Fulvio Tomizza, L'ereditiera veneziana, 1989

medaglia, di un cammeo, dalla descrizione omerica dello scudo

qualunque dato fosse uscito dalla penna di poeti e

quanto era stato coniato dalla guerra di Troia ai

Stabilì ad esempio che dalla scoperta dell’America, con

copia al mondo, custodita dalla biblioteca statale di Lucca

Egli possiede, avendola acquistata dalla consorte di uno storico

solamente meraviglia sia uscita dalla penna dell’economista capodistriano

persino della disinvoltura manifestate dalla morente col suo ultimo

altra città, tanto affascinato dalla natura gaia e inventiva

dal secolo liberatosi definitivamente dalla Controriforma, e dalla sua

definitivamente dalla Controriforma, e dalla sua attività di moderno

avessero da imparare più dalla condotta dei genitori, tolleranti

parzialità ostentata per lei dalla governante Zannetta. “ ‘Questa’,” avrebbe

soccorso a Paolina inghiottita dalla terra. Una monaca si

fu tratto in inganno dalla contusione riportata dal giovane

con i congiunti mietuti dalla tisi e che gli

e sollecito a staccarsi dalla propria tenuta di Fontane

riferì doversi immediatamente allontanare dalla casa il nuovo religioso

testo — “vede le cose dalla corteccia”. Nessuno più del

Se si sentiva sopraffatta dalla fatica e stanca dell

Benizia adesso ad ardere dalla voglia di essere accasata

che vedeva le cose “dalla corteccia”. ¶ Si era approssimato

di mala passione; e dalla temerità io sono molto

rispose, né si staccò dalla sua casa avita. Di

troppi angoli riposti offerti dalla villa, e consentì ai

di minor pregio, costituita dalla tenuta di Tezze e

lei e poi anche dalla sorte. La spartizione degli

i soldi d’affitto dalla consanguinea. ¶ Uno dei presenti

futura sposa quasi cacciata dalla casa natale, in cerca

Salveti, che spillò sangue dalla mano sinistra — l’Autore

moralmente travagliata ma affrancata dalla necessità, lei avrebbe prestato

prime ipotesi sono giustificate dalla forma di uno scritto

di penna”, non già dalla sostanza. I futuri coniugi

stornare le giovani mogli dalla compagnia dei mariti. Un

freddo che la attraversò dalla testa ai piedi. Dal

si lasciò infine convincere dalla offerta del cugino abate

Maria. E nello staccarsi dalla casa scelta e arredata

rinvenuta dal colpo vibratole dalla notizia che anche la

Miani, e non scese dalla carrozza che dopo aver

successivo quando, in visita dalla Benizia, questa intuendo che

disse scioccamente, e tradito dalla saliva, di non dover

propizio alla villeggiatura. Assecondata dalla vecchia servitù che la

inquieto dallo scetticismo succhiato dalla vita e dall’ambiente

Paolina lo rassicura attingendo dalla parlata vivace e saggia

malizioso. ¶ Paolina corre perciò dalla sorella. Anche a lei

sposo, per nulla toccato dalla prima asserzione, grazie a

gli sia stato trasmesso dalla sua eroina. ¶ Da due

a riparo “se non dalla Critica de’ dilicati, almeno

Critica de’ dilicati, almeno dalla mordacità de’ Satirici”. ¶ Più

critico, sorretta com’era dalla credulità degli ignoranti, di

Rubbi. ¶ All’allarme destato dalla lieve malattia, Paolina trasmise

perché non fosse udita dalla malata. Alla quale arrivò

che si aspettava. Interpretata dalla offesa come esplorazione promossa

offesa come esplorazione promossa dalla sorella, casa Carli-Rubbi

questa è pur bella! Dalla parte del torto, che

sottolineato da riflessioni modulate dalla voce e così vere

la “trista figura” offerta dalla minore. Rinfrancata, Paolina rispose

spiando. Uscito il dipendente dalla stanza della moglie, lo

il palazzo. ¶ Era tornato dalla missione in Dalmazia il

provveditore Giacomo Boldù, precorso dalla fama di aver vantaggiosamente

dai revisori oltre che dalla propria coscienza, di avere

che fu avvantaggiata anche dalla ripresa del ciclo mestruale

domandò di essere ricevuta dalla padrona. ¶ All’annuncio, Paolina

allontanandosi sempre di più dalla sorella per correre incontro

scatti d’insofferenza provocati dalla bile alterata. ¶ Per combattere

svenando gli ammalati, guariscano dalla Tisi.” ¶ A nulla valsero

fosse stato spinto piuttosto dalla concitazione dell’istriano. Il

trasfusione di sangue diretta dalla vena di un agnello

Quando l’operatore uscì dalla camera della malata, il

moglie sembrava essersi liberata dalla vita, tanto che lui

a ritenerla esclusivamente sostenuta dalla volontà e dalla forza

sostenuta dalla volontà e dalla forza dei nervi, anche

era balzata a terra dalla parte opposta, sbalordendo il

col confessore gesuita richiesto dalla malata, e un altro

portato a un passo dalla sospirata cattedra, e sempre

lettera, mentre, oltre che dalla chiamata, egli doveva essersi

del precipitare della malattia dalla voce seminata altrove dalla

dalla voce seminata altrove dalla staffetta (tanto tardiva invece

persona il messaggio firmato dalla moglie) e immediatamente “sparsa

in gran parte smentita dalla brillante carriera accademica di

a non farla rimuovere dalla dura decisione? E il

unica bella figlia colpita dalla tisi: sepolta invece nello

ha da essere diversa dalla prima, ma gli studiosi

di Babau. Sulla collina dalla vista estesa fino alle

nel dicembre 1760, di ritorno dalla guerra dei Sette Anni

ottenne il lanificio, investito dalla crisi dell’intero settore

il nostro economista, risucchiato dalla terra natia, ipotizzò che

colle, chiamandovi tecnici specializzati dalla Toscana e dal Veneto

quantità di olio richiesta dalla lavorazione della lana sarebbero

L’indaffaratissimo commendatore, contrariato dalla mancata resa, rispose che

ne seguiva le mosse dalla Lombardia, dove si era

causa di divorzio avviata dalla seconda moglie, l’istriano

ancora col nome voluto dalla prima, Carli-Rubbi, ed

illuminista si vide respingere dalla Repubblica anche la richiesta

lombarda non ancora guarita dalla disastrosa amministrazione spagnola. Entrambi

fin che furono riconosciute dalla Corte le sue pretensioni

di Somma Clemenza, che dalla sollecitudine di questa sua

ancora intervenire, stavolta sollecitato dalla badessa del convento sloveno

anni e forse preceduti dalla madre che comunque non

vi assicuro che fino dalla mia gioventù, avendo pur

A trent’anni esatti dalla morte della madre, del

Paolina all’affronto subito dalla sorella, al punto che

col loro figlio svincolandolo dalla propria autorità ed estromettendolo

rallegrati l’anno successivo dalla nascita di Paolina Carli

genealogia dei Carli, ricavata dalla consultazione di un’ottantina

raggiunti da gruppi accorsi dalla campagna, forzarono la porta

lo zio Stefano, offeso dalla plebe di Capodistria e

protettore di Venezia uscito dalla colonna in cui era