Vittorio Alfieri, Filippo, 1783

in bando è posta ¶ da ispana reggia ogni letizia

mali miei non sono ¶ da pareggiarsi a´ tuoi; dolor

che m´odia; egli dà norma ¶ alla servil sua

cor ne svelli ¶ fin da radice il sovvenir,... se

non ti crebb´io da´ tuoi più teneri anni

Filippo ¶ Tosto la udrai. — Da te sperar poss´io

sei fatta. — ¶ Ma udir da te, pria di parlar

non ha; tal, che da un figlio il padre

ottien con generosi modi ¶ da generoso core? Ei d

re: ma, perché almeno, ¶ da che il padre non

tanti anni ¶ gemono oppressi da ministri crudi, ¶ superbi, avari

del mio gastigo. Altro da te non chieggo, ¶ che

mi arrendo; e che da te ne imparo, ¶ non

non conobbi io prima, ¶ da quell´istante il cor

che mai reo?... ¶ Filippo ¶ Da un figlio ingrato a

egli osa. ¶ A me da tergo ei già si

quasi il vibra... Ecco, da opposta parte ¶ inaspettatamente uscirne

ben libratela, o giudici: da voi ¶ del figlio io

nostri avi, indi serbate ¶ da noi col sangue e

impero, vita, ¶ tutto hai da lui; tutto ei può

rimanersi a mezzo; ¶ vinto, da che? — S´ei lo

gara veglian quelli, ¶ che da lor traggon lustro, oro

e il dirlo, ¶ qui da gran tempo è capital

m´erano. Ah! sì; da quel fatale istante ¶ meno

CARLO ¶ Carlo ¶ Oh cielo! ¶ da tante spade preceduto il

nullo?... Ah! no; già da gran tempo ¶ nullo più

E quali ¶ prove ne dà?... mentite prove. — Ah! certo

dotto. ¶ Dubbio parer vorrà da pria; gran mostra ¶ farà

or sei tu? nulla da voi, che un brando

il sai ben tu, da cui null´altro io

hai tempo, ah! lungi ¶ da me tu stessa involati

prontamente i passi ¶ volgi da questo infausto loco: indarno

orrida fiamma, ¶ m´è da gran tempo nota. Oh

e tolta ¶ m´era da te;... che puoi tu

di scuse; omai ¶ è da sfuggir l´aspetto suo

pensiero a lui fin da´ primi anni ¶ avea; che

muore; ed io?... ¶ Filippo ¶ Da lui disgiunta, ¶ sì, tu