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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Catena Fiorello, Picciridda, 2006

concordanze di «dal»

nautoretestoannoconcordanza
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morivano dopo poche ore dal primo vagito era come
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affetti più cari. ¶ Invece, dal secondo marito, che si
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i bambini mangiavano biscotti dal sapore amarognolo. Dolci dalle
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uno sforzo enorme, compresse dal peso della mia pena
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baci, baci, baci strappati dal palmo della mia mano
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mano che vidi sventolare dal finestrino. Aspettai col cuore
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la Sciancata. Un nomignolo dal suono dolce, ma dal
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dal suono dolce, ma dal significato crudele. C’erano
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si divertivano insieme, scosse dal sussulto di quei ricordi
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in bocca ¶ Ancora prese dal dispiacere dei saluti alla
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e mezza. Nora, intanto, dal terrazzo ci parlava con
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anche quando era arrabbiata. Dal suo viso scavato emergeva
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le piccole fessure prodotte dal caldo e dal consumo
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prodotte dal caldo e dal consumo dei tanti passaggi
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pronta a tutto. Scesi dal letto ancora in preda
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andata via senza affacciarsi dal treno? Quella dimenticanza aveva
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asfalto in salita bruciato dal sole. I raggi potenti
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La casa era lì dal 1850. L’aveva costruita uno
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e alberi di limone dal profumo intenso e fichi
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meloni più buoni dipendeva dal camioncino di Carmelo. Il
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parti sanguinanti, mentre lui, dal letto, gridava come un
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strappava via i bambini dal ventre delle loro mamme
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nostra in macchina, accompagnata dal marito, per avvisarci e
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Dopo qualche minuto spuntò dal nulla un ometto basso
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giro di pochi mesi. Dal loro matrimonio erano nati
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erano loro ad autoescludersi dal giro dei plebei. Erano
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di banco, Rita, sin dal primo istante. Lei era
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Perlopiù lei traeva ispirazione dal mondo animale: faccia di
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Ogni cosa appariva opacizzata dal grigio e leggermente deforme
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si erano ispessite, e dal mare arrivava un vento
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con le mani. ¶ Scesi dal pullman e cominciai a
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ahimè inevitabili. ¶ Prendendone una dal mazzo, ricordo la mattina
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visto poc’anzi. Lui, dal canto suo, mi assicurò
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mi fa un regalo dal giorno che è nata
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camurriusi. Ricamava sempre putti dal volto sorridente, oppure carretti
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Strani suoni che arrivavano dal fondo di quel mare
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era appena rien­trata dal cimitero e si era
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ho mai detto, ma dal giorno in cui siete
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non dovevo pretendere nulla dal prossimo per evitare delusioni
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a dormire, e nemmeno dal papà. Però non trovavo
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sempre composta dalla mamma, dal papà e dai loro
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per il futuro? ¶ Scesa dal pullman, andai dritta verso
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la frase sinistra pronunciata dal bidello: «Cercati un’altra
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era stata portata via dal mare. Allora gridavo ancora
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e solleticava il naso. Dal mare, che si intravedeva
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Varietà ¶ Tornata a casa dal salone di bellezza, mi
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gamba, quella che trascinava dal giorno in cui era
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spruzzate qua e là dal dialetto per risultare più
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però veniva spesso interrotto dal tramestio che proveniva dall
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cos’avevo da pretendere dal destino? ¶ Nessuno può prendere
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vari sensi del vocabolo, dal più innocuo al più
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mia preferenza dipendeva anche dal carattere moscio degli altri
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Erano appena stati estratti dal forno. ¶ Da che mi
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qualche altra occupazione: visita dal dottore, o fila alla
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Avevamo fretta di andare dal parrucchiere.» ¶ «Ah! Mi pareva
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Il telefono, portato su dal negozio con una prolunga
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maledetto apparecchio si svegliò dal suo letargo. ¶ Driiiin, driiiiin
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giorni allucinanti erano piovuti dal cielo anche per te
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allontanò la sua mano dal ventre. ¶ Donna Peppina, dopo
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è stata una manna dal cielo. Mi stai dando
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vuoi perché quella Madonna dal volto infantile era per
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un caffè, si staccavano dal gruppo ed entravano in
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avevo più visto Nora dal giorno in cui ero
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tra le lapidi scolorite dal sole. Danzavi nell’essenza
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la salutai. ¶ Era lì dal giorno che era nata
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di chiederti di spostarti dal binario. La prego signorina
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serie di preconcetti dominati dal sesso più forte, come
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base alle forme assunte dal metallo, le nonnine si
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La zia era andata dal dottore con la figlia
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aveva le vene varicose dal giorno in cui era
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quella mattina era andata dal dottore, e non per
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piedi. La zia Franca, dal canto suo, ne aveva
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tonalità delle montagne arse dal sole estivo e visibili
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Ora, pensavo, potevo guardare dal finestrino gli stessi paesaggi
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tranne noi, che arrivavamo dal Sud. ¶ Poi la zia
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a sguardi distratti fuori dal finestrino, che oramai si
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che vidi mia madre dal finestrino sbracciarsi e urlare
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l’unica ad astenersi dal farlo. Ma quel giorno
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i conti. ¶ Bisogna uscire dal proprio giardino… ¶ Trascorsa un
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in famiglia. ¶ «Bisogna uscire dal proprio giardino per rendersi
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Durante le poche pause dal lavoro, le dame altolocate
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odore della mia terra, dal ponte del traghetto, si
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e niente poteva distrarmi dal desiderio di rivederla. ¶ Quando
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privilegio per puri. ¶ Scendendo dal treno, fu la zia
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ci avevano già inviato dal giorno prima ceste colme
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un segnale ben preciso dal petto, e mi sentivo
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assimilato. A pochi giorni dal nostro addio, piangevo ogni
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devono soffrire in silenzio? ¶ Dal racconto di quella mattina
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sono, almeno a giudicare dal numero di profughi e
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metropoli lontana anni luce dal paese nel quale sono
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andare e farmi coinvolgere dal mio desiderio di rinascita
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fatta, finalmente ero sbucata dal mio pollaio. Per sempre