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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Paolo Cognetti, Il ragazzo selvatico, 2013

concordanze di «da»

nautoretestoannoconcordanza
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2013
respingevano, ma fui attratto da storie di persone che
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2013
di Chris McCandless, raccontato da Jon Krakauer in Into
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imparare quanto essa aveva da insegnarmi, e per non
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non tornavo in montagna da dieci anni. Fino ai
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tutte le mie estati. Da bambino di città, allevato
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Era una libertà diversa da chi è libero di
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dimenticato com’era stare da solo in un bosco
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avere perduto. ¶ Avevo messo da parte un po’ di
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delle montagne che battevo da ragazzo. Si trovava a
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e a pochi minuti da un villaggio che si
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per l’ultima volta da quell’altra porta, dando
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bagno e la camera da letto con un armadio
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cui passavo le estati da bambino era stata costruita
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era ancora la sala da ballo, e il suo
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alta, ghiacciata e dura da diventare uno scivolo per
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tempo per lasciarsi cullare da loro, non sussultare a
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per le sue idee: “Da ogni punta, ogni burrone
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profilo. Il monte è, da solo, un intero gruppo
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mi bastò cambiare versante, da sud a ovest, e
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montagna ne fosse impregnata. Da un buco tra i
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così mi tirai fuori da quel buco e decisi
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ancora cominciato a parlare da solo, però mi piaceva
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non vedevo anima viva da una settimana e mi
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ero pieno di cose da fare. Estendere la mappa
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sole sarà un gioco da ragazzi. ¶ Quanto alla mappa
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di una valletta percorsa da un ruscello senza nome
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nel terreno e delimitata da muretti a secco, perché
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bosco, affiancata ogni tanto da cumuli di pietre bianche
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contai che cento. Sgorgava da una sorgente in mezzo
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che l’acqua veniva da lì, dalla ghiaia bianca
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di sentire la brina. ¶ Da molti secoli il terreno
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poi per fare piste da sci. Fino agli anni
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difficile trovare un albero da quelle parti, così come
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bosco fitto, reso impenetrabile da tronchi e rami caduti
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avevo radici lassù, niente da perdere se la montagna
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tavole sconnesse a fare da balcone. La terza baita
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o qualche altro animale da cortile. Siccome il villaggio
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montagna vedevo solo ruderi da quando ero bambino. Avevo
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che il presente, lassù, da molto tempo fosse un
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per stare un po’ da solo. ¶ Neve ¶ Una mattina
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aveva riportato l’inverno da quelle parti. Restai in
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Una nube che scende da nord, una ventata, un
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procedevano a balzi, partendo da un cespuglio di ginepro
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cui entravo in contatto da giorni, e ne fui
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fondo di una scatola da scarpe e lo adagiai
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via, avrò legna buona da bruciare in settembre, e
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che volevo fare. Era da un po’ che l
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fagioli, o i fagioli da me? Li avrei curati
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cominciare la mia vita da contadino. ¶ Remigio spense subito
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sentito parlare. Era coperto da uno strato di ghiaccio
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a mezz’aria, sorretto da una corrente ascensionale, poi
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mi girava in testa da tutto il giorno scelsi
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cielo ed amore, protetta da un filo spinato. Libertà
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ogni fruscio che arrivava da fuori. Non ho mai
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rapporto con il buio. Da bambino ne ero terrorizzato
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il silenzio così profondo da provocarmi dolore alle orecchie
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assaliva un sonno sordo da cui mi risvegliavo intontito
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infilzai pezzi di salsiccia da arrostire. Come pane avevo
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fuoco fu una cena da buongustai: quando la carne
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armonica a bocca. Cantare da solo non era la
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ma se il nemico da combattere ero io, allora
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il grasso rappreso. Poi da un momento all’altro
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fu impaurita: forse già da molte notti conosceva il
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e dispersiva. Amo stare da solo. Non ho mai
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di solito è cosa da poco. Ci incontriamo troppo
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mente, possiamo essere accolti da una compagnia simile, quella
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viaggio, e forse eccitate da tutti quei prati fioriti
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Così ora avevo qualcosa da osservare, oltre alle nuvole
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che arrivassero i proprietari: da quella parte all’inizio
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al giorno in modo da razionare l’erba. Poco
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tutte pezzate castane, dominate da alcune mucche nere più
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anche se non è da montanaro, ogni tanto sostituivo
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cui li sentivo arrivare da lontano. Per qualche loro
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incontravamo meno. Quando veniva da me sembrava sentirsi in
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come al suo solito, da vecchio capo. Io mi
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Veniva giù un’acqua da spazzarci via tutti, lavarci
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minuti su una moto da cross guidata da un
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moto da cross guidata da un suo amico. Legò
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mani enormi, il fisico da scaricatore, gli abiti laceri
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e la pelle bruciata. Da vicino zoppicava vistosamente: mi
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sinistra era tenuta insieme da una placca di metallo
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andato lassù per stare da solo, eppure non facevo
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capiva. Che cos’hai da guardare?, gli chiesi. Non
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di Nebbiolo che tenevo da parte per le occasioni
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modo mio dovevo stare da solo in mezzo a
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se non per comprarsi da mangiare e da bere
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comprarsi da mangiare e da bere; e non votava
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operaio, lavorando alle piste da sci. Ma in fondovalle
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se si trovasse lontanissimo da chiunque. Non c’era
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fortuna Gabriele ne aveva da mungere un paio, e
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ruderi cadenti, uno usato da lui come cantina, un
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andata al macello ormai da molti anni. Le mancava
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a occuparsi degli animali da cortile. Due ore di
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Non è una differenza da poco. Il pastore è
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di capre, un maiale da macellare in autunno. Parlava
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aveva sistemato una vasca da bagno da usare come
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una vasca da bagno da usare come tinozza per
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detersivo c’era parecchio da grattare, ma dove avrei
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lui a venire giù da me si sedeva sempre
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era andato a lavorare da un amico in pianura
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altrettanto. Quando ero su da lui, a un certo
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se non sapesse nemmeno da che parte aprirla. ¶ Non
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seguissi sul ghiacciaio. Ma, da bambino, più che una
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freddo, con la distanza da casa. Con la sofferenza
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di essere stato chiamato da altri luoghi, a farmi
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luoghi, a farmi guidare da altri maestri. Nessuno come
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il lavoro mi invitò da lui per un bicchiere
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di trovare una macchina da scrivere. Era un vecchio
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anch’io, non scrivevo da mesi e temevo che
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il foglio stava lì da vent’anni: era l
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l’aveva più toccata da allora. ¶ Mi misi in
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un narratore di storie. Da bambino lo portava nei
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trappole per gli animali da pelliccia, e sulla neve
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a bere forte, tanto da ammalarsi gravemente. Cambiò carattere
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per scardinarne gli artigli. Da allora di caccia gli
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dopo Remigio aveva trovato da sé il significato, e
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Aveva deciso di lavorare da solo, senza operai né
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un posto per stare da solo, ed ecco la
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forma a tremila metri. Da un lato dello spartiacque
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mesi: due valli scavate da due fiumi, e due
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camosci, non vengono cacciati da un secolo e hanno
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Il branco era composto da un adulto maestoso, adagiato
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così vecchio e stanco da muoversi a malapena. Aveva
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bastato poco per cacciarmi da casa sua, se non
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casa sua, se non da questo mondo. Ma cercavo
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sui fiumi, le piste da sci che tagliavano i
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infanzia non esisteva più da anni e mi sembrò
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pensieri. Scusa, mi venne da rispondergli. ¶ Scesi senza correre
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un tempo, che vagabondavano da un pascolo all’altro
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e a volte chiuso da muretti a secco. C
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territorio o una famiglia da difendere. Può darsi che
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probabile che fossi io. Da che altro scappiamo quando
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altro scappiamo quando scappiamo da casa? Addio, disse il
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zolle scaraventate intorno come da un’esplosione, appoggiate in
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fossero migrati in massa da quel disastro. Perfino gli
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non ci fu niente da fare: quella era l
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pensai, avrà un lucchetto da qualche parte, o sarà
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dei pastori bambini che da piccolo vedevo in montagna
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c’era abbastanza luce da scoprirlo. Il temporale ora
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guardavano), Sandro lo era da sempre per le scarpe
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dalla montagna d’Ivrea, da dove l’avevano mandato
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nella neve fresca, lontano da ogni traccia umana, seguendo
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roccia mai prima toccata da mano d’uomo: ma
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catena di montagne nere da cui l’alba arrivava
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faggio, un profumo diverso da quello del larice che
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una precipitava a ovest, da dov’ero arrivato, l
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il colle era fuori da tutte le rotte, circondato
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tutte le rotte, circondato da montagne poco nobili per
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di Golden Virginia, offrendo da bere anche a me
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ultimo in cucina ma da quel momento era in
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formaggio ce li procuravamo da un alpeggio poco più
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nostro mondo fosse separato da quello di sotto, uno
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avevo trovato una canna da pesca, così domandai a
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così infilai la canna da pesca nello zaino e
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Non pestavo più neve da settimane e decisi di
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caddi, mi rialzai, risi da solo e mi abbandonai
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gridare. La ricordavo fin da ragazzino, questa trasformazione che
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mani e piedi andassero da soli, e fosse proprio
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più lo stesso che da qualche inverno avevo sentito
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non c’era, pensai. Da principiante non mi ero
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un montanaro con cui da bambino passava le estati
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le estati in alpeggio. Da grande si era adeguato
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e così si guadagnava da vivere per il resto
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a custodire un rifugio da cui non passava nessuno
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Quando fummo abbastanza amici da confidarci, mi disse che
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stesso bisogno di scegliere da sé il proprio posto
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gli apparteneva così tanto da portare il nome della
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volerlo si ritrova subito da solo: a me attirava
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Superai la slavina ghiacciata da cui ero sceso la
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di nuovo Andrea: saliva da solo lungo un canalone
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Pozzi, Rifugio ¶ Pianto ¶ Era da un po’ che doveva
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quelle che amavo tanto. Da quasi un’ora andavo
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o sei muraglioni rocciosi da risalire indovinando la via
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spalle e una nausea da fatica, altitudine e sconforto
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una decina di chilometri da lì, di cui quel
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catena di cime e da ognuna scendeva un contrafforte
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le nuvole che correvano da una valle all’altra
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arrogante, trascinato fin lì da un gioco insulso: perdermi
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la strada, scappare lontano da tutti per scoprire se
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avevo imparato a stare da solo, che è l
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ci fui davvero, e da lassù scorsi finalmente il
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radunata una piccola folla, da cui si alzava un
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di nuovo alla baita. Da lontano si nascondeva tra
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dalle erbacce e devastato da qualche vitello in cerca
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e io? Ero scappato da lei proprio perché mi
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vagabondaggi d’agosto come da una scorribanda notturna, sentivo
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di ginepro e mirtilli da mettere nella grappa. Il
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sottobosco adesso era punteggiato da grossi laricini gialli, qualche
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albero che mi faceva da tana. ¶ Ammiro il pino
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montanari. Impossibile ricavarne legname da costruzione. Non è adatto
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Ma la stessa resina profumo al bosco che
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con cui cammino viene da lui: ha un legno
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Altrove vive in boschi, da queste parti invece è
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della sua infanzia solitaria, da figlio unico timido e
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delle nevi sulle piste da sci. I turni e
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paesaggio sì: di notte, da solo, con un immenso
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si era tirato fuori da lì per trascinarsi a
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giri di parole. Andiamo da me, diceva. Oppure: dove
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si sentisse a casa da nessuna parte, o se
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venivano. Gli succedeva fin da ragazzo. Erano i forestieri
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sua mappa era composta da un bosco, una radura
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oblio. Così Remigio, che da ragazzo gioiva delle parole
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soltanto un suono sentito da bambino - e allora interrogava
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un archeologo. Ristrutturava case da una vita e ne
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che avrebbe avuto, come da un catalogo immaginario: una
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arco delle finestre. Era da questi particolari che si
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2013
Era sempre un torrente da risalire, o una traccia
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2013
poi era particolarmente tetro. Da una parte la montagna
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e dal rododendro, tagliato da un torrente che nasceva
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2013
Lui me la indicò da sotto, accompagnandomi passo passo
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2013
stavo. Non ci incontravamo da un po’. Restammo insieme
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2013
sono i giornali letti da cima a fondo. Doveva
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2013
dormiva, mio il bicchiere da cui aveva bevuto, e
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2013
militare in montagna e da bambino mi cantava della
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2013
capelli nero carbone, occhi da diavolo, ho sentito di
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2013
Era nato in paese da madre border collie e
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2013
in alpeggio perché imparasse da Lupo il lavoro di
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ringhiavano agli invasori. Ma da dove sei uscito tu
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mi metteva allegria. Giù da Gabriele c’era una
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una catenella che penzolava da un muro, e a
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2013
avevo visto. Era sparito da un giorno e non
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un autobus al ritorno da scuola, dopo che tutti
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autista, a trenta chilometri da noi. Nessuno aveva idea
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pagare le sue intemperanze. Da misura punitiva, la catena
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fastidio contenuto a stento da un ringhio basso e
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Fine della tua carriera da pastore, Lucky, gli dissi
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erano in secca. Vasche da bagno arrugginite e rovesciate
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calpestare l’erba. ¶ Arrivando da Gabriele pensai al mio
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saperne di diventare legna da ardere: per spaccarlo servivano
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2013
e Lampo furono sostituiti da altri cani, e quelli
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2013
dagli odori delle prede: da quella volta la scena
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2013
ogni sera mi scrutava da lontano, facendomi sperare che
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2013
e il topo che da due giorni scorrazza nel
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2013
sei stato un cane da slitta, gli dissi, non
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2013
bastone l’avevo rotto da poco, attraversando un torrente
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2013
Le damigiane erano vuote da un pezzo, ci eravamo
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2013
avevo un ultimo progetto da realizzare. Da tanto tempo
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2013
ultimo progetto da realizzare. Da tanto tempo volevo passare
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2013
motivo, benché si conoscessero da sempre, non erano mai
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2013
stasera cucino, voi portate da bere e niente scuse
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di avere cose importanti da fare, e poco dopo
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2013
In alto non andavo da un po’, di mattina
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2013
la montagna era coperta da una crosta di ghiaccio
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2013
come registrare un nastro da portarsi via. Raggiungere il
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2013
attraversare una pietraia saltando da un masso all’altro
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2013
passa. ¶ La facevo anche da bambino questa cosa, un