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Giuseppe Parini, Il giorno, 1801

concordanze di «da»

nautoretestoannoconcordanza
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1801
Lungo il picciol sentier da i curvi rami ¶ Fresca
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1801
che il Siculo terreno ¶ Da l'uno a l
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1801
te gli stanchi sensi ¶ Da i tenaci papaveri Morfèo
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1801
penduli metalli a cui da lunge ¶ Moto improvviso la
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1801
d'Aleppo ¶ Giunto e da Moca che di mille
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1801
fu d'uopo che da i prischi seggi ¶ Uscisse
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1801
alfin spietatamente ¶ Balzaron giù da i grandi aviti troni
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1801
del tenero idioma ¶ Che da la Senna de le
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1801
Lungo il fonte gentil da le bell'acque. ¶ Or
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1801
fia ¶ Non senza aver da te rimosso in prima
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1801
a lor talento ¶ O da te congedati escan costoro
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1801
versa onde odorate, e da le mani ¶ In limpido
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1801
dir forme a sciolti ¶ Da volgar fren concetti, onde
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1801
alma come questo schifo ¶ Da me pur chiede? E
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1801
E non potrò giammai ¶ Da poi ch'io strinsi
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1801
non togli ¶ A me da le mie man quest
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1801
arco e queste ¶ Armi da le mie spalle, e
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1801
lasso! ¶ Studiarti a torre da le languid'alme ¶ La
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1801
dama; ond'ella, scossa ¶ Da subito capriccio, a rannicchiarse
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1801
la bella amica ¶ Vagheggiata da molti: e talor breve
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1801
e scosse ¶ Pur or da lungo peso i casti
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1801
le scompiglia; e alfin da quella ¶ Alta confusion traggi
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1801
giunto ¶ Prima sarà che da' più strani eventi ¶ S
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1801
non curassi ¶ Ricever leggi da colui che venne ¶ Pur
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1801
e le matrone ¶ Che da i sublimi cocchi alto
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1801
in mille scritti ¶ Celebrata da' tuoi novella Aspasia ¶ Taide
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1801
ti beffe ¶ Qualor partendo da sì gravi studj ¶ Del
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1801
importune risa ¶ Che scoppian da' precordj, violenta ¶ Convulsione a
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1801
maestro elegante intorno spande ¶ Da la man scossa polveroso
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1801
Ecco che sparsa ¶ Già da provvida man la bianca
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1801
di monsù: nè sol leggi ¶ A la materia
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1801
ardisca ¶ Troppo accosto vibrar da la vil salma ¶ Fastidiosi
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1801
scalda. ¶ Ecco vien poi da cristallina rupe ¶ Tolto nobil
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1801
o le canore labbra ¶ Da la scena remota; o
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1801
parta ¶ Che il mirato da te vada superbo, ¶ Nè
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1801
come suol fastidioso insetto ¶ Da te fugga la noia
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1801
signor scender non lice ¶ Da le stanze superne infin
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1801
Uopo è talor che da gli egregi affanni ¶ T
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1801
Forma non abbia ancor da la man dotta ¶ Dell
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1801
il nodrisca; o che da ignote fronti ¶ Il più
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1801
Mura i Penati; e da le nere torri ¶ Signoreggiando
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1801
raro ¶ Pende il crin da la nuca, e l
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1801
lui narrar quel che da' padri suoi ¶ Nonagenarj udì
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1801
per la cittade; e da gli ombrosi ¶ Lor lontani
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1801
Temi il non mai da legge o verga o
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1801
cari lacci altrui, mentre da lunge ¶ Ad altra intorno
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1801
acuti ¶ Escano alquanto; e da la bocca poi, ¶ Compendiata
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1801
secolo mariti ¶ Quanto diversi da' nostr'avi! Un tempo
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1801
ambrosia le lusinghe scorrono ¶ Da le fraghe del labbro
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1801
fraghe del labbro; e da le luci ¶ Socchiuse languidette
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1801
e fu il signore ¶ Da i mortali distinto, a
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1801
ozj tuoi a te da i numi ¶ Concessa parte
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1801
s'appressa: e già da i servi ¶ Il morbido
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1801
Ella non sieda o da vicin col petto ¶ Ahi
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1801
tutti gli altri dei da le lor sedi ¶ Per
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1801
agita ¶ Ora i raccolti da la fama errori ¶ De
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1801
al senso ¶ Gusti otterran da lei. Tu dunque il
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1801
Vestiran nuove forme, or da le dita ¶ Fuggevoli scorrendo
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1801
già un guardo ¶ Sfugge da gli occhi tuoi, che
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1801
timor; però che Imene ¶ Da capo a piè fatollo
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1801
In van si spera ¶ Da la inerte lor man
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1801
s'oda commercio. ¶ Tale da i letti de la
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1801
i lumi ¶ Disdegnando volgea da i frutti aviti ¶ Troppo
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1801
del suo palato! Oh da' mortali ¶ Invidiabil anima che
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1801
A quel pietoso favellar da gli occhi ¶ De la
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1801
nova stagion gemendo vanno ¶ Da i palmiti di Bacco
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1801
Lo scompigliato pelo, e da le vaghe ¶ Nari soffiò
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1801
aita ¶ Parea dicesse; e da le aurate volte ¶ A
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1801
servi ¶ Asceser tutti; e da le somme stanze ¶ Le
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1801
vergine cuccia idol placato ¶ Da le vittime umane isti
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1801
esce al fine ¶ Come da inverso fiasco onda che
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1801
fianchi: e tu lontan da lei ¶ Co' Silvani capripedi
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1801
Ma negletto non già da gli occhi andrai ¶ De
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1801
gustata al marito, e da coloro ¶ Invidiata che gustata
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1801
sè le care luci da la testa ¶ Con le
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1801
animosa vergin di Dordona, ¶ Da i cavalier che l
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1801
Smarriti vergognosi balbettanti ¶ Trasse da le lor cave, ove
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1801
infermo signor chiedere aita ¶ Da la buona Salute; o
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1801
a gran tesoro, ¶ O da cortese man prestati, fièno
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1801
orecchio beva ¶ La dama da le tue labbra rapita
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1801
mortal che fuora esala ¶ Da i volumi famosi: e
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1801
scevra dal vulgo. Udrai da quelli ¶ Che ciascun de
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1801
la mensa; e sol da questo ¶ Plauso cerca ed
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1801
Sassone industre. E tu da i greggi ¶ Rustica Pale
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1801
begli occhi; e altrui cenno ¶ Che di sorger
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1801
di grucce, or via da lunge ¶ Vi confortate; e
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1801
turba convitata; e tu da un lato ¶ Sol con
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1801
e moto e norma ¶ Da duo dadi gittati attendon
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1801
segno! Ei trionfante allora ¶ Da la falange il suo
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1801
perle California estrema: ¶ E da' maggiori colli e dall
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1801
Or colui veggia ¶ Che da tutti servito a nullo
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1801
sorge; e del partir cenno: ¶ Ma non senza
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1801
sorridi. ¶ Al fin tu da te sciolto, ella dal
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1801
fin v'appressate. Ella da i lumi ¶ Spande sopra
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1801
tu sopra di lei da gli occhi versi ¶ Quanto
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1801
Qual primiera sarà che da gli amati ¶ Voi sul
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1801
trasse ¶ Il buon Tesèo da le Tenarie foci. ¶ Se
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1801
le Tenarie foci. ¶ Se da i regni che l
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1801
Il caro amico; e da i perigli estremi ¶ Sorge
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1801
qualch'uso ti fia. Da te mandato ¶ Con acuto
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1801
Tale sbadigliando ¶ Si lascia da la man lenta cadere
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1801
gola; ¶ E celato candor da i lini sparsi ¶ Effuso
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1801
i pargoletti amori, ¶ Che da la maestà de gli
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1801
Lor fantasie commoverà negato ¶ Da i mariti compenso a
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1801
prole ¶ La prima volta. Da le lucid'aure ¶ Fu
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1801
fere e gli uomini ¶ Da la fatica condannati dormono
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1801
me t'aggiri ¶ Lasso! da poi che in compagnia
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1801
o qual ti copre ¶ Da i nocenti vapor ch
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arretra, e tenta ¶ Liberar da la tua; e già
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1801
api: e a lei da tergo ¶ Pronta di servi
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felicità, che lei sepàra ¶ Da le ricche viventi, a
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1801
m'arresto; e qui da loro ¶ Nuove del mio
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1801
Il grave Canapè. Sola da un lato ¶ La matrona
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1801
cigne, ¶ A reggerlo vi vaghe colonne, ¶ Che del
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ritrasser le amiche; e da lo sguardo ¶ De' maligni
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Ah perchè mai ¶ Vinto da insana ambizione uscìo ¶ Fra
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guida: ¶ L'altro piove da gli occhi atro vapore
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1801
occhi atro vapore; ¶ E da la bocca sbadigliante esala
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1801
ratto o signor, fuggi da tanto ¶ Pernicioso influsso: e
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1801
gli uni ¶ Di fanciulli nome; e quelli adulti
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1801
garzon, che con maestri ¶ Da la scutica sua moti
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1801
è l'eroe, che da la guancia enfiata ¶ E
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1801
già sei lustri ¶ Volgon da poi che il bel
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le sue mense. Altri vanto all'else ¶ Lucido
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furtivo: e l'un da tergo all'altro ¶ Il
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1801
del colpo a sè plauso. ¶ Qual d'ogni
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1801
preservar, che torna ¶ Doman da i chiostri, ove il
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1801
la vasta quiete osa da un lato ¶ Romper con
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1801
fra i celibi già da molti lustri ¶ Memorati nel