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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Aldo Palazzeschi, Il codice di Perelà, 1911

concordanze di «da»

nautoretestoannoconcordanza
1
1911
leggero, l’ho guardato da vicino. ¶ – Ah! Ah! Ah
2
1911
d’un leopardo, leggeri da balzare nell’aria, lanci
3
1911
carpire ali agli uccelli da usare quale arma. Acciaio
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1911
per lo spazio, portate da una nube di fiori
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1911
Corte vi attende circondato da tutti i gentiluomini. ¶ – Signore
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1911
fumo, non c’è da stupirsi. ¶ – Scusate, siete nato
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1911
sicuro, cosa c’è da farla tanto lunga, nel
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1911
a poco a poco da quella spira calda che
9
1911
d’una materia diversa da quella di tutti gli
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1911
per lavarlo dal peccato... ¶ – Da giovani dovevano essere delle
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1911
è sempre stato così da che mondo è mondo
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1911
Perelà, un uomo purificato da ogni immondezza umana. Questo
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1911
Due di voi corrano da Sua Maestà che attende
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1911
non c’è nulla da temere da parte sua
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1911
è nulla da temere da parte sua. Che stia
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1911
per di più eseguite da un ottimo calzolaio. ¶ – Quelle
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1911
così attratto a risalire, da dovermi reggere forte per
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1911
dame della città telefonano da ogni parte per assumere
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1911
uomo come voi, è da me altissimamente considerato. Sono
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1911
sovente è in condizioni da far pietà, una schifezza
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1911
c’è un minuto da perdere, e sono corso
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1911
perdere, e sono corso da voi. Tutte le cose
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1911
già caduto chi sa da quanto, è un fatto
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1911
brivido che anima e la vita. Chi mi
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1911
fa vedere gonfiato o da gonfiare? ¶ – Che cosa? ¶ – Il
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1911
inventa le verità dette da un altro, e finisce
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1911
cosa: come siete capitato da queste parti? Che cosa
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1911
andarle giù. Ogni tanto uno scrollone e ne
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1911
se ne ricorda e un altro scrollone: ciac
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1911
più stretta intimità. ¶ – Come da tanto non s’era
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1911
d’essere. ¶ – Contiamo fino da ora sulla vostra delicatezza
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1911
che si possa ottenere da una donna. ¶ – Quello che
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1911
per ciò. ¶ – Un rudero da gettare nel fuoco. ¶ – Con
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1911
Ne assaggia un sorsettino da ciascheduna. ¶ – Due gocciole. ¶ – No
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1911
Che amore. ¶ – Ah! ¶ – Anche da me, non è vero
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1911
non è vero? ¶ – E da me proprio niente? Volevo
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1911
mie care, è morbido da svenire, sentite. ¶ – Uh! ¶ – Incredibile
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1911
dire? ¶ – Io m’intendo da me. ¶ – Taci, sciocchina, che
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1911
per voi. ¶ – E se da tutte saprete la stessa
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1911
profitto sì e no da un po’ d’amore
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1911
c’è l’equivalente da parte loro, l’atto
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1911
non conosco e che da alcuni minuti mi segue
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1911
di non essere osservata da anima viva. La mia
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1911
Perelà non è uomo da far certe cose. ¶ – Purtroppo
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1911
che non poteva avere da me lo slancio e
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1911
questa terra. ¶ – Una generosità da favola. ¶ – Era una cosa
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1911
A me sarebbe scappata da un pezzo. ¶ – Voi sapete
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1911
una grossa vedova, allontanando da me l’interesse degli
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1911
Due settimane dopo fu da mio padre un amico
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1911
La mattina seguente fuggii da mio padre, e gli
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1911
di chi abbia tempo da perdere per ascoltare i
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1911
signor Perelà, è roba da crepare. ¶ – Tacete, questo Carlomignolo
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1911
stessa, e già invasa da quella inesplicabile e naturale
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1911
Tu hai uno stomaco da struzzo. ¶ – Peccato che non
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1911
grande, l’inesprimibile sollievo da uno stato di sazietà
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1911
abbandona in una maniera da fare schifo, non ha
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1911
conto del poverino risate da reggersi la pancia. «La
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1911
di educanda venivo assalita da brividi perturbatori, una febbre
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1911
labbro inferiore, in modo da lasciare scoperto quel tanto
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1911
spasimo. Io nacqui rivestita da almeno mille mantelli, impalpabili
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1911
i primi anni ebbe da togliermi tanti di quei
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1911
schiacciata e oppressa come da centinaia di cappe di
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1911
liberavano ad ogni istante da un mantello. ¶ «Mio marito
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1911
mio indirizzo e atti da trivio. Io lo fissavo
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1911
un’aria tanto riservata da fartene cascare una dozzina
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1911
e rassegnata al punto da non esser capace di
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1911
poltrona invaso sempre meglio da una famosa paralisi che
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1911
ch’io mi allontanassi da lui che per brevissimi
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1911
caro e inseparabile compagno da quando ero giovinetta e
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1911
gli somministrò certe presine da prendersi ogni sera in
71
1911
disteso a pochi centimetri da me, dalla mia guancia
72
1911
orlo dell’abisso, ma da quel giorno non riuscii
73
1911
disteso a pochi centimetri da me, dalla mia guancia
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1911
aristocratico e stanco, stanco da non potersi descrivere, di
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1911
faccia, lo sguardo fissava da una maggiore profondità e
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1911
quell’ora, ero invasa da un’oppressione... assalita da
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1911
da un’oppressione... assalita da un’inquietudine ignota... avevo
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1911
distanza dalla mia, e da quella volta ci incontrammo
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1911
disperata, attesi sentendomi penetrare da un’angoscia che mi
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1911
paura, per lasciarmi guidare da una fantasima: la paura
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1911
posso insegnare un giuoco da Regina, quello che si
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1911
di spade. I Re da questa parte. Alzo un
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1911
nuovi Re, nuovi cuori da trapassare, nuove spade, nuovo
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1911
soltanto, nulla volle imparare da me, ritenne questa parola
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1911
Regina Cleofe vi è da cinquant’anni: è la
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1911
di piazza farmi accompagnare da mia cugina Papavero, per
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1911
disinvoltura. ¶ – Che sicurezza. Sicurezza da Re. ¶ – Diciamolo fra noi
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1911
cosa che succede sempre... da vero Re. ¶ – Chi lo
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1911
sai, è stimato, adorato da tutti. ¶ – Lui, in piedi
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1911
meglio, troppo di meglio da occuparci. ¶ – Come è sconcertante
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1911
perché quando arrivò entrò da quella porta. ¶ – Ah, sì
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1911
non lo sapevi? Entrò da porta Calleio, per questo
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1911
scritto il suo nome. Da oggi non è più
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1911
fare? ¶ – Che? ¶ – Dobbiamo incominciare da stasera a non perderlo
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1911
Possiamo conciarlo in maniera da fargli scrivere tutto quello
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1911
un bambino, un bambino da prendere a schiaffi. ¶ – Che
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1911
nostro particolare interesse e da quello del nostro partito
98
1911
di avere anche lui da uomo i medesimi interessi
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1911
membro. ¶ – Unico e solo. ¶ «Da lui non possiamo attenderci
100
1911
Sapete che ho pianto. Da quanto ero commossa ho
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1911
potevo più. ¶ – E così... da domani avrete anche voi
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1911
ciminiera. ¶ – Guarda, guarda, va da Perelà. ¶ – E come la
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1911
perfezionato anche le feste da ballo. ¶ – Delicata espressione... delicata
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1911
un paio di stivali da caccia o da cavalcata
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1911
stivali da caccia o da cavalcata? ¶ – Sono tanto belli
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1911
essere immondo è qui da un’ora e non
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1911
a vederlo? È circondato da tanta gente... Entra da
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1911
da tanta gente... Entra da una porta e prima
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1911
che sia possibile esce da quell’altra. Quale? Non
110
1911
Non si sa mai da quale porta entra il
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1911
entra il Re e da quale uscirà. Oggi è
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1911
vettura attende. Perelà, seguìto da tre gentiluomini, si reca
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1911
avevo trovato l’uomo da potere amare, e poi
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1911
nulla è lecito sperare da voi, ebbene... io sono
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1911
io sono come voi da venerdì, quando vi ho
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1911
amore. L’amore nasce da un incontro, è una
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1911
prato rotondo è circondato da un viale dove i
118
1911
e la vita intrecciata da esse, le teste unite
119
1911
abbassa la fronte, ferito da quel pugnale, e segue
120
1911
di lunghissimi silenzi rotti da parole tronche e rade
121
1911
un verde abbagliante, fiancheggiato da pioppi che riflettono le
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1911
La cella è rischiarata da pochi raggi che filtrano
123
1911
La faccia è coperta da un vello oscuro, e
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1911
di una bocca sformata da urango. È coperto di
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1911
attesa dell’apocalisse. ¶ Ma da una finestra che s
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1911
merda. ¶ Dopo di che, da tutte le finestre di
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1911
maniere. ¶ I postiglioni saltano da cavallo per sottrarsi al
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1911
o inguantate squisitamente, sporgersi da una finestra in tutta
129
1911
molti giorni onde lavarla da tanta immondezza, da tanta
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1911
lavarla da tanta immondezza, da tanta infamia. E per
131
1911
e il modo venne da sé. Nella capanna dove
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1911
gendarme in alta uniforme il cambio ogni due
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1911
Roma è stata ricostruita da un pezzo. Napoleone s
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1911
parla con Santa Caterina da Siena. Prendete, prendete pure
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1911
la testa degli uomini. Da essa, dai suoi grappoli
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1911
trovarsi davanti a lui da un momento all’altro
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1911
tanto scolpita nella coscienza da prenderne il posto per
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1911
La persona temuta tanto, da molti anni era morta
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1911
a tale scoperta, dette da quel momento segni d
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1911
la mente meglio organizzata, da lasciare perplessa sul conto
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1911
tenuto per i polsi da due robusti infermieri. Impazzì
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1911
mentre s’era gettato da una torre alta cento
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1911
perché? Perché li tenga da lui il più lontano
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1911
c’è viene soltanto da lui, è tutto suo
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1911
lui, e si dovrebbe da esse lanciarsi ad ogni
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1911
prevenire, può essere assalito da una crisi, quando vede
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1911
di questi vengono sovvenzionati da lui, vive fra essi
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1911
che vi osservi attentamente. Da alcuni giorni esercitate il
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1911
che si possa immaginare, da menti come queste non
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1911
così evidente del nulla da dire e del vuoto
151
1911
Re non ho che da suonare un campanello e
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1911
della mia vita fuori da questo paradiso terrestre. Badate
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1911
segreto che mi distingue da tutti. Il pazzo comune
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1911
emetterò ottantotto grida acutissime, da trapanare il cranio a
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1911
è quello che aspettano da me, sono tutti in
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1911
rispettabile. Allora mi vesto da menestrello, e suonando la
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1911
sotto un balcone, quindi da dittatore. Mi piace spogliarmi
158
1911
settantacinque metri e illuminata da potentissimi riflettori elettrici. Rimasi
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1911
È bene sappiate che da quel giorno Delfo è
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1911
giorno Delfo è abitato da quelli di Dori e
161
1911
di Dori e Dori da quelli di Delfo. Da
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1911
da quelli di Delfo. Da tempi remotissimi i due
163
1911
una pietra veniva smossa da una parte che non
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1911
e neppure una vittima da piangere. Storditi dallo spavento
165
1911
d’un edificio poi. Da quel momento non contennero
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1911
aspettavano il mostruoso disegno da gente così infida, così
167
1911
fra i due paesi da quel giorno regnarono sempre
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1911
chi non ha tempo da perdere. ¶ – Ah! ¶ – Eh! ¶ – Ih
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1911
nelle ore libere, corsero da lei, essa non sapeva
170
1911
essa non sapeva nulla, da tre giorni non lo
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1911
giorni prima era stato da lei l’ultima volta
172
1911
per di dentro, ma da impercettibili fessure si insinuano
173
1911
a circa due metri da terra, pende una catena
174
1911
composte sulla pancia rotondetta da parere un minuscolo Budda
175
1911
e il silenzio rotto da sussurri, il prodotto di
176
1911
mente un simile sospetto? ¶ – Da quando lui è qui
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1911
questo, intanto, lo si per sicuro. Perelà gli
178
1911
e con la voce da beccafico, i baffi aghiformi
179
1911
così fine sulla costola da sembrare una lama di
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1911
penetrarvi? Come poteva perdersi da sola, quell’anima, se
181
1911
ed è questa precisamente: da un pezzo nella nostra
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1911
mondo dovesse diventar suo da un momento all’altro
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1911
questa sua leggerezza... Convinzioni da capo scarico... eresie da
184
1911
da capo scarico... eresie da miscredente della peggiore specie
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1911
se avete qualche cosa da dire tocca a voi
186
1911
Mi basta poco, tanto da potervi sputare in capo
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1911
non va, non è da voi, non sta bene
188
1911
dove e chi sa da chi. ¶ – Aspetta tutti i
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1911
ci fosse stato mandato? ¶ – Da chi? ¶ – Non lo so
190
1911
stata tesa, di sicuro. ¶ – Da chi? ¶ – Da qualcheduno. ¶ – E
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1911
di sicuro. ¶ – Da chi? ¶ – Da qualcheduno. ¶ – E noi ci
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1911
E se fosse mandato da Dio anche questo? ¶ – Impossibile
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1911
Se se ne andasse da sé sarebbe meglio. ¶ – Fatelo
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1911
cose complicate. ¶ – Lasciatevi guidare da me che sono il
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1911
il popolo farà giustizia da sé medesimo, lo massacrerà
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1911
vigliaccheria! ¶ – Phue! ¶ – Deve finire da vigliacco. ¶ – Ci avrebbe bruciati
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1911
una decisione sul contegno da adottare di fronte all
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1911
tutte le altre volte da perfetto gentiluomo? Forse la
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1911
azzurro, lo attraevano tanto da dover fare uno sforzo
200
1911
punirlo. Chi sa che da lontano non potesse nuocere
201
1911
supremo consesso, possiamo figurarci da lontano che cosa abbiano
202
1911
la lama fosse passata da una parte all’altra
203
1911
in mezzo sarebbero passati da una minchioneria all’altra
204
1911
non farlo passare troppo da colpevole, ma se dovesse
205
1911
resticciolo li aveva accompagnati da tali riserve... Lo odiavano
206
1911
giorno dopo sarebbe passato da lei un amministratore per
207
1911
sommamente pesante e afoso da cui gli pareva sentirsi
208
1911
la sua bellezza, assalito da una nausea naturale. Fissò
209
1911
il sole era tramontato da poco e incominciava ad
210
1911
phue!» e si scostò da lui quasi ne temesse
211
1911
a difenderlo, a liberarlo da quelle mani minuscole divenute
212
1911
tratto in tratto assalito da brividi che con violenza
213
1911
e gentiluomini, nulla, nulla da nessuno, nulla: furfanti, vigliacchi
214
1911
nulla: furfanti, vigliacchi! Soltanto da una donna ho potuto
215
1911
tutte le viltà imparate da loro, brucerò, avvelenerò, distruggerò
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1911
Giustizia è al completo. ¶ Da pochi minuti Perelà è
217
1911
gabbia dei colpevoli, circondata da dodici vigili in grande
218
1911
Quell’alzarsi e abbassarsi la sensazione di una
219
1911
essere difeso. ¶ – Ma non da una donna. ¶ – Dacché la
220
1911
Silenzio! ¶ – Non avete altro da dire? Si passi all
221
1911
cosa vi sembrò? ¶ – Affetto da psicopoloneuropatosclerosofilia. ¶ – Si attacca? ¶ – Eh
222
1911
sua propaganda, ecc.?... ¶ – Tanto da provocare un’epidemia. ¶ – Che
223
1911
con l’imputato? ¶ – Rapporti da nulla. ¶ – E che cosa
224
1911
male arti, ecc.?... ¶ – Arti da nulla. ¶ – Lo ritenete responsabile
225
1911
Sì, un giorno e da lontano. ¶ – Che cosa vi
226
1911
fareste? ¶ – Dato che ha da levarsi soltanto le scarpe
227
1911
Ca’ Mucchio Giacomina», silenzio! «da me visitata, trovasi affetta
228
1911
me visitata, trovasi affetta da contusioni gravi ed escoriazioni
229
1911
Bellonda, che cosa avete da dire? ¶ – Una parola soltanto
230
1911
e fischi si sollevano da ogni parte come l
231
1911
certa pomata color piombo. Da tre giorni fa da
232
1911
Da tre giorni fa da Perelà nel suo stabilimento
233
1911
farle qualcosa. ¶ – Che gente da poco è mai quella
234
1911
dell’altro. Io correrò da tutti i popoli della
235
1911
marchesa Oliva di Bellonda? ¶ – Da questo momento la marchesa
236
1911
sono... vinta, perduta, calpestata da tutti, e ora vi
237
1911
e ora vi parlo da vinta. Io posso, almeno
238
1911
vinta. Io posso, almeno, da vinta supplicare. Il vincitore
239
1911
suo appartamento e sorvegliato da quattro vigili in grande
240
1911
ancora. E far giustizia da sé, o illudersi di
241
1911
di lamiera e inchiavardato da chiodi enormi. Nella parte
242
1911
superiore una feritoia incrociata da due sbarre. Da quella
243
1911
incrociata da due sbarre. Da quella il recluso avrebbe
244
1911
Un bel viale fiancheggiato da cipressi, come i frati
245
1911
la città intera, che da un bacino centrale di
246
1911
occhio una regale corona. ¶ Da mezzogiorno le vie del
247
1911
cancellata del palazzo sbarrata da un cordone di militi
248
1911
necessaria preparazione verrebbe accolto da generale freddezza e diffidenza
249
1911
davanti come un tizio da nulla, pieno di preoccupazioni
250
1911
e non ha tempo da perdere, triste cosa, e
251
1911
ne abbia combinata una da pigliarsi con le molle
252
1911
chi non arriva, finché da qualche parte avremo la
253
1911
trattato con una raffinatezza da far rovesciare lo stomaco
254
1911
è nella via intricata da rumori e grida che
255
1911
stelle filanti s’intrecciano da finestra a finestra. Da
256
1911
da finestra a finestra. Da una finestra cade un
257
1911
quattro tamburi si fanno da parte verso le file
258
1911
Sciù! Crptù! Crplah! Crsciù! ¶ Da tutte le finestre piovono
259
1911
principio del viale fiancheggiato da cipressi, che apre l
260
1911
e mi voleste lontano da voi, lontano per sempre