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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alessandro Manzoni, Il conte di Carmagnola, 1820

concordanze di «da»

nautoretestoannoconcordanza
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l'abbia conseguito. Prescindere da un tale esame, e
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di esse, sono ancora da moltissimi tenute per condizioni
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drammatico; ma sono venute da una autorità non bene
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non bene intesa, e da princìpi arbitrari: ciò risulta
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di tempo ebbe origine da un passo di Aristotele
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di non essere accompagnata da alcun ragionamento. ¶ Quando poi
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attuale di essere, ma da quelle che le varie
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princìpi dell'arte ricevuti da quegli stessi che le
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verosimile dell'arte definito da alcuni critici pensatori; niuna
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un'impressione di verosimiglianza da cose che non fossero
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in ispecie incontrò ostacoli da parte de' comici stessi
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fu messa in pratica da Mairet con la sua
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regolarità deva sempre cominciare da una Sofonisba noiosa. In
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che sufficienti per esimersi da queste regole; ma non
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e però la tragedia da recitarsi sarebbe di sua
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inverosimili alla recita: ma da una conseguenza ho voluto
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siano così tranquillamente tollerate da coloro che vogliono le
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civilizzati: essa è considerata da alcuni come un mezzo
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mezzo potente di miglioramento, da altri come un mezzo
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mezzo potente di corruttela, da nessuno come una cosa
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uno che i drammi da loro conosciuti ed esaminati
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dare, e se ne un altro suscettibile del
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tale argomento. Ma costretto da alcune circostanze a rimettere
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greci: Il Coro è da riguardarsi come la personificazione
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suo volto fu osservata da un soldato di ventura
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Giovanni Maria fu ucciso da' congiurati in Milano. Filippo
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delle città già possedute da lui, e de' suoi
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aver poche cose e da comunicarsi al Duca stesso
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Filippo, che lo guardava da una balestriera, gli rimproverò
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presto si farebbe desiderare da chi non voleva allora
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con sé, inseguito invano da Oldrado, il quale, al
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la quale fu interrotta da due paci, fermandomi solo
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Maclodio, ch'era difeso da una guarnigione duchesca. ¶ Comandavano
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eserciti si trovarono divisi da un terreno paludoso, in
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bensì ragione di pretender da lui la fedeltà e
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d'essersi lasciato ingannare da uno stratagemma. Par certo
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del Trevisani fosse imprudente da principio, e irresoluta nella
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in prigione. Fu esaminato da una Giunta, alla quale
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alla quale il Navagero nome di Collegio secreto
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questo grand'uomo. Era da aspettarsi che gli storici
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del tradimento pattuito; né da altra parte s'è
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bocca, precauzione tanto più da notarsi, in quanto s
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di far la guerra da stracco, anzi di lasciarsi
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un'opinione pubblica, diversa da quella che la Signoria
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Carmagnola sia stato colpito da una giusta sentenza. Questo
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segreto di que' tempi, da uno storico che ne
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quando la storia ne per motivo un'usanza
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PAOLO FRANCESCO ORSINI, ¶ NICOLÒ DA TOLENTINO, ¶ Condottieri al soldo
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statuito ¶ fu a risolver da voi. Su questa lega
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arra intanto ¶ ei ci della sua. Taccio la
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si rallegra con voi da sì nefando ¶ periglio uscito
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il chieda, ¶ ci promettiam da voi. Per or ci
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armi nostre implora ¶ già da lungo Firenze. Il vostro
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A mezzo è vinta ¶ da lui Firenze; ma ferito
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IL DOGE ¶ Dissimil certo da sì nobil voto ¶ nessun
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e delle nostre ¶ genti da terra abbia il comando
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ma quale? ¶ un che da lui tenea lo Stato
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potea mai stimarsi; ¶ un da pochi aggirato, e questi
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riceve un dono, ¶ sia da noi ricevuto. ¶ MOLTI SENATORI
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ti do, né tal da me l'aspetti. ¶ Ma
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tu cui lo Stato ¶ tante spade per salvarlo
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tengo. Italia forse ¶ mai da' barbari in poi non
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capo son io, fur da quel Braccio ¶ disciplinati, che
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Ed io conduco genti ¶ da me, qual ch'io
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a lui messo omai da noi non giunga ¶ che
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primo hai detto... ¶ MALATESTI ¶ Da quel lato, ¶ presso Maclodio
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Nulla pensai: tu parli ¶ da generoso qual tu sei
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Io stava ¶ col Pergola da prima; ingiusto, io spero
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i lati calpesto rimbomba ¶ da cavalli e da fanti
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rimbomba ¶ da cavalli e da fanti il terren. ¶ Quinci
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aspetta ¶ che si faccia da voi. ¶ IL CONTE ¶ Tutto
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ma se cosa or da me chiedete a forza
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se mi volete separar da quelli, ¶ e a tal
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far fede ¶ che pugnaste da prodi: e se tradito
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vinti ¶ non han nulla da dir. ¶ IL CONTE ¶ La
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sempre ben comincia ¶ chi da forte combatte ove fu
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ardente, ¶ ma leal? che da lui cercar non dessi
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staccare il suo pensier da un trono ¶ ch'egli
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Tutto io m'aspetto da costui. ¶ SECONDO COMMISSARIO ¶ Teniamo
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diventarlo ei stesso. ¶ No: da Filippo ei non è
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ov'è? Fiero, oltraggioso ¶ da gran tempo, voi dite
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io non voglio ¶ altro da voi che una risposta
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MARINO ¶ Qual pegno ¶ abbiam da voi che lo farete
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Io... Che si vuol da me? ¶ MARINO ¶ Riconoscete ¶ che
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in forse, e segno ¶ di sospetto; un gran
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più non odo ¶ nulla da voi: scrivete; ovvero... ¶ (gli
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li spregiava; e son da men di loro! ¶ Ei
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di te; che tu da lui chiamato ¶ tardi in
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di chiunque ei sia, ¶ da te l'ammenda aspettano
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tener, questa via. Te da gran tempo ¶ la gloria
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san che all'uom da cui s'ottiene il
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v'è concesso. ¶ Ma, da un guerrier che vi
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molto ¶ sperar non lice da chi tal non sia
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me?... ¶ IL DOGE ¶ Già da gran tempo ¶ non è
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puote ¶ ei più tardar; da questo indugio io prendo
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Oh perché almeno ¶ lunge da lor non moio! Orrendo
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udir! l'ultimo addio ¶ da quelle voci udir! tra
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tremendo. Avvezzo ¶ io son da lungo a contemplar la
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sia del tutto. ¶ Fuggi da questa terra, e tosto
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dì lor... che nulla da temer più resta. ¶ FINE
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speciale de' drammi esaminati da loro, e della quale
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stato rotto in Po da' galeoni del Duca di