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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Montanaro, Tommaso sa le stelle, 2014

concordanze di «dalla»

nautoretestoannoconcordanza
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fatica. Se si viene dalla provinciale e si procede
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doveva incassare un credito dalla ditta. Così, quella fabbrica
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la Berta, si allontana dalla tettoia. Lo fa ogni
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sera decide se guardare dalla parte del fiume o
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Pietro guarda il pavimento, dalla finestra alla porta, dall
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La rivista è lontana dalla Berta, Pietro si deve
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soltanto uno. È fuori dalla porta. Appoggia l’orecchio
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ci sono sagome fuori dalla finestra; guarda anche in
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appoggia a qualche metro dalla casa; c’è questo
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a nutrirsi. ¶ Lui veglierà dalla stanza Sansoni, che affaccia
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o il portacenere sorretto dalla lupa che allatta Romolo
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sistemare nel deposito, lontano dalla Berta; ogni tanto, sì
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più. ¶ Prende del pollo dalla sua busta bianca, annusa
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già sentita? ¶ Pietro va dalla Callas, guarda tutte le
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annuisce e poi scende dalla macchina, sbatte la portiera
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assorto. Il ragazzino esce dalla stanza, afferra da solo
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Parla d’amor. Esce dalla doccia ritemprato, si sgranchisce
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di un passaggio, allontanarsi dalla linea gialla, un convoglio
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Ecco il deposito. Scende dalla macchina, arriva al limitare
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Poi si corica, spossato. Dalla finestra filtra già la
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sulla sedia. ¶ I raggi dalla finestra arrivano agli occhi
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fa finta di uscire dalla stanza. ¶ “Lavarti! Porcomondo, Tommaso
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Pietro ne estrae due dalla borsa. “Questo è l
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colorate che nascono tutte dalla stessa terra. Certo, il
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della Libertà, era presidiata dalla collaboratrice familiare filippina, Dorothy
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di plastica. Si alza dalla sedia; gli cade sui
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raggio polveroso che entra dalla finestra. Nella prima c
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assedio rumoroso delle zanzare, dalla ventola esce un fiotto
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quasi neanche si salutano. Dalla foga, dalla fretta. ¶ “Parliamo
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si salutano. Dalla foga, dalla fretta. ¶ “Parliamo un po
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postina non sbuca più dalla sedia a triangolo, ma
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Tommaso l’avrebbe spiato dalla finestra, mentre era lì
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fa cenno di alzarsi dalla Berta. “Cosa fai?” Il
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ragazzino afferra la parrucca dalla testa di Pietro: “Io
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che salpa, si allontana dalla città del foglio. Raggiunge
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getta per terra. È dalla mattina che Tommaso è
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Romolo e Remo allattati dalla lupa. Glielo mostra. ¶ “Sì
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la manopola è passato dalla cassetta alla radio. Trova
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bene? Ho visto Castroni dalla stanza Sansoni, si dice
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sempre più bianchi. ¶ Sbircia dalla porta. Tommaso è incollato
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accuccia, l’acqua cola dalla K-way. Apre una
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toc; un oggetto sporge dalla tela, forma un angolo
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prima. ¶ Sgrana gli occhi. ¶ Dalla finestra vede una vettura
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Tommaso, e si acquatta dalla parte del muro, sulla
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po’, il ragazzino sbuca dalla porta del deposito; ha
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d’un colpo, scatta dalla sedia di Fellini e
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fianco alla Berta, incappucciato dalla felpa rossa, i piedi
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È a due metri dalla macchina. ¶ “Allora? Venite fuori
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preoccupata.” ¶ La postina scende dalla macchina. Ha un abito
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postina che si sporge dalla finestra, tende una mano
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scaglia delle bottiglie CRISTINELLI dalla finestra, crea un po
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rincorre, i due scompaiono dalla vista. “Dai Tommaso, dai
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postina che si sporge dalla finestra. ¶ “No.” ¶ Un altro
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da sera.” ¶ “Dobbiamo buttarci dalla finestra.” ¶ “La porta non
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finita adesso! Fortuna che dalla provinciale ho visto tutta