Francesco Abate, Getsemani, 2006

prurito scabbioso. ¶ Tutto preparato dalla sera prima sulla sedia

sopra, anche quella allestita dalla notte prima, così non

per Benito che esce dalla cuccia vicino al portaombrelli

Andò a un tiro dalla tua edicola siamo, manco

bambini che verranno e dalla parte opposta un doppio

da quando è sceso dalla bicicletta su cui arrancava

colpì a un passo dalla garrota. Gli toccò baciare

manco lo guarda. Passa dalla camera da letto al

mi raggiungi la sera dalla città, dopo il lavoro

Si è fatta assumere dalla cugina alla Casa del

aveva dato uno sguardo dalla finestra, neppure una nuvola

piedi, in ordine alfabetico dalla C alla M. E

ingresso mentre dall'anticamera, dalla porta spalancata dell'anticamera

a immaginare che ora dalla porta del corridoio spunterà

invece Leida non spunta dalla porta del corri-doio

abbaia e Leida spunta dalla testiera alta e a

siano lontane mille miglia dalla verità. Balle, bugie che

alle diciassette, appena esce dalla banca... ¶ Al Palazzo, al

addobbato a un soffio dalla piscina che ribolle d

cogliere anche e solo dalla voce. La moglie e

si sia rimpicciolito, infeltrito dalla pioggia. Come il suo

voluto provare a pensare dalla sua parte. ¶ * * * ¶ Cinque e

segno della sconfitta. Divorato dalla rabbia prese la sella

di malaffare e distratto dalla sua bellezza e ammaliato

ragazzi del quartiere levati dalla fogna. Renzo sorride che

cervellino piccolo, che tutto dalla madre ha ereditato, come

si ricorda che scesa dalla predella sarà alta non

e compatta. ¶ Si sfila dalla tasca posteriore dei pantaloni

L'ascolta e vede dalla vetrata che la fila

sua storia. Ed esce dalla fila per un hamburger

Efrem riprende la fila dalla coda. Sereno. Un passo

le coppiette che succhiano dalla stessa cannuccia lo stesso

al citofono, mezzo metro dalla porta della sua stanza

a Mara la cucina. ¶ Dalla cucina arrivano le urla

che la madre era dalla zia, rimaneva lì a

farmaceutiche. Né tanto meno dalla bilancia luminosa e parlante

di peli che spuntano dalla cerniera a lampo, un

se le mazzette passavano dalla piazza all'assessore, al

che tutto si capisce dalla sua voce che si

Bagnata, perché solo ora, dalla mattina, ha smesso un

conosce da tempo. Sarà dalla festa di maggio, da

due lusinghe più che dalla libidine. Vanitoso. ¶ Renzo che

Giacomo e Giovanni, vinti dalla stanchezza, dormono placidamente. ¶ Parole

Forza, e adesso fuori dalla mia stanza. Che non

c'è, per uscire dalla trappola di suo cognato

La sua croce spunta dalla sabbia oltre lo stagno

fare è andare lì dalla mia amica, la mia

Mara ora beve direttamente dalla caraffa. ¶ - Insomma il vicepreside

fare, ma che passando dalla piazza - dove non ci

stato per il sottotitolo: - Dalla parte di Adamo. Gruppo

quasi lo fa cadere dalla sedia. ¶ - Gatto... che fai

che stava già fremendo dalla fuga del Gatto. Passe

presente? ¶ Paspartù tira fuori dalla giacca una sigaretta, la

lo invita a uscire dalla stanza che è rimasto

e polvere in arrivo dalla pianura devastata dalla furia

arrivo dalla pianura devastata dalla furia delle fiamme e

e cani randagi scorticati dalla rabbia. Buche e sassi

cose portate da casa, dalla carta igienica alle fette

Fatto raro, unico. E dalla finestra Mara li spia

palazzo di Mara, esce dalla copertura della pensilina. ¶ - ... e

Mara sono troppo lontani dalla spiaggia per accorgersi che

forza ma in arrivo dalla direzione opposta. Questo affinché

rifà i denti mangiati dalla carie e dal tartaro

E quando Lilli esce dalla banca dove quel dirigente

questo lamento potesse uscire dalla bocca di un turacciolo

Giacomo e Giovanni, vinti dalla stanchezza, dormono placidamente. ¶ Efrem

Golfo degli Angeli e dalla Sella del Diavolo. ¶ La

quasi barcolla mentre scende dalla sua moto. ¶ Si sta

gli sfila la pistola dalla tasca posteriore, mentre lui

realtà. ¶ Armando è sbucato dalla porta a vetri lentamente

cugino morto ammazzato fuori dalla banca e un altro

chi stava per uscire dalla banca. Con la coda

ha visto spuntare Mara dalla porta a vetri. E

applaudito quando è uscita dalla chiesa. E lì avrei