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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Matteo Bandello, Canti XI de le lodi de la signora G. di Gazuolo, e del vero amore, col tempio di pudicizia, e con altre cose entro poeticamente descritte, 1545

concordanze di «dal»

nautoretestoannoconcordanza
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CANTI XI ¶ COMPOSTI DAL BANDELLO DE LE LODI
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insiememente le Tre Parche, dal Bandello cantate nel tempo
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chi piú sa, e dal mio desiderio spinto, ho
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voi dipende, ¶ e qualitá dal vostr'imperio prende? ¶ 5 ¶ Non
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la Musa mia ¶ sète, dal volgo che mi leva
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una selva intrai, ¶ quando dal Gange vibra Febo i
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che spesso l'alma dal suo velo svia. ¶ 12. ¶ Col
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mover foglia si vedea dal vento. ¶ 62. ¶ Vedevi l'alce
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per cavar la vertú dal basso fondo, ¶ ne l
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la vite ancora, ¶ e dal centro de l'alma
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fei furtivamente ¶ Ganimede rapir dal sacro augello, ¶ e ch
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e spesso di cortello: ¶ dal ciel mi fan volar
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mar con ogni scoglio ¶ dal barbaro furor, dal volgo
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scoglio ¶ dal barbaro furor, dal volgo alpino, ¶ restar spogliati
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e tratta la vertú dal basso fondo ¶ l'alzerá
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viver suo rinove ¶ e dal chiaro splendor di lei
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d'Austro a Borea, dal mar Indo a Tile
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E ben mostraro che dal fiero Marte ¶ sceser per
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guerra alte e supreme ¶ dal Carro a l'Austro
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v'è forza che dal ver lo mute: ¶ dotto
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e sceso in terra dal cieleste volo ¶ dinanzi al
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meraviglia grande sentirai ¶ scender dal ciel le Grazie con
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cangiati se ne sono ¶ dal mal al ben e
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al ben e poi dal bene al male? ¶ Questi
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ad altri sia? ¶ Se dal ciel vedi questa sí
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belle e piú famose ¶ dal Gonzaghesco ceppo fòr uscite
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fino e aventuroso, ¶ che dal buon naspo nulla mai
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tempio, detta ¶ Lucrezia fu dal sacro sacerdote: ¶ che sovvra
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volando lo trovasti ancora ¶ dal duol sí oppresso, ch
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in vita, ¶ che vinto dal dolor aspro e feroce
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e com'ogn'or dal vizio si disvia, ¶ sempre
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quel sí raro dono ¶ dal ciel in quella largamente
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stordito resta, ¶ come tocco dal folgor su la testa
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ogni male. ¶ Ogni durezza dal sentier si tolle ¶ ch
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faccia poi, ¶ non può dal ben il saldo cor
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che t'insegna partir dal falso il vero. ¶ Questa
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terra sète. ¶ 2. ¶ E se dal ciel imposto m'è
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a i liti Eoi, ¶ dal Carro a l'Ostro
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col saggio dire; ¶ né dal duca Sforzesco men favore
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un'alta rocca, ¶ quanto dal solfo e nitro palla
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a lato, ¶ e fu dal re ben visto e
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mondo note, ¶ né mai dal suo voler moverlo puote
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mi girava allora, ¶ come dal vento mossa un'onda
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una parte esprima fòre? ¶ Dal Gange si ricerchi fin
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è roso il cor dal fiero verme, ¶ verme che
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diffetti ei vede: ¶ ivi dal mal discerne 'l bene
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accende, ¶ e nova qualitá dal fuoco prende. ¶ 27. ¶ Ché l
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t'era esser celato, ¶ dal fuoco vinto, tu farai
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mi vidi avinto. ¶ 100. ¶ Eran dal bosco e dal giardino
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Eran dal bosco e dal giardino aprico ¶ con Lucrezia
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le foglie oltra misura. ¶ Dal buon odor il nome
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non more. ¶ 117. ¶ E chi dal ciel discese ed ebbe
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allor che discese giú dal cielo. ¶ 128. ¶ E ben l
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che sí famoso ¶ spirto dal ciel t'infondan gli
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clima e sito. ¶ 132. ¶ Trasportato dal ver e dal disio
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Trasportato dal ver e dal disio ¶ di render testimonio
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forsennati e rei, ¶ sí dal diritto il traditor gli
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privo di gioia e dal gran pianger fioco, ¶ chi
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fa che fiocchi ¶ grazia dal ciel ch'è fòr
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adunque se gridai ¶ vinto dal duol e da tant
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e senza alcun paraggio. ¶ 66. ¶ Dal Tebro andasti su 'l
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costei morte dolente, ¶ e dal bel laccio il collo
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il dubbio si risolve ¶ dal divin Plato, e chiar
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sensi in tutto separati ¶ dal vero, sacro e sol
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ed ogni rio voler dal cor divelle. ¶ 14. ¶ Ministri questi
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si senta, ¶ tal che dal tuo pensier la mente
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il suo lascivo velle, ¶ dal vero Amor si trova
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largitate ogni uomo sente: ¶ dal suo favor s'acqueta
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cerca e spera. ¶ E dal bel de le voci
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castri il suo maggiore ¶ dal men perfetto spirto inferïore
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riceve dignitate ¶ che quella dal suo grado unqua si
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avanti cominciato ho io, ¶ dal qual col dubbio fòra
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o la faccia levar dal luoco ov'era, ¶ scieglie
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cerchio vago, ¶ che buon dal buono gira al buon
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Amor è buono, che dal buon proviene, ¶ di quel
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che dato l'è dal lor Fattor di sopra
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a svegliar l'alma dal suo grave sonno, ¶ acciò
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fede ha data, ¶ quando dal sacro fonte fu levata
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a contemplar quel bello ¶ dal qual in terra ogn
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in la cera forma dal suggello. ¶ Ma la sciocca
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fòr ti toglia. ¶ 110. ¶ Prende dal ciel la prima sua
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ogni setta ¶ che sia dal lume natural diretta. ¶ 125. ¶ Ch
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si vive ed è dal cor l'alma divisa
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di profitto ella traeva ¶ dal giovane gientil al pazzo
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sarebbe amico, ¶ né differenza dal propinquo a un strano
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tutte ¶ con vero senso dal Fittor costrutte. ¶ 110. ¶ Per ordine
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e cerchi fòre ¶ Giove dal ciel cacciar, egli promette
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ch'i' son quasi dal dir venuto fioco. - ¶ CANTO
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infetto ¶ scerner non sa dal buono il tristo obbietto
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strale, ¶ che l'alma dal buon corso ne desvia
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s'un punto mancar dal ver mi vede, ¶ il
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il ver cieleste Amor dal falso e indegno, ¶ tu
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atroce e troppo intenso ¶ dal caro e amato spirto
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caldo e al gielo ¶ dal lor officio non si
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che questa ogni or dal corpo forba ¶ ciò che
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mova. ¶ 51. ¶ Si guardi quel dal freddo e schivi il
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si contempre. ¶ 94. ¶ Ecco che dal terrestre Amor al vero
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terrestre Amor al vero, ¶ dal vero al ver cieleste
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l'Amor che fe' dal cielo in terra ¶ scender
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Sentí la pelle quei dal dosso tòrre, ¶ e grazie
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sassi il tempestar crudele, ¶ dal ver non smosse Stefano
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martella; ¶ e soglion retirar dal santo Amore ¶ quei che
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Ch'è gran varïetá, dal lieto core ¶ ch'un
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in l'amorosa face, ¶ dal colerico adusto che l
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è bene, ¶ qual acqua dal suo fonte, da te
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passerai? ¶ E forse arai dal primo piú d'oltraggio
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e ria tempesta ¶ cadrá dal ciel con strepito e
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stracco era e rotto dal camino, ¶ a le bell
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da la fatica e dal periglio vitto: ¶ le man
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che stanno ad aspettar dal ciel la manna. ¶ Stanno
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a quella che vedeva. ¶ 77. ¶ Dal collosso men vado al
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rotte, dispezzate e sfatte. ¶ Dal busto il capo il
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eroi e d'eroine, ¶ dal natural sí mastramente tratti
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mia non rua. ¶ 92. ¶ Impetrami dal caro tuo Figliuolo ¶ (che
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che mi degni levar dal basso stuolo ¶ de le
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com'è l'alma dal corpo partita, ¶ ogni poter
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buon Mattia Corvino, ¶ e dal regno cacciata per dispitto
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pareglia? ¶ Or si noma dal Mauro a i liti
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cor sí puro ¶ che dal nemico ogni or resti
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con tanta grazia sède, ¶ dal nodo marital, giovane, sciolta
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dolci acque, non lontan dal Varo. ¶ L'ancise allor
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rara, ¶ né suoi pensier dal nome son diversi, ¶ che