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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ada Negri, Di giorno in giorno, 1932

concordanze di «da»

nautoretestoannoconcordanza
1
1932
sulla quale si bisbigliavano, da un po', cose crudeli
2
1932
verità, anche se non conforto, è pur sempre
3
1932
una verità. ¶ “Quanto piangere, da sola! Marco era morto
4
1932
uno dei due ha da restare anni e anni
5
1932
passa, e ogni tanto sangue. Il rimpianto di
6
1932
ad Amalia, amica mia da non so quant'anni
7
1932
po' sentire chi mi torto. Ciò non toglie
8
1932
al portiere che si le arie d'un
9
1932
per entrambi; ma soltanto da vedere. In mezzo a
10
1932
quante ore di treno da Cracovia, con apparecchio radiofonico
11
1932
bella l'abbiamo ancora da vedere, da godere; e
12
1932
abbiamo ancora da vedere, da godere; e che stiamo
13
1932
udita. ¶ “Eravamo a Varsavia da una notte e un
14
1932
disse: salgano un momento da me. Un momento solo
15
1932
salotto che serviva anche da tinello, tolse una lettera
16
1932
è la persona che da qualche tempo porta spesso
17
1932
mia povera Iside. È da lui che seppi dei
18
1932
cuore. Non c'è da aver quasi paura, d
19
1932
che sembrava un cencio da buttar via. E solo
20
1932
tardi, a guerra finita da un bel po', seppi
21
1932
il coincidere della lettera da Milano col nostro incontro
22
1932
Non, però, Irene Paloski. Da quel giorno ella è
23
1932
ripensarvi, mi sembra vissuta da un'altra me stessa
24
1932
disposta bene, con ordine: da un lato, a catasta
25
1932
che vi fiutavo era da ridare il fiato ai
26
1932
arte sua; ma che, da me, nelle giornate libere
27
1932
sta intraprendendo, il gran da fare che ha in
28
1932
fu offerto in cucina da Angí, sua amica e
29
1932
amica e protettrice fin da quando era ragazzo. Che
30
1932
ventott'anni: lo conosco da dieci, ma l'ho
31
1932
rugginosi: le schegge escon da sé quando gli pare
32
1932
del buon tempo. Prezzi da ridere, all'antica come
33
1932
del Lègora è morto da anni, e in bottega
34
1932
e di bonarietà: che lui per il primo
35
1932
e nuovi, finiti e da finire. Il pavimento è
36
1932
casa, e la legna da ardere che vi s
37
1932
o che so io da accomodare, per modo che
38
1932
volta che venne qui da me, domandai al Lègora
39
1932
di essere al mondo. Da circa dodici anni non
40
1932
un lungo pastrano nero, da uomo: in testa, mai
41
1932
La voce che usciva da quella bocca a taglio
42
1932
esercitata dalla direttrice; e da quella sottile, morbida, un
43
1932
consiglio. Il segreto veniva da lei mantenuto con scrupolo
44
1932
senso comune, ma piuttosto da un'esperienza che pareva
45
1932
del caso speciale; e da una base religiosa che
46
1932
lei in lunghe consultazioni da uguali a uguale, su
47
1932
sicuro, le ruvide mani da donna di fatica congiunte
48
1932
vita fino all'ultimo, da quel letto dava lezioni
49
1932
non esser rimasta schiacciata da qualche macchina. Di colpo
50
1932
il capo dai panni. Da questa parte non sono
51
1932
freccia, spinto in velocità da un ragazzone muscoloso, gambe
52
1932
che contengono le radici, da questa chiarità rosea che
53
1932
quest'ora innumerevoli volte, da immemorabile tempo; e che
54
1932
le armonie: qualcosa ha da morire, e si dibatte
55
1932
pur sapendo che ha da rinascere. Qualcosa d'infinitamente
56
1932
sempre vissuta e sempre da vivere? ¶ Sponda e argine
57
1932
di maschi appena tornati da scuola, pieni della voglia
58
1932
era portato, chi sa da dove, un pallone da
59
1932
da dove, un pallone da calcio, frusto, ammaccato; e
60
1932
lei, non c'era da dubitarne. Il maschio le
61
1932
male: poi mi venne da ridere. Mi divertivo a
62
1932
se non quello affibbiatole da me: la capitana: l
63
1932
che l'avesse ricevuta da qualcuno costretto a star
64
1932
per bene che tornava da scuola, accompagnata da una
65
1932
tornava da scuola, accompagnata da una donna anziana senza
66
1932
dove la mamma vegetò, da ultimo, paralizzata in una
67
1932
Amore»; e tant'acqua da allora è passata fra
68
1932
in là. Tutto ha da essere rinnovato. Se li
69
1932
Madonnina, invece, la conosce da tanti mai anni; e
70
1932
violacea negli sfondi, rotta da ombre di passanti: mattini
71
1932
stallazzo, ingombri di legname da costruzione, di mattonelle, carretti
72
1932
di mattonelle, carretti, arnesi da lavoro? E quelle finestracce
73
1932
con la faccia inverniciata da sembrar finta, gli occhi
74
1932
non ha piú nulla da custodire? La vecchia pensionata
75
1932
sono andati, gli scolaretti da istruire, da sgridare, da
76
1932
gli scolaretti da istruire, da sgridare, da amare: che
77
1932
da istruire, da sgridare, da amare: che l'illudevano
78
1932
è andata, la mamma da assistere. Ora se ne
79
1932
e dolciumi la sacca da viaggio. Il peso che
80
1932
la voleva proprio far da sé, chiara e sicura
81
1932
l'altra, lavora. Lavora da donna: cioè, ricama. ¶ Sul
82
1932
liste e fazzoletti, centri da tavola e sottocoppe. Son
83
1932
Ha portato con sé, da Sofia, un costume di
84
1932
stile trapassato in eredità da donna a donna nelle
85
1932
fatta leggere la mano da alcuno. Quanto alla linea
86
1932
e il tratto piú da uomo che da donna
87
1932
piú da uomo che da donna. Intelligente: le avvampava
88
1932
di mammola: la quale, da povera piccola impiegata, divenne
89
1932
po' di giardino, ereditata da una buona zia, che
90
1932
era parso d'essere, da quel tu, distrutta e
91
1932
eleganti: non veniva che da me, dove non trovava
92
1932
infallibile: aiutata, io penso, da un dono di chiaroveggenza
93
1932
dono di chiaroveggenza, sortito da natura come, dal poeta
94
1932
respirava il fluido emanante da lei. E quasi tutti
95
1932
presenti sperava di avere da lei l'annunzio della
96
1932
che s'era fatto da sé, nell'orbita della
97
1932
un angusto passaggio limitato da muraglie di torri mozze
98
1932
al quale s'accede da un altro passaggio ancor
99
1932
ancor piú angusto, e da cui si sbuca per
100
1932
malviventi che avevano questioni da risolvere: certe volte, urlacci
101
1932
avuto ben altro filo da sbrogliare, io. La masseria
102
1932
bestie, andare ai campi: da ragazza e da maritata
103
1932
campi: da ragazza e da maritata. Non mi si
104
1932
ha messo su famiglia da quelle parti e non
105
1932
mio uomo, poveretto, è da un pezzo che mangia
106
1932
osterie del confluente. E, da piccola, (gli svaghi dei
107
1932
Sepolcri m'accompagnavano dappertutto, da casa a scuola, da
108
1932
da casa a scuola, da scuola a casa; e
109
1932
Foscolo, allacciate fra loro da vicoli dove in due
110
1932
si passa, è tale da illudermi: mi ridà gli
111
1932
epigrafe commemorativa venne dettata da Vittorio Cian. Scriveva il
112
1932
intorno al cortile; ma da un lato è chiuso
113
1932
o di chiostro, aduggiate da alte muraglie grige. Povere
114
1932
ruzzar di bimbi. ¶ Tutto a credere che anticamente
115
1932
iscrizione latina, che data da piú secoli, è stata
116
1932
piú secoli, è stata da poco scoperta dietro l
117
1932
Non si può. È da affittare. Le chiavi le
118
1932
a tutti e ricevendo da tutti una porzione di
119
1932
prima all'ultima riga la misura dell'artista
120
1932
soppresse è il silenzio da lui tenuto su Napoleone
121
1932
sente unicamente suo, nato da lui. ¶ Forse nel suo
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1932
agli occhi: al punto da obbligarlo a ricorrere alle
123
1932
finito e lontano. ¶ Parte da Pavia verso la metà
124
1932
dolci e soavi palpitazioni», da lui piú tardi introdotti
125
1932
del Foscolo.» – Morí; ma da un suo pollone ne
126
1932
deserti che le fanno da difese di fortezza, creandole
127
1932
di traffico urbano giungono da vive arterie poco distanti
128
1932
di tutte isolata, visibile da lontano a chiunque, da
129
1932
da lontano a chiunque, da qualsiasi parte arrivi: poiché
130
1932
Confessioni è tale, che da quella sofferenza e da
131
1932
da quella sofferenza e da quella gioia non si
132
1932
cuore? Dove fuggire io da me stesso? Dove non
133
1932
alcuni, dello stesso Bonino da Campione, o di Matteo
134
1932
coi paramenti vescovili, vegliato da Dio e dagli angeli
135
1932
e dagli angeli, circondato da altri santi. Il tempo
136
1932
Pietro in Cieldauro (cieldauro da celle d'oro, soglie
137
1932
bronzo) venne fatta nel 1695 da alcuni muratori e fabbri
138
1932
varie e bizzarre vicissitudini, da una chiesa all'altra
139
1932
al 1900. Fu allora che da un gruppo di fedelissimi
140
1932
logoro, scavati nel mezzo da milioni di piedi come
141
1932
in Cieldauro; ed essa da martiro ¶ E da esilio
142
1932
essa da martiro ¶ E da esilio venne a questa
143
1932
dal suo sangue, castigate da' suoi rimorsi, dirette e
144
1932
ciò ch'era quaggiú da compiere fu compiuto. ¶ Sulla
145
1932
nell'intimo non ha da spiare nessuno. Un gesto
146
1932
Un gesto rude, venuto da lei, ha piú valore
147
1932
l'aria di venir da lontano, da un mondo
148
1932
di venir da lontano, da un mondo suo, dov
149
1932
tornare a nascere, ricomincerebbe da capo. ¶ ANGOLI ¶ Da questa
150
1932
ricomincerebbe da capo. ¶ ANGOLI ¶ Da questa piazzuola romita detta
151
1932
di giardini interni, sormontate da chiome d'alberi, le
152
1932
spettacolo delle viuzze scappanti da ogni lato come anguille
153
1932
ogni lato come anguille da un canestro. ¶ Se abitassi
154
1932
che vi coltiva fiori da vendita: la massa alberata
155
1932
cordiale, la loro ombra da quella delle conifere, degli
156
1932
case, e ora servono da abitazioni. Le prime furono
157
1932
di carità, di speranza da dire, una chiesa l
158
1932
d'un monito che da esse mi viene: reciso
159
1932
che si sostiene, lontana da tutto, abbandonata da tutti
160
1932
lontana da tutto, abbandonata da tutti, senza ragione d
161
1932
la muraglia che fa da scenario è appunto d
162
1932
l'uno interno, forati da numerosi ordini di finestre
163
1932
cavallone di forza, pungolato da un ragazzo, tira per
164
1932
bioonda...», non capisco se da una barca, o da
165
1932
da una barca, o da un prato, o dalla
166
1932
Non mutata in nulla, da quando la consacrarono i
167
1932
alla parete. Nient'altro. Da quanti anni? Il lume
168
1932
perdono celeste fosse sempre da ricevere; e ciascuno ch
169
1932
un suono d'organetto, da via Paolo Diacono. Nella
170
1932
in me esce, invisibile, da me, e danza, spensierata
171
1932
che poco mi rimarrà da vivere. ¶ L'organetto in
172
1932
Mi basta una cadenza da accompagnare piú col sogno
173
1932
ciottoli e case basse, da non sembrar vero che
174
1932
digruma fieno e paglia da un sacco pendente al
175
1932
capace: deve certo servire da cuccia al piccino che
176
1932
piattello per la questua. ¶ Da qualche finestra vien lasciato
177
1932
che sono in piedi da secoli e sudano l
178
1932
e sudano l'età da tutte le rughe, la
179
1932
camminante. Com'essi, mi l'impressione del nulla
180
1932
rotta, ma non turbata, da gruppi di ragazzi che
181
1932
ragazzi che giocano, sbucati da stradette laterali. Fra loro
182
1932
fisico? Mi lascio vincere da una strana curiosità di
183
1932
ha di belle davvero, da raccontare. Ma ora, ammansite
184
1932
signore, si direbbe, travestito da vagabondo: con un crespo
185
1932
d'una snellezza agile da corridore, il violino; e
186
1932
tanghi, di rumbe: interrotte da qualche languido motivo romantico
187
1932
violetti che azzurri, caviglie da niente, e tale un
188
1932
d'essere nel tempo da quando il tempo ebbe
189
1932
Porta Calcinara, a imparar da questi messeri come si
190
1932
e dandogli tali scossoni, da far temere si spacchi
191
1932
La morte è cosa da trastullarcisi su, mentre s
192
1932
e splendida e lusinghiera, da far gettare alla fanciulletta
193
1932
posto del torrente scomparso da secoli: poi risalire, ritrovare
194
1932
DI LENOR ¶ Quattr'anni, da che ho lasciato Assisi
195
1932
di partire dal mondo, da un pezzo era preparata
196
1932
avviene fra coniugi costretti da superiori necessità a vivere
197
1932
casa, ma irreparabilmente divisi da un fatto che renda
198
1932
per necessità, sé-anima da sé-corpo. Né s
199
1932
un anno al piú, da vivere. Invece si trascinò
200
1932
dell'ottobre scorso ricevetti da lei queste parole: ¶ «Saluti
201
1932
di tutto». ¶ Io sapevo, da Monica e da Peppina
202
1932
sapevo, da Monica e da Peppina, che nella casetta
203
1932
d'uomini ignari che da molt'anni e non
204
1932
anni e non soltanto da un giorno quel corpo
205
1932
ha l'androne sbarrato da una postierla di lucido
206
1932
a trafori, che le aspetto di nobiltà e
207
1932
l'austerità del mobilio da parlatorio e refettorio di
208
1932
giardini, in realtà formati da un solo, diviso da
209
1932
da un solo, diviso da reti metalliche. Il giardino
210
1932
tutto aiuole multicolori, alberi da frutto e da ombra
211
1932
alberi da frutto e da ombra: un magnifico prugno
212
1932
altro, uno spiazzo, dominato da due deodàra fra i
213
1932
mai veduti. Fanno foresta da sé. Sono maestosi e
214
1932
La loro ombra, interrotta da spicchi e losanghe di
215
1932
tutto mio, e fu da me stupidamente sbriciolato per
216
1932
ponente, con le grondaie da cui si spiccano i
217
1932
frotte di bambini seminudi. Da porticine aperte appare il
218
1932
di rampicanti che grondano da loggette del quattrocento; e
219
1932
e fanno il chiasso da padroni: dappertutto, gatti vagabondi
220
1932
una pioggia di gerani da una cassetta infissa a
221
1932
movimento senza tregua, accompagnato da acuti stridi, quel torneare
222
1932
possiede l'Università; e, da secoli, è intensamente dedicata
223
1932
automobili, rimbombante di carri da trasporto, arteria di traffico
224
1932
La riva è occupata da panchette, su alti e
225
1932
reiterati colpi s'odono da lontano, attraverso le nebbie
226
1932
le rimetteva a nuovo da sé. In capo a
227
1932
in battello, gli addestrava, da maestro, a vogare e
228
1932
sarebbero tante e tante da ricordare, a onore e
229
1932
neppure una giornata morta. Da mattina a sera, innanzi
230
1932
bagnanti. Anche il fiume a tutti del tu
231
1932
consegna della roba, bimbi da rivestire, signore a cui
232
1932
discreti, non c'è da lagnarsene: e gli anni
233
1932
alla riva, ché biancheria da lavare non ne manca
234
1932
gli uomini tutto ha da essere in ordine, pulito
235
1932
le femmine, non essere da meno dei maschi. ¶ — Ma
236
1932
e si pensa discenda da chi sa quale nobiltà
237
1932
L'ho veduta prendere da un armadio un bicchiere
238
1932
lasciano tirar gli orecchi da lei. Li sgrida di
239
1932
me lo faccio dare da lui, l'indirizzo.» – Il
240
1932
piroette: ah, questi pezzi da fondo di barche! Non
241
1932
del suo distacco. ¶ Mi l'impressione d'una
242
1932
che si sia salvata da un incendio, con le
243
1932
mi chiedono: – Come ho da fare, con questa sottana
244
1932
a seconda dell'ora nel roseo o nel
245
1932
sua vita, San Bernardino da Siena. Ammoní, fra l
246
1932
la massa pietrosa ferita da un'infinità di fóri
247
1932
ornato di due mensole da sacrestia con la statuetta
248
1932
il pasto quotidiano. Giungono da ogni parte della città
249
1932
a bere. ¶ Fresca fontana, un po' d'acqua
250
1932
a me. ¶ SAN DAMIANO ¶ Da Porta Nova al convento
251
1932
gli stalli non dissimili da sedili di prigionieri, col
252
1932
miniato per Santa Chiara da frate Leone. ¶ Riconosco questa
253
1932
Cristiano, Amata di Martino da Coccorano, che fra l
254
1932
sua perfezione, le viene da suora Angeluccia: «Quando Essa
255
1932
che porta l'ésca. Da secoli, ogni primavera, le
256
1932
non col viso datole da Simone Martini, nell'affresco
257
1932
alcune monache missionarie, accompagnate da un novizio minorita, camminano
258
1932
che manda le figlie da un capo all'altro
259
1932
aspetto venerando. È beneamato da tutto il popolo, che
260
1932
dell'anno francescano venne da lui solennizzata nel modo
261
1932
cameriere privato, con lui da molti anni, osi, ogni
262
1932
a me è occupato da una fila di monache
263
1932
nero a due passi da me, seduta sullo zoccolo
264
1932
su di lei. ¶ Veste da «monaca di casa»: abito
265
1932
le pagine del libro da messa. Gli occhi non
266
1932
la sua anima? Separata da tutto che non sia
267
1932
del Cimabue! ¶ Non mi tregua: non posso starne
268
1932
le figure son mosse da un vento tempestoso. Non
269
1932
con voci vere uscenti da carni già distrutte: ma
270
1932
miracolo fossero cresciuti lí da quei sassi; e mi
271
1932
a riempirsi e sgocciolare, loro un'illusione di
272
1932
non molto diversa allora da quella che ora è
273
1932
sono di Dio; e da questo momento potrò dire
274
1932
di Francesco ha principio da quell'atto e da
275
1932
da quell'atto e da quel grido. Assoluta: come
276
1932
modo che a passare da una catena all'altra
277
1932
liberazione di Francesco. Intanto, da vicino e da lontano
278
1932
Intanto, da vicino e da lontano, l'anonima folla
279
1932
dov'è? Dove ha da essere, se non in
280
1932
nera tunica delle monache maggior risalto alla pianeta
281
1932
l'organo prorompe, suonato da donna Geltrude, la suora
282
1932
diverse sono, e sgorgano da ben altra sorgente. Piangiamo
283
1932
grotta del Beato Antonio da Stroncone. Piú in là
284
1932
la grotta di Bernardo da Quintavalle. Poi, quella di
285
1932
sta quella di Andrea da Spello. In alto, sopra
286
1932
Il monaco non mi sosta: andiamo alla grotta
287
1932
fatto scavare e adattare da San Bernardino da Siena
288
1932
adattare da San Bernardino da Siena, sin dal 1400, nella
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al terrapieno, di là da una siepe di sambuchi
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lo spiazzo è rischiarato da un solo fanale presso
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donna: ha ben altro da pensare. Le faccende, i
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addio. Un'altra, proprio da mezzo il cielo, sul
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sono macchine-stelle, guidate da uomini. Camminano, parallele, da
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da uomini. Camminano, parallele, da un vuoto verso un
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secco e pesante – ciàf – da non so qual ramo
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piccolo, ch'era caduto da un nido; e tirato
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dei baracconi. Di là da una grande vetrata, il
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e dentro, nella stanza: da ogni angolo m'illudevo
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pesante come il ferro. Da un istante all'altro
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avrebbe d'esistere e da che deriverebbe l'attaccamento
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a Zurigo, anni sono. Da tempo vivevo lassú, volontariamente
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grado, sorde inquietudini, provocate da malesseri che non mi
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d'un bisogno pazzo, da ridere, ma sí, da
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da ridere, ma sí, da ridere e da far
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sí, da ridere e da far ridere: toccar con
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s'acuisse al punto da togliermi la volontà di
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parco. ¶ Ora del tramonto: da me fedelmente attesa e
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improvvisi, in lievi stormi da un folto, per posarsi
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deodàra piú basso: – Già da qualche mese l'hanno
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portavano nel giardino tavolini da gioco, saltavano i tappi
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pezze diacce. Vorrebbero darle da bere; ma lei non
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di raso nero, protetta da un gran velo virgineo
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mentre sognavo: ancora mi pena il colpo sordo
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svegliai; ma non tanto da smarrir la visione del
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accostavo pareva avesse qualcosa da dirmi: sostavo, sospesa, attenta
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avevo intesa, anni prima, da Giannino Antona Traversi: l
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lo seguiva, portando arnesi da scavo, un soldato. Da
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da scavo, un soldato. Da ore andavano andavano, senza
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assopirsi, quando un pettirosso da un cespuglio poco distante
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si percorrono con gioia da bambini mandando innanzi il
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il cerchio, con rapimento da giovani a braccio e
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cancelletti di giardini, nascosti da rose rampicanti: bianche, carnicine
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dei rosai non derivava da quella del mio mandorlo
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Stàffora, e forma bosco da sé tanto è grande
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qui a Salice tutti, – da anni – dicono ch'è
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e della creatura nata da me. ¶ Ora, invece, la
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alberi che la costringano da vicino, ha ampliata la
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si fanno visita, preceduti da snelle ombre e da
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da snelle ombre e da bianchi araldi. Ma la
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fogliame sia tanto ampio da potercele riparar tutte, a
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della diva. ¶ Nei teatri, da qualche anno, Rosina Storchio
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nulla a nessuno: piuttosto, : del bene che compie
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trionfi di scena, raccontate da Peppina Cornalba a mia
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madre, e, piú tardi, da mia madre a me
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stanze dov'io vivevo da bimba. Splendevano per me
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pure, la parola ché il brivido. – Rosina, Rosina
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Cinque Giornate, mi accomiatai da Libellula e dalla sua
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Erano a due passi da casa loro; e io
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altri: mi si riaffacciava da un comignolo, riappariva intera
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cosí mi sembrava), nati da un principio d'ordine
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Nulla, tuttavia, io avevo da raccontare alla luna: vuoto
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poco a poco, invasa da un'inquietudine che veniva
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un'inquietudine che veniva da quanto è in me
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il ramo fosse entrato da sé. ¶ Mattina limpida, di
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superiore, di razza principesca. Da un quadro, un cipresso
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bell'essere stato addirittura da Polo Artico, il febbraietto
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E ancora gli alberi da frutto che si fanno
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ancora, per noi, forza da riprendere, lavoro da compiere
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forza da riprendere, lavoro da compiere, promesse da mantenere
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lavoro da compiere, promesse da mantenere, anime da conoscere
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promesse da mantenere, anime da conoscere, sangue da rinnovare
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anime da conoscere, sangue da rinnovare: – vita, insomma, da
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da rinnovare: – vita, insomma, da vivere. ¶ Per qualche istante
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levato verso la luce, da pensare ch'esprima con
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sonore di verghe battute da magli: sembrano rintocchi di
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è ormai che suolo da scavare per fondamenta. So
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fra le gramigne cenericce. Da velato che era, per
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diritto sul capo, e le vertigini. ¶ Che vogliono
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Il cielo fa loro da sfondo. Nel barbaglio solare
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su quello ch'è da vendere. Con esse, ora
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Nel marzo, poi, cantava da mattina a sera, come
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cuore del ciliegio, come da un violoncello, e gli
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verde tenero e saporoso, da mordicchiarsi come cicoria o
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del flauto è soffocato da nuovo irrompere di tuoni
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E mi riaddormento, cullata da nenie che a grado
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non distinguere piú uccello da fronda: un passerottino, un
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alberi, e farmi amare da essi. Stanotte, intanto, la
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lunga fila d'acacie ombra. Nello scorso maggio
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ruota di mulino, immobile da un pezzo, seguono muretti
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muretti d'orticelli, soverchiati da ciuffi di vitevergine, di
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loro grigio sporco rotto da crepe, annerito da macchie
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rotto da crepe, annerito da macchie d'umido. Lo
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a ora! Verdissime, talune: da sembrar fatte d'alghe
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non si dimenticano piú. ¶ Da ragazza, le amavo senza
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e i carretti, tirati da cavallacci stanchi, guidati da
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da cavallacci stanchi, guidati da barrocciai sonnolenti e fatalisti
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dei contorni mi libera da ogni senso di stanchezza
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erba, fiancheggiata, a destra, da un boschetto rettangolare di
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quinte sono enormi, formate da compatte muraglie d'alberi
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oscure che le fanno da sentinella. Una regina prigioniera
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che poche case rustiche, da un sol lato. Dallo
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arco del portone, sormontato da bei tralci di vite
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soffrono le sue radici? maggiore ombra degli altri
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parte dell'abside fa da muraglia al terrapieno, di
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avrei ben volentieri accompagnata da Palma. Grande, infatti, era
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panno e il pastrano da uomo. Non sapeva quasi
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porta ci venne aperta da una ragazza la cui
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grossa testa, resa luminosa da due occhi dolcissimi di
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trasmetteva alla sorella e da questa le era restituita
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parole. Ella aveva già da tempo superato il periodo
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convinta d'aver ricevuto da Dio, pel proprio passaggio
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cara signora, deve venir da me. Sapesse come so
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felice. E tutti han da essere contenti intorno a
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torbida convivenza, resa impossibile da cento ragioni, specie dalla
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primo bambino. Suo marito, da Roma, era giunto senz
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la mano; ma non da estranei; e nemmeno da
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da estranei; e nemmeno da antichi contendenti. Cosí: da
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da antichi contendenti. Cosí: da buoni amici. Dov'era
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Era avvezza a servirsi da sola: la domestica non
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poltrona, in camera: stanchissima: da credere d'aver portato
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modo avrebbe potuto evadere da se stessa, almeno quella
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giovine, alla morta che da qualche ora giaceva sotto
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lampadina velata del tavolino da notte, si svestí, si