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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alessandro Verri, La vita di Erostrato, 1815

concordanze di «d»

nautoretestoannoconcordanza
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la deformità sua, ma d'insinuare gran dubbio se
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al collo una catena d'oro, da cui pendeva
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quale tumulto Menalippo, giovane d'alto lignaggio, pervenne ad
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di atrocità, di superstizione, d'insania, e chiamava fatale
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miseria, ma come furto d'amore o per tristi
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e timpani e fumo d'incensi, una fiamma fugace
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scoccar frecce, nel trar d'aste, nel cavalcare, nella
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labbra. ¶ Le quali dimostrazioni d'indole straordinaria quanto recavano
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tanto impeto le palme d'ambe le mani che
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la recente infermità. Languiva d'allegrezza Agarista nello abbracciarlo
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ricondottolo al palagio e d'ogni ristoro provvedutolo, volle
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dolci sorrisi, le tristezze d'amore. Non lungi dominava
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eroi! ¶ A dieci tratti d'arco di questo soggiorno
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si manifestava già serva d'Imeneo. E distante da
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l'animo dei pensieri d'amorose dolcezze. Lampeggiavano gli
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sacerdote pose alla fronte d'entrambi una corona di
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di fiori, li profumò d'incenso, e sull'ara
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giacque. Risuonò il tempio d'inni alla Dea, supplicandola
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Ecco monti e abissi d'acque: sorge e si
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tristi avanzi della pompa d'Imene. Ivi la sposa
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naufraghi gli si collocarono d'intorno. Immantenente i remiganti
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che dovea col volgere d'un ciglio placare Nettuno
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niun altro capace, fuorché d'immergersi nel silenzio e
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l'amata sembianza dominatrice d'ogni suo pensiero gli
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che ne giova empierti d'incensi e di voti
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e sono la disciplina d'ogni eccellente impresa. Le
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Siede costui in trono d'ossa, e mira sogghignando
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Fra questi deliberato Erostrato d'annoverarsi, lasciando a Testoride
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ritornare vinto. Ma già d'ambe le parti s
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e deliziosa vista piena d'isole feraci, fra le
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infinito di sfere sparso d'innumerevoli meraviglie del supremo
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spregiatori del volgo, divoratori d'ogni animale, ingolfati nella
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dal collo un monile d'oro. Balbettando gli chiese
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meno del sagace Re d'Itaca, saprete quant'esso
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punito l'infanticidio benché d'illegittima prole, al quale
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quale foss'egli pure d'indole moderata, impazzava poi
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riforma conteneano la corruttela d'ogni ordine civile, il
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contro il destino persecutore d'ogni suo desiderio, deliberò
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di avorio, di argento, d'oro, di gemme in
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confermarsi poi nella audacia d'insultare gli Dei, quando
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mano io mi vanto d'aver fatta più illustre
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Eccovi almeno due esempi d'incredibile follia in così
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queste fragili membra ricetto d'anima grande ed immortale