Rossella Bernardi, Il lato oscuro, 2010

la testa arruffata spuntare dal maglione a collo alto

progetti alimentati principalmente più dal ripetuto turgore del cazzo

ad occhi chiusi. ¶ Scendo dal letto e raggiungo il

che sono ben lungi dal provare e mi faccio

mi aspetta compita, ma dal fondo dell’ampio atrio

si limita ad alzarsi dal cofano e ad affermare

di sperma mi cola dal mento e va a

un altra. ¶ Quando esco dal bagno, sempre completamente vestita

costringendomi a farmi penetrare dal suo cazzo nuovamente duro

estrema e così lontana dal suo mondo. ¶ Intanto lui

farmi massacrare nuovamente seppur dal Tadzio in carica... l

letto, senza nemmeno passare dal bagno a vedere che

in realtà, fortemente attratto dal suo stesso sesso. Il

loro. Avanzo impercettibilmente staccandomi dal bancone e resto discosta

staccarsi a sua volta dal bancone all’unisono col

immobile, mentre loro escono dal bagno. ¶ Lascio passare qualche

eterna sigaretta a penzoloni dal labbro. Mi guarda uscire

c’è ironia, tolto dal materasso è un soggetto

spettatrice. ¶ E uno spettatore, dal suo punto di osservazione

istante, prima di sporgersi dal letto, cercare i pantaloni

di quando in quando dal colletto della camicia che

la biondona scosciata portata dal socio del marito; mi

a una spiegazione. Prendo, dal grande armadio del corridoio

nessun'altra. Lo capisco dal gesto con cui Fabio

giorno ce lo reclameranno dal Museo Egizio, vedrai!” ¶ E

tutta la storia, cominciando dal primo Tadzio per finire

quasi euforica. ¶ Scendo barcollando dal taxi, con la testa

un rivolo di sangue dal naso. ¶ Non so bene

e prendo i cubetti dal freezer. Mi siedo al

si era insediata fin dal primo pomeriggio e non