Massimo Carlotto, Le irregolari, 1998

un paio di carabineros. Dalla tasca del giubbotto estrassi

ottima, a due passi dalla fermata Carlos Gardel del

stavo togliendo le camicie dalla valigia realizzai il significato

chiamo Inocencio e vengo dalla provincia di Tucumán» si

a succhiare l’infuso dalla cannuccia d’argento. Era

del Plata, era ossessionato dalla minaccia del comunismo e

dei sospetti sovversivi fin dalla nascita» mi confidò. ¶ Annuii

panificio a due passi dalla basilica di Sant’Antonio

banconote gli era scivolato dalla tasca; Guglielmo l’aveva

anni argentini oltre che dalla figura del nonno, e

una cinquantina di chilometri dalla capitale» mi informò «Arriverà

sempre a lei». Uscendo dalla stanza si voltò: «È

bambini vivono enormi problemi: dalla fame allo sfruttamento, dall

domandai, incapace di staccarmi dalla sua storia, come aveva

portarono via. Lei scomparve dalla cella il giorno seguente

o nipoti» concluse alzandosi dalla sedia. Mi fece cenno

dal viso dolce e dalla voce gentile, conversava con

che era stato trovato dalla polizia mentre vagava di

gentile ma fermo. ¶ Uscii dalla stanza a cercare la

per riuscire a ottenere dalla magistratura federale l’autorizzazione

sussurrò Elena guardando fuori dalla finestra, «la nonna mi

conflitti a fuoco organizzati dalla polizia e dall’esercito

una cinquantina di chilometri dalla capitale. ¶ Il nome non

è stata duramente perseguitata dalla dittatura» iniziò a spiegare

viste spesso con fastidio dalla gente» continuò in tono

povero, con case piccole dalla facciata scrostata. Ci fermammo

del ’77. Qualcosa andò storto. Dalla pistola di un poliziotto

massacratore della zona, e dalla finestra del suo ufficio

dei campi clandestini gestiti dalla polizia federale a Buenos

non erano stati presi dalla patota responsabile del sequestro

orrore, dal pianto e dalla disperazione, rimanemmo a lungo

chiesi di tirare fuori dalla cassa almeno una mano

mani tremanti tirai fuori dalla borsa una sua foto

di distanza; camminammo seguiti dalla patota che, nel frattempo

soffriranno le privazioni imposte dalla povertà...”. ¶ Noi siamo sempre

Gardel. Noi non entrammo dalla grande porta girevole, bensì

d’altri tempi, segnati dalla fame e dalla paura

segnati dalla fame e dalla paura della vastità del

duro che salva appena dalla fame. La difficile vita

llevaron il ventidue novembre 1977 dalla sua casa di calle

fatta uscire di strada dalla solita patota. ¶ Il giorno

siano stati ancora puniti dalla comunità internazionale» aggiunse sistemandosi

La mia famiglia proviene dalla colonia piemontese di Córdoba

più bravo della classe dalla prima elementare fino al

parenti, rimasti profondamente scossi dalla scoperta che i campi

il ragazzo, precedentemente sequestrato dalla marina, era un infiltrato

vino delle cantine Bianchi. Dalla cucina arrivavano le note

la gente si cagava dalla paura: abbassava la testa

implorai, «ormai mi scivolano dalla memoria e mi sento

Santiago mentre ci allontanavamo dalla zona, «e quello era

percorreva un corridoio contrassegnato dalla scritta “Avenida de la

e confidente di Isabelita... Dalla creazione dell’organizzazione nel

Parigi e vennero assunti dalla casa reale saudita per

anni. Si era separato dalla prima moglie e Ana

di essere stato abbandonato dalla sua vera mamma. ¶ «Il

polizia Luis Abelardo Patti». Dalla borsetta estrasse un quotidiano

diventare “visibili”, farci riconoscere dalla gente... Plaza de Mayo

È concepibile accettare soldi dalla stessa mano che ha

che divideva il bar dalla sala da ballo. Uomini

ce ne andammo sgusciando dalla porta di servizio. ¶ Era

si girò e prese dalla casella la chiave della

con un corriere. Uscii dalla cabina estremamente soddisfatto; era

erano già profondamente divisi dalla politica. Lui non aveva

e trasformarmi in guerrigliero. ¶ Dalla sera prima, da quando

corsa. A cento metri dalla piazza mi si affiancò

della strada». ¶ Tirai fuori dalla tasca le chiavi della

leccarsi le ferite lontano dalla civiltà. La casa era

valle di Elqui, attirati dalla diceria che le montagne

desaparición. Sono appena tornata dalla Turchia, dove ho condotto

destra, una donna imponente, dalla pelle color rame e

ancora mentre tirava fuori dalla giacca di pelle un

torture e degli omicidi. ¶ Dalla memoria piagata dei sopravvissuti

Chino. Sinceramente non muoio dalla voglia di rivederti». ¶ Reagì

per liberare il Nicaragua dalla dittatura di Somoza. Tua

movimento Tupac Amaru. Poi dalla tasca della giacca tirai

sogni seguenti si spostarono dalla zona di Maipú a

e Lita Boitano uscissero dalla casa del Presidente del

dove erano state invitate dalla moglie Flavia. Si trovavano

un fax dall’Argentina. Dalla sede delle Nonne mi

signora ¶ io lo guardo dalla vetrina del caffè ¶ e

signora ¶ io lo guardo dalla vetrina del caffè ¶ e

e sperando che uscissimo dalla sua vita il più