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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Massimo Carlotto, Nessuna cortesia all'uscita, 1999

concordanze di «dal»

nautoretestoannoconcordanza
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della forza intimidatrice promanante dal vincolo associativo e dello
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che mi venivano consigliati dal Blue-Jay torinese Edoardo
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ma non l’alcol dal blues”, salivo sul palco
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sedia vuota, ben distante dal capo. Il messaggio era
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una settimana, Gigi uscirà dal suo buco per incontrarmi
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lo sono sempre stato». ¶ Dal freezer prese un branzino
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di proteggere le orecchie dal gelo, nell’attesa che
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calma prese una matita dal taschino e scrisse una
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denaro era già pronto dal pomeriggio; i marchi erano
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i suoi uomini fuori dal locale. ¶ Sylvie era raggiante
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sulla necessità di allontanarla dal giro di malavitosi ed
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rifiutai un altro offerto dal “ragazzo di studio” di
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lei si era buttata dal balcone, lui era impazzito
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balcone, lui era impazzito dal dolore. L’avvocato invece
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erano parse chiare fin dal momento in cui aveva
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Rovigo era già avvolta dal buio e da un
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per prendere le sigarette dal comodino. «No». ¶ «E non
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ero illuso, i segnali dal mondo politico sembravano positivi
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il braccio per prendere dal tavolo una cartellina piena
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e alla sua banda, dal 1974. Alcuni riguardano elementi di
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la cameriera?». ¶ «Sì. Perché?». ¶ «Dal momento in cui mi
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Todaro avrebbe tirato fuori dal cassetto l’eroina e
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di scatto la testa dal fascicolo che stava leggendo
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di non farsi prendere dal panico. «Chi siete?» domandò
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denuncerò l’accaduto». ¶ Presi dal tavolo una bella cornice
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Castelli». ¶ «Toglietemi l’ago dal braccio». ¶ «Andiamo» disse Rossini
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Dio, toglietemi questo ago dal braccio». ¶ Beniamino si limitò
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L’acquistavamo a Milano dal gruppo dei fratelli Fidanzati
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domande lungo il tragitto dal locale al nascondiglio di
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o di scomparsa depositate dal notaio o dall’avvocato
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dall’ennesimo litigio causato dal mio rapporto con l
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mano che ci allontanavamo dal centro, c’erano sempre
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di fumo gli usciva dal petto. Non aveva ancora
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di indicarti». ¶ Appena fuori dal paese il mio socio
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sussurrandogli parole inutili ma dal suono confortevole. Per un
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ricostruire una vita lontano dal Veneto lo terrorizzava al
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si sarebbe ben guardato dal dirlo perché lo avrebbero
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e presi una sigaretta dal suo pacchetto. ¶ «Sono stanco
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Lo aiutai a scaricare dal furgone un paio di
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di un freddo umido dal quale non potevamo difenderci
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buttare nel primo canale. ¶ Dal telefono della pizzeria chiamai
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il passaggio di Castelli dal ruolo di boss della
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più. Ormai sono fuori dal caso, sia per volontà
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un pacchetto di sigarette dal gilet in cuoio nero
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nel salotto, ben riscaldato dal camino. «Stasera esco» annunciò
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involucro rosso e blu. Dal groviglio di fili e
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il passeggero, leggermente impacciato dal cappotto e da due
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Barbati uscì di corsa dal cancello e si diresse
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incolonnò disciplinatamente facendosi trascinare dal flusso ininterrotto di gente
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di distruggere l’organizzazione. Dal settantaquattro a oggi le
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anche lei per salvarsi dal carcere alla fine ha
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condannato innocente». ¶ Barbati uscì dal locale e si mescolò
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Tristano. ¶ Alla notizia, fornita dal notiziario regionale del pomeriggio
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nonostante avessimo già saputo dal suo avvocato, nominato per
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avevano colpito duro fuori dal ring, e nessuno era
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di disperati e pusher dal coltello facile. ¶ «Miotti?» chiese
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sette». ¶ Presi una sigaretta dal suo pacchetto. «Vestiti, Max
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con un vestito scuro dal taglio un po’ antiquato
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degli sbirri era scomparsa dal parcheggio e il locale
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noiose. Rudy mi guardò dal banco e io senza
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poche centinaia di metri dal locale. ¶ Mentre eravamo intenti
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vivace che sospettai provenire dal guardaroba del mio socio
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del miracolo del nordest. Dal lunedì al venerdì dieci
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vento gelido che soffiava dal mare. Il luogo era
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portoncino. Il legno, seccato dal vento e dalla salsedine
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rassegnato. ¶ Guardai le cubiste. Dal pesante piumone spuntavano solo
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questo». ¶ Prese le sigarette dal comodino e parlò con
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data due giorni dopo dal giornale radio regionale. Come
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del porto di Grado, dal quale riuscivamo a controllare
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salvare i tuoi uomini dal carcere?» domandai. ¶ Allargò le
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una scatola di cartucce dal fondo del borsone. «Le
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la massima serietà. ¶ Uscimmo dal garage della casa di
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Mi guardai bene anche dal metterlo al corrente del
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a Castelli, che provenivano dal traffico di eroina e
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soddisfatto. Si alzò e dal borsone delle armi prese
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tanto staccava una mano dal volante per giocherellare con
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Max la Memoria. Presi dal comodino un bicchiere con
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fondo di Alligatore annacquato dal ghiaccio sciolto. Lo ingollai
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una voce resa sicura dal successo, «purtroppo non potrò
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stesso in cui usciva dal carcere necessitava di un
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uscito a marcia indietro dal parcheggio avvicinandomi il più
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ore d’attesa, scesi dal taxi per sgranchirmi le
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può permettersi di allontanarsi dal Veneto. Deve costituirsi appena
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ho detto». ¶ Mosele uscì dal suo studio con la
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leggermente pretenziosa appena fuori dal paese, lungo la strada
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bel tipetto, una mamma dal cuore d’oro» dissi
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grado e poi fuggì dal carcere di Padova. Un