Alberto Savinio, Tutta la vita, 1945

capo di quella forma d’arte che di poi

aveva questa sola ragione d’essere, che in una

capo estremo della striscia d’ombra che giaceva al

Lodovico con uno sguardo d’ostrica, infine scrollò il

occhiata lunga e forse d’amore; poi rientrò lentamente

da morto, ma arricchiva d’altra parte la sua

stessa alla finestra, e d’accanto al vaso di

aria marina tutta ammiccante d’occhi. La cameretta dell

che Lodovico si guarda d’aprire nel timore di

sui lastroni del molo. D’un tratto, e straziante

alti rettangoli scuri, incorniciati d’oro e appesi alla

di una dimenticanza che d’improvviso gli facesse pronunciare

stole e alti candelabri d’oro, nell’odore freddo

Vide se stesso proiettato d’un tratto di là

imitazione di un paio d’occhiali gialli dentro un

alla vetrina a statura d’uomo, una lastra di

Abbiamo ragione di credere d’altra parte che la

il piccolo Didaco, pieno d’alberi la testa, si

il verde, e vide d’altra parte che il

il più grande imbalsamatore d’Europa, soltanto perché sua

del signor Didaco era d’imbalsamare gli uomini – universalmente

signor Didaco, dicevamo, era d’imbalsamare uomini, e se

di Padreterno, un giorno, d’un tratto, non si

capire, era un bulldog. D’altra parte però fu

sapremo mai. Né sapremo d’altra parte in quale

la gabbia della Corte d’Assise, il signor Didaco

indugiò nel rapimento; poi, d’un tratto, scotendo la

lontano e luminoso pomeriggio d’estate, la sua piccola

treno era stato preso d’assalto da un’orda

Ad Arezzo un posto d’angolo si vuotò in

a una le richieste d’impiego e di lavoro

gradimento, è un abuso d’autorità e talvolta un

né speranza dei campi d’asfodelo; arrivò al Teatro

scatola bianca finemente rabescata d’oro. Le poltrone intorno

barre di una gabbia d’oro. ¶ Era la musica

e dentro quella gabbia d’oro la signorina Fufù

è quella medesima atmosfera d’oro che la signorina

e cavaliere della Corona d’Italia, ma cavaliere magnifico

di armonia l’oro d’un tratto si riaccese

con la sua voce d’oro la bruttezza, il

di un’armoniosa musica d’oro, che di giorno

vita insidiata e pericolosa. ¶ D’un tratto una voce

sciame di altissime api. ¶ D’un tratto un anello

scomparve, come uno che d’inverno s’infila a

mano, con tanta squisitezza d’animo che la forza

Eònio che agli uomini d’oggi suona strano e

la luce in casa d’improvviso si spense, cioè

quali aveva settant’anni d’età, e lui era

corpo disfarsi a vista d’occhio, videro quel corpo

chiuse e troppo alte d’altra parte, troppo lontane

capo, ma una conca d’acqua attinta dianzi nell

ebbero finito di prendere d’assalto con urla selvagge

di tutte le regioni d’Italia, e particolarmente delle

se non in caso d’imprescrittibile necessità. ¶ Imprescrittibile... ¶ Quanto

degl’industriali, degli uomini d’affari, dei commendatori. ¶ La

passava come un grido d’allarme la voce di

vedo e una zona d’incertezza sempre circonda me

egualmente in quei vuoti d’ombra il pallido ovale

e apparentemente senza via d’uscita. ¶ Per reazione a

a premere violentemente, io d’un tratto mi trovo

distaccarne gli occhi. ¶ Poi d’improvviso il telescopio si

consegna un termos pieno d’acqua fresca secondo i

a piccoli sbalzi, finché d’un tratto il vento

corsa, e il vento d’un tratto mi afferra

Bago». Le parrebbe altrimenti d’iniziare male la giornata

letto, la testa china d’un lato, le mani

gradini di una scala d’oro le strisce della

rosa sotto un pelo d’acqua? Di Bago Ismene

arrivano i suoi ricordi d’infanzia, Ismene ricorda Rutiliano

Zio era un titolo d’onore e, per Ismene

nella camera da letto d’Ismene? Costei vuole sentirsi

mano davanti alla porta d’ingresso. ¶ La voce allarmata

non si staccò più d’accanto all’armadio. Non

madre è irriconoscibile. Increspata d’ironia. Sembra persino che

la sua destra, scattando d’improvviso come uno stantuffo

portatovagliolo, vede il bicchiere d’argento sul quale sono

hanno i suoi genitori d’inquietarsi? Che bisogno di

morta forse. ¶ Luigino entra d’ìmpeto, senza riflettere, senza

in casa e soprattutto d’estate che i suoi

specchio ovale che putti d’oro circondavano reggendo grappoli

rompere una siffatta forma d’infelicità, è un tradire

come per un gesto d’affetto, come per un

Candido Bove si trova d’improvviso a occhi aperti

al quale egli sbatte d’un tratto sul duro

di un paliotto ricamato d’oro, e fece anche

la parrucca? Noi persone d’età e d’esperienza

persone d’età e d’esperienza, noi conosciamo bene

parole della «nonna» frènano d’improvviso il suo slancio

e che andava operato d’urgenza. Bove insisteva a