Pantaleo Carabellese, Il problema teologico come filosofia, 1931
concordanze di «dalla»
n | autore | testo | anno | concordanza |
---|---|---|---|---|
1 | 1931 | io ritengo debbasi sviluppare dalla Critica kantiana dopo Hegel | ||
2 | 1931 | mio avviso è data dalla religione: la filosofia non | ||
3 | 1931 | accompagnarsi la Metafisica, che dalla Critica stessa non è | ||
4 | 1931 | temporale della concretezza nasca dalla stessa individuazione che dell | ||
5 | 1931 | parti è data proprio dalla filosofia prima, che non | ||
6 | 1931 | la Critica e liberarla dalla contraddizione, in cui, coll | ||
7 | 1931 | professa: l'uno parte dalla cosa in sè, che | ||
8 | 1931 | che egli, per distinguerla dalla metafisica alla quale doveva | ||
9 | 1931 | sintesi a priori scoperta dalla Critica non si poteva | ||
10 | 1931 | indagine fatta, sia che dalla constatata impossibilità sia tolto | ||
11 | 1931 | correlativo, quale viene astratto dalla relazione in cui vive | ||
12 | 1931 | il criticismo metafisico che dalla Critica si è sviluppato | ||
13 | 1931 | diversità e sviluppo portati dalla persona, nella sua stessa | ||
14 | 1931 | cerchi di prender regola dalla logica, l'arte o | ||
15 | 1931 | è consentita e richiesta dalla Critica; metafisica, che se | ||
16 | 1931 | risultata con rigore logico dalla premessa kantiana; ma affermo | ||
17 | 1931 | altro, nella sua esistenza, dalla coscienza che se ne | ||
18 | 1931 | Ora una tale moltiplicazione dalla schietta esigenza oggettiva non | ||
19 | 1931 | è creduto di trarre dalla Critica, mentre si traeva | ||
20 | 1931 | essere una cosa esclusa dalla coscienza. ¶ L'oggetto, dunque | ||
21 | 1931 | altro realistico (l'escluso dalla coscienza), non è l | ||
22 | 1931 | di questa sono state dalla scoperta kantiana riconosciute invece | ||
23 | 1931 | si può dunque prescindere dalla illegittimità di quest'ultima | ||
24 | 1931 | cosa in sè affermata dalla ragione. ¶ Si sa che | ||
25 | 1931 | l'oggettività delle categorie dalla oggettività della cosa in | ||
26 | 1931 | il valore di essa dalla sua deduzione. I due | ||
27 | 1931 | anche la deduzione: b1 dalla coscienza in generale (dalla | ||
28 | 1931 | dalla coscienza in generale (dalla unità sintetica appercettiva); b | ||
29 | 1931 | modi del giudizio dati dalla logica formale). ¶ Ora per | ||
30 | 1931 | la deduzione dell'oggetto dalla coscienza in generale vale | ||
31 | 1931 | valore metafisico) è dedotto dalla coscienza in generale, così | ||
32 | 1931 | vera deduzione è quella dalla unità sintetica appercettiva, dalla | ||
33 | 1931 | dalla unità sintetica appercettiva, dalla coscienza in generale. Cioè | ||
34 | 1931 | logica ma quella metafisica dalla coscienza in generale. ¶ Ora | ||
35 | 1931 | suo valore metafisico, dedotto dalla coscienza in generale come | ||
36 | 1931 | Kant, anche la deduzione dalla coscienza in generale. ¶ Quando | ||
37 | 1931 | negare anche la deduzione dalla coscienza in generale (b | ||
38 | 1931 | deduzione positiva di questo dalla coscienza in universale. E | ||
39 | 1931 | essa, tutta, a negatività. ¶ Dalla coscienza in generale Kant | ||
40 | 1931 | oggettività, come pura forma, dalla ragione doveva quindi portare | ||
41 | 1931 | era l'ultima incongruenza, dalla quale Gentile ha certo | ||
42 | 1931 | processo della filosofia moderna. ¶ Dalla oggettività quindi, abbiam mostrato | ||
43 | 1931 | questa eliminazione della alterità dalla oggettività non vuol dire | ||
44 | 1931 | si fa assoluta eterogeneità dalla coscienza, fuori della quale | ||
45 | 1931 | deve. Tolto il numero dalla coscienza, questa si annulla | ||
46 | 1931 | come qualcosa di diverso dalla oggettività. Conseguenza anche questa | ||
47 | 1931 | esigenza di alterità affermata dalla coscienza. ¶ Se gli altri | ||
48 | 1931 | fondamentale esigenza della coscienza dalla quale tutte le altre | ||
49 | 1931 | ciascun io, non avendo dalla natura il proprio posto | ||
50 | 1931 | sarebbe la realtà voluta dalla W. l., se l | ||
51 | 1931 | e non del tu) dalla egoità originaria. ¶ Cerchiamo di | ||
52 | 1931 | e delle altre persone)»? Dalla vostra obbiezione pare che | ||
53 | 1931 | fa considerare Fichte che «dalla distinzione di un oggetto | ||
54 | 1931 | l'io individuale nasce dalla sintesi dell'id con | ||
55 | 1931 | individuale. che deve nascere dalla egoità e non dall | ||
56 | 1931 | tu, ma pur, schietto dalla egoità, non nasco che | ||
57 | 1931 | due deduzioni: ¶ 1° Il generarsi dalla tetica ed assoluta egoità | ||
58 | 1931 | questo io sintetico nascente dalla egoità è quel caro | ||
59 | 1931 | sua personale individualità, nascente dalla egoità), si distingui da | ||
60 | 1931 | io senza sapersi elevare dalla stessa molteplicità fenomenica della | ||
61 | 1931 | cioè «quando io astraggo dalla personalità individuale, non mi | ||
62 | 1931 | viene ad essere escluso dalla coscienza. Togliete la concezione | ||
63 | 1931 | egli direttamente ha dedotto dalla egoità, deve essere riconosciuto | ||
64 | 1931 | o dall'arte, ma dalla natura, pregiudizi questi, che | ||
65 | 1931 | di quello schietto, che, dalla natura contraddittoria della umana | ||
66 | 1931 | comune e così distinguerla dalla coscienza speculativa, ha, nell | ||
67 | 1931 | cose in quanto apprese dalla coscienza. Il saper le | ||
68 | 1931 | cosiddetto pensiero sia scisso dalla cosiddetta natura, siano una | ||
69 | 1931 | E conseguentemente prescindiamo anche dalla distinzione tra cose e | ||
70 | 1931 | coscienza comune, costituita nè dalla singolarità molteplice nè dalle | ||
71 | 1931 | basta distinguere la cosa dalla sensazione, bisogna anche distinguerla | ||
72 | 1931 | ha fissato, rigorosamente deducendolo dalla filosofia precritica, che era | ||
73 | 1931 | è sempre di là dalla nostra coscienza che l | ||
74 | 1931 | della cosa in sè dalla coscienza, essa nega se | ||
75 | 1931 | per Kant non esce dalla natura discorsiva dell'intelletto | ||
76 | 1931 | in nuove difficoltà nascenti dalla duplicazione che così si | ||
77 | 1931 | la ineliminabilità della contraddizione dalla stessa coscienza. Così il | ||
78 | 1931 | poi si è avuto dalla opposizione fichtiana, dimenticandosene la | ||
79 | 1931 | del suo essere universale dalla conoscenza individuale che se | ||
80 | 1931 | della propria logica speculativa, dalla quale escludeva, come erronea | ||
81 | 1931 | sua intima essenza contraddittoria dalla quale avevamo pur dedotta | ||
82 | 1931 | la cosa in sè dalla sua contraddizione e la | ||
83 | 1931 | dell'oggetto di coscienza dalla cosa lanciata fuori della | ||
84 | 1931 | lancio che è escluso dalla affermazione che se ne | ||
85 | 1931 | affermata nella sua assolutezza dalla ragione, quando da concettualità | ||
86 | 1931 | riteneva concreta, era data dalla cosa nella sua singolarità | ||
87 | 1931 | l'indagine filosofica esplica dalla coscienza comune e le | ||
88 | 1931 | suppone l'assoluta Unicità, dalla indagine filosofica rientriamo pienamente | ||
89 | 1931 | non han mosso piede dalla terraferma delle cose singolari | ||
90 | 1931 | torna ad essere soddisfatta dalla indagine filosofica ed illuminata | ||
91 | 1931 | e nient'affatto dataci dalla coscienza comune, dell'io | ||
92 | 1931 | pensiero, sono schiettamente respinte dalla coscienza comune quando sia | ||
93 | 1931 | altro capo dell'alternativa, dalla quale non potremo uscire | ||
94 | 1931 | e così reciprocamente, nasce dalla esigenza dei termini (soggetti | ||
95 | 1931 | ed è poi determinato dalla constatazione che la soggettività | ||
96 | 1931 | in se stesso, scindendosi dalla cosa in sè dopo | ||
97 | 1931 | verbo). ¶ Il dogmatico parte dalla cosa in sè, come | ||
98 | 1931 | questo è dato sempre dalla coscienza razionale nella sua | ||
99 | 1931 | Fichte, non solo toglierà dalla sua sostanza la extensio | ||
100 | 1931 | Così si è liberato dalla irraggiungibile cosa in sè | ||
101 | 1931 | quell'assoluto di là dalla coscienza relativa che afferma | ||
102 | 1931 | formula, sta nel passaggio dalla soggettività alla oggettività che | ||
103 | 1931 | bisogno della cosa indipendente dalla coscienza. Senza tale cosa | ||
104 | 1931 | una fonte della conoscenza dalla coscienza comune. Una teoria | ||
105 | 1931 | tratti essenziali, che, richiesti dalla struttura stessa di questa | ||
106 | 1931 | cioè di quelle attinte dalla esperienza, non ha neppur | ||
107 | 1931 | la scienza sia confermata dalla esperienza. Kant critico quindi | ||
108 | 1931 | che ci è data dalla esperienza, la legge è | ||
109 | 1931 | la legge è data dalla scienza; la legge di | ||
110 | 1931 | processo dell'idealismo kantiano, dalla pura sua forma trascendentale | ||
111 | 1931 | esser travolta anch'essa dalla fine del realismo: l | ||
112 | 1931 | precritica realtà naturalistica indipendente dalla coscienza, ma un contesto | ||
113 | 1931 | unica possibile conoscenza risultante dalla Critica, secondo la dimostrazione | ||
114 | 1931 | restando il principio che dalla coscienza uscire non si | ||
115 | 1931 | questo ammesso realismo, ripetono dalla coscienza comune è quella | ||
116 | 1931 | esperienza, provocata, posta non dalla mente ma dalla cosa | ||
117 | 1931 | non dalla mente ma dalla cosa stessa che si | ||
118 | 1931 | ha esperienza, di là dalla coscienza con cui se | ||
119 | 1931 | la giustificazione è data dalla cosa reale, in quanto | ||
120 | 1931 | senso è quella richiesta dalla esperienza realistica, che, in | ||
121 | 1931 | sperimentante una tal cosa, dalla quale è impressionato, è | ||
122 | 1931 | esperienza è soddisfatta dunque dalla alterità e non dalla | ||
123 | 1931 | dalla alterità e non dalla oggettività. ¶ Il rapporto che | ||
124 | 1931 | l'oggettività. ¶ Alterità non dalla coscienza in generale, che | ||
125 | 1931 | esercitare per farsi sperimentare, dalla realtà stessa in Dio | ||
126 | 1931 | spirito, che Berkeley deduceva dalla fusione di Cartesio con | ||
127 | 1931 | suo pensiero e inattaccati dalla critica. Non vede che | ||
128 | 1931 | affermata (Trattato, § 4): credè salvarsi dalla contraddizione ammettendo come sostanza | ||
129 | 1931 | risultato all'idealismo corrente dalla scoperta berkeleyana e kantiana | ||
130 | 1931 | questa comunità è condizionata dalla astrazione. ¶ Risultato di questa | ||
131 | 1931 | l'assoluta unicità che dalla vera e propria universalità | ||
132 | 1931 | ci sarà mai data dalla totalità: questo della identificazione | ||
133 | 1931 | che la generalità raggiunta dalla legge scientifica sia di | ||
134 | 1931 | nella rigorosità della astrazione, dalla quale appunto abbiamo visto | ||
135 | 1931 | e la sua distinzione dalla cosa reale come astratto | ||
136 | 1931 | quando egli le mutuava dalla fisica; metafisica che perciò | ||
137 | 1931 | riflessione e distinguersi così dalla scienza. ¶ Solo infatti con | ||
138 | 1931 | che noi abbiamo esplicato dalla esigenza della alterità nella | ||
139 | 1931 | alla esperienza, perchè risulta dalla esperienza. ¶ Presupposto trascendentale della | ||
140 | 1931 | oggettività questo essere altro dalla coscienza (identificata col soggetto | ||
141 | 1931 | soggettività, che, indebitamente scacciata dalla concretezza, si vendica col | ||
142 | 1931 | sarebbe soddisfatta ma tolta dalla esperienza. Questo errore dell | ||
143 | 1931 | come un pregiudizio nato dalla insufficiente elaborazione critica del | ||
144 | 1931 | pur sempre unificazione. ¶ Scendere dalla generalissima cosa che diciamo | ||
145 | 1931 | di realtà senza uscire dalla coscienza; e si possa | ||
146 | 1931 | nella coscienza dei soggetti dalla soggettività stessa. ¶ Quando così | ||
147 | 1931 | idea nella sua distinzione dalla cosa in sè, si | ||
148 | 1931 | non sono coscienza, o dalla coscienza stessa. Portate le | ||
149 | 1931 | distinta la cosa reale dalla cosa in sè. ¶ La | ||
150 | 1931 | proprio e solo quando, dalla reciprocità che è l | ||
151 | 1931 | rapporti, sarà soddisfatta proprio dalla soggettività intesa come positiva | ||
152 | 1931 | soggetto-oggetto sia superato dalla Critica, bisogna ammettere un | ||
153 | 1931 | non è soltanto superato dalla Critica; ma, visto nella | ||
154 | 1931 | sempre in essi vista dalla coscienza comune, e nell | ||
155 | 1931 | che si riconosca difforme dalla coscienza comune, ma coscienza | ||
156 | 1931 | mondo esistente di là dalla coscienza, far venire fuori | ||
157 | 1931 | con questo psicologismo hegeliano dalla austera trascendentalità kantiana. Chè | ||
158 | 1931 | di autocoscienza è determinato dalla falsa identificazione della oggettività | ||
159 | 1931 | come da questa così dalla concretezza di cui esplica | ||
160 | 1931 | in speciali trattazioni dedotte dalla esigenza stessa dell'oggetto | ||
161 | 1931 | è perderlo, è passare dalla viva filosofia alla coscienza | ||
162 | 1931 | per non esser distratti dalla propria strada come si | ||
163 | 1931 | antropomorfismo sia pur nato dalla Critica. ¶ Se si esclude | ||
164 | 1931 | prima liberare il terreno dalla impostazione tradizionale del problema | ||
165 | 1931 | ma è difficile depurarlo dalla sua soprastruttura, che lo | ||
166 | 1931 | saper liberare la coscienza dalla necessità stessa della religione | ||
167 | 1931 | trovasi così a ripetere dalla filosofia la soluzione del | ||
168 | 1931 | problema risolubile e risoluto dalla filosofia a servizio della | ||
169 | 1931 | risolvere un problema nato dalla religione realisticamente interpretata e | ||
170 | 1931 | doveva e quindi, richiamate dalla essenza intima della dimostrazione | ||
171 | 1931 | si cerca di trarre dalla stessa esperienza comune quella | ||
172 | 1931 | Dio non è richiesta dalla genuina essenza della religione | ||
173 | 1931 | come pura fede, ma dalla superstiziosa sovrapposizione di una | ||
174 | 1931 | sempre anch'esse partono dalla esperienza, come del resto | ||
175 | 1931 | tale processo è condizionato dalla reciprocità, la quale di | ||
176 | 1931 | esistenza di Dio indipendentemente dalla fede, se mai ci | ||
177 | 1931 | solo dall'idea, non dalla cosa reale. ¶ Ma era | ||
178 | 1931 | risolvere il problema propostogli dalla fede, si leva sempre | ||
179 | 1931 | Assoluto, esigenza importata solo dalla interpretazione realistica e non | ||
180 | 1931 | realistica e non richiesta dalla genuina essenza della religione | ||
181 | 1931 | sempre in quella insufficienza, dalla quale appunto l'abbiam | ||
182 | 1931 | si voglia; ma risalire dalla impostazione tradizionale alla esigenza | ||
183 | 1931 | interpretazione realistica della religione, dalla quale interpretazione abbiam visto | ||
184 | 1931 | visto neppure fin oggi dalla parte idealistica, per tema | ||
185 | 1931 | vista la concretezza risultante dalla Critica. ¶ L'esistenza, infatti | ||
186 | 1931 | costituita proprio e soltanto dalla fede, il che non | ||
187 | 1931 | Il che è confermato dalla tradizionale opinione filosofica che | ||
188 | 1931 | Cosa reale, che, generata dalla alterità di coscienza, è | ||
189 | 1931 | totalmente eliminabile il miracolismo dalla religione: l'essenziale è | ||
190 | 1931 | pura essenza, e liberatala dalla sovrastruttura superstiziosa che il | ||
191 | 1931 | tale, proposto alla filosofia dalla religione e dalla religione | ||
192 | 1931 | filosofia dalla religione e dalla religione soltanto? Ammettere ciò | ||
193 | 1931 | sia una attività spirituale dalla quale possa essere assente | ||
194 | 1931 | che questo presupposto esca dalla sua forma di presupposto | ||
195 | 1931 | come problema, non nasce dalla esigenza religiosa: nasce dalla | ||
196 | 1931 | dalla esigenza religiosa: nasce dalla esigenza oggettiva della coscienza | ||
197 | 1931 | Finchè la filosofia ripeterà dalla religione il problema di | ||
198 | 1931 | propone il problema traendolo dalla stessa coscienza concreta, dalla | ||
199 | 1931 | dalla stessa coscienza concreta, dalla stessa attività spirituale nelle | ||
200 | 1931 | indipendenza del problema teologico dalla religione, così, e proprio | ||
201 | 1931 | concreto che fu scoperto dalla Critica kantiana, non è | ||
202 | 1931 | il realistico di là dalla coscienza e quindi non | ||
203 | 1931 | cosa in sè quale dalla Critica del concreto risulta | ||
204 | 1931 | l'esistere fosse cacciato dalla coscienza anche il problema | ||
205 | 1931 | positività noi abbiamo salvata dalla distruzione del realismo. Tale | ||
206 | 1931 | giacchè la reciprocità richiesta dalla alterità è necessariamente bilaterale | ||
207 | 1931 | esistenza il valore che dalla indagine critica le risulta | ||
208 | 1931 | come l'incognita che dalla sua soluzione debba essere | ||
209 | 1931 | rappresentatività di Dio (negazione, dalla quale l'inconoscibilità kantiana | ||
210 | 1931 | ci fa affatto uscire dalla assurda trascendenza. ¶ Ritenere non | ||
211 | 1931 | Dio ci fa uscire dalla trascendenza e ci mena | ||
212 | 1931 | è l'unicità richiesta dalla coscienza mia come da | ||
213 | 1931 | filosofia che oggi prescinde dalla Critica è come un | ||
214 | 1931 | non si sapeva uscire dalla vecchia impostazione di esso | ||
215 | 1931 | del Criticismo. ¶ Nato invece dalla diretta fonte hegeliana, nutrito | ||
216 | 1931 | che non si distinguesse dalla crociana filosofia dello spirito | ||
217 | 1931 | chi è spinto solo dalla disinteressata ricerca del Divino | ||
218 | 1931 | Scienza e opinioni, 1901) che dalla filosofia ebbe alla sua | ||
219 | 1931 | che è pur costitutiva dalla realtà, si esaurisse nella | ||
220 | 1931 | coscienza illuminata e sostenuta dalla ragione, alla quale la | ||
221 | 1931 | come la bussola stessa, dalla quale è fuori la | ||
222 | 1931 | quel considerato fatto fisico dalla coscienza. E l'appartenenza | ||
223 | 1931 | questa ineliminabilità della sensazione dalla coscienza, la tesi del | ||
224 | 1931 | me, in quanto differisce dalla facoltà (puissance) di concepire | ||
225 | 1931 | impenetrabile, se anche ricostruibile, dalla ragione. ¶ Dobbiamo dimenticare di | ||
226 | 1931 | ancora del tutto liberato dalla concezione idealistica post-kantiana |