Edoardo Nesi, Storia della mia gente, 2010

fuga da Prato e dal mio destino già scritto

miei amici che, avvantaggiati dal fuso orario e dall

padre, un’ordalia complicata dal fatto che mi parve

capo indiano e inorgoglito dal fatto che Dieter avesse

più vecchio, rimasi impressionato dal vederlo così magro e

Per undici anni, però, dal 1993 al 2004, non mi si

Mi trattenevo a stento dal sottolineare pagine intere, perso

Angelica volteggiare sui pattini dal buffet al nostro tavolo

che non voleva uscire dal guscio di cashmere in

giorno no sul “Corriere” dal professor Giavazzi. ¶ L’idea

quando in trenta, guidati dal leggendario Tacabanda, si diressero

imprenditori finivano per abdicare dal loro ruolo creativo – perché

aveva aiutati a costruire dal nulla le loro aziende

gli imprenditori erano tormentati dal costo dei dipendenti come

quella davvero punitiva creata dal primo governo Prodi sotto

proprie cose e rassicurati dal proprio ruolo, e si

d’allontanarsi di più dal destino loro e della

me, ubriachi e stremati dal fuso orario, e mi

imprenditori si sentono consolati dal solo fatto di poter

Una volta mi espulsero dal campo di calcio dove

Non dovevano farsi prendere dal panico. Dovevano rimanere calme

bisogna mai farsi prendere dal panico. ¶ Vi dite che

e vi sentite confortati dal fatto che, pochi minuti

di non farvi prendere dal panico e di rimanere

tutti, cominciavano a riaversi dal lunghissimo intervento infarcito di

io venni letteralmente fulminato dal pensiero che potesse davvero

lo dissero tutti, fin dal primo momento, che non

sognava di far partire dal pontile di Forte dei

ho più messo piede dal giorno in cui abbiamo

fu decisa a tavolino dal consiglio d’amministrazione, peraltro

immaginare un paese lontanissimo dal nome pieno di consonanti

di vecchi industriali annoiati dal non far nulla e

Sereno, senza pressione, liberato dal peso della proprietà e

anche nel paese swiftiano dal nome pieno di consonanti

e pesante, rotto solo dal cinguettio degli uccellini che

si incaponì a trarre dal romanzo: la prima è

per non farmi abbagliare dal sole d’inverno. ¶ Disse

s’è neanche mosso dal suo posto di lavoro

che le viene detto dal capo dei vigili del

e così ti stacchi dal fianco del Ceccato, il

i cuscini ancora scavati dal peso delle teste che

interprete traduce: ¶ – È ricavato dal corno di un animale

i bambini e uscire dal capannone prima che venga

a battere i pugni dal ridere e farsi rinchiudere

finalmente riuscito ad andare dal titolare a chiedergli perché

sapeva di avere, spinto dal vento di una rabbia

fare un’uscita trionfale dal distributore. Sarebbe la sua

si accorge di sanguinare dal naso e dalla testa

d’acquisto improvvisamente centuplicato, dal correre ubriachi di desiderio

prodotti miracolosi e benedetti dal Made in Italy, sia

modo più costoso e dal luogo più lontano possibile

combatterla nei fatti. Combatterla dal didentro, certo, senza mai

proteggersi – con ogni mezzo, dal cavillo al cazzotto, dall

e politiche della città. Dal comune agli industriali, dai

parole sono evidentemente rappresentate dal semplice fatto d’essere

oggi sono amici, uniti dal dover combattere la stessa

una supplica leggibile solo dal cielo, e anche se

idea sbagliata, ma sostenuta dal mondo intero. ¶ Eppure, certo

suo libro dell’oro. ¶ Dal capannello tre uomini mi

la protesta che nasce dal ventre del grande camion

a portarla. Non credo. ¶ Dal corteo vedo staccarsi un

presente senza fine creato dal lavoro dei nostri padri