Fulvio Tomizza, L'ereditiera veneziana, 1989

precettore moderno, lo dissuadeva dal trastullarsi con rime di

se stesso compiuto allora dal nostro pianeta trasferì i

tutto suo, peraltro rubatogli dal tedesco Bòde, fu quello

finita di stampare nel 1750 dal Benedini di Lucca, il

ma “quale disillusione!”. Attirato dal titolo settecentesco Private disavventure

Lettolo, nulla mi trattenne dal compiere un viaggio nella

e di tutti, tradita dal medico curante dileguatosi, assistita

assistita fino all’ultimo dal botanico Vitaliano Donati, altro

di meno, e soprattutto dal colpo infertogli dal destino

soprattutto dal colpo infertogli dal destino, infine da un

Modena. Qui fu confortato dal vecchio Muratori, che era

frutto della spedizione colto dal compagno: Della storia naturale

diverso da quello espresso dal Santalena, che pure seppe

e nelle forme suggerite dal secolo liberatosi definitivamente dalla

Domini, convento poco distante dal loro palazzo nel lungo

punta estrema, oggi occupata dal complesso della stazione ferroviaria

a letto e visitata dal medico di famiglia Salveti

di famiglia Salveti, mandato dal padre non appena ebbe

inganno dalla contusione riportata dal giovane ritenendola una risipola

e senza scrupoli, vagliati dal nostro prevenuto Autore, ordinò

degenerò in tisi. Tolto dal collegio, venne messo nelle

a capo di tutto, dal maestro di cappella Coleri

ogni cosa o astenersi dal farlo per non dare

sono espressioni ancora prese dal nostro testo). Solo che

la stanza. A rappresentarlo dal segretario si prestò lo

nipoti. ¶ Lo zio reduce dal tribunale riferì doversi immediatamente

reverendo simpaticone aveva ricevuto dal governatore di Milano l

presentò questa volta affranta dal dolore per la perdita

toglierle la carnosità ereditata dal padre. ¶ Il suo continuo

commissario non si trattenne dal ridere della falsa supposizione

non si sarebbe mossa dal convento. ¶ Ma la sua

suo desiderio di uscire dal convento. Il desiderio rimaneva

sì, a voler guardare dal punto di vista di

moglie reagì però diversamente dal suo biografo nell’ereditare

di consolatrice.” ¶ Fu distolta dal suo ritiro per l

tutti i beni mobili, dal denaro depositato nella zecca

corrente le sorelle; e dal convento del Corpus Domini

interessato nella predetta Compagnia. Dal Monistero del CD. 22 aprile

da Padre Reverendo... e dal padre Gab... il quale

il tempo e, colta dal dubbio che il Senatore

inferiore a quella sparata dal galantuomo. E poiché Benizia

contatto con gente o dal nome pregiato o pervenuta

infelice, che seco porti dal nascimento il contagio d

serata trascorsa fuori casa dal capo della servitù. Ma

che era poi riscattato dal successo negli studi. Lo

di ventiquattro anni, protetto dal fiore dell’intelligenza e

le consigliò di assentarsi dal palazzo di Cannaregio la

bene, né sarà tradita dal suo biografo che pure

proseguì nella richiesta, premuta dal bisogno o dall’aver

da malore e soccorsa dal medico che le vietava

venire il marito accompagnato dal padre e dallo zio

del resto riscontrata persino dal doge Grimani, secondo il

da un prete furbo, dal cui labbro pendette per

di Gianrinaldo Carli ma dal cognome non certo incoraggiante

di Paolina in carrozza dal villino di Preganziòl al

mentre usciva per recarsi dal medico Salveti. ¶ La accompagnò

dalla testa ai piedi. Dal medico che la fece

vari collaboratori, di allontanarla dal suo proposito, rischioso e

casa Paolina fu visitata dal Salveti, il quale si

di passaggio per Treviso. Dal suo contegno Paolina intuì

Lo studiò e, presa dal comodino una boccettina di

Quando fu completamente rinvenuta dal colpo vibratole dalla notizia

calde, il pane cavato dal forno, cestini di sorbe

sarebbe stata fin accompagnata dal Carli, proposta avanzata e

inizio del carnevale inaugurato dal Doge con un sontuoso

chiaro si era tolta dal letto e, passando tutte

Benizia non subisse soggezione dal suo nuovo parentado. Non

che accompagnò gli sposi dal Canal Grande a San

umiltà addirittura autolesiva abbracciata dal fortunato in quella fase

uno scatto stizzoso attutito dal paradosso: “Certo è che

non siano stati intaccati dal cinismo del secolo? ¶ Paolina

Grimani, Emo e Savorgnan, dal conte Mazzuchelli, dal nuovo

Savorgnan, dal conte Mazzuchelli, dal nuovo cugino Gravisi, mentre

positiva giunse per lettera dal conte Mazzuchelli che la

dimostrare di aver ricevuto dal suo potentissimo Padrone una

aperte dodici anni prima dal suo maestro di clavicembalo

titolo fosse stato superato dal suo matrimonio senza peraltro

proprietà personale era curata dal cugino Tamagno, procuratore anche

Questi era già guardato dal reverendo milanese “coll’occhio

di esonerare il procuratore dal mandato. ¶ All’orecchio di

dallo sgravio, così consigliata dal marito il quale aveva

piena, a cinque giorni dal parto si levò dal

dal parto si levò dal letto e a dieci

Paolina “non sortita ancora dal puerperio”, ma in ottima

non del tutto uscita dal puerperio si era parecchio

personale di Benizia, tenuto dal suo ex procuratore Tamagno

testa, la malata uscì dal letto ardendo di febbre

biliosi e isterici che dal giorno della lite con

doni e prestiti fattigli, dal primo che lo levò

primo che lo levò dal carcere a un recente

quanto si studiasse particolarmente dal Conte, e dallo stesso

cui lei era costretta dal sibilante sussurrare faccia a

tutte loro e ratificato dal notaio. Sarebbe lecito supporre

comune, dopo quella compiuta dal revisore Vecelli, da lei

stessa designato, e registrata dal notaio. Il padre somasco

settimane non si spostava dal palazzo per assistere lei

che doveva esserle disceso dal naso, non già salito

si vide colare sangue dal naso cominciò a credere

tisi; ne rimase persuasa dal giudizio concorde dei due

Il conte si recò dal grande zio Boldù, al

presentò surriscaldata, perdente sangue dal naso che compariva anche

ritenere la moglie contagiata dal male di famiglia, il

Carli si sentiva corroborato dal giudizio del napoletano Bianchini

più aumentavano le perdite dal naso, in maggior copia

col salasso, approvato anche dal maestro Morgagni a condizione

latte. ¶ Le conseguenze, previste dal Donati e temute dal

dal Donati e temute dal conte, le si ebbero

vita. ¶ Le furono cavate dal braccio nove once di

al mattino per liberarsi dal muco certamente striato di

quello che le stillava dal naso... Si ergevano contro

ultimo inconveniente fu sanato dal buon Donati che, sempre

terrestre e papavero preparati dal botanico. Incominciò lei a

dubbio perché inconsciamente influenzata dal marito, o forse per

di primo giugno attribuiti dal popolo agli ultimi santi

lei”, e di nascosto dal marito si consigliava con

timore di rimanere contagiata dal suo strazio a non

E il marito, “obbligato” dal Tamagno ancora al confino

un ben diverso contagio, dal quale preservare principalmente il

si allontanava via via dal volto di lui che

incubo, di esser fuori dal sogno, negli occhi di

le fu perciò impartita dal parroco del paese. Si

fu Pietro Verri e dal violento ravvedimento dello stesso

aveva avuto un figlio dal primo matrimonio, ma Giambattista

italiani; né si trattenne dal mettere il naso nell

vitigni mai prima tentati, dal tokay al carmignano, dal

dal tokay al carmignano, dal montepulciano al piccolit. ¶ Una

salute e farsi promettere dal consorte che non la

collocata a qualche chilometro dal confine imperiale e lambita

specializzati dalla Toscana e dal Veneto per curarne l

concessi qualora fossero prescritti dal dottor Rizzo di Venezia

seguirli alla gendarmeria, ottenne dal loro superiore che le

Rubbi, ed era patrocinato dal fratello Girolamo da poco

Riverito quale maestro anche dal giovane Cesare Beccaria, che

oltre un secolo anche dal Carducci a Pietro Verri

citatissimo commento: “Ecco che dal fondo d’Italia bisogna

andare a pranzo invitata dal suo protettore, ecco che

viene confermato e completato dal padre: “Passato il collocamento

porte, minacciò di esigere dal Tribunale un ordine di

fu allontanata e diffidata dal tornarvi, se un mese

da Paolina, non perseguitata dal destino quanto lei, ma

pena di morte propugnata dal lodato Beccaria, finendo per

nome e arbitrariamente intaccata, dal quale potevano derivargli mezzi

aggiungere al vitalizio fissatogli dal padre in misura ben

istinto che di riflessione”. ¶ Dal canto suo il contino

generazionale, come già proclamata dal Verri e da altri

ricevette una brusca scossa dal favore cieco che questi

fece tradurre in francese dal Morellet, traduttore del Beccaria

in altro Paese cattolico, dal quale attestare di aver

alla disperazione è provenuta dal tormentoso dubbio di essere

e di dovermi distaccare dal servizio di Sua Maestà

titolare, con effetto retroattivo dal giugno ‘79, di tutte le

dei Risorti e benvoluto dal cugino Gravisi e con

Carli-Rubbi, evento salutato dal nonno con asciuttezza tacitiana

e l’onore riservatogli dal cardinal Durini con l

mare ne furono dissuasi dal conte Agostino Carli-Rubbi

lo stemma austriaco, portatovi dal nipote Agostino. S’introdussero

palazzotto di Callegaria, trassero dal letto il conte ottuagenario

stata in parte provocata dal figlio disconosciuto. Il quale