Lorenzo Marone, Un ragazzo normale, 2018

un mazzo di chiavi dalla tasca e cerca di

in fretta e furia dalla sua salumeria per spostare

legno e ora solo dalla polvere che lascia il

videocamera...”. ¶ Quindi si staccò dalla finestra della cucina e

a casa (le prendeva dalla sala d’aspetto dello

era riuscito a evadere dalla grigia quotidianità. Solo che

fumetti regalatimi nelle ricorrenze dalla famiglia, oltre agli annunci

in camera da letto, dalla quale tornai con gli

stizza”, e tirò fuori dalla manica del maglione la

manifesto. “’A paposcia!” ripeteva dalla sua poltrona mentre indicava

signor D’Alessandro sbucò dalla finestra proprio mentre mi

raggiungere i due, incuriosito dalla spiegazione; del calcio, infatti

il mio nuovo eroe dalla faccia simpatica, e chiusi

di continuo la spola dalla poltrona al gabinetto. Insomma

le strapparono lo zaino dalla spalla per poi fuggire

si alzò a fatica dalla sua seggiulella per cacciare

allora uscì di scatto dalla portineria e corse dietro

sapone mi scivolava continuamente dalla mano. Avrei avuto bisogno

lindo, presa com’era dalla discussione con nostro padre

una nuvola di fumo dalla bocca. ¶ Sulle spalle aveva

marito, fino a cancellarlo dalla sua mente. Ho sentito

sbucava ogni due minuti dalla finestra per avvertirmi che

ho”, e aveva estratto dalla tasca una figurina Panini

mentre cercavo di portarlo dalla mia parte, studiavo anche

bagno, il luogo deputato dalla famiglia per confidenze e

i supereroi?” ¶ “Sono sempre dalla parte dei più deboli

di correre a casa dalla madre. ¶ “Alla vostra età

amico,” aggiunsi allora, gasato dalla piega che stava prendendo

che mi avrebbe condotto dalla mia amata. ¶ Vita spericolata

non riusciva a liberarsi dalla morsa di Criscuolo, e

saltai fuori di corsa dalla casupola di legno, solo

sul punto di abbracciarlo dalla contentezza. Lui forse se

mamma che ci fissava dalla soglia e sussurrai al

l’estate, si affacciava dalla finestra della camera da

di Felis catus fuori dalla finestra che ti reclama

Bea al collo, e dalla bocca mi pendeva una

che dal battibecco fuori dalla salumeria non mi aveva

era un po’ diversa dalla mia e me ne

papà, invece, era saltato dalla sedia, aveva cacciato la

che ci aveva salutato dalla finestra ciondolando il capo

stata in parte interrotta dalla novità delle visite alla

se la loro nave dalla Sicilia non fosse stata

sdraiarsi per sgusciare fuori dalla piccola fessura. Il restante

mi rifugiai in portineria, dalla quale potevo avere il

rovinata sul pavimento sempre dalla parte imburrata, solo che

turbamento, avevo sentito salire dalla pancia una strana rabbia

mentre lui tirava fuori dalla tasca della camicia un

lo studio,” risposi timidamente. ¶ Dalla famosa sera della rapina

della strada erano tinteggiati dalla luce giallastra dei lampioni

Mi raccontò che veniva dalla Germania dell’Est e

però, non sembrò colpita dalla mia spiegazione. “Sì, sì

bagno (che era fuori dalla mia visuale, ma che

e scomparire per sempre dalla vita di Viola, ma

a casa degli Iacobelli, dalla sua amata ragazzina che

a tentare di scacciare dalla mente l’immagine dei

biscotti, le meringhe fatte dalla nonna, e nella mia

l’unica luce proveniva dalla finestra della cucina. Il

che separava il palazzo dalla costruzione adiacente. ¶ Non so

con la sottoveste beige dalla quale spuntavano le gambe

piccola cucina, illuminata solo dalla luce fioca proveniente dalla

dalla luce fioca proveniente dalla cappa, restò una specie

ronzio, come se fuori dalla finestra in agguato ci

poi era rappresentato unicamente dalla mia famiglia, non si

carta. ¶ Mi sentivo morire dalla vergogna mentre il mio

che sei proprio diverso dalla tua famiglia, eh?” aveva

per rubare le chiavi dalla portineria; finita la scuola

cartone delle scarpe donatomi dalla nonna in gran segreto

vicini erano in Sicilia dalla figlia, dove avrebbero trascorso

guidare. Non sembrava colpita dalla casa, non di certo

suo fianco, facendomi sostenere dalla parete bianca. La camera

chiesto. ¶ Mi ero staccato dalla parete. “Mi rammarica ricordarti

chiesto nonno Gennaro sporgendosi dalla finestra. “Ma non si

la melodia che scaturiva dalla sua voce invece che

silenzio che fu occupato dalla voce del telegiornale. ¶ “E

avevo sfilato un pacchetto dalla borsa che lei poggiava

a meno di sfilare dalla libreria degli Scognamiglio per

e staccò le braccia dalla ringhiera. ¶ Avevo il campo

aveva sentenziato il nonno dalla sua poltrona, senza distogliere

senza distogliere lo sguardo dalla televisione. ¶ Non capivo cosa

papà mi stesse fissando dalla sua casupola. Non ci

più che altro divertito dalla situazione. ¶ “Sì, certo...” mentii

moglie,” rispondo ed esco dalla stanza, “...da ragazza.” ¶ Fuori

non ti fare offrire dalla signora Iacobelli, mi raccomando

grandi di noi, griffati dalla testa ai piedi, con

sto casco di banane dalla testa?” ¶ “No, sarei pazzo

fine è dovuto venire dalla mia parte. Sono mesi

dono, li aveva rubati dalla cassa della salumeria. E

rispetto alla casa invasa dalla lacca Elnett. ¶ “Marì, Marì

Marì,” gridava il nonno dalla poltrona, “ma che stai

sempre, la nonna fu dalla mia parte; in fondo

Il nonno, evidentemente incuriosito dalla novità, spense la televisione

si alzò a fatica dalla poltrona per avvicinarsi alla

i morti innocenti ammazzati dalla mafia, durarono il tempo

nonno si voltò e dalla sua poltrona disse: “Ué

quando non fu costretto dalla moglie a intervenire, perché

ci facciamo ridere appresso dalla gente, togliti ’sto coso

si dovrebbe far piegare dalla madre, ma dipende anche

lei sta sempre qui, dalla mattina alla sera, il

rendeva più adulto e dalla camicia di lino gli

è che sono preso dalla mia vicenda in questo

era intervenuto il nonno dalla sua poltrona, “quelli so

quella parola era uscita dalla sua bocca. In soggiorno

a togliere i panni dalla lavatrice. ¶ “Perché fai dispiacere

che ci salutavano commossi dalla finestra. E in effetti

mentre sterzava per allontanarsi dalla zona. ¶ “E come fa

sorseggiando il caffè offertogli dalla nonna, si era messo

impossibile sfilare un volume dalla mensola perché prima bisognava

pochi centimetri dal mio. Dalla persiana aperta per metà

al secondo tentativo, destato dalla sigla a tutto volume

guardava in religioso silenzio. ¶ Dalla cucina si sentiva il

meccanica che gli usciva dalla bocca a causa del

staccarsi il grosso medusone dalla faccia e poi... poi

del ritorno dei coniugi dalla Sicilia, a metà settembre

di Ischia ancora avvolto dalla foschia. ¶ Sulla spiaggia di

cacciava ogni singolo oggetto dalla cassetta, iniziò a istruirmi

e curioso, di portarmi dalla sua parte, nel suo

il più lontano possibile dalla realtà e da questa

una lacrima sgusciò fuori dalla palpebra senza che potessi

secondo strappo, si liberò dalla mia stretta e corse

non distolse lo sguardo dalla sua preda e, con

dopo anche Matthias scomparve dalla mia vita. Stavo tornando

inoltre”, e si sporge dalla ringhiera, “affaccia direttamente sulla

certo Pino, un ragazzo dalla faccia scialba che aveva

perciò alla fine sgattaiolai dalla nonna, da sempre la

Da quando era tornato dalla colonia, infatti, Sasà sembrava

un posto al riparo dalla calca. ¶ “Boh, non ci

che gli cadeva spiegazzata dalla bocca, a mo’ di

inspirò l’ultimo tiro dalla sigaretta e si allisciò

forse era stata bloccata dalla madre e che sarebbe

mi allontanai di getto dalla balaustra, afferrai la boccia

padre, che è terrorizzato dalla libertà. Tu sei grande

sappia. È tornato così dalla colonia estiva.” ¶ “Gli hai

rimasto. ¶ Sasà era fuori dalla mia vita, con Fabio

tanto”. ¶ Lei sembrò colpita dalla frase e restò in

neanche un piede fuori dalla sua Mehari. Un colpo

a distogliere lo sguardo dalla coppia. ¶ “Mi sembra di

un uomo di spalle dalla corporatura robusta intento ad

una trentina di metri dalla salumeria. Il muro con

arrivano con la metro dalla provincia; a me, invece

aspettare, anche perché, preso dalla mia nuova vita, scendevo

posto a un ragazzo dalla corporatura normale, con i

nuvola di vapore caldo dalla bocca. Sul muro di

distanza che mi separa dalla salumeria e dall’amico

Mattino”, è stato ammazzato dalla camorra sotto la sua

Giancarlo era di ritorno dalla redazione del giornale, una

loro casa sono nati dalla mia immaginazione; Bagheera, donna