Vittorio Alfieri, Ottavia, 1783

t'annunziava, e danno, ¶ dal repudio di Ottavia, e

di Ottavia, e più dal crudo ¶ suo bando. In

Ei t'è mestier dal cor del volgo ¶ trarre

di cure ognora, e dal mio fianco lungi, ¶ me

n'esco. Ahi lassa! dal mio cor potessi ¶ appien

già favellava a me dal trono. ¶ Tigellino ¶ Nol provocare

non fia mestier che dal mio soglio un cenno

dovrei, di' meglio: ¶ ma dal tuo cor non giudicar

il velen, se tutto ¶ dal petto al fin non

mi avanza? In bando ¶ dal talamo, dal trono, dalla

In bando ¶ dal talamo, dal trono, dalla reggia, ¶ dalla

tolto non m'ha dal suo libro di morte

tua turpe fiamma: appien dal prisco grado, ¶ dalla tua

mi è lieve argomentar dal mio. ¶ Del tuo periglio

e, s'uopo fia, dal vasto impero. ¶ Quella che

per tornarne, io spero,... ¶ dal... mio... morire. Il trono