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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Luigi Pirandello, L'imbecille, 1922

concordanze di «da»

nautoretestoannoconcordanza
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cuojo, con un cuscino da letto, sudicio, tutto strappato
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uscio a vetri che nella sala di redazione
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altro uscio, a destra, nelle stanze di abitazione
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immobile, avrà un berretto da viaggio in capo, dalla
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e là, una barbettina da malato, sotto i biondi
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come Costanova. E sa da che dipendono le sorti
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mia. Lei vende carta da giornali? ¶ Commesso viaggiatore: Sì
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Commesso viaggiatore: Sì, anche da giornali. A prezzi di
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le carte. ¶ Secondo redattore: Da orbi! ¶ Primo redattore: Orde
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della propria vita, è da imbecille - ¶ Primo redattore: - che
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Terzo redattore: - e perché, da imbecille? - ¶ Primo redattore: - se
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addosso! ¶ Quarto redattore: Legnate da levare il pelo! ¶ Poi
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Così è morto proprio da imbecille! ¶ Primo redattore: Basta
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credo debba ancora tornare da Borgo. ¶ Paroni: Che peccato
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che si è ucciso da imbecille». ¶ Paroni: E non
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in piedi. ¶ Paroni: Torni da Roma? ¶ Luca: Da Roma
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Torni da Roma? ¶ Luca: Da Roma. Ridotto come mi
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per commettere veramente. E da imbecille, sì, tu hai
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a me, non hai da poco finito di dire
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altro, delle vostre gare da buffoni; o se no
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costerebbe nulla il farlo. Da bravo repubblicano, sei libero
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vedo ormai, se sapessi, da così lontano! E mi
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non essere chiamato imbecille da Mazzarini, o da qualche
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imbecille da Mazzarini, o da qualche altro, avrebbe dovuto
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firma. Vuoi altro? ¶ Luca: Da' qua. ¶ Paroni (porgendogli la