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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Vincenzo Monti, Iliade [traduzione da Omero], 1810

concordanze di «da»

nautoretestoannoconcordanza
1
1810
io stesso; e allor da ingorda ¶ rabbia sospinti disputar
2
1810
le con lei portate ¶ da Paride ricchezze, ed altre
3
1810
ricchezze, ed altre ancora ¶ da partirsi agli Achei, quante
4
1810
ei non è tale da poter con esso ¶ novellar
5
1810
i bei veli lavar. Da questa parte ¶ volano i
6
1810
il Pelìde, e dipartita ¶ da lui la Diva, al
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1810
onorarti, perocché tu solo ¶ da quelle mura osasti a
8
1810
momento ¶ che dei morti da te miei cari amici
9
1810
fia per questo ¶ che da codardo io cada: periremo
10
1810
pria sì bello, ¶ allor da Giove abbandonato all'ira
11
1810
Non sapea, demente! ¶ che da' lavacri assai lungi domato
12
1810
campo ¶ lo m'insegua da tutti abbandonato; ¶ e la
13
1810
Il vide, ¶ il riconobbe da corsier veloci ¶ strascinato davanti
14
1810
spoglierallo di questo. Abbandonato ¶ da' suoi compagni è l
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1810
le navi, e lungi ¶ da chi vita ti diè
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1810
ai bellicosi ¶ suoi Mirmidóni, da cui cinto disse: ¶ Miei
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1810
prenci achei ¶ scortâr, vinto da' preghi, e per l
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1810
dito l'Oriente aprìa. ¶ Da tutte parti allor fece
19
1810
Pàtroclo procede il cataletto ¶ da' compagni portato, che sul
20
1810
Achei, tu li congeda ¶ da questa pira, e a
21
1810
vittime dintorno ¶ gli accumolò. Da canto indi gli pose
22
1810
la mensa. ¶ Preso alfin da spietata ira, le gole
23
1810
tutta notte ¶ il Pelìde da vasto aureo cratere ¶ il
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1810
tolti ad Enea, ¶ cui da morte campò l'opra
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1810
vuoi che il premio da tue man non fugga
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1810
coll'arte in mar da venti combattuto ¶ regge il
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1810
la distingua, dirò. Sorge da terra ¶ alto sei piedi
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1810
che sia, secco e da pioggia ¶ non putrefatto ancor
29
1810
via, due bianche pietre ¶ da cui si stende tutto
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1810
nembo di polve ognun spirto ¶ a' suoi volanti
31
1810
riporterem, negletti, anzi trafitti ¶ da Nèstore sarete. Or via
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1810
tratto d'un disco da robusto ¶ giovin scagliato per
33
1810
destrieri rallentò, temendo ¶ che da quegli altri urtati in
34
1810
stavansi attenti ad osservar da lungi ¶ i volanti cavalli
35
1810
pure? Altri mi sembrano ¶ da quei di prima, ed
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1810
Oïlèo. Quelle che miri ¶ da lungi a noi volar
37
1810
volubile giro che diviso ¶ da minimo intervallo ognor si
38
1810
di Nèstore, quantunque egli da prima ¶ fosse rimasto un
39
1810
li tuoi corsieri assai da meno, i miei ¶ sconciamente
40
1810
bizzarro. Oggi fu vinto ¶ da sconsigliata giovinezza il senno
41
1810
pronti ¶ fuor della lizza da mie forze domo. ¶ Tacque
42
1810
crosciar delle mascelle, ¶ e da tutte le membra il
43
1810
al vincitore ¶ un tripode da fuoco, e a cui
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1810
il sofferente Ulisse ¶ alzar da terra l'avversario, e
45
1810
sul premio, l'Oïlìde ¶ da Minerva sospinto sdrucciolò ¶ in
46
1810
rubò la Dea ¶ che da gran tempo va d
47
1810
elmo, armi rapite ¶ già da Patròclo a Sarpedonte; e
48
1810
pianto, al suo dolor tregua; ¶ ché nell'uom
49
1810
forti ¶ Aiaci la virtù da quell'esangue ¶ dispiccar non
50
1810
lei pria non veggio ¶ da Vulcano tornar, come promise
51
1810
e d'un altro da lontan gli fece ¶ eco
52
1810
vista la fiamma ¶ che da Minerva di repente accesa
53
1810
e i polsi, ¶ ché da lunga stagion ne' lagrimosi
54
1810
ricchezza ne passò venduta ¶ da che l'ira di
55
1810
rotelle, onde ne gisse ¶ da sé ciascuno all'assemblea
56
1810
assemblea de' numi, ¶ e da sé ne tornasse onde
57
1810
campo l'inviò seguìto ¶ da molti prodi. Su le
58
1810
auro è nel mezzo da largirsi a quello ¶ che
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1810
venìan stringendo ¶ tre legator da tergo, a cui festosi
60
1810
trafiere al fianco appeso ¶ da cintola d'argento. Ed
61
1810
Dio Teti giungea. ¶ Singhiozzante da canto al morto amico
62
1810
tempo non è questo ¶ da parole: sia d'armi
63
1810
s'indugi, ché il da farsi è assai. ¶ Uop
64
1810
infiammati ¶ quinci e quindi da un Dio, non fia
65
1810
m'apparecchi ¶ un cinghial da svenarsi a Giove e
66
1810
che spense Ettorre ¶ favorito da Giove, e voi ne
67
1810
presta nave, un dì da Sciro avresti ¶ teco addutto
68
1810
solitaria cima, ¶ quando lontani da' lor cari il vento
69
1810
frassino d'eroi ¶ sterminatore, da Chiron reciso ¶ su le
70
1810
la chioma, ed ei da Giuno ¶ fatto parlante udir
71
1810
or sul rauco lido, ¶ da questa parte orribilmente grida
72
1810
questa pugna ¶ perché nullo da' Teucri egli riceva ¶ questo
73
1810
si scaglia: incede egli da prima ¶ sprezzatamente; ma se
74
1810
Il resto scende ¶ tutto da Giove che ne' petti
75
1810
taurino. La pelìaca antenna ¶ da parte a parte lo
76
1810
gli partorìo, dilesse: ¶ perocché da gran tempo egli la
77
1810
figli e chi verrà da quelli. ¶ Pensa tu teco
78
1810
giuramento ¶ di non mai da' Troiani la ruina ¶ allontanar
79
1810
discosto or più tenervi ¶ da' nemici: guerrier contra guerriero
80
1810
di ferro il polso. ¶ Da questo dire accesi, alto
81
1810
d'Elice è tratto da garzon robusti, ¶ e ne
82
1810
Xanto, ameno fiume ¶ generato da Giove, ivi il Pelìde
83
1810
mie mani Iddio, ¶ nessun da morte scamperà, nessuno ¶ de
84
1810
corregge, e discendea ¶ Eaco da Giove. Or quanto è
85
1810
la stirpe avanza che da lor procede. ¶ Eccoti innanzi
86
1810
bella corrente, ed impedita ¶ da tante salme aprirsi al
87
1810
piante il fontanier deduce ¶ da limpida sorgente un ruscelletto
88
1810
già poste l'armi da gran tempo avremmo. ¶ Udì
89
1810
tanti affanni ¶ che noi da Giove ad esular costretti
90
1810
impara ¶ quanto io sono da più. — Ciò detto, al
91
1810
fuggì come colomba ¶ che da grifagno augel per venturoso
92
1810
dritto al muro ¶ fuggìan da tutto il campo arsi
93
1810
pugnar l'aspetta. ¶ Come da folto bosco una pantera
94
1810
pel campo ¶ Prìamo, e da lungi folgorar, siccome ¶ l
95
1810
Ettore mio, ¶ deh lontano da' tuoi da solo a
96
1810
deh lontano da' tuoi da solo a solo ¶ non
97
1810
brune polle si devolve ¶ da rupe alpestre. Riguardollo, e
98
1810
chi fia che poscia da te speri aita? ¶ Crudel
99
1810
ricompensa, a me prescelta ¶ da tutto il campo, e
100
1810
tutto il campo, e da me pria coll'asta
101
1810
i navili, immantinente ¶ dunque volta, e lascia ambo
102
1810
cedea l'arena oppresso ¶ da gran selva di strali
103
1810
di Sperchio, fiume che da Giove ¶ l'origine vantava
104
1810
su le nostre prore, ¶ da che nel cor ti
105
1810
strada stimolate all'ira ¶ da procaci fanciulli, a cui
106
1810
l'avvolse eterna notte. ¶ Da due germani i due
107
1810
vivo il debba liberar da questo ¶ lagrimoso conflitto, e
108
1810
Un mortale, un destinato ¶ da gran tempo alla Parca
109
1810
ché dove è cinto ¶ da' suoi ripari il cor
110
1810
d'aureo pelo, ¶ che da lïon, che il giunge
111
1810
morto vendicando i Dànai ¶ da noi spenti. — Sì disse
112
1810
veloce, ¶ Febo diletto, e da quell'alto ingombro ¶ d
113
1810
de' morti, egli abbia ¶ da' fratelli conforto e dagli
114
1810
schivò del nume che da lungi impiaga. ¶ Avea frattanto
115
1810
spiccar conchiglie e ricci ¶ da saziarne molte epe: sì
116
1810
lo percosse ¶ coll'asta da vicin di Panto il
117
1810
guerrieri al paragone ¶ riversò da' lor cocchi; ed or
118
1810
non sostenne la vista. Da quel colpo ¶ e più
119
1810
l'asta, ¶ e preservarli da servil catena? ¶ Tu frattanto
120
1810
certo insulteran; se solo, ¶ da pudor vinto, con Ettòr
121
1810
suoi forti, io sol da molti oppresso ¶ cadrò, ché
122
1810
gli ragiona il core, ¶ da Ettore precorse ecco de
123
1810
di giubbato lïon cui da' presepi ¶ caccian cani e
124
1810
chiuso: a tal sembianza ¶ da Patròclo partissi il biondo
125
1810
co' Greci pugnerà, nessuno, ¶ da che teco nessun merto
126
1810
l'armi d'Achille, da me tolte ¶ all'ucciso
127
1810
era; ¶ ma perché meco da' feroci Achei ¶ le teucre
128
1810
d'un fiume che da Giove è sceso, ¶ freme
129
1810
i combattenti ¶ gareggiando traean da opposti lati ¶ il cadavere
130
1810
fia per certo ¶ che da voi sia portato e
131
1810
voi sia portato e da quel cocchio ¶ il Prïàmide
132
1810
prendea. Passollo il ferro ¶ da parte a parte, e
133
1810
guerriero, e ch'or da solo ¶ di mezzo ai
134
1810
il fido ¶ tuo compagno da lui tra i primi
135
1810
briglie, che veloce ¶ curvo da terra Merïon raccolse, ¶ e
136
1810
guisa ¶ di mal cuore da Pàtroclo si parte ¶ il
137
1810
tu del pari, ¶ o da Giove educato illustre Atride
138
1810
fuor del tumulto: frenerem da tergo ¶ noi de' Troiani
139
1810
usi. ¶ Disse; e quelli da terra alto levaro ¶ il
140
1810
conflitto audacemente ¶ venìa portato da quei forti al lido
141
1810
o trave o antenna da volar sull'onda, ¶ e
142
1810
fu l'ira che da te mi venne, ¶ Agamennón
143
1810
d'onor degna, ¶ campar da scempio i travagliati amici
144
1810
vigilanti pastori alla campagna ¶ da preso tauro allontanar non
145
1810
avea la guiggia. ¶ Riparato da questo egli la punta
146
1810
gentil corpo potea, ¶ ché da tutti il guardava attentamente
147
1810
loro ¶ pronto a ferir da lungi e da vicino
148
1810
ferir da lungi e da vicino. ¶ Mentre in cor
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1810
sposa e assai ricchezza ¶ da nulla ingiuria offesi, anzi
150
1810
tu vinci, e nondimeno ¶ da te vien tutto sì
151
1810
tutto sì nefando eccesso, ¶ da te de' Teucri difensor
152
1810
Ettorre, ov'egli avea da prima ¶ le porte a
153
1810
il lido; ¶ e perché da quel lato era più
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1810
Ilio il seguitaro, ¶ e da quest'archi e queste
155
1810
percossi allora i Troi ¶ da navi e tende si
156
1810
attaccasti appo le navi, ¶ da quel punto qui fermo
157
1810
sottratti a morte ¶ certo da Giove. Or dove il
158
1810
aspettar lo scontro. ¶ Rotto da questa e qui disteso
159
1810
volga, ¶ più ti sapresti da qual parte il danno
160
1810
util consiglio, ¶ consultiamo il da farsi. Entrar nel forte
161
1810
Ivi egli visse; ma da' numi astretto ¶ a gir
162
1810
numi ¶ generator, che presami da Rea, ¶ quando sotto la
163
1810
difficil lite ¶ ond'ei da molto a gravi sdegni
164
1810
figlio, Ilio distrutto ¶ navigava da Troia. Io su la
165
1810
cammin, spingesti a Coo, da tutti ¶ i suoi cari
166
1810
Diva ¶ placossi. E salvo da quel rischio appena ¶ vuoi
167
1810
amor per ire acerbe ¶ da gran tempo divisi. Alle
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1810
Xanto, ameno fiume ¶ generato da Giove, ivi dal carro
169
1810
superbo: ¶ O voi guerrieri da balestra, e forti ¶ sol
170
1810
innalzino ¶ il funebre ulular, da che né pure ¶ di
171
1810
del marito gioir quando da Troia ¶ farem ritorno alle
172
1810
spogliò Falce e Mermèro: ¶ da Merïon fu spento Ippozïone
173
1810
spegnerà l'uccisore, e da quel punto ¶ farò che
174
1810
Giuno, ¶ ch'or vien da Giove, non intendi i
175
1810
tre germani siam noi da Rea produtti, ¶ primo Giove
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1810
estremo ¶ né voler sì da' Troi domi gli Achivi
177
1810
turbato un vasto flutto ¶ da furia boreal cresciuto e
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1810
in man di fabbro da Minerva istrutto, ¶ il rigo
179
1810
di Clìzio il figlio, ¶ da valoroso nel pugnar caduto
180
1810
il ferro ¶ nella testa, da presso al suo signore
181
1810
noi ne' nostri tetti ¶ da Citera ramingo in pregio
182
1810
dunque che a pugnar da forti. ¶ Corse Teucro alla
183
1810
più tempo di pugnar da lungi ¶ con questi Argivi
184
1810
lo splendor, perch'egli ¶ da quel punto volea che
185
1810
lïone ¶ che in prato da palude ampia nudrito ¶ un
186
1810
il suo pastor vorrìa da morte ¶ le giovenche campar
187
1810
a Giove ¶ fuggìan percossi da divin terrore ¶ tutti allora
188
1810
dalle saette il difendea. Da questo ¶ impedito il guerrier
189
1810
impugnata ¶ una gran trave da naval conflitto ¶ con caviglie
190
1810
man possente ¶ il sospinge da tergo, e gli altri
191
1810
e dardi ¶ fan pugna da lontan, ma con acute
192
1810
furioso inseguìa qualunque osava ¶ da Ettore sospinto avvicinarsi ¶ colle
193
1810
achivi, ¶ volgetevi, sostate, liberate ¶ da morte Aiace; egli è
194
1810
morte Aiace; egli è da' teli oppresso, ¶ sì ch
195
1810
in marzïal sembianza; e da quel punto ¶ ebbe inizio
196
1810
Il vidi ¶ ben io da tergo, e Macaon mi
197
1810
che il buon vecchio da Tènedo condotta ¶ avea quel
198
1810
di lutto. ¶ Piagati altri da lungi, altri da presso
199
1810
altri da lungi, altri da presso ¶ nelle navi languiscono
200
1810
pur questo che vedi ¶ da me condotto. Il prode
201
1810
pedone ¶ v'andai scorto da Pallade, e tra' nostri
202
1810
l'estremo io spensi. ¶ Da Buprasio frattanto i nostri
203
1810
dar laude si sentìa da tutti ¶ a Giove in
204
1810
accompagnava il giorno che da Ftia ¶ ti spediva all
205
1810
ardenti fibre ¶ negro vino da nappo aureo versava. ¶ Voi
206
1810
l'oprar mai sempre ¶ da prode, e a tutti
207
1810
se alcuno a lui da Giove ¶ la madre ne
208
1810
Pelìde, e il Pelìde da Chirone ¶ de' Centauri il
209
1810
con Glauco e Asteropèo, ¶ da lui compagni del comando
210
1810
chiusa, ¶ ma spalancata e da guerrier difesa ¶ a scampo
211
1810
nidi nascoste, a chi lor la caccia ¶ s
212
1810
de' prodigi intenda ¶ e da' profani riverenza ottegna, ¶ questo
213
1810
dio! che tu percosso ¶ da questa lancia perderai la
214
1810
facendo alle bastite, ¶ ferìan da quelle chi venìa di
215
1810
la tempesta piovea quinci da' Teucri ¶ scagliata e quindi
216
1810
montano lïon che, stimolato ¶ da lunga fame e dal
217
1810
munito ovile; ¶ e quantunque da' cani e da' pastori
218
1810
quantunque da' cani e da' pastori ¶ tutti sull'armi
219
1810
vi fa preda, o da veloce telo ¶ di man
220
1810
ed erano i più, da parte a parte ¶ trapassati
221
1810
parte ¶ trapassati le targhe. Da per tutto ¶ torri e
222
1810
in che dovea ¶ spinto da Giove superar primiero ¶ Ettore
223
1810
munìa la doppia imposta, ¶ da due forti sbarrata internamente
224
1810
valle ¶ visto un augello, da scoscesa rupe ¶ si precipita
225
1810
un nume, ed io da tergo ¶ lui conobbi all
226
1810
e l'alta sbarra. ¶ Da questi di Nettunno acri
227
1810
per gran pioggia cresciuto da petrosa ¶ rupe divelse e
228
1810
cima ¶ d'una montagna da lontan veduta ¶ reciso dalla
229
1810
fra' suoi ¶ fu ritratto da Stichio e Menestèo ¶ atenèi
230
1810
Menestèo ¶ atenèi condottieri; Imbrio da' forti ¶ Aiaci, simiglianti a
231
1810
portano del bosco alta da terra ¶ nell'orrende mascelle
232
1810
cura il re cretese ¶ da quella tenda si partìa
233
1810
ai Teucri alte minacce ¶ da' figli degli Achei? — Nullo
234
1810
sappiam tutti ¶ pugnar. Nessuno da vil tema è preso
235
1810
è preso, ¶ nessun fiaccato da desidia fugge ¶ l' affanno
236
1810
rinfranca ogni guerriero. ¶ Possa da Troia, replicò Nettunno, ¶ non
237
1810
belle e troiane e da me tolte ¶ ad uccisi
238
1810
Merïone, che primier dicea: ¶ Da qual parte in battaglia
239
1810
madre: ¶ di là furtivo da' suoi gorghi uscito ¶ Nettunno
240
1810
alta impresa di scacciar da Troia ¶ lor malgrado gli
241
1810
piedi ¶ confidando, un cinghial da tergo assalta, ¶ od un
242
1810
Scamandro, ed in pianura ¶ da' cadaveri sgombra a parlamento
243
1810
cacciarne lungi ¶ cotesti cani da funesto fato ¶ qua su
244
1810
delle vivande i venti ¶ da tutto il campo, e
245
1810
achivo campo possedea. Percosso ¶ da profonda tristezza era di
246
1810
cupo fonte ¶ che tenebrosi da scoscesa rupe ¶ versa i
247
1810
espose: ¶ Agamennóne glorïoso Atride, ¶ da te principio prenderan le
248
1810
porre ad effetto, ove da pura ¶ coscienza proceda, e
249
1810
ché il buon consiglio, da qualunque ei vegna, ¶ tuo
250
1810
opre di Minerva, e da me stesso ¶ trascelte il
251
1810
e di spola, e da lui stesso ¶ per lor
252
1810
ai campi d'Ilïon; da tutte ¶ molte asportai pregiate
253
1810
piegar non tenti ¶ me da sue frodi ammaestrato assai
254
1810
nol fa sicuro ancor, da quell'Ettorre ¶ che, mentre
255
1810
dì non fia ¶ tronco da morte innanzi tempo, ed
256
1810
all'Atride Agamennóne ¶ inviotti da Ftia, fanciullo ancora ¶ dell
257
1810
dunque, mio caro, ¶ dispiccarmi da te, no, s'anco
258
1810
negando un figlio ¶ generato da me, tu mi saresti
259
1810
avresti salvo un dì da ria sciagura. ¶ Doma dunque
260
1810
prego: ¶ finché le porte da sonori e spessi ¶ colpi
261
1810
io cerco mi verrà da Giove, ¶ e qui pure
262
1810
il cor mi fugge ¶ da' suoi ripari, e tremebondo
263
1810
guardie discendiam. Veggiamo ¶ se da veglia stancate e da
264
1810
da veglia stancate e da fatica ¶ siensi date al
265
1810
in cima ¶ mette splendor da lungi, a simiglianza ¶ del
266
1810
pose aspro di pelle, ¶ da molte lasse nell'interno
267
1810
recesso i duci. ¶ E da man destra intanto su
268
1810
o pur se domo ¶ da nostre forze l'inimico
269
1810
di Giunon marito, ¶ che da que' bei corsieri altri
270
1810
sperso all'aura; e da quel giuro intanto ¶ incitato
271
1810
saggi Ettorre ¶ in parte da rumor scevra e sicura
272
1810
sommersi i collegati, ¶ che da diverse regïon raccolti, ¶ né
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bieco Dïomede, e disse: ¶ Da che ti spinse in
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tiensi dappresso due destrier da giogo: ¶ dorme Reso nel
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la Gorgóne ¶ col Terrore da lato e con la
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che venìa qual nume ¶ da' Troiani onorato, il giusto
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nullo de' Troi poteo da morte ¶ salvar que' due
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Antìmaco, di quello ¶ che da Paride compro per molt
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t'avanza. Avrai ¶ tal da Giove un vigor ch
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rosa, al talamo strappollo ¶ da dodici navigli accompagnato ¶ della
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molti ¶ doni acquistata: perocché da prima ¶ di cento buoi
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di gloria cortese? Assèo da prima, ¶ Autònoo, Opìte, e
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per investirlo, ed ei da folto vepre ¶ sbocca aguzzando
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solo rimasto, ei sia da' Teucri ¶ nel forte della
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a Giove ¶ Ulisse ritrovâr da densa torma ¶ accerchiato di
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che dall'ovile ¶ vien da' cani cacciato e da
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da' cani cacciato e da' pastori ¶ che de' buoi
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si rinselva: ¶ tale Aiace da' Teucri in suo cor
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l'armi, e sia da solo a solo ¶ col
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terzo a Giove ¶ offrirassi da noi. Ma venga all
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ceffo della morte ¶ abborrito da tutti era costui. ¶ Fattosi
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stuolo de' prodi che da Tricca ¶ altrice di corsier
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fu di stral colto da qualche ¶ licio arciero o
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egli dicea, ¶ o guerrier da balestra, o vitupèri! ¶ Non
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su per l'onde da Cauro s'avvicina, ¶ e
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con infausti segni ¶ Giove da tanto ne distolse. Or
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mistìo, sendo una gente ¶ da più parti raccolta. A
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Contesa ¶ insazïabilmente furibonda, ¶ che da principio piccola si leva
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n'ode il fragor da lungi in cima al
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è la lor pelle ¶ da rintuzzar delle vostr'armi
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ritrovâr la morte. ¶ Chi da ferite illeso, e da
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da ferite illeso, e da Minerva ¶ per man guidato
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il vincitore, e trarli ¶ da' compagni li fece alle
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del fabbro Armònide, Fereclo ¶ da Merïon fu spento. Era
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Ma domo ¶ non restò da quel colpo Dïomede, ¶ che
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figlio Enea, superbi ¶ cavalli da battaglia. Ove n'avvegna
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voi, pria di ristarvi ¶ da questa zuffa, nel suo
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aditi sacri ¶ Enea messo da Febo, e per lui
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seme. ¶ Scagliasi ei dunque da Minerva spinto ¶ nella folta
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affannoso ricreògli il core. ¶ Da Marte intanto e dall
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le guide. ¶ Si dispicca da questo e scorre avanti
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ascese ¶ sovra il cocchio da canto a Dïomede ¶ infiammata
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altro qualunque ¶ nume nascevi, da gran tempo avresti ¶ sorte
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assaliro; più volte or da quel lato ¶ ed or
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quel lato ¶ ed or da questo con incerte penne
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niuno accorse allora, ¶ niun da morte il campò. Solo
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asta d'Ulisse; Aretaon da Teucro. ¶ D'Antìloco la
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sì ch'ei respinse ¶ da sé con mano il
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Sisifo fu nato ¶ Glauco; da Glauco il buon Bellerofonte
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Bellerofonte, ¶ solo e consunto da tristezza errava ¶ pel campo
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orme ¶ de' viventi fuggìa. Da Marte ucciso ¶ cadde Isandro
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dolce ¶ vino la spuma da libar ti rechi ¶ primamente
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di noi tutti ¶ inviata da Giove alta sciagura. ¶ Né
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solcando il vasto mare, ¶ da Sidon conducea quando la
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di qua pria che da' Greci accesa ¶ venga a
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dispogliarlo non osò, compreso ¶ da divino terror. Quindi con
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consente, ¶ no, questo cor. Da lungo tempo appresi ¶ ad
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si combattea. ¶ Così dirassi da qualcuno; e allora ¶ tu
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infin che Troia ¶ cada: da che la sua caduta
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a cimentarsi in campo ¶ da solo a solo col
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tuo dolor, né spinto ¶ da bellicosa gara avventurarti ¶ con
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così gli tolse che da Marte egli ebbe, ¶ armi
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Ettore, or chiaro ¶ saprai da solo a sol quai
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i due campioni ¶ più da vicino si ferìan, se
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catena, ed alto ¶ tutte da quella penderan le cose
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augel, cui spinto ¶ conobbero da Giove, ad affrontarsi ¶ più
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alto consiglio s'adempìa), da quando ¶ primamente disgiunse aspra
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interprete di sogni (ché da Giove ¶ anche il sogno
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Per Apollo ¶ che pregato da te ti squarcia il
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che a Clitennestra pur, da me condutta ¶ vergine sposa
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volte e quattro ¶ ricompensa da noi, se Giove un
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Dio ne plachi che da lunge impiaga. ¶ Lo guatò
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un mio naviglio, e da' miei fidi ¶ io la
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preghiera, io spesso ¶ partendomi da Pilo e dal lontano
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potrìa pareggiarli. E nondimeno ¶ da quei prestanti orecchio il
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s'abbia in pace ¶ da' Greci il dato guiderdon
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un sùbito pianto, ¶ e da' suoi scompagnato in su
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la figlia, ¶ la fanciulla da' Greci a me donata
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sola fra gli Dei da ria sciagura ¶ Giove campasti
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Dei nomato è Briarèo, ¶ da' mortali Egeóne, e di
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tutti ad un tempo da' lor troni i numi
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Sempre t'è caro da me scevro ordire ¶ tenebrosi
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tempo è pure ¶ che da te nulla cerco e
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l'infortunio estremo ¶ preparato da Giove. Or tu ben
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a te son io ¶ da Giove che dal ciel
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pingui ¶ greggi Tieste, e da Tieste alfine ¶ nella destra
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nostri. Ma li molti ¶ da diverse città raccolti e
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nono anno si volge ¶ da che giungemmo, e già
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forse ¶ far qui tutti da re? Pazzo fu sempre
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città spoglie prescelte ¶ e da noi date a te
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piede, ¶ prezzo del figlio da me preso in guerra
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me preso in guerra, ¶ da me medesmo, o da
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da me medesmo, o da qualch'altro Acheo? ¶ O
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delle vesti ¶ tutto nudo, da questo almo consesso ¶ non
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tetti. ¶ Se a navigante da vernal procella ¶ impedito e
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di prominente scoglio, flagellato ¶ da tutti i venti e
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tutti i venti e da perpetue spume. ¶ Si levâr
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il prega ¶ di camparlo da morte nella pugna. ¶ Ma
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immortal la prezïosa ¶ egida da cui cento eran sospese
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così le genti achee da navi e tende ¶ si
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prore al mar fidate ¶ da questi prodi, e tutte
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esperta gente ¶ nel ferir da vicino. Uscìa con essa
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Etòli la somma signorìa ¶ da che la Parca i
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navi han seco. ¶ Nove da Rodi ne varâr gli
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Nirèo tre navi conducea da Sima, ¶ Nirèo d'Aglaia
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Famoso arciero li reggea da prima ¶ Filottete; ma questi
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nella sacra Lenno, ¶ ove da tetra di pestifer angue
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figlio d'Evemone Eurìpilo ¶ da quaranta carene accompagnato. ¶ D
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di quaranta antenne. ¶ Venti da Cifo e due Gunèo
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ogni parte. È detto ¶ da' mortali Batièa, dagl'immortali
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che d'Arisba venne ¶ da fervidi portato alti cavalli
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corpo o caprïolo, ¶ spinto da fame a divorarlo intende
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un valoroso ¶ ti suspicâr da prima, e or sanno
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navale antenna ¶ fende, vibrata da gagliardi polsi, ¶ e nerbo
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chiama. ¶ E che vuole da me l'Onnipotente? ¶ Teti
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assise ¶ (cesso a lei da Minerva il proprio seggio
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il sono ¶ sovra tutti, da che sì furibondo ¶ agli
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pietade o riverenza speri ¶ da quell'alma crudele e
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l'offesa, ¶ ch'ei da codardo non morì, ma
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bacin, versò coll'altra ¶ da tersa idria l'umor
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compresi abbandonate ¶ la città, da che spento è il
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tu ricevi, ¶ deh ricevi da me questo bel nappo
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veglio ¶ entrò non visto da veruno, e tosto ¶ fattosi
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padre, ¶ il padre tuo da ria vecchiezza oppresso ¶ qual
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questo punto ei forse ¶ da' potenti vicini assediato ¶ non
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ogn'istante riveder tornato ¶ da Troia il figlio suo
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mi venìano gli altri ¶ da diverse consorti, e i
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disprezzato ¶ dagli uomini e da' numi. Ebbe Pelèo ¶ al
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al nascimento suo molti da Giove ¶ illustri doni. Ei
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la levâr dal foco. ¶ Da nitido canestro Automedonte ¶ pose
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ch'altro non seppi ¶ da quel punto che piangere
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e vesti altre vellose ¶ da ricoprirsi. Obbedïenti al cenno
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corrente giunti ¶ del genito da Giove ondoso Xanto ¶ nell
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il duol che tragge ¶ da tutti gli occhi cittadini
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il suo giro compì da che lasciato ¶ ho il