Federigo Tozzi, Gli egoisti, 1923
concordanze di «da»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1923 | che sporgeva, facendosi innanzi da sè. Ma egli ne | ||
2 | 1923 | anche nella sua anima. Da prima, non ci aveva | ||
3 | 1923 | costretto a farsi mantenere da una sua zia di | ||
4 | 1923 | che avrebbe potuto aiutarlo da vero. E, sebbene questa | ||
5 | 1923 | forte e intelligente; rinnovata da tutte le regioni d | ||
6 | 1923 | di corridoio che serve da stanza d’aspetto, per | ||
7 | 1923 | folti; divisi dalla scriminatura da una parte. Gli disse | ||
8 | 1923 | mezza voce: ¶ — Quanto avrei da fare! E non ho | ||
9 | 1923 | Quando si vuol bene da vero... ¶ — Io mi stanco | ||
10 | 1923 | Perchè non vuoi bene da vero. ¶ Il Giachi ridacchiò | ||
11 | 1923 | Non aveva voluto andare da Albertina benchè avesse pensato | ||
12 | 1923 | ch’egli non aveva da mangiare. Dentro, cantavano accompagnandosi | ||
13 | 1923 | assicurarsi se erano liete da vero; non ci credeva | ||
14 | 1923 | sentì correre la pioggia da un capo all’altro | ||
15 | 1923 | dita il mangiare accattato, da un cartoccio, rotto. Pensò | ||
16 | 1923 | si sentì commuovere. E, da dove era, cercava di | ||
17 | 1923 | e mai era separato da esso. Ad un tratto | ||
18 | 1923 | la fanfara si allontanò da una parte ed egli | ||
19 | 1923 | una parte ed egli da un’altra; e, per | ||
20 | 1923 | e impaziente, andò subito da Albertina. Per la strada | ||
21 | 1923 | aveva quasi un desiderio da farlo piangere. ¶ Ma dopo | ||
22 | 1923 | queste tristezze erano compensate da certe lucidità quasi magiche | ||
23 | 1923 | e disse che aveva da trovare un amico. ¶ Poi | ||
24 | 1923 | emozioni, che si legavano da sè l’una con | ||
25 | 1923 | dovuto attendere che ritornasse da sè; un poco umiliato | ||
26 | 1923 | la notte aveva lavorato da vero. Si provò a | ||
27 | 1923 | dire così. ¶ Gli venne da piangere; perchè le stesse | ||
28 | 1923 | venire mai al punto da dove erano cominciati; come | ||
29 | 1923 | Giachi la voleva lasciare da almeno due anni, e | ||
30 | 1923 | mattina, Dario volle andare da lui; perchè si decidesse | ||
31 | 1923 | hai? Non dovevo venire da te? ¶ — Non lo so | ||
32 | 1923 | io, che non ho da mangiare, come dovrei essere | ||
33 | 1923 | la mano. ¶ Dario escì. Da tre anni non rivedeva | ||
34 | 1923 | gli erano restati soltanto da una parte; ed egli | ||
35 | 1923 | signore, hanno l’aria da prostitute di lusso. ¶ Egli | ||
36 | 1923 | Carraresi la fissava sovente, da sotto le ciglia; e | ||
37 | 1923 | come quando era invasato da qualche idea violenta, esprimeva | ||
38 | 1923 | a mettere in bocca da quanto gli tremavano le | ||
39 | 1923 | stupida e insulsa. Io, da qui innanzi, non amerò | ||
40 | 1923 | a bevere; ma, quasi da per tutto, affondavano con | ||
41 | 1923 | degli altri ponti; che da lì parevano buchi. ¶ Sotto | ||
42 | 1923 | benchè temesse di passare da debole. Eppure non si | ||
43 | 1923 | guarirlo. Le veniva anche da piangere. ¶ Dario non riesciva | ||
44 | 1923 | e turchino. ¶ C’era da per tutto un silenzio | ||
45 | 1923 | Gavinai si lasciava accarezzare da questo silenzio, sentendosi prendere | ||
46 | 1923 | Benchè avesse dormito come da tante notti non gli | ||
47 | 1923 | tre portavano tanti fiori da indolenzirsi le braccia. Come | ||
48 | 1923 | Io me ne vado da Roma; e sento che | ||
49 | 1923 | parevano amanti, quasi nascosti da un vassoio di pasticcini | ||
50 | 1923 | le labbra come ingrossate da innumerevoli piegoline sottili. Non | ||
51 | 1923 | con i vetri coperti da tendine verdi, dietro il | ||
52 | 1923 | non passi nessuno? ¶ — Andiamo da Piazza Colonna. ¶ Il Carraresi | ||
53 | 1923 | compiere un’impresa difficile: ¶ — Da dove? ¶ Allora, Dario l | ||
54 | 1923 | necessario ripulire l’Italia da questa gente, e non | ||
55 | 1923 | essere italiani, c’è da vergognarsi. Ma bisogna rasare | ||
56 | 1923 | comprendendo che doveva allontanarsi da Dario. ¶ Ma le veniva | ||
57 | 1923 | Dario. ¶ Ma le veniva da piangere; e, allora, non | ||
58 | 1923 | corallo. Non aveva, dunque, da portare a casa nessuna | ||
59 | 1923 | lei, non aveva niente da confidare; singhiozzando di riconoscenza | ||
60 | 1923 | torbo e verdastro; e, da ogni parte, su le | ||
61 | 1923 | vi brillava uno specchietto da allodole; e due cacciatori | ||
62 | 1923 | approfittarne, e gli rispose: ¶ — Da quando ami me. ¶ — Perchè | ||
63 | 1923 | hai sempre paura che da me non lo sappia | ||
64 | 1923 | la portasse via, allontanandola da lui sempre di più | ||
65 | 1923 | sonnecchiato in treno; affranta da una stanchezza che ora | ||
66 | 1923 | e il temporale scendeva da un’altra parte. Anche | ||
67 | 1923 | rammarico quasi doloroso. Lampeggiava da dietro Monte Mario, tutto | ||
68 | 1923 | stato incapace a muoversi da lì. ¶ Ebbe una gran | ||
69 | 1923 | miseria; e non trovava da lamentarsene. Perciò, si promise | ||
70 | 1923 | insieme; come facevano ormai da qualche settimana. Si sederono | ||
71 | 1923 | rimasto attaccato a lui da qualche matassa che finalmente | ||
72 | 1923 | dovuto staccarsi. ¶ CAPITOLO XII. ¶ Da un mese era partita | ||
73 | 1923 | Gli pareva dovesse rifarsi da capo a vivere secondo | ||
74 | 1923 | forse, lo avrebbe tolto da ogni indecisione. Non sentiva | ||
75 | 1923 | ti fai vedere più da nessuno. Non si sa | ||
76 | 1923 | una signorina che conosco da ieri, trovasse chi le | ||
77 | 1923 | chi le volesse bene da vero. Perciò ho pensato | ||
78 | 1923 | non avesse potuto staccarsi da quella vita sempre peggiore | ||
79 | 1923 | che tutto era finito da sè. ¶ Ma Dario provava | ||
80 | 1923 | possibile che ti innamori da vero? ¶ — Io spero di | ||
81 | 1923 | si discostò un poco da lui; per evitare d | ||
82 | 1923 | nani erano spuntati, quasi da per tutto, tra le | ||
83 | 1923 | nebbiosi. ¶ Come poteva escire da quella solitudine, che gli | ||
84 | 1923 | immensa. ¶ Non poteva morire da lì a tre giorni | ||
85 | 1923 | e di puledri ridiscendendo da un poggetto erboso. ¶ CAPITOLO | ||
86 | 1923 | una buca colmata male; da dove era stata tolta | ||
87 | 1923 | parevano di una dolcezza da sbalordirla. Ne restava come | ||
88 | 1923 | più. E fu presa da una passione per Dario | ||
89 | 1923 | niente; perchè era staccata da ogni realtà. Le dispiaceva | ||
90 | 1923 | tentavano di scuoterla bruscamente da quel suo sentimento assoluto | ||
91 | 1923 | che doveva restare protetto da lei stessa. ¶ Alla fine | ||
92 | 1923 | le parlassero. ¶ CAPITOLO XIV. ¶ Da qualche tempo Dario si | ||
93 | 1923 | Dario si era scordato da vero del Giachi, e | ||
94 | 1923 | ed egli aveva soltanto da pregare che gli fosse | ||
95 | 1923 | fino alla Via Salaria, da un casolare rosso della | ||
96 | 1923 | della strada, può essere da più di un uomo | ||
97 | 1923 | botto; a poca distanza da lui. Allora, quelle più | ||
98 | 1923 | certe sensazioni avute soltanto da ragazzo. ¶ La fede era | ||
99 | 1923 | giornata. ¶ Era sempre lontano da Roma, quando le stelle | ||
100 | 1923 | a credere che anche da un legno secco potesse | ||
101 | 1923 | di non farsi vedere da Dario; benchè sempre di | ||
102 | 1923 | la cipria uscita fuori da una scatola. Ma era | ||
103 | 1923 | cameriera quando, nella sala da pranzo, stava accanto a | ||
104 | 1923 | dietro un vetro chiuso da una cornice dorata. Dario | ||
105 | 1923 | Carraresi. Si sentiva prendere da questa nuova decisione; e | ||
106 | 1923 | lungamente come aveva fatto. ¶ Da se stesso non poteva | ||
107 | 1923 | corrisposto, non poteva scacciare da sè una specie di | ||
108 | 1923 | inteso; benchè fossero amici. Da Pistoia gli avrebbe scritto | ||
109 | 1923 | gli diceva. Andava via da Roma, senza portarne nulla | ||
110 | 1923 | debbono, anzi, vivere continuamente da soli e non dare | ||
111 | 1923 | giustificata volta per volta da occasioni caparbie, che non | ||
112 | 1923 | il tempo trascorso; separato da un taglio, del quale |