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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Pantaleo Carabellese, Il problema teologico come filosofia, 1931

concordanze di «da»

nautoretestoannoconcordanza
1
1931
solo in questo e da questo. ¶ In breve: noi
2
1931
la concretezza spirituale scoperta da Kant mediante la Critica
3
1931
ma, visto nella esigenza da cui nasce, è riportato
4
1931
possibilità della concretezza scoperta da Kant. ¶ La negazione del
5
1931
il processo speculativo nato da Kant, il quale anch
6
1931
Idea nel suo alienarsi da sè, nel suo essere
7
1931
l'Oggetto come altro da loro. ¶ In tanto dunque
8
1931
dato alla dottrina kantiana da una parte con l
9
1931
storicismo, al quale, condotti da Hegel, oggi si è
10
1931
e pretende dissolversi. È da anni ch'io vado
11
1931
il quale son sempre da ricordare gli ammonimenti di
12
1931
concreto, si deve distinguere da questo l'oggetto che
13
1931
conseguenza, poi, è anche da una parte ridare, con
14
1931
cosiddetta natura. Il salto da questa esclusione al concetto
15
1931
nel campo della coscienza, da una parte si riscopre
16
1931
dicevo, nel pensiero, trae da questo, esplicandola, la linea
17
1931
uomo; apriorità distinta come da questa così dalla concretezza
18
1931
atmosfera sua assolutamente scissa da quella della spirituale concretezza
19
1931
però del problema interno da quello oggettivo della filosofia
20
1931
vantaggio della Critica posta da Kant) che si distingua
21
1931
possa esserci nel concreto, da cui essa si dispicca
22
1931
sua è una pretesa alla filosofia da una
23
1931
pretesa dà alla filosofia da una parte il suo
24
1931
generale ritenere ancora oggi da coloro che il problema
25
1931
Dio e il mondo, da cui siam mossi ad
26
1931
Dio, viene annullata proprio da questa trascendenza, la quale
27
1931
coscienza, è quello che da tutti intendesi come Spirito
28
1931
ha quindi un valore, da esso si potrà o
29
1931
del problema l'esigenza da cui nasce anche nella
30
1931
questi paraocchi siano imposti da un dogmatismo tradizionale, sia
31
1931
ragione che possano servire da imperscrutabile lume di verità
32
1931
credente, la cui fede da esistenza, che in verità
33
1931
si realizzano, proprio allora da una parte si perde
34
1931
esperienza, l'esperienza residua da quella religiosa, in tanto
35
1931
Dio. E poi quindi da una parte pone la
36
1931
esperienza, nella sua integrità, da quell'intima essenza di
37
1931
religione quasi si libera da questa spinta verso la
38
1931
che il realismo le . Conserva come propria questa
39
1931
concetto realistico che gliela ; ma addossa ad altra
40
1931
determinato nella sua forma da tale sua estranea origine
41
1931
razionale sempre, si duplica. ¶ Da una parte si accentua
42
1931
e bene esaminata ci , perchè deve darci, anche
43
1931
Non si esce quindi da tale interpretazione realistica. Non
44
1931
filosofia non c'è da chieder nulla; o esperienza
45
1931
cosiddetto processo all'infinito, da una parte, è soltanto
46
1931
che in essa e da essa soltanto risulta, potremo
47
1931
astrattezza non sarà colmata da un'altra cosa astratta
48
1931
esistenza che invece è da dimostrare. ¶ È di questo
49
1931
ripeteranno l'origine loro da questo originario caos della
50
1931
ottenuta, liberazione dello spirito da ogni categoria, da ogni
51
1931
spirito da ogni categoria, da ogni sua «azione necessaria
52
1931
spirito non lo pone da sè; allora lo subisce
53
1931
d'uscita: ma così, da una parte, non si
54
1931
una parte, non si ragione dell'empirico cui
55
1931
della pura alterità che da una parte rende possibile
56
1931
propria singolarità, l'altro da sè. Questo altro, da
57
1931
da sè. Questo altro, da lui stesso richiesto, è
58
1931
realismo e della cosa da esso affermata (Trattato, § 4): credè
59
1931
l'«esse» era stato da lui risoluto nel «percipi
60
1931
non vera. L'hegelismo da una parte non salva
61
1931
di reciprocità, che anche da Kant del resto era
62
1931
per uscire dal realismo da una parte, e pur
63
1931
tale. Il tavolo sperimentato da me vuol dire il
64
1931
senza eccessivo sforzo anche da chi alla riflessione filosofica
65
1931
si vede di leggieri da chi il mio pensiero
66
1931
in cui essa consiste «da altro che non è
67
1931
comune atto reciproco, astrarre da quanto in ciascuno di
68
1931
sia contraddetta di fatto da alcuno, essa non esclude
69
1931
Ma ha torto quando da questa dimostrazione della contingenza
70
1931
nella stessa spiritualità. Devesi da questa escludere la necessità
71
1931
fondo erano la fisica da lui detta e creduta
72
1931
erano una fisica mascherata da filosofia, mascheramento in cui
73
1931
poteva presentare concetto diverso da quello condannato. Doveva venir
74
1931
carattere che dalle scoperte da lei fatte le compete
75
1931
quistione che divideva Kant da Hume: la sinteticità o
76
1931
delle scienze. E invece, da una parte, in quello
77
1931
importa la relazione reciproca da cui astrarre il generale
78
1931
universale Unico in sè da rendere in concetti. ¶ Questa
79
1931
che è il fondamento da una parte di ogni
80
1931
la rivoluzione filosofica iniziata da Kant si svolga, bisogna
81
1931
questa, un duplice errore. ¶ Da una parte pose questa
82
1931
già prima ed indipendentemente da ogni esperienza (cosa realistica
83
1931
si dica informata, determinata da questa cosa, che è
84
1931
creduto e si continua da molti a credere che
85
1931
Kant a scalzare, proclamando da una parte la empiricità
86
1931
l'esigenza nella coscienza da soddisfarsi proprio con l
87
1931
questa ha di singolarità da una parte, di cose
88
1931
questa fin che vogliamo: da una parte non raggiungeremo
89
1931
possesso di una essenza da parte delle cose reali
90
1931
cosa dello scienziato diversa da quella dell'uomo volgare
91
1931
implicita attuazione) dell'Oggetto da parte dei soggetti che
92
1931
oggetto puro, non è da scambiarsi con la cosa
93
1931
conserviamo e giustifichiamo, traiamo, da quella appartenenza della empiricità
94
1931
alla coscienza, conseguenze diverse da quelle che lo sviluppo
95
1931
sarà dunque soddisfatta proprio da quella realtà, la cui
96
1931
e non è riscattarsi da questo conservarne dogmaticamente i
97
1931
tale, sia inoppugnabile è da Kant presupposto. ¶ E la
98
1931
stante a sè indipendentemente da questa legislazione intellettiva cui
99
1931
legislazione intellettiva cui essa un contenuto, e una
100
1931
problema critico della esperienza da parte di Kant è
101
1931
concetti di conoscenza nati da Kant e presentati come
102
1931
maturarsi della posizione data da Kant al problema della
103
1931
come non fu posto da Kant, così continua a
104
1931
attualistico. ¶ L'universalità già da Socrate in poi riconosciuta
105
1931
pura. ¶ In fondo si ragione a chi pensa
106
1931
unica veramente risultanteci indipendentemente da ogni ammissione dogmatica di
107
1931
idealismo, la sua provenienza da una esterna cosa in
108
1931
psichico originario, mondo psichico da una parte chiuso nella
109
1931
ragion d'essere e da una parte non spiega
110
1931
si può, si proclama da una parte che solo
111
1931
suo autoconcepirsi logico, ci il concetto del mondo
112
1931
critica della conoscenza, istituita da Kant, nonostante tutto lo
113
1931
l'esperienza quale risulta da Kant: mondo psichico, contenuto
114
1931
nella sua oscura provenienza da una inattinta cosa in
115
1931
indirizzi idealistici che pur da questi opposti eccessi dicono
116
1931
pseudo-idealismi, tipo Euken da una parte, o Boutroux
117
1931
dall'altra, che proprio da questa concessione al realismo
118
1931
possibile in modo diverso da quello realistico, i realisti
119
1931
che la coscienza ci in quel che diciamo
120
1931
realistico di esperienza richiede da una parte una mente
121
1931
di foglio tutto ancora da vergare (Locke), è già
122
1931
che si fa conoscere da essa, è pur essa
123
1931
conoscenza determinata ab extra da questo quid estraneo che
124
1931
la mente conoscente. Infine da questa introduzione di un
125
1931
esperienza, la caratteristica che da Aristotele in poi fu
126
1931
duplice natura dei termini da collegare: lo spirito nel
127
1931
la loro reciproca coesistenza. ¶ Da queste concezioni della realtà
128
1931
problema dell'esperienza esso . L'esperienza empirica implica
129
1931
quale essa è determinata da «altro» che non sia
130
1931
quello di conoscenza procurata da cosa che non è
131
1931
che si diceva già da molto tempo aposteriori14, con
132
1931
esame critico della esigenza da cui quel concetto nacque
133
1931
stessa che il realismo da millenni ci presenta? ¶ Chi
134
1931
netta separazione di questo da quello di oggettività, intenderà
135
1931
coscienza di non porre da me, e ricevere invece
136
1931
me, e ricevere invece da altro, quello di cui
137
1931
mio atto di coscienza da altro. Anzi questo atto
138
1931
l'inizio di questo da altro che non è
139
1931
non solo eliminabile, ma da eliminare, se è vero
140
1931
L'esperienza pura, dunque, da una parte non è
141
1931
della coscienza del soggetto da parte della cosa, ma
142
1931
la passività dello spirito. ¶ Da Platone in poi, una
143
1931
non tolsero la contraddizione da parte dello spirito finito
144
1931
invano cercherà di liberarsi da questa impronta, ordinando a
145
1931
necessità che la filosofia da una parte non si
146
1931
o, meglio, di diverso da quello a cui il
147
1931
filosofica, dovesse essere altro da quello che il realismo
148
1931
visto (cap. II) che da questo concetto contraddittorio si
149
1931
assumere una forma voluta da un concetto realistico. Forma
150
1931
che sia, nasce proprio da esigenze della coscienza comune
151
1931
contraddirsi. L'antinomia, scoperta da Kant nella coscienza razionale
152
1931
coscienza comune, l'esigenza da cui nacque. ¶ Allora, da
153
1931
da cui nacque. ¶ Allora, da una parte, la distinzione
154
1931
fuori di noi» affermato da noi, lo fa in
155
1931
coscienza, nella sua distinzione da una oggettività che diremo
156
1931
assurdo del realismo, mostrato da Kant, richiedeva, non che
157
1931
assolutezza dalla ragione, quando da concettualità diventa somma noumenicità
158
1931
in sè l'esigenza da cui nasce l'indagine
159
1931
vantaggio. ¶ La distinzione dunque da Kant chiaramente ripresentata tra
160
1931
selbst e Gegenstand, e da lui primo fatta vedere
161
1931
in sè, la cosa da cui ogni cosa è
162
1931
indagine filosofica ed illuminata da essa; la coscienza filosofica
163
1931
cosa in sè che oggettività ad ogni cosa
164
1931
conquistata la concretezza additataci da Kant, pur mostrandone qua
165
1931
principio sostanziale. ¶ La concretezza, da Kant additataci, significa proprio
166
1931
comune richiede, e avrete da una parte vinto il
167
1931
razionale nella sua concretezza, da quella che ho detto
168
1931
a vicenda. Spinoza, costrettovi da Fichte, non solo toglierà
169
1931
E reciprocamente Fichte, costrettovi da Spinoza, saprà veramente trovare
170
1931
è in sè e da sè e quindi è
171
1931
Ora o questo altro da me che siete voi
172
1931
voi, è assolutamente separato da me, e, quando voi
173
1931
agnosticismo). ¶ Ovvero questo altro da me che siete voi
174
1931
non è assolutamente separato da me, ed allora, come
175
1931
perchè relativo, dipende anche da me, non ritroverete certo
176
1931
perchè coscienza, come risulta da quanto abbiamo detto qui
177
1931
cosa e ci libera da una parte dall'idealismo
178
1931
l'assoluto, di là da questo. Ciò implicitamente ammettendo
179
1931
essere coscienza. E se, da una parte, si ammette
180
1931
Kant si viene ripetendo da alcune forme dell'idealismo
181
1931
conoscenza ancora intellettualisticamente impostato da Kant. È questa impostazione
182
1931
per cui io dipendo da voi e voi da
183
1931
da voi e voi da me, l'essere cioè
184
1931
fuori o di là da noi, è in noi
185
1931
mi dibatterei: il solipsismo da una parte, il relativismo
186
1931
di autocoscienza, che scaturì da Kant attraverso Hegel, non
187
1931
fu già implicitamente scoperto da Kant: la cosa in
188
1931
sola certezza che ci la coscienza, è indubbiamente
189
1931
di questa, ammetto e da tempo vado ripetendo. Che
190
1931
di questa esigenza almeno da alcuni se non da
191
1931
da alcuni se non da tutti gli indirizzi idealistici
192
1931
lungo e mi allontanerebbe da quella che è la
193
1931
parte a far nascere da questo non individuale Io
194
1931
quanto valga la ragione da Fichte addotta per ribatterla
195
1931
tutto l'idealismo nato da Kant, anche se, come
196
1931
un falso io messo da me come tale. Il
197
1931
io ma è posto da un altro io. Per
198
1931
reciprocità sempre implicitamente affermata da chi dice io. Il
199
1931
linguaggio, lo stesso significato da loro filosoficamente attribuito all
200
1931
sono io» sarebbe accompagnato da un ceffone non dato
201
1931
conclusione. ¶ La dimostrazione data da F. della genesi dell
202
1931
pur in questo richiamo, da questa empiricità, cioè pone
203
1931
di dover liberare questa da quell'Id, che, come
204
1931
rispondere bisogna proprio cominciare da questo id dei contraddittori
205
1931
verità per chi pensi da sè ingenuamente. Il pregiudizio
206
1931
esce, sic et simpliciter, da quella coscienza, e noi
207
1931
della umana ragione; e da tali sofismi a priori
208
1931
per sè, presupporre salvo da questa inconcludente contraddizione. ¶ Questa
209
1931
ha, nell'idealismo, origine da quella dialettica naturale e
210
1931
giustifichi la propria origine da una parte con la
211
1931
così la coscienza comune da questa accusa di erroneità
212
1931
et simpliciter) sono indipendenti da questo loro esser sapute
213
1931
la cosa in sè da una qualch'altra cosa
214
1931
vero che l'esigenza da cui la coscienza comune
215
1931
la cellula che ci ragione della vita e
216
1931
la sua legge ci ragione dell'ordine dei
217
1931
forse non è affatto da dimenticare, più reali cose
218
1931
ad esser fatte cose da questo misterioso quid unificante
219
1931
spiega quindi il ricorso, da una parte, al singolarissimo
220
1931
sè che sia caratterizzata da questo suo essere fuori
221
1931
scopre prima che è da distinguersi la cosa dalle
222
1931
in se stessa. ¶ E da Platone ed Aristotile in
223
1931
e vive, c'è da ricercare puramente e semplicemente
224
1931
è il concetto che da essa soltanto parte, lasciandola
225
1931
compiuta la scoperta cominciata da Socrate. ¶ Se adunque c
226
1931
in sè non era da Kant inteso spazialmente e
227
1931
portato a sistematico compimento da Hegel. ¶ Che questo concetto
228
1931
in sè (pur lasciando da parte l'intuizione sensibile
229
1931
quand'anche si faccia da Kant cedere le armi
230
1931
la cosa in sè da questa sua essenza contraddittoria
231
1931
un concetto; questo ci soltanto un oggetto, non
232
1931
ragione» non salva Kant da questa contraddizione, ma lo
233
1931
dimostra, non è inficiata da questa contraddizione. Nella umana
234
1931
dunque, non è affetta da quella contraddizione che è
235
1931
affatto, ridotto, come fu, da prima ed unica affermazione
236
1931
precritica cosa in sè da parte dell'idealismo è
237
1931
sforzi che la filosofia da Socrate in poi aveva
238
1931
dogmaticamente realistico, è ancora da dimostrare. Eppure è questo
239
1931
cosa in sè scoperta da Kant come realtà. Sarà
240
1931
in quanto cosa distinta da quella della coscienza e
241
1931
proprio in questo, costituita da questo come suo principio
242
1931
consapevole, prescindiamo, facciamo astrazione da ogni determinazione empirica, cioè
243
1931
per questo separarsi assolutamente, da un chi che riconosce
244
1931
a sè, e non da un che che riconosca
245
1931
nell'io puro era da cercare Dio: e perciò
246
1931
E quindi esso, come da una parte pose capo
247
1931
Questa rimane dogmaticamente ammessa da lui, anche se si
248
1931
come pretende la W.1., da questa personalità individuale, non
249
1931
affatto nulla, che sia da caratterizzarsi con io; ciò
250
1931
principio di posizione non neppur esso quella unità
251
1931
e di ragione che da quello nascono. ¶ Svanisce quindi
252
1931
tutti i sistemi che da e su quello di
253
1931
non supera. ¶ Fichte, prendendo da Kant l'io agente
254
1931
Ma non si deve da ciò concludere che egli
255
1931
della quistione, è ciò da cui soltanto l'obbiezione
256
1931
la quistione di concetto da quella di parole. ¶ Come
257
1931
suo simile e dunque da un altro oggetto non
258
1931
esso non è visto da Fichte, e tanto meno
259
1931
altre) nasce, secondo Fichte, da quella Egoità (Ichheit) «che
260
1931
è assoluto, non condizionato da altro porre, tetico non
261
1931
cui abbandono vengo invano da anni predicando. ¶ Messa in
262
1931
sinteticamente con questo id: da questa sintesi condizionata ci
263
1931
posto nello stesso atto da me, e non da
264
1931
da me, e non da se stesso, come Io
265
1931
stesso. Tu sei posto da me, appunto perchè sei
266
1931
falso id, perchè mascherato da ego, e un mendace
267
1931
trovarne il fattore genetico. «Da questo prodotto di una
268
1931
dell'oggettività in sè. ¶ Da questa realistica opposizione fondamentale
269
1931
tetica, e non sintetica, da questa opposizione che determina
270
1931
escludo tutti i tu da questa schietta sinteticità della
271
1931
sono l'id posti da me come io. Solo
272
1931
è l'io posto da me come io; al
273
1931
sua singolarità si distingue da esse, è proprio come
274
1931
dell'id che maschera da persona, ma è proprio
275
1931
sono soltanto il pensato da me, quel pensato che
276
1931
l'egoità, avrei vestite da persone, per darmi l
277
1931
dalla egoità), si distingui da altre persone, e allora
278
1931
io, non saranno posti da me come Io. ¶ In
279
1931
della egoità (falsificazione posta da un maligno Dio, del
280
1931
ed assoluta egoità che da quei modi accidentali non
281
1931
cotesto raggiungimento è fatto da persone che non sono
282
1931
dell'io come tale. ¶ Da questa ambiguità propria della
283
1931
Kant, gli io rimangono da una parte ammessi dogmaticamente
284
1931
della Critica alla esigenza da cui essa nasce e
285
1931
penetrata la concretezza scoperta da Kant, non concepisce che
286
1931
colui che parla. ¶ Fichte da una parte nega l
287
1931
a questo id, quando al tu la natura
288
1931
è relatività, non assolutezza. Da un tale relativo, elevato
289
1931
a l'altro è da dimostrare. Se una dimostrazione
290
1931
vedremo. ¶ Il concetto erroneo da cui quella negazione è
291
1931
concetto realistico di oggetto-da-conoscere come altro, nella
292
1931
richiede proprio come oggetto-da-conoscere la coscienza stessa
293
1931
stessa conoscente. Se oggetto-da-conoscere è l'«altro
294
1931
potrà mai essere oggetto-da-conoscere, cioè la Critica
295
1931
Era soltanto una deduzione da quel concetto in campo
296
1931
galantuomo è stato depredato da ladri, non diciamo che
297
1931
egli è stato spogliato da altri ladri. I ladri
298
1931
nel concreto, è cosa da vedere e che vedremo
299
1931
E mentre ciò avveniva da una parte, dall'altra
300
1931
stesso processo di deduzione da un dogmatismo realistico che
301
1931
tutta la consapevolezza critica, da quella comune coscienza concreta
302
1931
che non è quella da voi esaminata e confutata
303
1931
alla quale l'intelletto valore di oggetto coi
304
1931
pareva esser dato soltanto da quell'esse in mente
305
1931
sua negazione, già posta da Kant, nettamente si esplicò
306
1931
il riconoscimento, fatto già da Kant, che quella empirica
307
1931
questa inconfutabile oggettività proprio da quell'assoluto oggetto, che
308
1931
assoluto, ma che pur da questo deve essere, in
309
1931
cui essa consiste, rimarrebbe da una parte senza giustificazione
310
1931
stesso di questa ci . ¶ In Kant infatti, si
311
1931
i due valori posti da Kant? Si sa che
312
1931
essere in sè si il significato della cosa
313
1931
b), a cominciare già da Reinhold, non si accetta
314
1931
e la post-kantiana; da una parte essendo per
315
1931
valore formale, giacchè solo da questi, posti come distinti
316
1931
nel suo esser dedotto da quella suprema necessità della
317
1931
non è distinguibile forma da contenuto. ¶ Ma proprio questo
318
1931
realistici sopra esaminati. ¶ Quindi da una parte l'annullamento
319
1931
della speculazione che nasce da Kant: si conserva con
320
1931
Non vide, e, trascinato da lui, non seppe più
321
1931
Questa era già scoperta da Aristotele. Kant non ha
322
1931
era stato già fatto da Cartesio. L'idea innata
323
1931
cartesiana, non significherebbero nulla da una parte l'essenziale
324
1931
come tale. E quando da questo angolo visuale si
325
1931
tante cose, a cominciare da quella fondamentalissima della subordinazione
326
1931
l'altro del soggetto, da una parte l'alterità
327
1931
oggetto non è più da riconoscersi nel soggetto), si
328
1931
messa in chiara luce da Kant, la si trova
329
1931
raggruppati, cioè non determinato da questi ma dalle stesse
330
1931
all'imaginare: la conoscenza da altro, la quale per
331
1931
essa appunto vuole escludere da questa: la si vedrà
332
1931
realismo a realismo, sarebbero da una parte quelle stesse
333
1931
e in che distinte da quello stesso pulviscolo insussistente
334
1931
L'altro, dunque, mentre da una parte non è
335
1931
io, cioè l'altro da me, ma come me
336
1931
è estraneità, non è da confondere con la diversità
337
1931
della filosofia (cap. VI). Da questo chiarimento nasce la
338
1931
del problema di Dio da due ingiustificati presupposti, e
339
1931
si era ottenuta sin da principio (cap. I). ¶ Questa
340
1931
Critica kantiana dopo Hegel da una parte e Rosmini
341
1931
mancherebbe il territorio stesso da dividere. La determinazione di
342
1931
quando tale si consideri, da problema gnoseologico si trasforma
343
1931
e quindi è saputa da chi pur la più
344
1931
la scienza, quella scienza da cui quindi tutte le
345
1931
il grido antimetafisico lanciato da pretesi seguaci di Kant
346
1931
la stessa verità dimostrata da Kant: Non più metafisica
347
1931
messo in una contraddizione da cui non era saputo
348
1931
quale era stata affermata da Aristotele e confermata da
349
1931
da Aristotele e confermata da Kant. Il risultato critico
350
1931
sè, la scienza divenne da una parte scienza positiva
351
1931
cf. Prob. d. fil. da Kant a Fichte). ¶ La
352
1931
dunque tale, deve liberarsi da quello che è o
353
1931
dell'essere), il quale un ben determinato significato
354
1931
della filosofia lasciato insoluto da Kant, liberarsi del risultato
355
1931
liberarsi del risultato ottenuto da sè stessa come Critica
356
1931
essenza di Critica quale da Kant era voluta e
357
1931
ottenuto. ¶ La contraddizione, dunque, da noi prima (§ 2) notata tra
358
1931
persuasive almeno all'apparenza, da parti opposte, essa non
359
1931
potrebbe più esser tratta da indirizzi opposti in contrarie
360
1931
priori infatti, scopre Kant, sempre l'oggetto alla
361
1931
possibile modo di uscire da questa contraddizione, in cui
362
1931
della cosa in sè da una parte ed esigenza
363
1931
per il suo sublimarsi da Critica a metafisica. È
364
1931
nettamente il ragionare comune da quello speculativo». ¶ Orbene, a
365
1931
il processo storico che da questa incompatibilità è nato
366
1931
veniva a trovarsi, perchè da una parte esigeva, per
367
1931
della conoscenza. ¶ È quindi da distinguere nettamente tra l
368
1931
ed assoluto essere concretizzato da tutto ciò che è
369
1931
teoreticità (che non è da confondersi con conoscenza); se
370
1931
filosofia, voglia conoscere solo da quello che qui ne
371
1931
ne ho già data da tempo. Pure spero che
372
1931
tempo. Pure spero che da quanto ora aggiungerò sull
373
1931
questi concetti vengono ampliati da una parte, limitati dall
374
1931
sviluppo della Critica kantiana da critica della ragione pura
375
1931
conoscitivo presuppone un oggetto da conoscere, che, in quanto
376
1931
altro del soggetto, distinto da esso, puramente e semplicemente
377
1931
questo potesse conoscere. Così da una parte l'oggetto
378
1931
pag. 6-7). ¶ Così la Critica, da problema della scienza, diviene
379
1931
coscienza come essere concreto. ¶ Da questa parte, dunque, il
380
1931
le sue pretese, e da assoluta scienza fondamentale, sulla
381
1931
critica. La Critica quindi, da fondamento della metafisica quale
382
1931
la religione morta ha da temere della filosofia, non
383
1931
stia di fronte indipendente da essa e che essa
384
1931
risultato è stato dedotto da un concetto erroneo ancora
385
1931
sè stessa, mettere sè, da sè, al bando. ¶ E
386
1931
vi troverà esistenza diversa da quella che essa pretende
387
1931
adunque, è problema che da una parte non si
388
1931
tradizionale alla esigenza fondamentale da cui il problema nasce
389
1931
il problema nasce, e da essa trarre la nuova
390
1931
sia l'esigenza fondamentale da cui nasce il problema
391
1931
come spiritualità. Di qui, da una parte: la necessità
392
1931
spirituale e nato solo da quella religiosa. Dall'altra
393
1931
esistenza come l'incognita da trovare nel problema stesso
394
1931
religione, risalendo alla esigenza da cui questa nasce, e
395
1931
ci par ben lontano da quello religioso. ¶ Non c
396
1931
Questa limitazione della ragione a tal cosa l
397
1931
in pensieri più remoti, da Berkeley, quando, a distanza
398
1931
a distanza di millenni da Platone, ridusse ad idee
399
1931
della esistenza, insospettato anche da lui stesso, che tentò
400
1931
Il problema fu risoluto da Hume con l'esplicita
401
1931
sentimentale affermazione, che prescinde da ogni dimostrazione, giacchè ogni
402
1931
rimane ingiustificato di là da questo nostro credere sia
403
1931
Hume continuava a partire da una concezione realistica. E
404
1931
il problema lasciato insoluto da Berkeley (e insolubile nella
405
1931
appunto perchè giustificata solo da un soggettivo sentimento, la
406
1931
problema fu ripreso, e da una parte fatto tornare
407
1931
realistica, dall'altra approfondito, da Kant, con la individuazione
408
1931
più» del concetto; «più», da cui ogni concetto ed
409
1931
la separazione supposta ancora da Hume tra esistere e
410
1931
esistenza in detto idealismo. ¶ Da conservarsi invece come valore
411
1931
era stato già preceduto da Gassendi, rinnega l'impredicabilità
412
1931
documento giustificativo: pare che da questo siam saltati nella
413
1931
Questa critica che rimaneva da fare per inverare Kant
414
1931
pura cioè astraente anche da quella cosa reale in
415
1931
della coscienza era però da una parte non porre
416
1931
sfera inattinta e inattingibile da ogni altra forma di
417
1931
di coscienza, è provata da questa sua stessa generazione
418
1931
sua stessa generazione (§ 42, 45). E da questa prova appunto procede
419
1931
riconosciuta nel Bello, fin da quando si riconobbe che
420
1931
par che così mutiliamo da una parte la nostra
421
1931
di Dio. ¶ E cominciamo da quello della religiosità. ¶ È
422
1931
avere un significato esplicito da chi lo ha come
423
1931
significato. Quella attività spirituale da cui Dio fosse assente
424
1931
forma di attività spirituale, da cui sia assente Dio
425
1931
in questo suo annullamento, da proporne problema. ¶ Il problema
426
1931
problema di Dio liberiamo da questa subordinazione alla religione
427
1931
l'esistenza del principio da cui proviene. Il riconoscere
428
1931
quell'assoluto Spirito che da tutti si intende come
429
1931
in questa assoluta inseità, da cui pur sente che
430
1931
altri Dio, per distinguerlo da essi e porsi in
431
1931
pura dell'io, costituita da quell'unico assoluto oggetto
432
1931
filosofia della religione. E da questa falsa filosofia non
433
1931
e non ha quindi da proporne. Chi propone il
434
1931
esistenzialità di esso. ¶ Se da una parte, come con
435
1931
di Dio che va da Kant a Blondel o
436
1931
una esigenza tradizionale, mentre da una parte è l
437
1931
negandolo, è chiaro già da tutto quanto abbiamo detto
438
1931
la coscienza comune ci , non è cotesto. L
439
1931
realistica esistenza, che esaminata da vicino si risolve in
440
1931
duplicare il non-senso. Da una parte, dicendo esistenza
441
1931
Spirito assoluto di là da me, in quel momento
442
1931
ripetere oggi quello che da Platone in poi tutti
443
1931
comprendere mostrandoci l'esigenza, da cui nasce. E da
444
1931
da cui nasce. E da tal pericolo non ha
445
1931
sua essenza, di là da questo nostro mondo di
446
1931
coscienza. È invece vivere, da una parte, la positività
447
1931
sviluppato fino alla soffocazione da Hegel. ¶ 59. Il presupposto dell
448
1931
sarebbe proprio l'altro da noi, l'assoluto Altro
449
1931
avrebbe con me spiegherebbe da una parte l'immanenza
450
1931
Dio, in quanto altro da me, condiziona me, io
451
1931
io, in quanto altro da Dio, dovrei condizionare Dio
452
1931
me e perciò altro da me. Il principio immanente
453
1931
non essere l'altro da me, col quale devo
454
1931
che sono io, altro da quel «tu». ¶ Il dare
455
1931
soggettività di Lui se da una parte è certo
456
1931
religiosità come unico principio da cui esso nasca, e
457
1931
argomento, il quale perciò da esse non è stato
458
1931
determinazione del perfetto data da Anselmo non approdano a
459
1931
l'ha visto, perchè all'essere in sè
460
1931
concetto con l'essere» da farla, senz'altro, costitutiva
461
1931
fosse neppure tanto ricca da contenere una così povera
462
1931
idealistica che egli eredita da Cartesio, da Kant, da
463
1931
egli eredita da Cartesio, da Kant, da Fichte, da
464
1931
da Cartesio, da Kant, da Fichte, da Iacobi, l
465
1931
da Kant, da Fichte, da Iacobi, l'importanza di
466
1931
del resto è partecipato da Cartesio, da Spinoza, nonchè
467
1931
è partecipato da Cartesio, da Spinoza, nonchè dal principio
468
1931
Non è quello notato da Hegel, cioè l'affermazione
469
1931
dell'argomento ontologico tradizionale. Da questa pura inseità, che
470
1931
miscredente si ripresenterà ricondotto da un nuovo Gaunilone o
471
1931
un nuovo Gaunilone o da un nuovo Kant: opporrà
472
1931
in se stesso, Hegel da una parte e il
473
1931
come non è risoluto da Spinoza, non è neppure
474
1931
non è neppure risoluto da Hegel. Per Spinoza la
475
1931
è dunque quello notato da Hegel il difetto vero
476
1931
formulazione dell'argomento ontologico da Anselmo ad Hegel non
477
1931
concreto, in quanto gli l'esistenza che lo
478
1931
Anselmo a Gaunilone, è da assomigliarsi alla idea di
479
1931
e dell'esistenza, se da una parte lo ha
480
1931
sua forma tradizionale, e da questa passare alla forma
481
1931
problema di Dio, derivata da concetti dogmatici al valore
482
1931
che alla esigenza profonda, da cui il problema di
483
1931
dalla coscienza mia come da ogni alterità della coscienza
484
1931
l'oggettività del concreto da cui esso parte; quello
485
1931
il loro valore solo da questa. ¶ E perciò l
486
1931
concretezza cominciata a scoprire da Kant esige che le
487
1931
già venuta e proprio da parte hegeliana. Questa non
488
1931
oggetto della filosofia, questa da una parte frena e
489
1931
nella esplicazione del concreto, da questa pura ed assoluta
490
1931
del pensiero filosofico, che da una parte culmina in
491
1931
e dall'altra comincia da lui, mi par fuori
492
1931
astronomia che voglia prescindere da Copernico o da Galileo
493
1931
prescindere da Copernico o da Galileo. Una tale astronomia
494
1931
di tal, ch'è da sermone: ¶ Onde la traccia
495
1931
la quale entrambi soggiacquero da parte della Chiesa, sta
496
1931
critica e tutta diversa da quella tradizionale. ¶ Questo nuovo
497
1931
a scoprire l'esigenza, da cui essi nacquero vivi
498
1931
buon gioco, perchè, pur da chi tal problema sentiva
499
1931
E, io penso, prevalentemente da questo egli fu spinto
500
1931
sempre rinnovantesi assolutezza. ¶ E da questa riforma, che egli