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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Egisto Roggero, I racconti meravigliosi, 1901

concordanze di «davanti»

nautoretestoannoconcordanza
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e pericoli.... ¶ Ed ora davanti alla cella egli mi
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si alzò (stava seduto davanti ad un piccolo tavolo
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corpo che vedete ora, davanti a voi, è d
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disteso per terra, proprio davanti all’uscio della nostra
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la via, eccolo qua, davanti a voi, vivo, vivo
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cicliste che mi trasvolavano davanti con la rapidità evanescente
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fermai sui due piedi. ¶ Davanti a me, in una
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banchiere. ¶ Egli era seduto davanti ad una scrivania ingombra
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agitato al suo posto, davanti alla scrivania. ¶ — Come avete
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salottino quieto del Prefetto, davanti ai due giovani attoniti
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ritrovato: vero, autentico, lì davanti a lui, vivo e
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il freddo: ¶ — Vieni qua, davanti al fuoco, davanti a
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qua, davanti al fuoco, davanti a questa fiamma, poi
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quando furono bene accomodati davanti all’allegra fiamma che
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borbottava lui. ¶ * ¶ * * ¶ Il Prefetto, davanti al bel fuoco acceso
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in ispecic lo visitatrici, davanti agli otto o dieci
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sarebbe andato in estasi davanti a quel gruppetto di
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già sentito all'esposizione davanti le Ofrisie stesse. ¶ Intorno
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o di intensa curiosità davanti ad una vetrina colma
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me la fece passare davanti agli occhi avidi e
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nessuno ha mai resistito davanti a lui.... A voi
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Ogni socio ebbe tosto davanti a sè un piccolo
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passava lunghe tormentose ore davanti alla verde conca di
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tenebre. ¶ A un tratto davanti a’ suoi occhi lo
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cui erasi animato. E davanti agli occhi dell’allucinato
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nel cuore, sposi concordi davanti a lei e al
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vidi sereno e trionfante, davanti a me. ¶ — Che ne
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mio occhio è attratto, davanti a me, come da
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loro riparo e corona. Davanti a me, sull’opposta
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i miei sensi e davanti alla mia mente. ¶ — Mi
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era nel suo studio, davanti alla sua cassaforte aperta
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erano soffermati a lungo davanti alle vetrine sfolgoranti di
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svaligiato la cassa. Cesare, davanti al giudice, ripetè ciò
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e gli occhi spalancati, davanti alla loro porta, ove
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morto era sempre là, davanti ai loro occhi, vivo
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che regnava là dentro. Davanti a me saliva una
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eccolo così giunto finalmente davanti alla porticina libera sì
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era vuota. ¶ Passavano fiamme davanti ai suoi occhi. Che
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vecchio rideva, cantava, borbottava, Davanti a lui, intorno a
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il suo violino, là davanti, appeso al suo chiodo
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mondo molto lontano. ¶ Giunti davanti al cancello verde di
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dietro le mie spalle. Davanti a me si allungava
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vita. Inoltrai. Quando fui davanti alla lucida porta di
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silenzio: finchè una porta, davanti a me, si aprì
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vaga, dapprima si fece davanti a me: poi più
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freschissima e bellissima, seduta davanti ad una breve cattedra
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pioggia io vedeva sfilare davanti ai miei occhi stanchi
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evanescenza di un sogno, davanti alla mia giovanetta mente
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sulla vetta del colle davanti a noi, il profilo
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la carrozza si arrestò davanti al grande cancello bruno
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sulla fronte. ¶ «Poi chinatasi davanti al rosaio in orazione
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nella mia anima giovinetta, davanti alle bianche ossa immacolate
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tomba. ¶ Ed egli, ora, davanti alla tomba che cela
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rose sparpagliate al suolo, davanti la bianca salma della
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Egli aveva a sè davanti sul cavalletto una tavoletta
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muove. Ci si apre davanti un vuoto nero e
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amico partiva. ¶ Quando giunto davanti alla sua porta bussai
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pose tranquillamente a sedere davanti ad un suo quadro
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immemorabile era solita stare davanti a lui, sulla sua
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spalliera del suo seggiolone, davanti alla scrivania, la testa
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vedea vagolar sull’azzurro, davanti a’ suoi occhi gravi
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apre, vi si siede davanti e scrive. Una lettera
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nella sua vecchia caraffa davanti a lui, seguitava splendida