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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Fabio Bussotti, L'invidia di Velasquez, 2008

concordanze di «da»

nautoretestoannoconcordanza
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pittore si stava arrovellando da mesi su documenti spesso
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andava tutte le sere da sei mesi, e ancora
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tornava solo per dormire. Da quando sua moglie Giuliana
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non sopportava di mangiare da solo. Ci aveva provato
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Carpet Crawlers. Si ipnotizzava da solo con quella melodia
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Cantava, piangeva, rideva, parlava da solo. Poi crollava sul
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del commissario. Faceva così da mesi. Ogni tanto veniva
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commissario!». ¶ Già, era vero. Da quando l’ispettore Cacace
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nessuno. Cinesi, cingalesi, pakistani. Da dove venivano tutte quelle
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merci illegali che venivano da Hong Kong e da
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da Hong Kong e da Manila… Insomma, un casino
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donato un sorriso sghembo da attore americano e poi
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felice. Si sentiva attraversato da un’euforia immotivata, quasi
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chiuso nel mutismo provocato da un latente quanto pernicioso
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accordo, ma non tanto da giustificare quel rigurgito di
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a un palazzo liberty da poco ristrutturato. L’agente
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tre piani di scale da fare a piedi perché
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una vecchia in tuta da ginnastica rosa e bigodini
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doccia. ¶ «Il morto, commissario… da questa parte!». ¶ Una porta
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Accanto a un cavalletto da pittore c’era una
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uno preciso. Gli piaceva da matti fare rapporto. Si
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così sarebbe un gioco da ragazzi saltare giù dal
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mondani. La cosa migliore da fare era scendere al
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Girò attorno al cavalletto da pittore e si avvicinò
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delle cartelle in cartoncino da cui erano fuoriusciti numerosi
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sparati via dalle mensole da una forza rabbiosa. Fissò
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il treno giusto. Veniva da una famiglia molto influente
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di metodi investigativi proprio da quel somaro di Alvarino
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che lavorava per Natoli da tre anni. Piangeva a
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di vita, una donna da sposare… ¶ La sera, avevano
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quarto. Con il motorino, da casa tua in via
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l’autore venuto apposta da Trieste… C’era anche
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è restato a dormire da me». ¶ «Va bene, signor
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che si è imbucato da qualche parte. Poi, insieme
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parte. Poi, insieme, andate da Ribonskij, gli fate bere
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in se stesso, maledetto da Dio e dagli uomini
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cambiar vita e poi, da cosa nasce cosa, insomma
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semaforo, e poi, travolto da un irresistibile desiderio di
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Tre. L’edificio esisteva da non più di quattro
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l’intero palazzo respirasse da quelle grandi porte. Bertone
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desiderio di ricominciare tutto da capo. Tornare studente in
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le parole. Le faceva da contrappunto una voce maschile
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a sfilare uno sgabello da sotto il tavolino del
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il mondo. Lo chiamavano da Oxford, da Boston, da
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Lo chiamavano da Oxford, da Boston, da Parigi. Era
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da Oxford, da Boston, da Parigi. Era pronto a
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sotto silenzio il ritratto da Giano bifronte che il
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possiamo andare a Formello? Da quando è proibito andare
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mentre la volante, guidata da un sempre più perplesso
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Amico agitava le manone da contadino con un fare
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Sollevò il cappellino floscio da pescatore per passarsi una
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dottore in Giurisprudenza, ma da centodieci e lode! ¶ «Non
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per Vitaliano era distaccarsi da Foucault…». ¶ Si era fermato
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certo. L’ho ereditata da mio padre». ¶ «Suo padre
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Avrebbe passato sei ore, da solo, a smistare le
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attore, è venuto qui da noi spontaneamente. Viaggia con
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Allora, mettiti gli occhiali da sole. Meno ti vede
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comodi, inforcò gli occhiali da sole e in diciannove
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naso di Pizzo spuntare da una delle finestre del
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Emanuele Filiberto sbandò paurosamente. Da San Giovanni proseguirono per
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Muoveva la bocca. Parlava da solo. Forse, pregava. Rimase
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verso via dei Serpenti da dove venivano le voci
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la posizione era ottima. Da lì poteva vedere bene
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sette del mattino e da ore non succedeva niente
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di un appartamento chiuso da anni. ¶ L’ispettore, nonostante
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sera, dopo essere tornato da Formello, sono andato in
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dal portone?». ¶ «Nessuno, ma… da dove?». ¶ Un riflesso di
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acqua; l’altra, aperta, sul terrazzo condominiale. Il
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assassino può averla aperta da dentro e poi se
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dei condòmini: è rotta da settimane!». ¶ «E ma allora
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farsi aprire il portone da qualche condomino… ¶ Ma non
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in su. ¶ «Mio Dio!». ¶ Da un gancio del soffitto
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via dei Serpenti. Ma da quelle parti c’era
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capitava sempre più spesso da un po’ di tempo
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tempo… Avrebbe dovuto salire da solo nell’appartamento di
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letto per guardare più da vicino il cappio che
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testa non era tale da rivelare, almeno a prima
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legale, era stato ammazzato da chissà chi… ¶ Un delirio
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la voce su tonalità da tenorino romantico. Puro virtuosismo
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rigide. Rischiava un crampo da un momento all’altro
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questore cercava di smarcarsi da Bertone, sottolineando i propri
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Non c’era niente da dire. Contemplò per un
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inquirenti non erano tali da consentire, a termini di
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impiccato nella sua camera da letto in via degli
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motivo, né voglio saperlo, da un po’ di tempo
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dice, la sua condotta, da un punto di vista
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altra grande piazza circolare da dove si vedevano decine
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auto e fu investito da una vampata di aria
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i tanti turisti venuti da tutto il mondo. ¶ Erano
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Stava cominciando a parlare da solo… o si era
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sì, ma ben presente… Da quando era partito, in
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lingue sovrastata a tratti da qualche parola familiare, gridata
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pittori fiamminghi e tedeschi da Rogier van der Weyden
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Weyden a Hans Memling, da Bruegel a Bosch, da
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da Bruegel a Bosch, da Patinir a Dürer. Con
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Las Meninas, che riempiva da solo un’intera parete
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superficie una luce ardua da collocare, poiché non emana
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collocare, poiché non emana da alcun luogo se non
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alcun luogo se non da uno spazio che a
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povero professore scrivesse sospinto da una forza fiammeggiante, in
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Foucault: una luce ardua da collocare. ¶ Una luce inspiegabile
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una conclusione tanto clamorosa da non poter essere rivelata
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come non gli capitava da mesi. Era rabbia quella
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dottoressa Mafalda Moraes. Vengo da Roma. Mi chiamo Flavio
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entrò e fu accolto da un sorriso che da
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da un sorriso che da solo valeva il viaggio
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bella. ¶ «Commissario, lei mi una notizia terribile. Io
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trascorso del tempo qui da noi… a studiarli». ¶ Bertone
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misterioso. Quando venne qui da noi nel luglio 2002, fece
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Be’, questo è facile da spiegare. Nel ’56 Velázquez ha
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far vedere la storia da un altro punto di
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pagine fitte fitte corredate da stupende illustrazioni, compresa Las
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commissario si trovò avvolto da un gradevole profumo di
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non era più fidanzata da un anno e che
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un anno e che da sola si trovava benissimo
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di filari ben curati. Da lì si vedeva il
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già stanco e minato da una malattia che prima
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che dovresti sapere…». ¶ Naturalmente, da tre quarti d’ora
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aver passato un mese da noi, si trasferì a
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battesimo. Avevano fatto passi da gigante. ¶ «…due anni fa
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orrenda Maria Pia Castracane – da primo o quasi della
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Ma adesso c’era da capo. Lo vedeva chiaramente
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si svolgeva sul treno da Madrid a Siviglia. ¶ Salutata
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mandato a quel paese da solo. Senza biglietto di
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alluci come due palline da golf, Mafalda era magnifica
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tipo del tutto diverso da Giuliana, magra e nervosa
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Giuliana, magra e nervosa. ¶ Da quando era stato piantato
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e a Bertone venne da sorridere nel chiedersi se
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più importante e che da solo giustificava il suo
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patibolare era tanto inespressiva da sembrare di cera. In
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provocatore di professione assoldato da qualche candid camera spagnola
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Ne cavò quattro banconote da cinquanta euro che dispose
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obliquo. ¶ Il commissario rimase da solo per un po
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Natoli non era andato da solo a consultare il
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comperata in un negozio da turisti, pagandola dodici euro
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di antiquariato, a giudicare da quello che si riusciva
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si riusciva a intravedere da fuori. ¶ Il commissario indugiò
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filo di vento, svolazzava da tutte le parti. Il
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sputa fuoco e mortaretti da tutte le parti. Le
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una trentina di metri da lui, a grigliare su
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ustionate e una sete da far paura. La gola
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non bastasse, colava sudore da tutte le parti, gli
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altro bar, non lontano da quello del professore, bere
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un posto all’ombra da dove tenerlo d’occhio
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nei pedinamenti. ¶ Si alzò da quella specie di pietra
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l’ho vista uscire da un negozio di antiquariato
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dirompente. ¶ «Che cosa vuole da me, commissario?». ¶ «Quando ci
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dell’Alcázar. Doveva trattenersi da qualsiasi eccesso per non
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Fuori, una carrozza trainata da due cavalli percorreva un
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un lungo viale costeggiato da due siepi di bosso
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tela. L’aveva vista da ragazzino nella chiesa di
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Ufficialmente! Ma, in realtà, da quando siete stato nominato
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Juan Carlos. ¶ Era lì da più di un’ora
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più di un’ora, da solo, a rigirarsi i
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specie di scacchiera formata da quadrati di vetro azzurrognolo
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panorama assolato era dominato da un’accozzaglia di mostri
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architettonici, dinosauri postmoderni concepiti da architetti che, prima di
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che nel ’92 erano serviti da stand per l’Esposizione
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visto un uomo uscire da un negozio di antiquariato
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Avrebbe già dovuto chiamarla da un pezzo, ma c
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stomaco borbottava ricordandogli che da ventiquattr’ore non toccava
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rossi. Due personaggi usciti da un horror di serie
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sosia di Zapatero seguito da un mezzo ispettore che
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migliaia di persone interrogate da lui nel suo ufficio
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taxi. ¶ «È molto bello da parte sua, commissario. Pensi
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non distingueva un Magritte da un De Chirico. Per
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in albergo, l’orologio da polso segnava le quattro
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a quell’ora solo da sparuti turisti, incuranti dell
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perimetro era interamente occupato da vasi di gerani, papiri
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il caldo che faceva. ¶ Da una finestra di ringhiera
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Una tecnica così raffinata da mandare al manicomio i
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Ghinassi. ¶ «Certo, scusa. Ragiono da poliziotto. La verità è
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di Velázquez è scomparso da due secoli e nessuno
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piacerebbe fare un salto da te a Siviglia. Che
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non mi posso muovere da qui». ¶ «Te lo faccio
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grande persona!». ¶ «Ci conosciamo da così poco… comunque, anche
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in campana. Sapeva che da un punto di vista
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Bertone, si era separata da poco. Avrebbe fatto meglio
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Antibes per una mostra da organizzare nel 2009 a Barcellona
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le estati, era andata da qualche parte con il
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poliziotto stropicciato che veniva da Roma. Ripensò all’omicidio
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quello dell’antiquario trafitto da una banderilla. La Moraes
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immersa nei suoi pensieri. Da anni, faceva quella strada
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che le gambe andassero da sole. Non badava al
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gambe a fare tutto da sé. Si rese conto
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che a dieci metri da lei sostava, al lato
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un braccio robusto, spuntato da chissà dove, l’aveva
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dove, l’aveva cinta da dietro sollevandola di peso
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Flavio, non posso venire da te. Arrangiati da solo
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venire da te. Arrangiati da solo, in tutti i
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Francisco Pacheco la faceva da padrone. Due sale intere
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elaborare qualche giudizio sensato da riferire a quel rompiballe
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il fruscio. Era diverso da prima. Stavolta non seguiva
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sordo come una moneta da due euro buttata in
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lì. ¶ Ancora una sala da percorrere, e poi sarebbe
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erano mai piaciuti, neanche da piccolo quando era costretto
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andarci con la scuola. Da adulto, ci era tornato
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testa bassa, indeciso sul da farsi. Il telefonino in
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che non aveva niente da fare. Nessuno da chiamare
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niente da fare. Nessuno da chiamare e nessuno che
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la testa una volta da una parte e una
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un presepe. C’era da domandarsi da dove sbucassero
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C’era da domandarsi da dove sbucassero tutti quei
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vedevano. Forse si conservavano da qualche parte, magari in
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alla strada come colto da una paralisi fulminante. La
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ragazzi. ¶ A pochi metri da Bertone, si spalancò una
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di prima. Pochi metri da pazzo slalomista in mezzo
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nel sollevare la bicicletta da terra e appoggiarla di
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sé. Che fare? Rimanere da quelle parti? Vagabondare in
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della ragazza. Gli venne da ridere e si girò
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Era ancora abbastanza lucido da capire che se avesse
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immobile come un cane da punta. Voleva verificare se
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bene?». ¶ «Ho avuto molto da fare. Sono andata in
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il salto di qualità. Da semplice allievo, stava per
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stava mettendo in castigo da solo. ¶ «Prima Vitaliano, e
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Che vuoi dire?». ¶ «È da paranoici. Sono teorie deliranti
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quarta anfora. Quella definitiva. Da un bel po’ il
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muro dei decibel tollerabili da un timpano umano. ¶ Bertone
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C’è una duna da scalare e poi, finalmente
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Una voce remota, proveniente da chissà dove, ha intonato
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cupo è stato dipinto da qualche pittore pazzo, allora
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di luce che filtrava da sotto la porta. ¶ Era
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una carrellata di flash da film erotico. Respiri affannosi
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Non ci sarebbe riuscito da sobrio, figuriamoci ubriaco. No
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adesso un viale costeggiato da palme. ¶ «Lo sapeva che
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nel 2002. Dicono suicida. Ora, da quello che possiamo capire
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si aspettava una risposta da Bertone, sbagliava di grosso
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Yeoshua è stato ammazzato da qualcuno che cercava qualcosa
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sull’arte fu accolto da Bertone con inaspettato sollievo
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infilò quel vecchio canovaccio da cucina che era ormai
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chiese se avesse niente da dichiarare, e lui, naturalmente
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una promessa di morte. ¶ Da dove veniva quella lettera
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Siviglia. Magari Giussani truccato da turista. ¶ La verità era
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verso l’aeroporto Leonardo da Vinci di Roma, sentì
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nelle viscere della città. Da uomo equanime aveva imprecato
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un paio di volte. Da sotto, l’antiquario gli
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e il pavimento, ricoperto da un tappeto di melma
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le pareti laterali, drappeggiate da secolari barbe di salnitro
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schioccare, come un frustino da domatore, la lucida coda
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attimo di lasciarlo andare da solo. Ma fu solo
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Il sudore gli colava da tutte le parti e
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escrementi, nessun essere umano, da secoli, aveva più messo
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a quel momento sospinto da una energia innaturale, si
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faceva tutte le sere da quando Bertone era ritornato
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senza staccare gli occhi da una pratica che lo
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che lo stava tediando da mezz’ora. ¶ L’origine
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dipendeva dal fatto che da tre settimane stavano cercando
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sguardo qualcosa che fungesse da portacenere. ¶ «L’inchiesta è
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gli occhi che vagavano da tutte le parti. Bertone
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le indagini ufficiali vanno da una parte, mentre lei
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ora pure dei nuovi. Da quando era tornato dalla
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libri di Estetica che da qualche settimana erano diventati
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scuro non venissero aperte da settimane. L’assassinio di
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linea di gesso tracciata da Ghinassi intorno al cadavere
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qualche secondo, sul cavalletto da pittore e sulla tela
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mise in piedi. Prese da terra anche la tela
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ma perché fu attratto da un altro particolare. Alla
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tempo lungo. ¶ Restava ora da sciogliere l’enigma più
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specchio, sistemato con cura da Natoli, non rifletteva né
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saggi di Estetica firmati da un solo autore: Alberto
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scivolare su un fianco. ¶ Da dove si trovava, poteva
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Sembrava in trance, sospinto da una foga senza remissione
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non sarebbe uscito vivo da quella stanza. Nel cervello
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è dato un gran da fare…». ¶ «Zitto, stronzo!». ¶ D
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Bertone non aveva niente da perdere. ¶ «Dall’ultima volta
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un’ansia terribile. ¶ «E da dove verrebbe questa ricchezza
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denari del re e da lui illegalmente trattenuti, proprio
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di morire, lo indirizza da Yeoshua Schilton a Siviglia
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di paura. C’era da chiedersi che fine avesse
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come se la carta da parati potesse nascondere chissà
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vera e propria metamorfosi da professore di Estetica a
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giusto. ¶ Il commissario balzò da terra e afferrò D
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corpo che ruscellava sangue da tutte le parti, si
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risorse. Raccolse un libro da terra e lo scagliò
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Quasi quasi, gli veniva da ridere. ¶ Quello partì a
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ingranaggio di una macchina da guerra. Spostando il peso
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alla ricerca della camicia da usare per tamponarsi le
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commissario fu attratta improvvisamente da un dettaglio: un cartoncino
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un cartoncino rettangolare sporgeva da un frammento di specchio
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lo specchio era formato da due lastre di vetro
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chiuso nel suo studio da otto ore. Per la
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Di colpo, gli venne da ridere. Buttò a terra
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girò di novanta gradi. Da verticale a orizzontale. Lo
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per l’ordine. ¶ Prese da terra un grosso pennello
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volo low cost, partito da Ciampino alle 7 e 25, atterrava
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quasi sempre lui. Aveva da raccontarle dell’ultima notte
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Gli era anche giunta da Catania una telefonata di
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ritorno dell’attore. Va da lui e con le
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indizio fondamentale nascondeva Natoli da giustificare una così assurda
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squadra. ¶ Barcellona era avvolta da una cappa grigia. La
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puntò verso il lungomare da dove, aggirando la Ciutat
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che poi sarebbe entrato da solo. Forse, lei era
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metafisica. Al commissario venne da ridere all’idea che
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fermati a mezzo metro da lui. Era l’attimo
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naso. L'aggressore, coperto da un passamontagna, si piazzò
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un altro energumeno mascherato da Diabolik si materializzò dall
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i rumori del traffico. ¶ Da quanto era in viaggio
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Mercedes era sicuramente uscita da Barcellona perché aveva smesso
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alto. ¶ Ancora una porta da oltrepassare di sguincio, e
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uno spintone così violento da mandarlo faccia a terra
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e la luce proveniva da una fila di faretti
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pareti. L’avevano rapito da un museo per portarlo
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saputo distinguere un Tiziano da un Tintoretto, un Giorgione
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un Tintoretto, un Giorgione da un Parmigianino, un Mantegna
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un Parmigianino, un Mantegna da un Pietro da Cortona
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Mantegna da un Pietro da Cortona. Non sapeva distinguere
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trenta sigarette al giorno da trent’anni. ¶ «Dov’è
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È stata tanto ragionevole da fare come le abbiamo
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Non sarebbe uscito vivo da lì, ma prima, avrebbe
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avrebbero ammazzato. Si aspettava, da un momento all’altro
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Ormai, lo avevano afferrato da tutte le parti. Decine
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occhi. La testa stritolata da una morsa d’acciaio
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l’anima a Dio da un bel pezzo grazie
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punteggiate qua e là da alberi che potevano essere
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Fece quattro tentativi, conditi da rantoli, grugniti e bestemmie
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alla forza della disperazione. ¶ Da quel punto di vista
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le gambe si mossero da sole. Scivolò in un
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e carburante. Doveva allontanarsi da quel posto nel più
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continuare. A pochi metri da lui, c’era una
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mano si era alzata da sola, di sua iniziativa
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una faccetta simpatica, sormontata da una chioma castana e
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Va bene, sono partito da Roma con un volo
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non fino al punto da non capire che il
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che lei non era da solo quando ha preso
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Giussani, e siete usciti da Barcellona in direzione nord
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al commissario non veniva da ridere: era impotente. Rassegnato
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non c’era niente da dire. Quando riaprì gli
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antibiotici e, non ultimo, da un trauma cranico forse
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mondo poltrone tanto robuste da sopportare a lungo e
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il silenzio durava ormai da un paio di minuti
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Dimentica tutto, Flavio. Usciamo da questa storia prima possibile
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sei tu, Flavio mio». ¶ Da cretino a Flavio mio
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uscì subito. Come colto da un pensiero improvviso si
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maestro Liu li faceva da dio: croccanti e saporiti
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alle chiacchiere che rimbalzavano da un tavolo all’altro
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era abituato e che da molto tempo impregnava i
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La fronte era sormontata da una chioma riccia e
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sedette alla scrivania illuminata da una abat-jour verde
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Alvarino a ricordargli che da quella storia era meglio
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stato incorniciato per sempre da due parentesi di malinconia
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Intanto, salutala e abbracciala da parte mia». ¶ Seguì una
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che non provava più da troppo tempo. E con
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riesco a vivere bene da solo». ¶ «Sono contenta per
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Si alzò e, scortata da Bertone, si avviò verso
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uscita. ¶ «Abbraccia tua madre da parte mia». ¶ Si salutarono
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parla!». ¶ L’agente viareggino, da qualche mese, aveva smesso
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più di cinque metri da lei. Ebbe un sussulto
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sei qui? Che vuoi da me?». ¶ Mafalda aveva quasi
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scomparire. E adesso, tutto da rifare. ¶ «Perché sei qui
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braccia. Si abbandonò, vinta da un’ improvvisa stanchezza. Chiuse
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poter rimandare le spiegazioni. Da una piazzetta vicina, giungevano
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le prendesse le mani da sopra il tavolino. ¶ «Quella
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lo avessero voluto. Dipendeva da me. Se avessi fatto
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che eri stata minacciata da fantasmi incappucciati...». ¶ «Ma io
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così invidioso del Mazo da rubargli veramente il quadro
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tenero che non faceva da secoli, da millenni… ¶ «Comunque
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non faceva da secoli, da millenni… ¶ «Comunque, nel 1956, Pablo
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parte del prezzo pagato da Velázquez per entrare nell
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Picasso non è facile da addomesticare. Prende il quadro
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il padre aveva nascosto da qualche parte nel suo
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di un tesoro scoperto da Aronne e da Pablo
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scoperto da Aronne e da Pablo Picasso nel 1956. Naturalmente
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solo Natoli conosce. Va da lui, ma lui non
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questa è una cosa da film!». ¶ «Se hai un
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ancora il momento. Però, da come si mettevano le
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momento sarebbe arrivato. ¶ «Va da Ribonskij. Lo mette alle
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Basta andare a Siviglia da lui…». ¶ «Giussani si fa
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camera d’albergo prenotata da Flavio. Il commissario prese
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cavallo era stato trasferito da Siviglia a Madrid per
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a Madrid per fungere da porta di un passaggio
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Siederò nel confessionale e da lì…». ¶ «Non siate insolente