coscienza d’uomo. La quale mi

io di carne e d’ossa e la sopportazione

governo. Non vi stancate d’istillare nella coscienza dell

barbuto camerata in giro d’ispezione, mi sedeva accanto

che ne scaturivano scintille d’odio – a uomini di

dopo la prima mattina d’istruzione al campo, guardarsi

ha dato l’ebbrezza d’un piacere nuovo e

principio, quando si trattò d’affermare, oltre certe rivalità

gloria di un fatto d’armi determinato. Non si

quale lavoro quel fatto d’armi è la risultante

e gli eventi: opera d’arte. Anche oggi si

bagaglio di abitudini e d’educazione già formata. Ti

è, sovente, una dedizione d’altra specie: soldati meravigliosi

vedrò che una voragine d’acqua chiara, senza venature

per sempre acquisito, capace d’alterare una fisionomia d

d’alterare una fisionomia d’uomo e d’artista

fisionomia d’uomo e d’artista. Non dimenticherò, finché

o fra i lacci d’intellettuali castrati. ¶ Artista o

mondo: quest’Africa piena d’insidie, di malattie, di

ch’esse t’impongono d’essere un Dio, ti

sembra quasi un ingorgo d’azzurro – e dà fastidio

da vicino gli abitanti d’oltre confine. L’acqua

al generale Diamanti, parlavan d’Impero e mandavano sguardi

dell’Italia, che fuori d’Italia ci si ostina

di zinco regolarmente piena d’acqua, con relativo asciugamano

roccioso di Forte Toselli, d’immergerci nella fiamma. Ho

ufficiale con tanti galloni d’oro quanti non ne

paesaggi di questa terra d’Africa sono mobili e

ringhio feroce giunge ancora d’oltre i torrioni segmentati

primo entrarvi trovammo deserto d’uomini e di bestiame

con i suoi stormi d’aeroplani, con le sue

Signor Maggiore. Un po’ d’alterazione… ¶ MAGGIORE: Sì, insomma

che ha un gesto d’imbarazzo) Ho l’impressione

grave. (Prende la bottiglia d’acqua) E allora contentiamoci

veramente importante. Mi permetta d’esser franco e mi

non vorrei morire prima d’aver rivisto l’Italia

e beve un bicchier d’acqua. Ghizzoni lo fissa

piedi con quella crisi d’ameba che lo perseguita

stato non ti consenta d’occuparti d’altro che

ti consenta d’occuparti d’altro che dei casi

Una catastrofe! Un bambino d’otto anni innamorato è

l’associazione dei reduci d’Africa… Io presidente, Lei

fan le fantasie. [N.d.A.] ¶ Canti di reparti

inderogabile: compagnia schierata, frusta d’ordinanza dosata al millimetro

poi senza un attimo d’indecisione viene a reclamare

Vedremo presto la medaglia d’oro sul vostro gagliardetto

un fiore, il trillo d’un’allodola. Riaffiori tu

sedere nel gesto ipocrita d’aggiustarti uno stivale; poi

un gemito. È uno d’un altro plotone che

Nel buio bisogna frenare d’improvviso per non precipitare

dovesse far tabula rasa d’ogni cosa era dentro

tigrina che sgorga impetuosa d’oltre l’amba. ¶ Sella

muso e lo prega d’andarlo a contare al

XX Battaglione eritreo, avanguardia d’un corpo d’armata

avanguardia d’un corpo d’armata bianco oltre gli

dalla prima linea: degna d’esser captata. ¶ Potrei, stasera

trovarlo attraverso uno sforzo d’autocontrollo, d’autodominio. E

uno sforzo d’autocontrollo, d’autodominio. E invece no

venuto da sé, sottoforma d’indifferenza, d’atonia nervosa

sé, sottoforma d’indifferenza, d’atonia nervosa. Mi divertivo

rimasti flosci per mancanza d’esercizio. La seconda volta

s’ammucchiavano. Anche questa d’avvezzarmi a veder sangue

dalle persiane un rivolo d’oro dove passano a

quel tarlo: nelle serate d’inverno, quando mi mettevano

anni fa, nella conca d’Adua ci fu battaglia

una ferita una medaglia d’argento e quarant’anni

una lacrima in via d’incrostarsi, una lacrima venata

pietre e di rami d’abete. Un cucuzzolo enorme

non potertici fermare e d’esser costretto ad andar

a freccia, si procede d’un fiato. Non ci

alle tre, per forza d’abitudine, sei sveglio. Viene

e hai l’impressione d’essere, stamattina, un gran

senza riderne: «Un po’ d’aria». Fra le coperte

ostile: questo nostro stato d’animo eccitato. Una continua

compagnia, più una sezione d’armi pesanti. «Dovete esser

Noi ristemmo in attesa d’un po’ di luce

quieti. Non erano preoccupati d’altro che delle giberne

Avevano volto contrito e d’occasione. ¶ «E il prigioniero

nonna Ida, un tramonto d’ottobre, una collina di

non avessero questo difetto d’arrabbiarsi spesso. Un signore

come in un crepuscolo d’autunno, in un’aria

sfuma. Ecco il crepuscolo d’autunno, ecco l’aria

retrovia ci pare priva d’interesse. ¶ M’hanno mandato

incrollabile per le terre d’Africa dappertutto suscitando un

avventuriero. ¶ Banco di prova d’una grande – grande sul

ma anche con voluttà d’artista: la terra, della