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interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giuseppe Cesare Abba, Cose vedute, 1912

concordanze di «da»

nautoretestoannoconcordanza
1
1912
a far casa ognuno da sè; finchè, ridotto solo
2
1912
dall'anno quaranta, lontano da tutti coloro che aveva
3
1912
aspettare che si levasse da sè, come era solito
4
1912
andare a Dio, passino da noi! Strane cose del
5
1912
almeno si scaldino! E farina, vino, caffè, tutto
6
1912
gli diede la lettera da portar subito in buca
7
1912
fosse stata mai toccata da corpi cristiani. Invece una
8
1912
parecchio: non tanto però da dimenticare il gran cuore
9
1912
aspettano di buon'ora da Pilo del Pian de
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1912
Ma se son passato da quelle case due volte
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1912
giovane veduta il mattino da quelle parti. Forse l
12
1912
Intanto mormorava: "Paiono cose da nulla, ma insomma quell
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1912
ogni ora, un po' da tutti, senza che ce
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1912
pertutto. Lavorava essa, ma da un'ora toccando qui
15
1912
bene la signora Laurina: da quelle parti, dove suo
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1912
troppo volentieri a caccia da quelle parti, per quei
17
1912
il torto di fermarsi da quelle case, per... ¶ Appunto
18
1912
di casa si guarda da tutto. ¶ - Ma chi sta
19
1912
campagna, che deve trottar da un'avemaria all'altra
20
1912
dottore un poco seccato da quella nebbiuzza che Valeria
21
1912
non si potè liberare da un pensiero che gli
22
1912
non aveva moglie, viveva da sè, solo, forse infelice
23
1912
mi aspettavano, per condurmi da un pover'uomo che
24
1912
me; e sono andato da quel pover'uomo. Bisogna
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1912
poteva parere una cosa da nulla, ma intanto voleva
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1912
di spiriti cari, richiamati da quelle pagine, scritte da
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1912
da quelle pagine, scritte da tante mani di morti
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1912
vengono, dateci i confetti da buttare! ¶ - Sì, prendete, una
29
1912
manata per volta, fate da bravi, ecco, una manata
30
1912
Ciccoli, lingua tabana temuta da tutto il paese. C
31
1912
del Comune tutto dipendeva da lui: anche v'era
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1912
era il pretore venuto da poco in quella residenza
33
1912
personaggi minori, ma non da contar tra questi il
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1912
sindaco Prudenziani si levava da quello scompiglio, dicendo che
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1912
non proibisce questi chiassi da barbari? ¶ - Proibire, proibire! - rispose
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1912
tanto di proibire come da voi che avete avuto
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1912
ci si configgono su da sè a punte di
38
1912
poi crucci, e trottar da mattina a sera, e
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1912
questa bottega, diceva che da chi gli avesse dato
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1912
nemico messo in terra da lui; ma ora il
41
1912
se n'uscì, accompagnato da un'occhiata del signor
42
1912
altro se ne partiva da sè, cantarellando una canzone
43
1912
gli si era attaccata da anni e anni come
44
1912
d'occulto nei cuori da cui si stenta a
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1912
Paleari si lasciò levare da quella maldicenza solitaria per
46
1912
coincidenza dell'interrogazione fattagli da Valeria con le sue
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1912
eccola in persona spuntar da una macchia, come se
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1912
per non doversi gridar da sè: bada, tu non
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1912
male soli! Ah! se da giovani si pensasse bene
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1912
di lui. ¶ - Che tempo da disperati... siamo mezzo morti
51
1912
me ne vado subito da me. ¶ - Ma no, subito
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1912
dei figli mantenuti, carezzati da poveri mariti che non
53
1912
essi talvolta si assaettano da un'avemaria all'altra
54
1912
malinconie. Quando si levarono da tavola per isgranchirsi, era
55
1912
una povera anima messa da lui nel caso di
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1912
meno peggio. ¶ Poi accompagnato da Lantieri se n'andò
57
1912
gli era stata apparecchiata da Veronica, e come vedevano
58
1912
Poco a poco ripigliò da solo il discorso fatto
59
1912
parola gli fu troncata da Lantieri stesso che dalla
60
1912
mise lui a dar da bere al bambino. Ci
61
1912
Ci aveva un garbo da madre. ¶ - Guarda un po
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1912
sbuffando. ¶ L'Asquini preso da una smania strana di
63
1912
moglie, timidissima e seria da fanciulla, era riuscita capricciosa
64
1912
riuscita capricciosa, vana, spensierata da donna: un'altra, e
65
1912
tanto come nota scappata da una suonata interiore, gli
66
1912
Rosa, un po' turbata da quel fare strano di
67
1912
cucina e la sala da pranzo. ¶ - Sì, ma non
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1912
padrone, non è roba da mangiarne di molta a
69
1912
qui in questo paese da tanti anni e forse
70
1912
commosso, un po' turbato da certo tono insolito del
71
1912
padrone; - Galateri è andato da un pezzo a far
72
1912
pezzo a far terra da mattoni, e forse è
73
1912
è morto!... Sono parole da sciocchi... Non le ripeterai
74
1912
morte è una cosa da venerare... E non si
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1912
gli uscieri sarebbero andati da Colombano il calzolaio a
76
1912
a chi avesse cappelli da ritingere; e così guadagnava
77
1912
ritingere; e così guadagnava da non morir di fame
78
1912
essi menò uno scapaccione da cane. Il ragazzo cadde
79
1912
si liberò presto presto da quelle malinconie, brontolando contro
80
1912
dopo, e per tempo, da Colombano a vedere se
81
1912
riuscito prender sonno. E volta per un verso
82
1912
nevischio che cadeva giù da mezz'ora. ¶ Questo bastò
83
1912
ora con quel tempo da lupi, a gettargli in
84
1912
la dote era data da una persona che non
85
1912
fosse già stato sentito da quella povera gente, e
86
1912
come carità che veniva da lui. S'era addormentato
87
1912
cittadetta di S... governata da un colonnello, nobile piemontese
88
1912
lontana, dove sapeva rifugiati da dodici anni i suoi
89
1912
e di cuore, e da quel momento gli aveva
90
1912
è un sergente. "Chiamato da sua Eccellenza", dice quel
91
1912
fate in Alessandria? ¶ - Vengo da S... per affari... ¶ - Quando
92
1912
non osava neppur levarsi da sedere. Gli veniva da
93
1912
da sedere. Gli veniva da piangere; gli pareva di
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1912
forse per canzonarlo. ¶ Uscito da quel palazzo, il signor
95
1912
che si vide fissato da un gruppo di signori
96
1912
cavallo condotto a mano da un uomo dell'albergo
97
1912
fare, abbiam tutti tanto da fare! Va, va, che
98
1912
in quel modo. Tanto da fare! Ed era uno
99
1912
vent'anni prima! Tanto da fare! Così si era
100
1912
tanti signori in veste da camera. E tutti guardavano
101
1912
Facevamo voto di venir da qualunque parte al tuo
102
1912
che si senta oppresso da improvvise rovine. Rifacendo con
103
1912
finchè in quel posto da cui si era partito
104
1912
stato un tempo conosciuto da lui, o forse anche
105
1912
Asquini - egli ha tanto da fare! Capisco. In mezzo
106
1912
nel godimento, Giomo ha da fare a mantenersi operoso
107
1912
signora, con un fare da regina, accompagnata da un
108
1912
fare da regina, accompagnata da un giovane, che, s
109
1912
non coglierne; perchè poi da vecchio, si sarebbe voltato
110
1912
L'Asquini si levò da questi ricordi per un
111
1912
e mutarsi in parentela. ¶ * ¶ * * ¶ Da Milano al borgo dell
112
1912
provato sempre; sempre sin da giovinetto s'era doluto
113
1912
nessuno; avrebbe girato, cercato da sè, trovato l'amico
114
1912
l'avrebbe visto purtroppo da sè. ¶ Arrivò al portone
115
1912
un grosso cane rispose da lunge, poi si sentì
116
1912
domandò un servitore, squadrando da capo a piedi l
117
1912
che era stato piantato da suo padre il giorno
118
1912
babbo, non ci vediamo da venticinque anni, È in
119
1912
egli non esce più da un pezzo, non discende
120
1912
era stata soffiata via da un altro vento che
121
1912
Asquini un po' urtato da quel ricordo, passò a
122
1912
passaggio del Ticino, reso da un dipinto del Pagliano
123
1912
dei malati; se avessi da ricominciare e trovassi la
124
1912
un po' così fin da giovane! Quante volte mi
125
1912
qui, cosa ci hai da queste parti, in questo
126
1912
agricoltore? ¶ - Già! Sai che da giovane studiava scienze naturali
127
1912
salutare tutti i giovedì da gente che trova al
128
1912
con quelle sue manine da donna si è adattato
129
1912
l'appetito, e chiese da desinare. L'oste lo
130
1912
tacque. Portò in fretta da mangiare, in fretta l
131
1912
Giomo che ha tanto da fare! tanto da fare
132
1912
tanto da fare! tanto da fare, e si dipinge
133
1912
e ancora ha tanto da fare, che non può
134
1912
non mi fossi mosso da casa... Oh sì meglio
135
1912
di piacere come quando da giovani si torna a
136
1912
lei si ferma qui da me; un letto c
137
1912
spiegando al forestiero che da solo se ne stava
138
1912
due migliaia di lire da dare ai vincitori, sul
139
1912
i danari a lui da portar al marito, e
140
1912
la moglie a andar da Terenzi a pregar per
141
1912
che sta con me da tre anni ed è
142
1912
promesse di matrimonio fattele da un uomo che poi
143
1912
vero, sai, un'affezione da schiava. L'inverno scorso
144
1912
La solitudine mi spaventa; da tre giorni giro la
145
1912
venivano sempre più discosti da me. Alla fine mi
146
1912
vuol più vedere vestito da chierico. ¶ - E così ci
147
1912
ma il fuoco glielo sempre Bibiana, sai; io
148
1912
stessa quella treccia, e da allora ho sempre pensato
149
1912
lenta, lenta, con passi da ombra, facendo la calza
150
1912
ancora là perchè colpiti da qualcos'altro. Di lassù
151
1912
mezza voce dell'arie da passero solitario che fa
152
1912
quel soffio primaverile, salito da quei due giovinetti sino
153
1912
non potersene andare. Combattuto da passioni diverse, il giovinetto
154
1912
telaio; e sempre cacciato da quelle parole, giunse alla
155
1912
grande d'uccelli voltar da dietro una distesa di
156
1912
nei capelli, una stretta da schiantargli la testa, e
157
1912
Monsignore attaccata al calesse. Da quel che provò gli
158
1912
il fondo delle memorie, da tante che sono, sebbene
159
1912
vissuto per due. Medico da trent'anni, era ormai
160
1912
senza ch'egli avesse da rimordersi di nulla: ma
161
1912
mai più! Bei tempi da matrimonio e da figli
162
1912
tempi da matrimonio e da figli! E cosa direbbe
163
1912
Se mai ci ha da essere in casa un
164
1912
avesse voluto dare tanto da comperare un podere perchè
165
1912
l'orlo il vaso da attingere, tutta rapita dallo
166
1912
parlavano al suo spirito, da quel bassorilievo di ferro
167
1912
come tutto un mondo. Da fanciullo, una sera di
168
1912
core solo più tardi, da giovinetto, leggendo nel Vangelo
169
1912
al mondo. E ivi da fanciullo aveva veduto sua
170
1912
fronte alta e saliente da entusiasta sprezzatore della fortuna
171
1912
quelli della prim'ora. Da giovanissimo, si era trovato
172
1912
comune; dei vecchi che da anni e anni non
173
1912
sentito di traverso dir da suo padre che s
174
1912
e il padre vecchi, da non potersi più lasciar
175
1912
fratello, ufficiale nella marineria da guerra, che aveva già
176
1912
essa gli dava già da pensare per la creatura
177
1912
saranno ancora di là da nascere. E che cosa
178
1912
ultimo, Mario, che studiava da scultore a Milano, gli
179
1912
consenso. ¶ A un tratto, da una casa in faccia
180
1912
quegli amici; e chi da filosofo, chi giocondamente alla
181
1912
cosa n'era stato? Da molti anni non ne
182
1912
la lettera. ¶ - To, leggi da te. ¶ Rosa si mise
183
1912
di cuore, si accomiatò da lui, lasciandolo impensierito, ed
184
1912
avanti; pure, non sapendo da che parte rifarsi, v
185
1912
Cospettone, non lo vedo da un'eternità!... ¶ E quel
186
1912
non si sapeva nulla da una quindicina d'anni
187
1912
il caso volle che da un marciapiede un uomo
188
1912
si piantasse come colto da una grande sorpresa. Non
189
1912
era Giomo colui? Veramente, da giovane, Giomo era biondo
190
1912
ma era in letto da mesi e mesi, solo
191
1912
solo in un quartierino da scapolo; la servitù gli
192
1912
con me? ¶ - Ho tanto da fare, abbiam tutti tanto
193
1912
di veder Nunzia trovata da Pilo, afferrata, oltraggiata; oh
194
1912
notte. ¶ Chi vive si pace, massime tra la
195
1912
parlava in casa, ma da sè e nei boschi
196
1912
cuore che tutto veniva da lui. Più tardi capitò
197
1912
C'era un silenzio da far paura. Solo pareva
198
1912
abbeverarsi; Pilo era saltato da una delle rocce alle
199
1912
nei boschi di là? Da tre mesi ti ci
200
1912
vita, scossa, quasi levata da terra, prima di rinvenire
201
1912
carità, non farti ammazzare da me... t'ho voluto
202
1912
giovane - taglia, ma hai da morire con me, lì
203
1912
per quei boschi! ¶ Venivano da Montenotte, e innanzi a
204
1912
altri, che volete preparar da ridere alla gente? Arcangela
205
1912
rallegratura che si godeva da lungi; e dei poveri
206
1912
suo poderino ch'era da cento braccia in quadro
207
1912
ne aveva avuti tanti da non ricordarseli, sino ai
208
1912
rimase quello di Selvatica, da quelle parti come a
209
1912
strideva con una voce da far pietà ai sassi
210
1912
forse a morire. Ma da quella volta la gente
211
1912
E le ne rincresceva da piangere, essa che aveva
212
1912
altro, e i soldi da comprare il solatio di
213
1912
in mezzo alla stamberga, da tanto che l'uscio
214
1912
così qui sola: venitevene da noi laggiù, starete con
215
1912
essere ammalata, e aver da chiamare il prete. ¶ - Oh
216
1912
vedere, Arcangela pareva donna da non campar più guari
217
1912
non campar più guari. Da quella volta non la
218
1912
Loccio, che aveva anche da venti lire di debiti
219
1912
pareva di sentirsi volere da lui: egli se ne
220
1912
certe persone non ci dentro neppur il fulmine
221
1912
l'ho mica detto da celia, no. Via, non
222
1912
perchè io ho poco da vivere. Quel po' di
223
1912
col padre sulla porta; da questo ricevè un saluto
224
1912
di saperlo, c'era da toccare una parte della
225
1912
con Loccio! una commedia da morir dal ridere! non
226
1912
vetri delle finestre circostanti; da ogni finestra un lume
227
1912
schianto portato via come da un'ondata; e strinse
228
1912
di ridere, poi alfine da solo, per crudele gusto
229
1912
portata fin lì: già da ragazzo l'aveva sempre
230
1912
vorrebbe questo letto! Hai da finir sulla forca! Pazienza
231
1912
Anche il priore rideva da dietro alle persiane! ¶ - E
232
1912
bottega. ¶ - Se è lui, da dove viene? - diceva tra
233
1912
l'affogava. ¶ - M'hanno da sentire, m'hanno! Vado
234
1912
voglio vendetta! L'hanno da pagar oro... ¶ E camminava
235
1912
po' oggi, ha già da dare al medico più
236
1912
versi del Miserere cantati da quella moltitudine empivano la
237
1912
il pittore forestiero, che da mesi lavorava a frescare
238
1912
bene, aveva persino ottenuto da lui di poter salire
239
1912
chi avesse voluto pregar da solo. Ma Foresto non
240
1912
punto si fermò preso da un brivido, non tanto
241
1912
tempi vissuti alla macchia da disertore, parti. ¶ - Poi lo
242
1912
non vi fate vedere da lui! - raccomandò Anna di
243
1912
veglia: per salutarmi mi delle manate sulle spalle
244
1912
del laghetto. ¶ - Nunzia! - chiamava da casa Anna, sbigottita perchè
245
1912
chiamate, ondeggiava; ma vinta da una forza cui non
246
1912
era al posto già da un par d'ore
247
1912
i poveri uccelli portavano da nutrirsi, come aveva sentito
248
1912
nonno com'è venuto da ieri! ¶ - Lo guariremo tuo
249
1912
non ebbero più nulla da dirsi; non sapevano neppur
250
1912
di essere stati veduti da tutto il mondo. Poi
251
1912
E la voce gridava da un altro poggio e
252
1912
altro poggio e poi da un altro, da un
253
1912
poi da un altro, da un altro. Per la
254
1912
sedeva, doveva esser il da parecchio tempo a fumar
255
1912
poche ore che veniva da Nunzia! ¶ - Già, - rispondeva mortificato
256
1912
lui, si sentiva soverchiato da qualcuno che non sapeva
257
1912
voltandoglisi contro: - cosa volete da me? ¶ - Voglio, che sono
258
1912
dolente, tirando certi sagrati da lasciare il segno nell
259
1912
dei tanti disertori, che da due anni passavano e
260
1912
monti. Bei soggetti! Ma da quando era lì? ¶ Di
261
1912
laggiù, dov'erano stati da soli, non avevano avuto
262
1912
dello zio Babacco. Non mai unto alle ruote
263
1912
suo corpo tutto torto da un lato, Pellegro notò
264
1912
bocca a uno sbadiglio da far paura; parve guardasse
265
1912
Ecco. Stamattina Biagio passò da me. Mi accorsi che
266
1912
Tra via, volle passare da Paino il vecchio per
267
1912
andammo senza guai. Passammo da Gamurrino alla Costa del
268
1912
spiriti, quand'egli serviva da cocchiere; ma che giurasse
269
1912
poi alla meglio, guardato da tutta la chiesa, se
270
1912
vorrei fare tanti peccati da subissare il mondo! - Chi
271
1912
siano mancate delle donne da queste parti?" Io, dopo
272
1912
strazio che gli veniva da dentro e di fuori
273
1912
un bisbiglio che veniva da fuori. Stette a sentire
274
1912
che il morto ha da stare in casa tre
275
1912
vostro padre è morto...! ¶ - Da queste parti non vengon
276
1912
sè pensava che, anche da questo lato, grande è
277
1912
ardeva la lanterna. Arrivavano da tutti i sentieri dei
278
1912
quanto durò la messa da povero, non pensò che
279
1912
Nunzia era di forza da farlo con lui. Così
280
1912
l'avesse potuto aver da solo in un bosco
281
1912
che ora si dava da sè in quel sagrato
282
1912
suoi, a scoprire luoghi da farvi le sue ribalderie
283
1912
case del borgo. Entrando da quella porta, mirando la
284
1912
mangia; sviavano i pensieri da lui. L'oste li
285
1912
funerale con una fame da lupi, ed egli spacciava
286
1912
di Biagio, vedendosi guardati da tutti, si intenerivano, si
287
1912
mangiare per la compassione da cui pareva loro d
288
1912
rispose, E l'altro da fuori: ¶ - La troverò sai
289
1912
più esteso il significato. Da quest'occhiata intuitiva del
290
1912
che trasvola sulle pagine "Da Quarto al Volturno." Quel
291
1912
a cui nulla è da togliere, nulla è da
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da togliere, nulla è da aggiungere, a farci balzare
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ultime pagine, del novembre, da Caserta, quando l'esercito
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che proveniva nell'Abba da un vivissimo rispetto di
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NUNZIA. ¶ Fumavano le carbonaie da tutte la parti della
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fossero formate e accese da sè. Nel fitto dei
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perdeva; che già, quasi da due anni, andava girando
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soldatesco di quello parlato da lui; ma la relazione
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stesso. Egli intanto, caporaletto da nulla, aveva avuto da
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da nulla, aveva avuto da quel valoroso e semplice
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laggiù erano le Alpi? Da qual parte bisognava volgersi
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donna: - ha il far da soldato. Non ci si
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più quassù. Sempre gente da sfamare. Lasciami pigliare il
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legno. Stavo per portar da desinare ai miei uomini
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non vi sarebbe nulla da rubare. ¶ - Come è scaltra
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sempre. Ma c'è da nascondersi. Uno, come non
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nascondersi. Uno, come non noia, è più sicuro
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le ultime forze, uscì da quelle fauci lento, lungo
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avete la vostra storia: da due anni non si
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disse sottovoce: ¶ - È capitato da un pezzo costui? ¶ - Proprio
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donna c'era invero da esser geloso, sedè con
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i piedi. Mi davano da pensare più che i
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O compare, o comare!" Da tutte le parti si
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Un'altra notte andavo da un amico; e avevo
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il verde, il silenzio da cui usciva quella fresca
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ne' vostri paesi? ¶ - No. Da noi sono più grosse
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buoi, che buoi, figlioli, da quelle parti. Han delle
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vino, grano e vino da morirne; nevvero, voi? Dio
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morirne; nevvero, voi? Dio proprio a chi gli
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un cristiano per nulla da voi? Eravamo in una
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farsi pigliare in casa da quella povera gente, gli
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la maneggiava in modo da darsela nelle gambe a
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ebbe dato il fuoco da capo in giù; e
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stesso. Poi c'è da rigovernar la stalla, che
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quelli che furono stregati da me; e quelli non
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l'avrei il negozio da servirvi! ¶ Avete a sapere
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a sapere che già da un mese avevo un
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seguito dal sagrestano e da Anna: - siamo qui a
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gufi a chiamarsi; e da una foce di monte
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Nunzia. ¶ - Non son cose da donne! ¶ Così dicendo aspro
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lui, agguantarlo, legarlo, tutto da sè; e l'indomani
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non vi movete, vengo da voi. ¶ Biagio entrò nel
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bosco; neanche un cane da lepre lo avrebbe giunto
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un po' d'acqua da bere, e fuoco per
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andrò io dal medico, da quel medico che so
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Badia; voi donne pregherete da casa; io vado alla
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lo avvolsero in maniera da impedire al poeta e
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neanche il rozzo Fanfulla da Lodi, ma conformato, com
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a ognuno che sortì da natura generosità straordinaria d
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balda gioventù d'Italia da Calatafimi a Mentana. Contenerlo
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a quando a quando da Caprera la sua gran
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perciò non troppo ossequiati da quei garibaldini, che pure
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che pure dovevano avere da coloro il dottorato o
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alle sue, sempre mosso da un suo sentimento patrio
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secolo (egli mi scriveva da Cairo Montenotte) finirà con
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Pisa, saranno sempre noverati da me fra i meno
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e di meno buono da una inevitabile eredità e
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una inevitabile eredità e da contagiose influenze; perchè sopportando
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di sentirsi meno lontano da quell'ideale di grandezza
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altri versi mestissimi, scritti da lui nell'87. Vi riconferma
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egli cantò a Pisa da giovane, e così da
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da giovane, e così da adulto, e padre di
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immagine di dolore offertagli da cosa che, come si
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tal proposito che udendo da bambino mugolare il vento
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glie lo vide indosso da morta. Morbosa sensibilità sarà
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quella scintilla divina. Se da fanciullo le lacrime delle
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attende e sogna, si il più terribile avviso
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Melzo, a poche miglia da Milano, stavano, come si
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come chi si stacca da cosa caramente diletta. Dopo
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disciplina del buon maestro, da cui udì la prima
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figliuole di chi scrisse "Da Quarto al Volturno". Parrà
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Il secondo si ridusse da vecchio a sposare una
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fatto, ossia lo distingue da ogni suo motivo concomitante
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libro ove si registrano da secoli le nascite dei
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ingiallita e grinzosa, che un senso quasi religioso
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di spiriti rari richiamati da quelle pagine scritte da
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da quelle pagine scritte da tante mani di morti
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vedute e alle quali da giovane aveva partecipato, l
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ai fatti che ebbero da lui testimonianza così eloquente
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che prende il titolo da Nunzia, il duca di
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veloce a cavallo seguito da "personaggi grandi, dai panni
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terribile Galateri, lo fissava da un finestrone del suo
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al sig. Saul veniva da piangere e gli pareva
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poi vecchissimo, e benedetto da tutto il paese per
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usavano nelle scuole tenute da donnicciuole e da preti
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tenute da donnicciuole e da preti cretini. Finalmente Foresto
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loro dolce compiacenza, avvelenata da Vanni. Foresto lo trova
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nei capelli, una stretta da schiantargli la testa, e
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piccolo mondo. Nel libro "Da Quarto al Volturno" quei
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benchè si dica che il malocchio ai bambini
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versi del Miserere cantati da quella moltitudine, empivano la
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Duoli). ¶ "Fumavano le carbonaie da tutte le parti della
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fossero formate e accese da sè". (Nunzia). ¶ Qui, la
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quel senso umano che da noi ad esse è
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verecondo qualche colchico, spira da tutto non si sa
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del colle un ombrello da sole, quello del dottor
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Crisante, che era conosciuto da un capo all'altro
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l'ospite fu lì da lei, che quasi vestita
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lei, che quasi vestita da contadina, tenendosi una pezzuola
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di quando era vestita da signora. ¶ Crisante la avvolse
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ancora, sebbene fosse morta da molto tempo. E chi
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qui ora là, e da qualche tempo soltanto era
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quel giovane messo là da lui. Forse che Crisante
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colle che si vedeva da uno dei balconi, e
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dove se la teneva da trentacinque anni. Gli pareva
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appunto quel giorno corsi da lei, da sua madre
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giorno corsi da lei, da sua madre, in quella
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mi dice: "Lei viene da trovar la tale? Se
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Se sapesse che avrei da dirle! Guardi la mia
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tenute in alto. Così da quel giorno m'imbestialii
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sentirsi dar del tu da quell'uomo. ¶ - E come
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ricordava d'aver avuti da giovane; que' bei riccioli
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si lasciò condur via da lui, giù per un
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nella campagna andava volentieri da solo, fantasticando. ¶ Così se
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parlava con certi toni da mettere la malinconia sin
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ti pareva una vendetta da prenderti? ¶ - Tu sei infinitamente
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vedute, le cose udite da fanciulli: la vita dipende
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vita dipende quasi tutta da esse". Lo sapeva lui
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aveva poi saputo tanto da cogliere il significato e
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stava per essere ingoiato da un istante all'altro
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per le vie pregava da disperata; che il prete
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chetò subito. Bei racconti da fare questi, quando ci
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a sentire! Bel modo da insegnare il rispetto per
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gradini che servono anche da inginocchiatoio a quelli che
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affaticava andando e venendo da un buco che entrava
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quel che ho detto da Saverio quella sera, e
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a coricarsi, che presa da curiosità irresistibile, volle star
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ombra gli tenne dietro, da lontano, spiando. Perchè mai
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intorno alle stoviglie lasciate da rigovernare la sera innanzi
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In quanto al dottore, da quel giorno, tornò mattina
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fai una vita tribolata. ¶ - Da povero - rispose il giovane
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vorresti venire a star da me? ¶ - Oh! - sospirò Prospero
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Prospero si senti pigliare da certa vergogna di camminar
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fa, così! tu vieni da me, e domani ti
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vino tutti gli anni, da venderne; la casa nuova
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Finalmente ne fa una da galantuomo! - pensò, guardando dietro
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dietro al dottore, cui da quella tal sera non
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deve essere fatto giustizia da sè... Se correte un
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avete nulla di pronto da mangiare? ¶ - Qualche boccone per
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pigliandone per sè appena da assaggiare. ¶ - Mangia, mangia, figliolo
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tutta una parete, pieno da capo a fondo. Stai
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poi con tono già da padrone gli disse: ¶ - Tu
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dette trentacinque anni prima, da quella tal signora, e
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parlò, gli portò qualcosa da ristorarsi; poi egli si
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perchè non sognava più da chi sa quanti anni
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Prospero, il quale, già da lontano, pregava lui di
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Avrebbe voluto vederlo almeno da un pertugio come doveva
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porta di casa, ma da un usciolino dell'orto
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rimanere neppur un istante da solo col proprio pensiero
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e d'uomini conosciuti da lui; ed egli, che