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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ugo Ojetti, Mio figlio ferroviere, 1922

concordanze di «da»

nautoretestoannoconcordanza
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1922
d’un gran favore da lei. Si tratta del
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1922
in piedi; ¶ — Ella era da Sua Eccellenza.... ¶ — Il Sottosegretario
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1922
mio collocamento in pensione. Da due anni ho diritto
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1922
l’usciere di tribunale, da Padova in qua, senza
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1922
nostri monti partono, credo, da secoli balie per tutta
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1922
tutta l’Italia centrale, da Bologna a Roma. La
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1922
lo dovevo cioè tenere da conto. Nel presentare e
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1922
la speranza di farsi da balia un gruzzolo di
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1922
questa m’annunciò che da due ore era arrivato
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1922
scavato e lustrato, pareva, da un ebanista, ogni pianta
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1922
ebanista, ogni pianta sostenuta da un suo murello come
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1922
non era venuto, credo, da prima della guerra, che
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1922
ulivi? E che aveva da chiedere a Matteo? Balie
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1922
trentamila non te lo . Ma se te lo
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1922
Ma se te lo , un giorno dovrai pur
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1922
sulla spalla, mi sussurrò da vicino: ¶ — La mia intenzione
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1922
di tutte le terre da parte dello Stato? ¶ — La
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1922
le intenzioni del sindaco? ¶ — Da Matteo che cerca una
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1922
Cencina, Cencina, già tradita da un capitano, s’era
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1922
avere almeno una causa da discutere. Veramente se la
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1922
Sardegna. Contadini ed operaj, da oggi voi siete i
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1922
per non essere abbagliato da verità tanto lampanti, e
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1922
pubblica protesta raccogliendo firme da per tutto; poi d
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1922
dimenticata. All’improvviso qualcuno da giù disse: – Il sindaco
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1922
fissarono verso quel punto, da cui per decenza tutti
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1922
sulla nuca a far da sfondo al suo faccione
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1922
affacciati tutti gl’impiegati. Da casa Sonsi s’era
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1922
Lavoro cominciò a salire da solo. Tutti tacquero, trattenendo
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1922
i piedi della folla, da sotto il Municipio si
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1922
al Municipio li gettò da tre passi di distanza
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1922
in cento, duecento, cinquecento da un comizio o da
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1922
da un comizio o da un’officina. Ma adesso
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1922
la quale, se narrata da qualche giornale di Roma
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1922
rattoppava biciclette e macchine da cucire; alla Camera del
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1922
È ferito. ¶ — Quando? Dove? Da chi? ¶ — È ferito a
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1922
il bene s’ha da accettare da qualunque parte
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1922
s’ha da accettare da qualunque parte venga, tanto
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1922
ossuta, con una mascella da cavallo, le spalle strette
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1922
Una cosa voglio sapere da lei, prima di tutto
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1922
è una domanda lecita, da parte mia, da parte
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1922
lecita, da parte mia, da parte d’un sindaco
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1922
chiuso l’occhio. Cosa da poco; e nemmeno una
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1922
in ismanie: ¶ — S’ha da tenere celato. Voglio che
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1922
d’Italia. Senta, dottore. Da quando quest’uomo s
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1922
capopopolo, io volevo venire da lei, volevo essere visitata
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1922
lei, volevo essere visitata da lei, volevo da lei
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1922
visitata da lei, volevo da lei una risposta franca
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1922
lo voglio avere. Non da lui, sa, ma da
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1922
dai baci, si spiccò da noi e, sfregatolo bene
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1922
colonne ricordando d’essermi da studente accorto che avevano
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1922
mese, finchè nell’ultimo da una voluta sul ventre
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1922
andai a far colazione da solo in un’osteria
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1922
su via Angelica dove da quarant’anni so di
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1922
rapida come un’istantanea da sviluppare poi a casa
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1922
a piazza Scossacavalli, entrai da un pasticcere e mi
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1922
Anche io partecipavo ormai da qualche minuto alla gioja
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1922
quando m’udii chiamare da una voce che mi
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1922
colazione in quei paraggi da un suo parente canonico
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1922
fu sulla piazza, lontano da quello spettacolo di spensieratezza
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1922
ha una chiesina. Sin da prima della guerra, con
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1922
anche medicinali. La guerra da due anni è finita
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1922
in maniera tanto cavalleresca da sembrarmi, là per là
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1922
i capelli tanto lunghi da poterli vendere. Ma questi
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1922
autorevole perchè, fattasi dare da un usciere una chiave
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1922
gesto una tavola coperta da riviste e da giornali
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1922
coperta da riviste e da giornali: ¶ — Sono quasi tutti
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1922
fuori della porta così da vedere tutti quelli che
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1922
tutti quelli che uscivano da Montecitorio. I deputati lì
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1922
gradinata a due passi da loro: era il deputato
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1922
Ma lo avevo appena da quella distanza ravvisato, quando
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1922
a stringerglisi attorno troppo da vicino. L’onorevole Pazzotti
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1922
dai sibili, tanto che da ogni parte passanti e
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1922
di marmi. Passammo rapidamente da un usciere all’altro
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1922
di velluto rosso difesi da bianchi crocè come in
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1922
e Sua Eccellenza è da loro. – Se fossimo stati
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1922
attesa d’essere salvati da un medico principe, non
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1922
lo cambiava di posto, da un dente all’altro
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1922
lei stesso il telegramma da fare al prefetto. Parli
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1922
solo la punta gialla. Da un momento all’altro
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1922
nuovo, e come se da quella novità gli fosse
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1922
devi tardare. Scrivi qui da me, alla mia scrivania
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1922
Pazzotti ma così debolmente da mostrar che invece ci
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1922
della professione che esercito da trentacinque anni, dato che
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1922
mondo esterno era abolito da quel diluvio. Mi pareva
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1922
e difesa, tratta innanzi da una forza sicura che
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1922
lettor mio, che io da molti anni ho l
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1922
patimenti e stragi che , diciamone pure male: è
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1922
è un facilissimo dire, da Omero in qua. E
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1922
impedita nessuna, altro che da chi, nazione o individuo
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1922
mi dite che sono da condannare e da abolire
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1922
sono da condannare e da abolire. Distraggono l’umanità
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1922
mi pregava di passare da lui appena tornato. Mi
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1922
stellette e galloni, tanto da poter súbito misurare, guardandoti
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1922
avevano, ma indiretta, tanto da lasciargli insinuare tempestivamente un
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1922
anni di fatica; e da giovane, agl’inizii della
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1922
senza Nestore sarei stato da lui iscritto súbito nella
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1922
stato di notte urtato da un treno diretto. L
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1922
macchinista Nicola Mingozzo affetto da nevrastenia, la trepidazione del
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1922
stessa stazione. ¶ Io corsi da Nestore per dichiarargli l
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1922
giochi anche più piccoli, da bambini. Ed io, un
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1922
lamiere che le facevano da tetto: e tornai a
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1922
divisi, tagliati, limitati, ordinati da verghe d’acciaio su
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1922
solo nella diversità: me da te, una foglia da
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1922
da te, una foglia da una foglia, una goccia
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1922
una foglia, una goccia da un’altra, e in
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1922
Ma non verrà proprio da questo la loro salvezza
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1922
si trova sempre qualcosa da far colazione. Miagola e
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1922
alla folla non restò da ammirare che il carro
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1922
guerra, abbasso la guerra, da parte di gente che
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1922
binarii, non m’è da allora più uscita dalla
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1922
farla. Mi ricordo che da ragazzo quando ebbi il
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1922
e m’è venuto da piangere lì per terra
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1922
allora sono tutte chiacchiere da osteria. La guerra è
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1922
Noi purtroppo s’ha da vivere accanto a questa
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1922
gatto aspettando il piatto da leccare lo fissava immobile
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1922
binario a un metro da lui ed esso non
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1922
quattro o cinque metri da loro. Uno che era
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1922
e tenni gli ossi da parte, in un giornale
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1922
amore di Nestore scoperto da me. E m’ha
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1922
V’era già Nestore da due giorni e venne
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1922
per un rivoluzionario qualcosa da conservare, cioè da nutrire
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1922
qualcosa da conservare, cioè da nutrire: un’eccezione alla
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1922
era tutta imbandierata, e da piazza Termini faceva un
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1922
invade una primaverile allegria da studente. Ma quello sillabava
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1922
ora del tramonto quando da sotto i piedi degli
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1922
io frequentavo quell’alberghetto da trenta e più anni
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1922
loro andò a parlare da dietro, sotto voce, appoggiandosi
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1922
finalmente seppi chiamarsi Micáilof. Da uno all’altro il
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1922
sono più feroci che da noi, nè onestamente se
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1922
questo è un gioco da bambini. Fu peggio. Per
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1922
che pareva un dolce da curato: onorevole, mi dissero
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1922
ballava a Milano ma da un mese non ballava
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1922
poi in una sala da ballo dove potevano ballare
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1922
posto. Spiegaglielo, Micio. (Micio, da Michelangelo che era il
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1922
ministro del Lavoro. Abbiamo da lui alle undici la
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1922
a capotavola scivolò agilmente, da seduto, in ginocchio chinando
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1922
porta: ¶ — È un automobile da corsa, piccolo. Quando son
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1922
toglieva più gli occhi da dosso: ¶ — Venga a San
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1922
alta. Vecchio medico, abituato da giovane agli esami e
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1922
non veniva, come capii, da qualche battuta più libera
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1922
ballerina, mentre lei Flora da più d’un mese
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1922
un tratto si staccò da noi per andarsi a
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1922
me, ho dovuto ottenere da lei che abbandonasse l
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1922
Siamo in chiesa, Micio. ¶ Da quel momento tutta la
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1922
da quelli in Germania, da questi in Russia, e
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1922
non può essere offeso da quel che avviene nel
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1922
trasporto anche per andare da qui a lì: per
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1922
con un telegramma “decifri da sè” in Sicilia o
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1922
xenofobi di mia conoscenza, da una grande ditta lombarda
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1922
dolce ma pulito e, da fuori, un poco asprigno
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1922
largo ed erboso e da un lato dà sul
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1922
e da un lato sul giardino e sull
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1922
continuavano a giurare che da più d’un’ora
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1922
nascoste nella sua stanza da letto altre bombe Sipe
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1922
povero Pasquarella era noto da gran tempo come un
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1922
che la condanna emanata da lui Nestore contro il
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1922
i proprietarii dell’olio, da ogni diritto ad una
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1922
due lucchetti erano stati da Nestore mutati con altri
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1922
mia soffitta, dovetti segare da me con una lima
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1922
di donna, un pigiama da uomo, molti arnesi da
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1922
da uomo, molti arnesi da toletta, un biglietto d
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1922
sarta. Era appena accostata. Da quando cioè Nestore, come
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1922
narrerò, s’era staccato da Cencina, la sarta s
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1922
nuovi fa piacere vestirsi da tiranni con lo scettro
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1922
compagnia di guitti impolverati da tutte le strade maestre
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1922
ancóra truccata e vestita da regina, la faccia tutta
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1922
marito era ancóra vestito da boja, tutto di rosso
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1922
si sgravò così vestita da regina, assistita da suo
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1922
vestita da regina, assistita da suo marito in lagrime
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1922
marito in lagrime, vestito da boja. Quando vedo i
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1922
Quando vedo i gesti da tiranni di questa gente
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1922
di questa gente che da un anno o due
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1922
avremmo saputo che dar da mangiare a quella creatura
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1922
moriva. ¶ Che abbia proprio da finire così anche in
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1922
i governanti, vestiti chi da re chi da boja
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1922
chi da re chi da boja, debbono ragionare come
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1922
avevo fatto questa domanda da otto anni e non
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1922
ripeto, fatto questa domanda da otto anni, e non
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1922
grosso come un mortaio da trincea, con dentro una
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1922
spenta: più due occhietti da civetta, gialli, furbi e
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1922
anche quello. Bravo. Lei da quando è nel partito
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1922
permesso. Accumulo le cicche da sei, anzi ormai da
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1922
da sei, anzi ormai da sette anni: da quando
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1922
ormai da sette anni: da quando è scoppiata la
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1922
casa e qui ho da fumare per tre anni
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1922
quello che ci scrivono da Roma e quello che
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1922
Cavaliere, noi s’aspetta da un’ora. ¶ — Passi, onorevole
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1922
scherzare, – ed entrò seguito da quattro compagni. ¶ — Ancora non
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1922
Noi abbiamo qui, firmata da due medici, la dichiarazione
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1922
di botto, così che da giallo che era diventò
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1922
farne fare una copia da mandare a Roma ai
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1922
a bere e darmi da fumare. ¶ Nicola Mingozzo s
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1922
con un alto fiocco da Re Sole. ¶ — Anche tu
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1922
rovinate tutte. ¶ E quello da dentro: ¶ — Più su. ¶ — Che
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1922
quando si poteva, tutti, da Nestore alla sartina, la
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1922
strada. ¶ Una gran burla, da ragazzi in vacanza. Un
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1922
senza un telegramma preciso da Roma; e magari, sul
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1922
alle 22 il sottoprefetto decifrò da sè il telegramma con
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1922
colonnello dei bersaglieri che da due ore stava sbadigliando
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1922
la città restò sorvegliata da pattuglioni di quattro uomini
201
1922
pranzo: forse non trovate da mangiare. Vi mettete in
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1922
affidarsi alla telepatia. E da voi umile e anonimo
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1922
che sapete, potesse sventolare da lassù tra gli evviva
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1922
sottoprefetto, i carabinieri tornati da Fiori cominciarono le perquisizioni
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1922
per colazione, viene ancóra da uno dei prosciutti guadagnati
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1922
che purtroppo ho veduti da vicino è quelli che
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1922
come se si svegliasse da un sogno: questo spettacolo
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1922
e sorridenti, le versano da bere, le offrono i
209
1922
Sorrisi, languide occhiate, scollature da statua greca, strette di
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1922
il nostro amor proprio, alla bellezza della signora
211
1922
Ma non è donna da dolersene e da far
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1922
donna da dolersene e da far cure per dimagrare
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1922
profumata, d’una calligrafia da educanda, con un frasario
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1922
educanda, con un frasario da corrispondenza a pagamento, tutto
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1922
m’aveva salvato Nestore da chi sa quali donnáccole
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1922
tanti quadri e sculture da cartoline illustrate. Certo, io
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1922
meno d’una settimana da queste effusioni le quali
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1922
e la grande inchiesta da esso fatta sulla proposta
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1922
almeno l’avrebbe lodato, da buon commilitone. Giovanni era
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1922
incapace di nascosti fidanzamenti da borghese. ¶ Insomma, non c
221
1922
Insomma, non c’è da dubitarne, il socialismo di
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1922
sorridevo per non passare da imbecille; egli restava convinto
223
1922
qualche pelo fuori rango da far súbito decapitare. Avevamo
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1922
storici li ho dunque da fonte diretta. Trattava nello
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1922
una soneria nella corazza da appoggiare la notte contro
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1922
uscio, ai cordoni elettrici da tendere attraverso alle finestre
227
1922
attraverso alle finestre così da far squillare al minimo
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1922
villa del Seminario, fu, da dietro al cancello, ricevuto
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1922
dietro al cancello, ricevuto da due mastini furenti e
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1922
essere felice. ¶ Io, invece, da quando avevo saputo, avrei
231
1922
che vi ho accumulati da anni non so perchè
232
1922
di volersi gittare disperati da quell’altezza. Poichè non
233
1922
di turbamento; e poichè da lui lo sguardo della
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1922
domestico. Ma erano argomenti da notajo. S’aggiunga che
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1922
porta avevo fatto cadere da un attaccapanni la veste
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1922
diceva il certificato. Presto da mia moglie seppi la
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1922
funzionario, nemmeno commendatore, venuto da noi dopo essere stato
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1922
loro è un criminale da fucilare o un povero
239
1922
o un povero stolto da ricoverare (a sue spese
240
1922
Italia in terra straniera, da quelli in Germania, da
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1922
sue labili verità come da un’onda all’altra
242
1922
fu tutt’un sospiro da un convitato all’altro
243
1922
quando jeri siamo andati da lui per lo sciopero
244
1922
socialista, ne mette uno da parte della stessa specie
245
1922
vecchi perchè andrà avanti da sè. L’esempio che
246
1922
come una gran burla da fare alla nazione; e
247
1922
preso dentro un tino da mosto, da un capolega
248
1922
un tino da mosto, da un capolega dei contadini
249
1922
Quel capolega era affetto da una prurigine o da
250
1922
da una prurigine o da un erpete, e una
251
1922
una donna gli aveva da tempo consigliato un bagno
252
1922
parlava, concionava, lanciava ordini da dentro la tinozza che
253
1922
ma per assumere ordinazioni, da circoli, confraternite, società politiche
254
1922
A mezzanotte sarebbe tornato da noi, avrebbe trovato l
255
1922
deposto furtivamente un foglio da cinque lire, l’onorevole
256
1922
del pranzo e tirandomi da parte mi chiedeva ansioso
257
1922
andai difilato in camera da letto. Mia moglie sfinita
258
1922
mandato a prendere giù da te. ¶ — Sia fatta la
259
1922
la messa, Giacinta aveva da fare più di due
260
1922
per le mie visite. Da questa finestra non vedo
261
1922
capo del letto incorniciata da una bacchettina dorata. Avevo
262
1922
colazione improvvisata: ¶ Te vojo da’ un garofinu incarnatu: ¶ Vojo
263
1922
s’alzano un palmo da terra, li sorregge con
264
1922
descriverti anche il luogo da dove ti preparo queste
265
1922
nessuno che volesse fare da anonimo spettatore alla grandezza
266
1922
mai creduto che avesse da rivelare così brutalmente questo
267
1922
vanità, vanità: la vedevo da per tutto, e i
268
1922
la paura si vestiva da coraggio, con tanto di
269
1922
una mattina di luglio da un giro di visite
270
1922
Fiori, un paesotto lontano da qui cinque miglia, la
271
1922
e sebbene egli avesse da temere saccheggi meno di
272
1922
in quel tramestio giù da una cesta, e ci
273
1922
in piedi nella stanza da pranzo, le maniche rimboccate
274
1922
allungando il collo una da una parte una dall
275
1922
uscio di comunicazione sbarrato da secoli, lo sapevo, ma
276
1922
A colazione la sala da pranzo era vuota, ma
277
1922
aveva menato una vita da santa in gioventù; nè
278
1922
dei poveri e che, da quando studente entravo in
279
1922
vedere suo fratello guarito. Da dieci giorni nessuna emottisi
280
1922
di ferro era scosso da quella follia: ¶ — La rivoluzione
281
1922
ravvolte in una pezza da piedi. Poi era ripartito
282
1922
passavano barattoli, balle, bottiglie, da dentro il magazzino fino
283
1922
su per una scala, da un piano all’altro
284
1922
d’uno scaffale e da lassù rovesciava rotoli, involti
285
1922
al Municipio, mi chiamò da lontano: – Venga, dottore, venga
286
1922
pei bambini agli stivaloni da caccia, scarpe in scatole
287
1922
sepolcro una voce: – Scarpini da signora, – e volavano su
288
1922
testa un berretto ornato da uno smalto blu della
289
1922
e mortifichi anche quello. Da quando i meccanici sono
290
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vestirsi e dormire, dipendevano da essi e non c
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schiena del poeta si alle stesse flessioni. Soltanto
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provincia stringere e soffocare da questo macchinario universale sempre
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ci dovesse liberare anche da questo tiranno o almeno
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dei borghesi, a cominciare da Nestore si affaticavano a
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la vela, spinto quasi da solo mio figlio nei
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correvano a pochi metri da quelle nemiche, le conversazioni
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capiscano sè stessi, e da questo gioco del capire
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Certo questo non ci una coscienza fiera chiusa
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meditazione, dalla professione disinteressata, da ogni arte, come una
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nonno si doveva attaccare da sè il cavallo al
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leve, bollenti o gelate da levarti la pelle, rischiando
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o tre a cercarlo da quattro libraj. Nessuno ce
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ma soda e diritta, da padrone. Me, Nestore mi
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tremende novità delle quali da tre anni rimbombano piazze
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pezza di buon panno da vestiti e di qualche
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fini e di carta da lettere con le iniziali
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tale e quale, immutato, da tempo immemorabile. Sono stato
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la speranza d’aver da curare il sottoprefetto in
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due sonni. Pasticceria, sala da ballo, infermeria, reggia: che
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una confidenza. Io so da amici autorevoli che questo
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salutò il portiere. ¶ Solo da me dipendeva che egli
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no, questo è troppo. ¶ Da quel momento cominciò una
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quali sei rimasto fedele da quanto sei nato.... ¶ — Esageri
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fuori. C’era poco da vedere perchè noi abitiamo
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e io, non sapendo da dove riappiccare il discorso
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essere stato nominato non da sette giorni ma da
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da sette giorni ma da sette anni. ¶ IV. ¶ LO
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ha mutato il figlio da borghese in proletario e
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borghese in proletario e da medico in ferroviere, tu
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non sei più distratto da brame incomposte e, bene
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casa, stampalo sulle carte da visita, “solo abitante di
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agosto 1916 al caffè mentre da tutta la penisola giungeva
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parlarmi, le umide labbra da cui pendeva un cencio
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uno di quei ghiribizzi da monello che sono indegni
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Mastiotti era venuto lui da Roma a giudicare, poichè
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in Austria a far da balia a quei cari
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plotone di fanteria seguito da un centinaio di curiosi
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è stampato sulle carte da visita “corrispondente della Domenica
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In quella entrò, seguìta da mia moglie, una signora
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c’era più tornata da.... Ho da dire da
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più tornata da.... Ho da dire da quanti anni
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da.... Ho da dire da quanti anni? Per questo
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era andata in camera da letto per togliersi il
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fermava a cinque centimetri da lei, spaventato, e la
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L’automobile, caro cavaliere, appetito. Dirò meglio: mi
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si chiude in modo da lasciare adito a un
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di cronaca sono scritte, da un medico che m
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conosce, su per giù, da quando sono nato. Egli
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che tra gli uomini da osservare ha saputo saviamente
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impossibile. Ora ci consigliano, da un mese all’altro
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questo è tempo, insieme, da santi e da scettici
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insieme, da santi e da scettici. ¶ Ma non sto
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nè i lettori hanno da temere che questo libro
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io stesso ho altro da fare alla mia età
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e delle persone, cominciando da quello di lui. Quanto
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poichè il libro ha da mostrarsi per le strade
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per le strade, ha da viaggiare nei treni, ha
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viaggiare nei treni, ha da far figura (dicono) nei
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LETTORE CHE ANCÓRA HA DA NASCERE. ¶ L’idea di
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nella mia vecchia sala da pranzo davanti al gran
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secondo, in litografia, comprato da mio padre il 15 novembre
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l’incomodo di muovermi da casa. Cinquantanove anni suonati
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qualche podere o poderuccio da queste parti e tra
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di medicina. Lo conosco da quarant’anni ma, poichè
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e ad accontentarlo. Insomma da una sua malattia potrebbe
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solo nella mia stanza da pranzo, acceso il sigaro
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spesso dei clienti, ho da tant’anni l’abitudine
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mi sentii súbito felice. Da allora molte cose sono
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coi miei comodi, così da restare in equilibrio su
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guardare i libri solo da fuori, tutti i bibliotecarii
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narrare, non ha niente da vedere con quello che
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titolo: Fauna del Lazio da me studiata sul vivo
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l’assessore all’istruzione) da un defunto: aperto con
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di non aver tempo da perdere dietro una burla
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non potere purtroppo soddisfare da vivo e che nessuno
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potenti di me, potrà da vivo, se l’ha
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Veneto: – Pazienza. S’ha da firmare la pace. – Quando
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E le navi sono da mesi finite, pronte al
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lettore, che ancóra hai da nascere, io mi rivolgo
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illusione, e soprattutto imparerai da queste mie modeste confidenze
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tavole e pioli. ¶ Fin da ragazzo egli è stato
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attentamente avrei capito meglio, da vicino, il sorgere e
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d’un uomo dipendono da certe native incapacità che
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può essergli venuta proprio da me medico? Io, per
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città, e di tirare da lassù, con un furore
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che gli abitanti venivano da noi a protestare, taluni
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e le alte tariffe da lui imposte. ¶ — Ma questi
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prestò più a fare da postino agli amici e
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prima dagli amici, poi da lui stesso, seppi che
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insegnanti della classe frequentata da Nestore. Ve n’erano
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di suo figlio fa da sarta, povera donna, alle
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ore che aveva libere da quel suo po’ di
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del secolo derivano appunto da questa universale mania per
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per la meccanica e da questa onnipotenza di essa
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da lui, sa, ma da un galantuomo qualunque. E
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Sinigaglia. Quando posso venire da lei? Se vuole, vengo
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le sette è venuto da me un bel ragazzo
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punto d’aprirla, quando da fuori scoppiò un applauso
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padre di famiglia, amato da tutti, dicevano. Dentro e
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E una voce circolava da un tavolino all’altro
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con un gran berretto da notte bianco e rotondo
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di quando ero tornato da Roma, e nel treno
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vidi la mia stanza da letto illuminata. Non so
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stanco della politica attiva. ¶ — Da quando? E perchè? ¶ — Non
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afferrò la sua veste da camera che era di
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qui nel mio studio, da quarant’anni. Basta: il
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Comune e perciò scapitozzati, da chi cápita prima, fino
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e anche in treno, da altri due o tre
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perchè il bastone ha da secoli, sotto i varii
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bastone, dovendo essere adoperato da vicino, presuppone in chi
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bastonare, bastonati, bastonature: parole da medioevo che a me
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frasca d’ornello allontanava da lui le mosche e
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udimmo le donne sorprese da quelli urli e da
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da quelli urli e da quel trambusto gridare: – I
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un uomo tanto cortese da riprendere in mano quelle
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cima alla salita, vidi da tutte le finestre metter
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d’essere stati burlati da un toro. Nè se
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perchè il toro è da tempo immemorabile un animale
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Ma v’era arrivato da pochi minuti, ingiungendo a
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tutti essere lì lui da due giorni, al suo
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anni prima; e ventilato da un’arietta fresca, profumata
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uno a uno, tanto da salutarli, prima d’addormentarmi
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sull’aja: – Tre ore da Roma, – diceva al suo
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suo compagno: – Tre ore da Roma senza una panna
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era venuto a pranzo da me. Ma questa volta
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e magari mi chiamasse da parte per confidarmi finalmente
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la lapide era stato da sciocchi, e gli applausi
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si fa che svoltare, da sei anni. ¶ — Questa è
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dell’Industria, – e versava da bere a Mastiotti. ¶ — E
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Smac, Società Milanese Automobili da Corsa, è la mia
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andare in trenta minuti da Roma alla sua villeggiatura
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resterà immutato. ¶ — Ma tu da quando ti sei dato
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Della Smac m’occupo da tre mesi. E in
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mani: due mani lisce da borghese inguaribile. ¶ — A saperti
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quei venti giorni feci da ingegnere io; e al
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profezia lo toccava troppo da vicino. Si cavò la
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ha lasciato le Ferrovie? ¶ — Da molti mesi, per fortuna
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l’organizzazione. E si alle automobili. ¶ — Fa benissimo
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ritrovò là in abiti da festa, i quali in
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infedele?). Ma s’ha da aggiungere che io, davanti
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evento contando i danari da pagare, dividendoli in tanti
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dividendoli in tanti pacchi da dieci biglietti l’uno
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se nel breve tragitto da casa mia allo studio
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con la franchezza che solo l’ira: ¶ — Avrei
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ero io “la persona da nominare” cui s’accennava
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istromento era stato firmato. Da là mi chiamò: ¶ — Anche
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particolari di quel colpo da maestro. E come la
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età, cominciare ad agire da furbo. ¶ Perchè, caro lettore
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san Francesco fu santo da quando in piazza si
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molti sani o còlti da piccole infermità li ho
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la quale s’era da pochi minuti convinta che
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se lo faceva dire da anni; che furbo a
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me lo dicevano solo da un’ora e io
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anche io, per agire da furbo anche io, come
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non essermelo definito chiaramente, da vicino, anzi da dentro
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chiaramente, da vicino, anzi da dentro. ¶ Quando me l
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obbedisce. Il gioco dura da qualche mese. Ebbene, Marietta
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soffrono. ¶ Nestore, se ho da parlare per simboli, assomiglia