Clarice Tartufari, Il miracolo, 1909

le stelle e che d'inverno, ammantato di neve

di Vanna s'illuminò d'un sorriso inconscio e

nel talamo una festa d'amore. L'illusione dileguò

tentando contare le pagliuzze d'oro fluttuanti nell'iride

don Vitale gli suggeriva d'imitare, esaltandone la devozione

lei; ma la catenella d'oro con le perle

perle, sì, la catenella d'oro è lecito che

aspirava il grato odore d'incenso e di cera

mondo è così pieno d'insidie. ¶ - La ragione ci

e incrociò con atto d'impazienza una gamba sull

facendo girare il cucchiaino d'argento dentro il bicchiere

tacita come la piazzetta d'un villaggio, era tutta

aiutarci a vicenda; e, d'altronde, come lei dice

parte. ¶ Monsignore chiese licenza d'interrogare l'orologio e

leggera della vestaglia color d'acqua marina. Avrebbe voluto

perchè era l'ospite d'ogni casa, la vezzosa

dita le fiorivano gigli d'oro sui velluti delle

di secoli, il senso d'arte di qualche maestro

quella bianchezza, un fiocco d'oro splendeva: la treccia

faccie gravi dei giudici d'Israele e le tuniche

incenso bruciante nei turiboli d'oro; tornò a riguardare

nuda, cavalcioni sul dorso d'un demonio lascivo, che

le stelle, canticchiando strofette d'amore. Cantava della povera

fermagli gemmati del libriccino d'avorio splendevano traverso le

grossa canna, a pomo d'avorio, ch'egli batteva

imponente nella sua mitra d'oro, immenso e abbagliante

orvietani sono sempre tutti d'accordo. ¶ Le signore poi

striati di mobili pagliuzze d'oro e ondulati mollemente

di mia nonna! Numero d'oro! - e, nella sua

le spalle con moto d'indifferenza, e Palmina scompariva

nel volto una espressione d'impenetrabilità. ¶ - Una enciclica papale

verità, deperiva a vista d'occhio. Vanna decise finalmente

fare ne' suoi momenti d'impazienza. ¶ - Lei, naturalmente, è

la calotta dell'orologio d'oro: - Vede? È quasi

per lui una specie d'intercalare italiano, di cui

abbia abitato S. Francesco d'Assisi, dopo aver presi

da lei dieci centesimi d'insalata che incartava nel

si accingeva alla fatica d'incarnare per questo basso

Langen. ¶ - Forse qualche cosa d'inedito troveremo. Il nostro

Università di Bonn avevano d'inverno elevata una statua

dei vapori leggeri, che d'inverno fluttuano su Orvieto

la professione, il paese d'origine, le abitudini, l

San Patrizio, la tolse d'impaccio, chiedendole: ¶ - Vorrebbe forse

I capelli bronzini, striati d'oro, si confondevano col

onori della città, e, d'altronde, l'andamento della

sue faccende. ¶ I mesi d'inverno trascorsero, e la

fece, ridendo, un cenno d'intesa al vetturale, che

giardini il suo canto d'amore fino a morirne

suoi fiaschetti di vino d'Orvieto. Perchè riscaldarsi la

prepararsi a una discussione d'importanza. ¶ Fritz Langen alzò

dei più grandi maestri d'Italia e bisognava che

è una virtù cristiana. ¶ D'altronde la signora sarebbe

capo con una sfumatura d'imbarazzo e chiese: ¶ - Sono

un gomitolo di filo d'oro dal panierino di

Il gomitolo del filo d'oro scivolò in terra

sul tavolo alcune monete d'argento. ¶ La domestica usciva

occhio con la punta d'un bastone infuocato. ¶ Madama

in confuso qualche cosa d'insolito attorno a sè

che, nella sua cecità d'innamorata, credeva sepolto fra

di Colonia, nè Vanna d'altronde avrebbe voluto dare

Fritz Langen e rise d'un riso argentino di

molto gentili. Danno ombra d'estate, fuoco d'inverno

ombra d'estate, fuoco d'inverno, si ornano di

la cioccolata. ¶ Vanna credeva d'impazzire. Un abisso nuovo

invocava forse un cenno d'invito a tornare. Vanna

forse era un tempio d'eresia. ¶ Non osava parlare

della lesina e siamo d'accordo. ¶ Rideva allora il

processione, e la mitra d'oro, il piviale a

il figlio si trovarono d'intesa. Vanna, supponendo tutto

supponendo tutto appianato, stupì d'incontrare ostacoli d'ogni

stupì d'incontrare ostacoli d'ogni sorta e contrarietà

avrebbe domandato un nastro d'oro a zia Domitilla

quel tale ometto capace d'impiegarle il danaro al

chinare il capo, e d'altronde l'ammissione di

popoli, tutta questa serie d'immensi fatti si era

con più rapido solco d'incendio illuminare gl'intelletti

per il suo peccato d'orgoglio intellettuale, che gli

a dominare un senso d'irritazione e la respinse

donna è un essere d'impurità, nido di malizia

regolamenti del seminario vietassero d'imporre il cilicio ai

a ripararsi le spalle d'inverno sotto una mantellina

richiudeva per il gusto d'impigliarsele intorno al cappello

della sua morte. ¶ Parlarono d'altro, e sul punto

non riuscendo a mettere d'accordo la prima e

a destra, dal vano d'una finestrella fiorita, Serena

sole di novembre, parevano d'oro le foglie morte

menzogna, non si ammantano d'illusioni. ¶ Vanna desiderò che

lui le brutte sorprese d'una meningite. ¶ - Povero bébé

e isolato. A distanza d'infinite generazioni, gli umani

un coltellino dal manico d'oro, togliesse per lui

in cui aveva convegno d'affari con Bindo, madamigella

esorcisti, che hanno potere d'imporre la mano sugli

cotte, ogni menoma sinuosità d'intaglio nell'inginocchiatoio di

da febbre; una settimana d'infermeria e pochi giorni

impressione che una freccia d'oro gli ferisse di

legati da un filo d'oro. ¶ - Ecco, da parte

senno e discernimento confidenze d'indole scientifica ed a

in due. Si tratta d'una corbelleria colossale. ¶ Serena

riuscita. Su questo siamo d'accordo, ma io non

stelle in cielo parlano d'amore. ¶ - È la vedova

proprie insistenze, a cui d'altronde la morente opponeva

segno della croce, accusandosi d'innumerevoli peccati, profetizzandosi con

peccati, profetizzandosi con parole d'orrore le pene eterne

domandò egli, nella speranza d'imbarazzarla e attendendo che

mi dici. ¶ Egli tentò d'indignarsi; ma fu vinto

era imposta, alla mancanza d'occasioni propizie, alla operosità

essere di nequizia e d'impurità, alleata di Satana

Vanna - egli esclamò - vaso d'ingratitudine. Desidera lei sapere

come il cervo anelante d'amore nelle foreste e

degli alberi cadevano pulviscoli d'oro e la finestra

petto e il crocifisso d'avorio in mezzo alle

ricordare, ma ogni filo d'erba cantava in dolce

del suo vigile cuore d'innamorata. ¶ Egli sentiva questo

voluto rivolgerle parole acerbe d'ira o di scherno

lo martoriava.. Il dolore d'immaginare che milioni di

in lunghe file mucchi d'oro pei favoriti, mozze

disse, ridendo: ¶ - Cosa trovi d'interessante nelle convulsioni di

guardare Ermanno di malocchio, d'inveire contro di lui

bello di persona, alto d'intelletto, e di affidarla

le labbra, perchè detti d'indignazione non le sfuggissero

piena di bontà e d'indulgenza. Parlate, figliuolo. ¶ Ermanno

vocazione è turibolo privo d'incenso, è altare spoglio

fede ch'egli tentava d'imporsi, a volta a

e inaspettatamente una freccia d'oro squarciava il velario

cose che la croce d'oro, fregiante il vescovo

dominio, per secolare tradizione d'impero; l'altro giudicava

riacquistò padronanza, riassumendo atteggiamento d'umiltà, che in quella

mani appoggiate sull'orlo d'un tavolo, il busto

il suo ultimo sogno d'amore! Pensò a monsignore