Carlo Bernari, Speranzella, 1949

estenuata dalla pioggia e dal sole se ne vola

volle gli occhiali. Allora dal bianco delle coperte e

tutti i costi allontanare dal cuore del compagno il

uno scherzo per distrarmi dal dolore» dice Mastrovincenzo. ¶ «Be

Michele solleva il capo dal cofano del camioncino che

ne viene passo passo, dal Vomero, per visitare il

Bar Babilonia. Lo frequenta dal tempo in cui era

era un signore anche dal modo come consumava quella

di lei. Ma lei dal suo spiraglio era gelosa

Sapeste dove va ora.» ¶ «Dal professore, lo so.» ¶ «E

E per questo va dal professore?» ¶ «Già, proprio per

il signor Mele insiste dal professore appunto per sapere

ci andava per me dal professore…» ¶ «Perché che ti

appetiti, quali hanno origine dal cuore e quali dallo

Una grande mano domina dal suo balcone, una mano

tre linee, che, partendo dal polso, si aprono a

soldato Lonegro, incoraggiato forse dal suo stesso martirio, non

recò la prima volta dal comm. Lonegro, Speranza e

un uomo comune intimidito dal dilatarsi della sua storia

A sentirli venivano tutti dal fronte, e tutti avevano

ciò che si cavava dal seno, dalle mutandine, dalle

bambino il capezzolo che dal troppo succhiare era diventato

avevano almeno una coperta dal sarto o dal tintore

coperta dal sarto o dal tintore, se non la

tornavano infangati e infreddoliti dal fronte; e infilò la

dei cappotti appena sfornati dal sarto o dal tintore

sfornati dal sarto o dal tintore e se la

che s’era cavati dal taschino di petto disse

tra le pagine prescritte dal mago. Che significato bisognava

di fuori come abbacinata dal prossimo evento. ¶ «E quando

più grave la voce dal petto. Si torse le

ti andrai a buttare dal ponte della Sanità!… Vorrei

spazio con occhiate lunghe dal soffitto al pavimento. «Tanto

la macchinetta di caffè dal fuoco. ¶ «Pacchetti?» ¶ «Pacchetti, pacchetti

anni appena appena sfiorati dal sesso, aveva guardato con

Michele, dai cinturini bruciacchiati dal mare e dalla sabbia

conservava ancora la sagoma, dal petto incavato, le unghie

di luce che filtrava dal suo basso. Così esposte

vai a quest’ora?» ¶ «Dal…» cominciò a dire Nannina

dire tutto «qua dietro, dal professore» disse infine. ¶ «Pure

professore» disse infine. ¶ «Pure dal professore adesso? Stiamo diventando

di trovarsi anche lei dal chiromante, come tutti gli

quasi assopita. Fu richiamata dal mago stesso che minacciandola

doveva pensare Elvira impaurita dal dilagare della schiuma di

caffè spingendo una mano dal focolare sino alla porta

presta.» Appena sì discostava dal suo linguaggio professionale tornava

mani, esso proveniva unicamente dal pensiero che don Luigi

la testa mezzo sollevata dal cuscino, lo sguardo fisso

Pascalotto sapeva anche allontanarsi dal fratello per rendergli più

disse don Giosuè, estraendo dal sacchetto due pacchi di

lire» così dicendo sfilò dal libretto di mille lire

signor Me’… Nannina, come dal confessore, l’ho mandata

accaduto; un uomo nero, dal fondo di una nera

Nannina perché si sollevasse dal volante e gli lasciasse

spuntavano di nuovo come dal selciato; erano i Vincenzini

delle mille creature ingiuriate dal suo compagno, e neppure

così vecchie, così limate dal tempo, che pare lasci

cruda, tagliata in due dal vento, la bellezza del

la curva si cavò dal taschino la carta con

americano sollevò le mani dal volante, fece un piccolo

masseria che abbaiavano irritati dal loro passaggio. ¶ «Dove mi

dev’essere. Si vede dal disprezzo. Troppo simpatico a

inglese l’affrancava però dal dovere di darsi un

americano toglieva le provviste dal sacco e le disponeva

allo straniero. ¶ Fu risvegliata dal richiamo di uno strano

uno strano uccello, o dal risentimento della sua carne

della sua carne presa dal freddo. Si toccò le

di antilope – salivano, salivano dal pube alla pancia, dai

eccezionali. Appena si riprendeva dal suo deliquio, infatti, essa

un fazzoletto?» ¶ «E pigliatelo dal comò. In questi casi

scornacchiate delle mamme vostre?» ¶ Dal linguaggio dovettero riconoscere la

carezza, prolungò la carezza dal collo al petto, ch

buchi più piccini lasciati dal vaiolo. Doveva essere di

comizi che devono scendere dal quarto piano fino a

meraviglia tolse un quadro dal muro e glielo mostrò

qui» e si cavò dal seno il pezzo di

Lo si vide uscire dal suo angolo di pentimento

a raccogliere la cinghia dal letto e a porgerla

che uomo! Questo esce dal fuoco, Nanniné!» ¶ «Be’» tagliò

della lampada centrale, rianimata dal caldo del fornello e

caldo del fornello e dal cibo, Nannina sembrava un

che non sapeva staccarsi dal portone. Ciccillo si animava

pensieri che ti escono dal cervello come le spine

aveva mandato un bravo dal più profondo del cuore

Cafettèra; e pur ardendo dal desiderio di distruggerla, andava

si staccava dall’angolo dal quale poteva vedere il

vedersi, si era alzato dal suo banchetto e appoggiandosi

la caduta della Cafettèra, dal piedestallo su cui l

reggenza al lealismo o dal repubblicanesimo all’agnosticismo; come

pensiero a varie “personalità” dal gabinetto del professore, ambiente

si era sentita sfiorare dal sacco che il milionario

Vico Lungo Gelso, o dal celebre Chiromante; gli spiccioli

più lontani e sperduti dal Vomero alla Sanità all

due volte, e andò dal padre superiore che non

voi mentre si presenta dal padre superiore e gli

che prima di andare dal padre superiore vide la

loro resti mortali, raccolti dal fratello del re…». ¶ La

discorso, che era partito dal cielo sereno della verità

per cercare d’intuire dal suo stato fisico, dai

proprio lei la mandava dal figlio! ¶ «Niente», disse la

fatta leggere tempo addietro dal mago in un giornale

suolapianelle, che era accorso dal vico S. Sepolcro col

solito per metatesi suggerita dal «sora» (sororem) usato da

obbligo di saper tutto dal momento che aveva dentro

pizzicotti bastarono a richiamarlo dal letargo e a fargli

suoi piedi lavati effondendo dal tavolo un rancido odore

e dovunque una radio dal mobile lucente, orribilmente nuovo

qualche artigiano la salutava dal nero di una bottega

in fila erano occupati dal grande drappo tricolore che

grande drappo tricolore che dal terzo piano arrivava sin

tutti erano stati pagati, dal primo all’ultimo, quelli

traeva indietro, come inorridito dal sudore che le faceva

rilucere il volto bucherellato dal vaiolo. ¶ «Corteo, corteo» si

la Pizzicatella le gridò dal suo angolo: ¶ «E brava

come ad un funerale; dal taschino gli spuntava la

una donna che esce dal fuoco; in certi casi

don Luigi riceveva gratis dal primo distributore che attraversava

doleva farsi notare reduce dal corteo, con quei guai

si decideva a staccarsi dal tombino che se l

un nuovo scatto, tolse dal tabellone l’immagine del

che la devo portare dal dottore» disse Pascalotto rallentando

sconcertato anche lui, forse dal ricordo di quel braccio

dopo averlo salutato festoso dal corteo era rimasto fermo

anno neppure era passato dal processo dei cinque colleghi

fatta mamma.» ¶ Nannina ascoltava dal suo angolo, non le

e chissà poi perché, dal momento che lui non

pensieri il dottore, tornando dal lavandino, «stammi a sentire

quando non doveva recarsi dal mago, veniva di rado

un materasso, da togliersi dal letto di don Luigi

sempre, una sera andava dal chiromante, una sera in

di cenere appena tolta dal focolare tutto ciò che

dopo una disamina scrupolosa: ¶ «Dal signor Mele», aveva cominciato

di comparirgli a fianco. Dal professore no, perché è

della bottiglietta, appena emersa dal ghiaccio, nel palmo che

non si alzava più dal letto. Aveva voluto una

tinniva nel piattino avanzava dal focolare. ¶ «E perché ti

per l’età!) e dal suo principale socialista; uno

contorni del tradimento. ¶ Ciccillo dal canto suo si tormentava

bene con la vita. Dal sentore che si effondeva

ecco la Cafettèra colta dal primo accesso: caduta in

funzione, vengo subito.» ¶ Uscito dal basso don Tremendina, con

le avevano liberato Luigino dal carcere andava sdebitandosi col

corrompersi, poi dai pesci, dal baccalà, dai salumi, dai

ha fatto una corsa dal mago, che arriva assonnato

Pascalotto guarda il padre dal gradino nero del bar

seduto sul gradino sbiancato dal sole guarda le gambe