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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ortensio Lando, Novelle, 1552

concordanze di «dal»

nautoretestoannoconcordanza
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piacevolezza, e poi vinta dal sonno si chiude nella
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nel core, si gittò dal balcone e nel vero
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d’amabili costumi ornato, dal quale era stata lungo
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era quasi che assidrato dal freddo, temendo di non
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potendo trarre il fiato dal petto, disse: «Io sono
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alcun male. ¶ Allontanatosi adunque dal regno suo, si diede
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gran fatica, per essere dal re troppo teneramente amato
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detta Rhama, poco lontana dal Zaffo, dove molti cristiani
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anni. Alla fine fu dal giudice condannato alle forche
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sovennegli del ricordo dato dal padre di non si
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figliuolo e come, scacciato dal regno di Navarra, lungamente
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conoscere che pioggia dovesse dal cielo cadere, al villano
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si rassettasse per sapere dal contadino più minutamente come
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Traversari, canonico di Ravenna, dal dì ch’ei nacque
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cordoglio e ne fu dal cuoco aspramente battuta. Non
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né levava gli occhi dal balcone dove si stava
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né tanto né quanto dal sire, di che esso
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onorato mortorio, le quali, dal lato delle monache stando
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la spada gli cadde dal lato e la croce
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lato e la croce dal petto; e tutti quelli
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ne gisse, e come dal marito e da tutto
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Al fin tutto molle dal capo a piedi, privo
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pace, il che risaputosi dal padre della fanciulla per
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case di Lisbona e dal padre fu cortesemente ricevuto
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da’ suoi sembianti e dal gentilesco aspetto ne appare
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narrò tutto ’l fatto dal dì che gittato le
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che pareva fussero scese dal cielo tutte le celesti
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ad una fanciulla, trattone dal core un amoroso sospiro
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Milione, che portato era dal maligno spirito, udendo fare