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invenzioni verbali


Ortensio Lando, Commentario delle piu notabili, et mostruose cose d'Italia, et altri luoghi,di lingua aramea in italiana tradotto, nel qual s'impara, et prendesi istremo piacere, 1548

concordanze di «d»

nautoretestoannoconcordanza
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1548
essermi guida nel viaggio d'Italia, ch'io li
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fronte. Era questo huomo d'aspetto sopra modo venerabile
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tuoi non s'invaghischino d'altro spettacolo che della
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fie bisogno pel viaggio d'Italia, pur per l
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ricordi. Io mi persuado d'haver veduto l'Italia
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vi se ne fa d'un'altra sorte detto
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si cibano gli armenti d'altro che di serpillo
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Non mi voglio scordar d'avvertirti, che in Bologna
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Piacentino, ilquale ha meritato d'esser lodato dalla dotta
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come se mangiato havessi d'uno perfettissimo Fagiano. Usasi
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della vernaciuola di Cassano, d'Inzago, & d'Avavro: goderai
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di Cassano, d'Inzago, & d'Avavro: goderai certi verdorini
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terzaruoli lodatori de bacelli, d'orinali, di ricotte, et
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orinali, di ricotte, et d'altre fanfalughe non si
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di Sinigallia, di Macerata, d'Arimino, di Cervia, & di
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Ciclopi, i campi lestrigoni; d'indi ne andammo à
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vidi tener le razze d'huomini per venderli come
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noi altri l'imagine d'Iddio & per essi, come
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estinta già tante centinaia d'anni sono. Ripossati quanto
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montone predicare la parola d'Iddio con singolar gratia
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peccatori con mirabil fervore.3 D'indi scorremmo la Lucania
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porta non sia femina d'honore. Sonoci alcuni luoghi
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dell'uovo da Zoroastre d'un uovo di ocha
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grosse come il capo d'un bue, & piu belle
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quai sesto Papinio reccò d'Affrica, & di Soria, qui
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creda alcuno che sol d'una sorte ve ne
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Mario Galeota, & del S. D. Lonardo cardines, per mezo
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sua residentia la contessa d'Aliffe la quale senza
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infinite Ampolle & Albarelli spezzati: d'indi senza far dimora
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le carogne con offesa d'Iddio, con infamia del
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una santissima donna governatrice d'un devotissimo monistero: era
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scriverà da me particolarmente d'Ancona? ricetto singolare de
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si ritrovava la S.D. Leonora Gonzaga duchessa d
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D. Leonora Gonzaga duchessa d'Urbino, laquale havendo presentito
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io ilquale si credeva d'havere il capo di
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si dava ad intendere d'havere il capo di
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vidi chi si credeva d'havere un braccio di
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una fortezza non solita d'esservi: Pare à molti
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alcuno tumulto popularesco contro d'essi si levasse: Dolevasi
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essi si levasse: Dolevasi d'esser posta sotto la
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raunato un picciolo Concilio d'huomini nelle sante scritture
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luogo infino al di d'hoggi chiamasi Caorso: cioe
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trapasso: non tacerò però d'haver veduto in Bologna
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ma sopra tutto godeva d'un cielo serenissimo, et
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essempio delle paludi Ravignane, d'Altino, & di Aquilegia, ma
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s'egli fusse stato d'oro, ò d'argento
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stato d'oro, ò d'argento. Mentre sono in
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l'altro di vita, d'honore, et di robba
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grande instanza la richiese d'amore. Di Parma facendo
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il giorno seguente sopra d'un Bregantino ben'armato
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io vidi tanta viltà d'animo, tanto disordine & si
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Cesare in piu fatti d'arme fecero uccisione di
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liquali, in un fatto d'arme, uccisero ducento mila
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in tutto'l resto d'Italia non vi sono
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unta che il calderone d'alto pascio, piu negra
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altre cose, posamo sopra d'un saccone pieno de
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saccone pieno de frondi d'albero con un sol
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l'era veramente degna d'esser bramata per ducal
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li fa ballar sopra d'un piede, & per farli
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che hanno la coscia d'oca, vi sono Malvicini
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Milano, egli non è d'esso, non vi è
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che per il resto d'Italia habbia conosciuto de
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Non mi voglio scordare d'haver veduto in Milano
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l'ufficio. Debbo tacere d'haver anche veduto un
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essa. Da un fianco d'huomo vidi uscir un
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scatorisce abondevolmente. Era piena d'huomini bellicosi, & guerreggiava sovente
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trovai Cicalini & Cicaline, che d'altro si pascevano, che
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parte ho veduto visi d'huomini, & chi nelle risse
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habbi le donne comasche d'impudicitia, benche detto habbi
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habbi esser stato error d'intelletto, & non di volontà
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mima: non si vive d'altro, che di casio
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et animose: si dilettano d'incanti, non per altra
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al presente detto Teio, d'onde ne hebbe già
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liberalmente: senza mescolarvi gocciola d'acqua: vuole un Fidele
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se ne fuggio, credendo d'haverlo morto, la piaga
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agonia, havendo fatto piu d'uno disegno sopra dell
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Io che mi ricordai d'haver letto in Egesippo
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in un gran fatto d'arme. Era allhora di
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governatore il conte SIGISMONDO d'Arco huomo per le
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ch'egli fusse degno d'un Papato, ò d
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d'un Papato, ò d'un imperio. La mattina
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vi tribolano i puntigli d'honore, & controversie de duelli
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manifestate la santissima parola d'Iddio, & poi mi dite
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speranza di doventar simile d'ardire à quel famoso
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io non odo parlare d'altro che di ente
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fuoco, che è composta d'acqua che è di
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la rovina di Padova, d'Altino, d'Oderzo, e
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di Padova, d'Altino, d'Oderzo, e di Moncelese
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venuti dalla Paphlagonia gente d'Asia, dopo l'incendio
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scriveva in un specchio d'acciaio, et quello che
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Aretino, lo visitai piu d'una fiata, & parvemi vedere
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nella Mirandola i piedi d'oca, & portano del continuo
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panze rase: ho pretermesso d'haver veduto in Bologna
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ma gioveuole. Ho tralasciato d'haver veduto in Piuri
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suoi movimenti: Ho tralasciato d'haver veduto in Como
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chiamato perdifrutto. Ho lasciato d'haver conosciuto in Milano
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christiani: non hò detto d'haver veduto in Ferrara
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non vi ho detto d'una Gattina, laquale in
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punto di fama, ne d'infamia, & spesso scordavasi il
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disegno partirmi: Io rimasi d'habitar in Bologna, veggendo
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si muta il capo d'un Genovese. Spiacquemi di
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ad un tratto sopra d'un fico per sfamarsi
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eccoti tre mila fiorini d'oro: se piu te
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et due di tela d'argento, con dieci lire
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l'aco, & altri lavori d'oro, & di seta. Di
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sei celade: venti migliaia d'aghi, cento paia di
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vario colore: dodici pettini d'avorio, venticinque braccia di
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trovai lieto et contento d'haver si longamente errato
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di poter giustamente vantarmi, d'haver veduti piu diversi
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luna. Ho veduto Parnaso, d'onde n'uscivano gia
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mondo: vi ci trovai d'alcuni moderni Poeti l
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allhor io mi credei d'esser traportato in Polonia
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dove sono gli alberi d'oro, et vidi il
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agiatamente, con le colonne d'oro, che sostenevano la
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luogo, ch'era pur d'oro, nella quale stavano
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huomini con i scuti d'argento: & nel mezo v
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v'era un seggio d'oro, dove sedeva il
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di Scithia gran mangiatore d'aglio, di cipolle, di
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Lacedemonio, il Lepreo, nemico d'adulterij, il brieve Lacone
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cubiti non vi dirò d'haver veduto li Sciopedi
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vetro lo havrebbe piu d'una volta spezzato. egli
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da fanciullo piu studioso d'imitare la lealtà toscana
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Cippolla, c'ha meritato d'esser lodato da messer
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tempie: Cerere poi, donna d'immortal fama & di eterno
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il mio Cathalogo, parmi d'avisare il lettore della
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le scarpe i chiodi d'oro. ¶ Cleopatra l'ultima
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ducento cinquanta mila corone d'oro: dal che si
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il quale si pasce d'alga, partorisse due volte
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ha nascosto il capo d'esser tutto nascosto: il
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pesci: Vivono per spatio d'otto anni, & possono durar
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un pesce minuto, generasi d'acqua, & di pioggia: Ecci
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disseminò tra il Seno d'hostia, & di Campania: hebbe
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La maggior grandezza è d'un cubito, è mezano
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Scriveno alcuni non indegni d'esser posti fra i
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pesce, sulla craticola, bagnandolo d'olio d'aceto, et
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craticola, bagnandolo d'olio d'aceto, et di sale
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ladrone, fu l'inventore d'insalar il pesce, al
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di pera, di marasche, & d'altre cose. ¶ Gasparone da
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che in alcuni luoghi d'Italia, chiamasi il frinco
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chiamata: è alquanto maggiore d'una columba: è presaga
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anni. È uno essempio d'invidia, & di vanagloria. Il
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che niuno havesse ardire d'amazzarlo. ¶ Agamontino Persiano fu
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attribuisce l'haver prima d'ogni altro mangiato francolini
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medesimo inventore si attribuisce d'haver prima de gli
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Al medesimo si attribuisse d'haver prima d'ogni
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attribuisse d'haver prima d'ogni altro mangiato le
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che insino al di d'hoggi si dica Abrucese
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porchette da latte piene d'aglio, serpillo, & lardo pesto
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maritate, & fino al di d'hoggi cosi si chiamano
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bellicoso à maraviglia. ¶ Clemente d'Augusta: fu il primo
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mangiasse la mosa fatta d'uova, di latte, & di
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conigli, animali fecondissimi, & vaghi d'habitare nelli incavati antri
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frittate, ò vero pescio d'ovo: fu similmente sua
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Cavoli: in alcune parti d'Italia chiamansi caponi: L
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quelle sante mani di D. Anastasia cotta. ¶ Meridiana da
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Trovasi sino al di d'hoggi presso di alcune
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molto bellicoso. ¶ Usasi presso d'alcuni popoli una vivanda
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in Affrica. ¶ Usasi appresso d'alcuni popoli ispetialmente in
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Dell'ozimo, vivanda fatta d'intestina, & è di soavissimo
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di Tisbe: ama egli d'habitar ne monti, & tardi
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mangiasse pruna fu Carillo d'Andrinopoli: soncene di piu
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in uso i bagni d'acqua dolce, & i letti
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oche arrostite vive, bagnandole d'acqua rosa, di botiro
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in Alemagna alla misura d'un fanciullo, guasta i
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di dargli la palma d'esser sano. ¶ I vini
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Lentidio Pontano. ¶ I vini d'Orliens sono discesi dal
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I vini della Valle d'elsa, descendono da i
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dovesse bere: & è opinione d'alcuni, che i vini
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Di ber un sorso d'acqua fresca dopo il
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autore, trovo in piu d'un luogo memoria presso
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inventore della ptisana: fassi d'orgio: fanne di questa
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bevanda detta Sabaia: fassi d'orgio, & di frumento, & è
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presente Chatalogo. ¶ Mi par d'udir mormorare alcuni scioperati
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fare, à me basta d'haverveli addetati, ne vi