Marco Missiroli, Senza coda, 2005

anche quando guardo fuori dalla finestra sto lavorando? ¶ JOSEPH

si era diretto fuori dalla sala da pranzo. ¶ Sua

saliva nera che esce dalla bocca. ¶ La porta dello

lungo la schiena e dalla schiena fino alla fronte

sudore impastato di polvere dalla pelle bagnata. ¶ Nino gli

la Madonna che pendeva dalla collanina d’oro opaco

delle cameriere entrava debole dalla finestra aperta. ¶ Luigi tirò

a tutti quei colori. Dalla finestra la luce riempiva

La lucertola era nascosta dalla grondaia, solo la coda

un po’ di sudore dalla fronte e rallentò appena

di scatto, Pietro rallentò. Dalla piccola casa, oltre le

sui gerani per proteggerli dalla grandine e dalla pioggia

proteggerli dalla grandine e dalla pioggia. ¶ “Mettiamole qui.” ¶ “Qui

si accorse di loro. ¶ Dalla catena d’argento pendeva

a fianco del frigorifero. Dalla finestra il sole entrò

volante. ¶ Era pronto. Levò dalla tasca dei pantaloni il

parlare immediatamente!” ¶ Nino scese dalla Bianca. ¶ Pietro afferrò il

quel sangue cattivo. Usciva dalla testa di quel signore

appeso al muro, illuminato dalla luce gialla della lampada

di risposta uscì confusa dalla cornetta. ¶ Adesso l’automobile

per non farsi pungere dalla scossa. Pietro si tolse

le ginocchia. Fissò fuori dalla finestra le nuvole che

sull’asse. Si tolse dalla luce della finestra e

pancia che gli usciva dalla camicia troppo corta. Si

Ne era stato attratto dalla prima volta che le

Rise ancora, poi uscì dalla cucina e aprì la

fuori assieme ai cerini dalla tasca della camicia. ¶ Il

il sussidiario, facendolo sventagliare dalla prima all’ultima pagina

sentì tirar fuori qualcosa dalla busta. Frusciava e Carmine

centro della stanza, mentre dalla finestra il sole entrava

un orecchio. ¶ “Aderita, comincia dalla libreria che io intanto

sua madre e Aderita dalla vita in giù. Le

Il loro canto entrava dalla finestra e finiva lì

del boschetto, poco lontano dalla gamba di Nino. ¶ “Qualche

ultima stanza, quella segnata dalla lettera L e il

soldi che sono rimasti dalla spesa. Due giorni fa

un fazzoletto che prese dalla tasca dei pantaloni. Ci

Voleva togliere la colla dalla lettera di suo padre

si scostò i capelli dalla fronte sudata. Sfiorò la

piedi. Prese il biglietto dalla mano di Pietro. Lo

tutta l’acqua possibile dalla terza ruota, Pietro si

panno che aveva preso dalla cassetta degli attrezzi. ¶ “Anche

un attimo la manopola dalla parte sbagliata. ¶ “Abbassare, non

nemmeno nell’orto e dalla Bianca! Non c’è

l’ho preso io, dalla cucina. Con quelli della

tirato fuori ogni cosa dalla busta. C’erano lo

di saliva e passarsela dalla fronte fino alla nuca

fronte fino alla nuca, dalla nuca fino alla fronte

e che lo attraversavano dalla testa fino al cuore

le quattro banconote verdi dalla lettera aperta. Mise tutto

di quella nuova busta. ¶ “Dalla a tuo padre…” disse

a guardarla mentre usciva dalla stanza. Solo a quel

la porta, cancellandosi completamente dalla sua vista. ¶ Pietro aspettò

fatto un passaggio lunghissimo, dalla sua porta fino a

basta. ¶ Liberò la lama dalla terra e la sollevò

che prima aveva ascoltato dalla sua stanza. Solo a

riposare,” fece suo padre dalla porta. ¶ Pietro si voltò

Il loro canto entrava dalla finestra e passava attraverso

stava seguendo mentre uscivano dalla stanza. Le fissava una

andata a trovarlo e dalla bocca aperta gli era

Fece pochi passi, guidato dalla luce fioca che filtrava

luce fioca che filtrava dalla porta socchiusa. ¶ Dentro, la