Karol Wojtyła, Veritatis Splendor, 1993

distogliere il suo sguardo dal Dio vivo e vero

Come discernere il bene dal male? La risposta è

sradicare la libertà umana dal suo essenziale e costitutivo

apparso conveniente farla precedere dal Catechismo della Chiesa Cattolica

senso dell'interrogativo posto dal giovane ricco del Vangelo

ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla

come te stesso" (Mt 19,18-19). ¶ Dal contesto del colloquio e

del colloquio e, specialmente, dal confronto del testo di

legis in Christo est), dal momento che Egli è

che l'impegno manifestato dal giovane nel rispetto di

trova manifestata e concessa dal Signore Gesù. Così mirabilmente

uomo esclusivamente dalla grazia, dal dono di Dio, dal

dal dono di Dio, dal suo amore. D'altra

lo Spirito Santo discese dal cielo nel giorno di

gli Apostoli "non discesero dal monte portando, come Mosè

primi cristiani, provenienti sia dal popolo giudaico sia dalle

circonda la nostra esistenza, dal quale noi traiamo origine

uomo è certamente libero, dal momento che può comprendere

del pensiero cattolico. Sollecitati dal Concilio Vaticano II, 60 si

la propria legge, ricevuta dal Creatore. Tuttavia, l'autonomia

poter distinguere il bene dal male. Ed è quanto

quale distinguiamo il bene dal male - il che è

della natura fisica, ma "dal di dentro", mediante la

quel discernimento del bene dal male che egli stesso

anzi superata dalla libertà, dal momento che ne costituirebbe

atti umani, tanto complessi dal punto di vista delle

per la scelta morale, dal momento che le finalità

è naturalmente inclinata. E dal momento che la persona

apostolo Paolo dichiara esclusi dal Regno dei cieli "immorali

Tale condanna - fatta propria dal Concilio di Trento 88 - enumera

l'uomo è chiamato dal Creatore a dirigere e

secondo le circostanze storiche dal Magistero della Chiesa, la

riconosciuta praticamente e concretamente dal giudizio della coscienza, il

la carità" (Gal 5,6), proviene dal centro dell'uomo, dal

dal centro dell'uomo, dal suo "cuore" (cf Rm

gravità del peccato piuttosto dal grado di impegno della

quanto è stato proclamato dal Concilio Tridentino sull'esistenza

degli atti è definita dal rapporto della libertà dell

al fine è segnata dal rispetto delle leggi divine

distanze dall'utilitarismo e dal pragmatismo, per cui la

è legittima e necessaria, dal momento che l'ordine

effettive del suo esercizio, dal suo riferimento oggettivo alla

un determinato agire solo dal calcolo delle conseguenze che

ma piuttosto li conferma, dal momento che ne rivela

l'atto umano dipende dal suo oggetto, ossia se

una qualsiasi norma determinata dal punto di vista del

di Cristo - a cominciare dal diacono Stefano (cf At

vera libertà dell'uomo: dal momento che non c

della Chiesa, così espresso dal Concilio di Trento: "Nessuno

nei Sacramenti che scaturiscono dal costato trafitto del Redentore

liberato la nostra libertà dal dominio della concupiscenza. E

la mia solidità promani dal tuo volto? "Appena nascondi

ma come concezioni consolidate dal punto di vista teoretico

Spirito di Gesù, accolto dal cuore umile e docile

delle argomentazioni umane presentate dal Magistero, i teologi moralisti

pragmatismo e del positivismo. Dal punto di vista teologico

morali non sono dipendenti dal momento storico nel quale

originaria, ossia è intaccata dal peccato. Solo la fede

non può certo dipendere dal semplice rispetto di una

Spirito Santo, traendo fuori dal tesoro della Rivelazione cose

vegliano per tener lontano dal loro gregge gli errori

suo Figlio, è mandato dal Padre come Rivelazione della

opposti dalla fragilità e dal peccato dell'uomo, lo