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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Enzo Striano, Il resto di niente, 1986

concordanze di «dal»

nautoretestoannoconcordanza
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1986
sudicia, clamorosa, di Ripetta, dal balconcino delle sue prime
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Magari verso il mare. ¶ Dal balconcino imparò le prime
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di statue che incombeva dal frontone. ¶ Il papa re
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che l’avrebbe accolta, dal momento che le vicende
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Pombal cacciò i Gesuiti dal Portogallo. ¶ «A unica coisa
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io faccia fare estratti dal libro della Fidalgheria. A
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Un po’ sinistre, agitate dal vento, come le torce
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Sobbalzò quando, all’uscita dal paese, titìo indicò una
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all’aria che veniva dal mare, alle fantasie. Cosa
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mille tamburelli a sonagliera, dal soffiare di mille fischietti
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soffiare di mille fischietti, dal frenetico strofinio di mille
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vista sul carro contadino, dal picchiare d’altri strani
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la quale colui toglieva dal fuoco uno dei pentoloni
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all’insospettata ferocia espressa dal vecchio cocchiere, il quale
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predelle, emergevano come scogli dal mare d’una folla
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Dall’aperto al chiuso, dal piano all’impervio d
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lei scoprì quasi subito. Dal gigantesco portinaio imparò immediatamente
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tutto appariva diverso. Uscì dal balcone in una gloria
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largo di Sant’Anna: dal balcone ne scorgeva parte
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come un’insalatina riccia dal cuore d’oro pallido
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trovò con tio Antonio dal marchese Berio di Salza
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due cavalli rossicci, girò dal lato del Gigante, per
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Indossava una giamberga verde, dal collo ricamato in oro
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Arcadia, un curioso volumetto dal titolo La damigella istruita
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tempo stesso materna propensione, dal momento che quei bambini
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blu notte. Fu colpita dal viso sereno del nuovo
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allegramente Guidi. Intervenne Sanges: «Dal ’41 le stanno pagando le
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berretto azzurro si staccò dal pontile. ¶ «Occellenza. La lanza
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orina, pesce morto, immondizia. Dal mare cresceva una foresta
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ragazzi mezzo nudi, luridissimi. Dal palco s’ergeva al
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sul selciato. Una donna dal busto scoperto si pettinava
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pietà e disincanto. Tutto (dal grande e nobile, al
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idea, copiata un po’ dal Martelli, di chiudere le
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assai!» ¶ Giunse Paisiello, mentre dal salone del gioco tornava
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Dava sensazione d’isolare dal mondo, per tener lì
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momento, l’aveva separata dal mondo familiare, però sempre
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Santa Teresella arrivavano aliti dal mare. ¶ Qualcuno fra gli
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ti presenta per liberarti dal bisogno sono, spesso, ugualmente
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soma. Così si libera dal bisogno una donna. E
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libera pure una famiglia dal peso di mantenerla. Accollandolo
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dette inizio. Appariva diverso dal grossolano personaggio visto nel
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cominciò a osservarla. Andava dal petto agli occhi, a
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zimarra di san Giovanni, dal giustacuore di Gesù. ¶ La
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L’odore che gonfiò dal becco della caffettiera snebbiò
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sgarbato. Buttò il sigaretto dal finestrino, tre o quattro
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restare calmo. ¶ Si girò dal finestrino, ma non vedeva
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ombra violacea che emergeva dal ventre di lui, la
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ai “Nuovi Febi Armonici” dal duca di Maddaloni, dove
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anche tu!”, a muoversi dal letto, a fingere salute
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stava meglio coi dolori. Dal vicolo giungevano rumori vivi
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impietose. «Perché dovreste correre dal tepido Sebeto all’agghiacciante
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tia Michaela lo traeva dal canterano con gesti incolleriti
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di Cassano era pronta dal mattino per la veglia
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alle undici: si capiva dal crescere del clamore esterno
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e Giuseppe Serra, tornati dal collegio di Parigi. Bei
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il nuovo ministro nominato dal re. ¶ «Qua cambia tutta
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quella Spagnola...”, “Portoghese, Maestà”, “Dal petto grosso”, perdonami, ha
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fichi secchi di Calabria dal profumo intenso pendevano da
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chiome degli alberi uccelli dal piumaggio colorato. In ogni
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mentre una maliziosa mugnaia dal corsè a quadrettini ben
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pacchiana baffuta, tutta nera, dal fazzoletto del capo alle
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dava da fare, ansimando dal petto, dalla pancia enormi
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non si moveva più dal letto, rigovernò, pulì. Sempre
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andar via (quasi attrice dal proscenio), per cedere il
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che mi son tolto dal petto. Quanto tempo potrò
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svuotava in un attimo, dal momento che ogni commensale
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ad aprire il comodino dal suo lato, ne cavò
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Cosa provava, in verità? Dal punto di vista fisico
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curioso benessere mentale, nato dal soggiacere in vittoriosa sconfitta
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partecipe del mondo sconosciuto dal quale era appena giunto
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volto rigido, freddo. ¶ 5 ¶ Rassicurata dal vederlo in sonno senza
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una delle scuole aperte dal re per i ragazzi
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Se pioveva flottava giù dal Vomero gialla, rotolando ciottoli
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enorme blocco di marmo dal quale si slanciavano, avvinti
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amici. Ve ne ringrazio dal profondo del cuore.» ¶ Rivide
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accideme co’ chesta». ¶ Cacciò dal corsetto una molletta lunga
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dalla faccia furba, cotta dal sole, “li ricchiune” sono
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essi siano stati dotati dal loro Creatore di alcuni
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i loro giusti poteri dal consenso dei governati. Che
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che» interviene quietamente Astore. «Dal punto di vista giuridico
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osserva, pizzicando dalla tabacchiera: «Dal punto di vista umano
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potrebbe anche esser così. Dal punto di vista politico
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del «Moniteur» appena sbarcate dal postale di Marsiglia. ¶ Don
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Palazzo. Primicerio l’accompagnò dal re, il quale non
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sotto pelle. Sospirò, prese dal comodino gli occhiali, il
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tanfo era terribile: esalava dal terreno, dai buchi delle
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più intelligenza o novità.» ¶ Dal salotto Cassano erano emigrati
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lui, forse, aveva appreso dal suo. Napoli è come
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affluivano, chiassose e turbolente, dal Largo del Castello, dai
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la regina, Acton, accompagnati dal ministro Castelcicala, Caterina di
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Sardegna, se ne andò dal Nunzio Pontificio, ostentando amicizia
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Cimarosa traeva lugubri suoni dal clavicembalo. ¶ Sul bel piccolo
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sempre più orrende, accompagnate dal trepestio di Cimarosa: le
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Gennaro alzarsi, fu invasa dal panico. Lui le fece
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talvolta, da uno sguardo, dal portamento, da un grido
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perplessa, quasi in ascolto. Dal balcone aperto giungono i
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baldacchini ricamati per proteggere dal sole le allegre comitive
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dimena intorno un ragazzo dal berretto rosso che agita
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dei paladini di Francia dal cantastorie al Molo.» ¶ «Vorrei
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Levati pure quella» bisbiglia, dal letto, Graziella fa per
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campagna: a pochi metri dal tumulto cittadino! La mattina
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salmodiare, lei e Graziella, dal balcone, vedono sfilare gli
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è zeppa di folla. Dal convento di Santo Spirito
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non vale tre soldi, dal punto di vista militare
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lei pure viene presa dal gioco: attizza il braciere
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fine un cittadino marinaio, dal ponte della Languedoc, agitò
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prepararci, Lenòr». ¶ Si toglie dal bavero un distintivo colorato
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sempre acceso un cuoco dal berrettone bianco: vi borbottano
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urlava per le vie. Dal monte sgorgava ininterrotta una
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venne la lettera scritta dal ragazzo al padre: altro
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d’Emanuele che penzola dal cappio. S’è fatto
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obesa, zizze mezzo fuori dal corsè. Fissa il ragazzo
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pugni. «Dobbiamo andare noi dal generale! Torneremo con lui
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seguitene i consigli predicati dal pergamo e suggeriti nei
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era anche Gennaro, ricevé dal Tribunale il dispaccio che
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monache proterve, manesche. Fin dal primo momento l’affrontarono
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Aveva atteso, immobile, che dal finestruolo fiottasse la luce
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di sé, sul pavimento. ¶ Dal finestruolo entrava debolissimo alone
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donna!» ¶ Non può trattenersi dal sorridere. Cerca di levarsi
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materna, donna Crezia. Cacciò dal grembiulone mezzo foglio di
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poveri capelli mai lavati dal giorno dell’arresto! Ne
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è uscita un po’ dal difensivo torpore. Ieri hanno
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nello stomaco un coltellaccio dal manico nero. ¶ 3 ¶ «Forza, Lenòr
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Uries, mezzo nudo, tagliato dal collo alla pancia. ¶ I
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deturpano i soffitti dipinti dal Solimena. V’è stato
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felice, Lauberg, saltando giù dal tavolo. «Lucio!» strilla verso
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devi ringoiare! Per andare dal cittadino Championnet occorre passare
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in chiesa di brani dal giornale. ¶ Voci concitate, scalpitio
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il calendario va così: dal 21 settembre al 21 ottobre è
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gruppo di patrioti segnati dal combattimento: gli altri due
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di decorazioni. ¶ Fu colpita dal modo in cui gli
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niente: come prima. ¶ Championnet, dal suo tronetto di velluto
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Te Deum laudamus...» seguito dal coro eccitato di tutti
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fargli avere un elogio dal Governo» sorride, levando il
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sorride, levando il capo dal foglio. «Vedi cosa s
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tardi un ragazzo reca dal Governo la notizia che
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priva di denaro, staccata dal popolo, un giornale politico
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due amanti. Equamente suddivisi dal punto di vista politico
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parata militare repubblicana, voluta dal Governo nel tentativo di
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parlarvi d’altro. Guardate.» ¶ Dal taschino del panciotto estrae
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Repubblica, Luisa e Ferri dal re. Il male ricevuto
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strappata, in un attimo, dal torpore incosciente, dal protettivo
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attimo, dal torpore incosciente, dal protettivo rifiuto del domani
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Ho cominciato a pensarci dal primo giorno in cui
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VENTESIMA ¶ 1 ¶ La buttano giù dal letto i ragazzini della
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giornale. Bugie. Tutte bugie. ¶ Dal Governo le avevano spedito
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maglia ficca soldi, gioielli. Dal comò saltano ricordi: lo
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Si difende, secernendo disprezzo dal cervello. ¶ «Non parlarmi più
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le spalle nude sbocciate dal vestito, aspetta con ansia
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Elmo?» ¶ «No. Se potessimo, dal Vomero, buttarci pei Camaldoli
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quest’isola arcigna, fuori dal mondo banale e bello
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reca profumi dalle piante. Dal basso non si spara
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un’ora dopo mezzanotte, dal formicaio ammassato sotto la
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occhi luminosi sull’acqua, dal largo brezza salsedinosa frizza
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bianca. Può vedere Napoli dal largo: la prima volta
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Fulminant è altissimo veduto dal basso, le pesanti catene
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una ventina di metri dal Fulminant. Lei pure si
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i lazzari son tornati dal mare cotti e stupiditi
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della croce che penzola dal cappio. Sangue cola dalla
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particolare», Poetica, IX, f), dal Tasso («Chi nessuna cosa
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discorso sull’arte poetica), dal Manzoni («Lo scrittore deve