Egisto Roggero, Komokokis, 1902

ad un giovane barbuto, dalla mise bianchissima, che facea

bel fiocco di neve, dalla punta del cappello ai

prime spontanee esclamazioni sfuggite dalla bocca mia e da

sua mise grigio perla, dalla lente incastrata nell’occhio

dal mare alla montagna, dalla pianura ai ghiacciai, dai

nostro treno, animato sempre dalla sua furia divoratrice di

ancora calde e turbate dalla faragginosa vita della capitale

limpido e stellato; e dalla immensa vallata che noi

costui? ¶ — Oh! un vecchione dalla gran barba bianca, alto

lo guardò a lungo, dalla piazzetta quieta, che la

di pria: quello scaricantesi dalla sua lingua! ¶ Egli prese

mi sentii stranamente attratto dalla Biblioteca, ove passava molte

gli strappi, fui colpito dalla vista di alcuni caratteri

Castello..... il vecchio diavolo dalla barba bianca, quello del

piuttosto ignorata che conosciuta dalla maggioranza.... ¶ — Può darsi. ¶ — Difatti

uomini – due robusti giovanotti dalla fisonomia aperta e sveglia

cesta s’era staccata dalla corda, la torcia sfuggita

è stato anche agevolato dalla posizione che tenevamo). Lo

tutto il miglior partito dalla nostra, non nego, bizzarra

l’acqua limpida, irradiata dalla bianca luce che ne

noi, dai nostri corpi, dalla zattera.... ¶ Ad un tratto

luce Od, facendo derivare dalla parola teutonica Wotan (che

noi accecati sulla terra dalla bruciante luminosità del grande

specie di stretto corridoio, dalla vôlta relativamente bassa. Mille

che la zattera, portata dalla viva corrente, procedeva nel

e taceva, vinto tutto dalla grande e intensa commozione

la nostra zattera, portata dalla corrente era corsa sino

Le nostre membra arse dalla natural febbre che ci

che già avevamo scorte dalla nostra abbandonata imbarcazione. ¶ Difatti

veneranda figura di vecchissimo, dalla lunga barba bianca come

bianca come neve e dalla fronte incorniciata di capelli

la persona, meravigliato certamente dalla novità per lui del

siamo caduti, senza volerlo, dalla Terra.... ¶ — Dalla Terra?... – disse

senza volerlo, dalla Terra.... ¶ — Dalla Terra?... – disse egli. E

Sì, dirò anche meglio dalla superficie della Terra, luogo

dello splendore, rifulgeva tutto dalla testa ai piedi. ¶ E

profumo che parea vaporare dalla terra sotto i nostri

delle solite, ma sormontata dalla solita cupola, la nostra

vecchio, pallido e magro, dalla barba candida ma dagli

come immagino, ne morite dalla voglia, vi prego narrarmi

che v’hanno condotto dalla superficie della terra.... che

e costumi e sopratutto dalla vostra tanto decantata civiltà

verità, comincio a morir dalla voglia di capirci un

note e sacrate ormai dalla verità della Scienza – ma

quel bizzarro regno che dalla loro città santa prendeva

avea voluto quasi salvaguardare dalla rovina dell’attimo che

così lontana e differente dalla nostra di ogni giorno

formata naturalmente e non dalla mano dell’uomo. ¶ Riconobbi

io. ¶ Ad un tratto dalla prima fila dei fratelli

nostri occhi, raffinati ormai dalla luce di laggiù, hanno

fu ben tosto trascinata dalla rapida corrente, immersa nelle

alquanto in silenzio, trascinati dalla corrente, presi ciascuno dai

Tale fu il congedo dalla bizzarra barca che tanto